CONTATORE PERSONE

09/10/12

INFORMAZIONI UTILI

allora Importante da ricordare:

>i risultati evidenziati dall'Ecodoppler spesso NON vengono confermati da indagini piu' sensibili come la Venografia propedeutica all'intervento di disostruzione.

>i risultati dell'ecd sono Diversi a seconda del posto e dell'operatore ke effettua l ' esame.

>solo l'angioplastica Senza uso di STENT è stata provata da Zamboni; ul quale NON ha sospeso la terapia con Interferone , Copaxone e immunosopressore NON viene per altro fatto cenno all'uso del Tysabri.

>l'uso di farmaci anticoagulanti come Eparina, Eparina a basso peso molecolare, Coumadin, Warfarin, Sintrom controindicato l'utilizzo di cortisone poiche' gli effetti dei 2 farmaci assunti insieme NON sono al momento completamenti noti e quindi vi è la possibilita' di aumentare i rischi di sanguinamenti.

>il Tysabri riduce le difese immunitarie potrebbe aumentare il rischio di infezione e NON è noto l'effetto su cicatrizzazione e ristenosi.

06/10/12

Sclerosi Multipla: pubblicato il protocollo dello studio Brave Dreams del Metodo Zamboni

E' stato pubblicato sulla rivista medica " Trials" un articolo intitolato " L'efficacia e la sicurezza dell'angioplastica venosa delle vene extracraniche per la sclerosi multipla. Lo studio Brave Dreams (Brain Venous Drainage Exploited Against Multiple Sclerosis): protocollo per uno studio controllato e randomizzato".
Secondo alcuni ricercatori italiani, coordinati dal prof. Paolo Zamboni dell'Università di Ferrara, la sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante del sistema nervoso centrale con un decorso invalidante e progressivo. E' stata recentemente descritta l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) come una condizione vascolare caratterizzata da un ristretto deflusso venoso dal cervello,


continua a leggere qui basta clikkare il link giallo:

Sclerosi Multipla: pubblicato il protocollo dello studio Brave Dreams del Metodo Zamboni


La Cassazione ha stabilito che la coltivazione di una sola pianta di marijuana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”

info di:
www.leggo.it/news/social/cassazione_ora_la_marijuana_si_puo_coltivare_sul_balcone_svolta_storica/notizie/196624.shtml#commenti


Martedì 02 Ottobre 2012 - 18:41

ROMA - La Cassazione ha stabilito che la coltivazione di una sola pianta di marijuana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Come riportato da 'Affari Italiani', il pronunciamento della Suprema Corte è arrivato in seguito al ricorso del procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro che aveva protestat

o per l’assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di cannabis sul balcone della sua abitazione a Scalea, in provincia di Cosenza.
Proprio per il fatto che si trattava di una sola piantina, quindi chiamando in causa la “modestia dell’attività posta in essere emerge da circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg 16, il comportamento dell’imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario”. In altre parole i supremi giudici – in base alla sentenza 25674 – hanno chiamato in causa l’assenza di pericolosità del gesto, che è quindi da non sanzionare penalmente, come invece specificherebbe il legislatore in caso di coltivazione di sostanze stupefacenti.
Una decisione senza precedenti, una vera e propria svolta storica che creerà un importante precedente nella giurisprudenza e che, sicuramente, accenderà un focolaio di polemiche non da meno.



ATTENZIONE ATTENZIONE:
non è legge quindi non si puo', lo spiega l'Avv.Avvocato Carlo Alberto Zaina nel forum/droghe nel sito www.aduc.it
GRAZIE STEFANO BALBO :-)

05/10/12

Patologie esenti da revisione delle visite di accertamento

  Elenco delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante e indicazione della relativa documentazione sanitaria, in attuazione della legge 9 marzo 2006, n. 80, art. 6, comma 3.

Il presente elenco comprende le gravi menomazioni di cui all'art. 6, terzo comma, della legge 9 marzo 2006, n. 80 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione", per tali intendendosi le menomazioni o le patologie stabilizzate o ingravescenti, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennita' di accompagnamento o di comunicazione.

L'elenco e' presentato in un prospetto in cui sono indicate:

    12 voci relative a condizioni patologiche che determinano una grave compromissione dell'autonomia personale e gravi limitazioni delle attivita' e della partecipazione alla vita comunitaria;
    per ciascuna voce la documentazione sanitaria, rilasciata da struttura sanitaria pubblica o privata accredita, idonea a comprovare, sulla base di criteri diagnostici e di valutazioni standardizzati e validati dalla comunita' scientifica internazionale, la patologia o la menomazione, da richiedere alle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali o agli interessati, solo qualora non sia stata acquisita agli atti o non piu' reperibile.

L'elenco viene rivisto con cadenza annuale.
Le persone affette da patologie o menomazioni comprese nell'elenco sono esonerate da tutte le visite di controllo o di revisione circa la permanenza dello stato invalidante; la relativa documentazione sanitaria va richiesta alle commissioni preposte all'accertamento che si sono espresse in favore dell'indennita' di accompagnamento o di comunicazione; oppure agli interessati, qualora non risulti acquisita agli atti da parte delle citate commissioni. E' fatta salva la facolta' per i soggetti interessati di integrare la documentazione sanitaria con ulteriore documentazione utile allo scopo.
















8) Patologie e sindromi neurologiche di origine centrale o periferica, (come al punto 4)

    atassie
    afasie
    lesione bilaterale combinate dei nervi cranici con deficit della visione, deglutizione, fonazione o articolazione del linguaggio
    stato comiziale con crisi plurisettimanali refrattarie al trattamento.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica.
Valutazione funzionale:

    tono muscolare
    forza muscolare
    equilibrio e coordinazione
    ampiezza e qualita' del movimento
    prassie, gnosie
    funzioni dei nervi cranici e spinali
    linguaggio
    utilizzo di protesi, ortesi e/o ausili.


 punto 4
4) Perdita anatomica o funzionale bilaterale degli arti superiori e/o degli arti inferiori, ivi comprese le menomazioni da sindrome da talidomide.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione funzionale della menomazione con descrizione della concreta possibilita' o impossibilita' motivata di utilizzo di protesi, ortesi e/o ausili.

04/10/12

IMPORTANTE DA LEGGERE E CONDIVIDERE, MA TUTTI PROPRIO TUTTI


Caro mondo , questo messaggio è per voi !!….
c'è un mondo parallelo al vostro: chiamato SCLEROSI MULTIPLA. . . NOI MALATI ….Viviamo INSIEME A VOI. . . c'è chi sta bene e chi NO....c'è chi cammina e chi non riesce neanche a respirare . . . . 

Siamo stanchi.. vedendo che il nostro URLO non viene ascoltato dalle Istituzioni e da chi doveva tutelarci AISM .

Abbiamo deciso di chiedere il vostro AIUTO anche se, da diversi mesi avete contribuito anche voi alla diffusione di <notizie e informazioni> condividendo tutto ciò che veniva pubblicato mettendo a conoscenza tanti malati e non, della scoperta del PROF.ZAMBONI la CCSVI nella SM per lui , per noi.....per tutti i neodiagnosticati.....chiediamo solo di fare delle fotocopie di questo messaggio e lasciarle dove volete, nel vostro condominio, al ristorante, al bar, in ufficio ,dalla fioraia, in palestra a scuola, sopra le panchine dei giardinetti, nella buca dei vicini in qualsiasi posto riterrete opportuno. 

Tutti <devono sapere che c'è una speranza> ... una speranza di vita migliore... e permettere a tutti i malati di SM di fare tramite il SSN un semplice Ecocolordoppler
per avere una diagnosi CCSVI.. e dare la possibilità se decidere di farsi liberare... un TRATTAMENTO di ANGIOPLASTICA non invasivo ... ....lo stesso trattamento servirebbe per <vivere meglio> e dare una speranza positiva per chi convive da anni con questa "brutta bestia"... e ogni minuto che passa è un minuto di vita non vissuta per un malato DI SCLEROSI MULTIPLA. 



Abbiamo bisogno di INFORMARE .... che possiamo curarci.. è finalmente liberarci anche se per poco dai sintomi legati alla Sclerosi Multipla. 
RICORDO CHE:

la PTA non e' una operazione


LA PTA...E' UN <TRATTAMENTO> 


LA PTA SI ESEGUE :
il medico richiede degli esami soliti di controllo , quali? 

ESAMI SANGUE - URINE

RX
ECO COLOR DOPPLER.

COME BISOGNA PRESENTARSI DAL MEDICO?

SE VOLETE POTETE DEPILARVI L'INGUINE, tal da facilitare tutta la procedura


IL MEDICO VI FARA' ASPETTARE hi hi hi hi hi succede sempre...hahahahahaha

ops mi riprendo, verrete chiamati, vi sara' fatta una piccola breve intervista <intervista costituisce uno strumento di verifica della tua salute, malattie, parenti con patologie ecc...>

poi vi fara' preparare, facendovi togliere le cose di ferro, i pantaloni o la gonna, fermagli maglia ecc...e vi dara' un chiamiamolo GREMBIULINO sterilizzato
poi vi fara' sdraiare su questo lettino ove affianco a voi sul lato sinistro troverete dei monitor che serviranno ai medici le vostre venuzze 
verra' poi effettuato un antibiotico, poi nell'inguine una punturina che essa permettera' di poter anestetizzare la parte ove infileranno una piccola canulina, e dal buchino di quella canulina passeranno dei cateterini <che sono come ad esempio..mmm...della grandezza di 4 fili da cucito messi insieme> e con l'aiuto dell'operatore si fermeranno nel punto esatto ove troveranno le vene ristrette e piano piano gonfieranno IL FILO CHE DIVENTERA' UN PALLONCINO da un tempo di 1 minuto in su per dare la possibilita' alla vena di prendere quella forma, passato qs breve tempo SGONFIERANNO IL PALLONCINO E RITORNERA' DELLA GRANDEZZA DI UN FILO.. e i medici con l'aiuto visivo dei monitor, un po' di raggi e un po' di contrasto si andranno a riposizionare in un altro punto con stenosi...e iniziera' il procedimento appena spiegato sopra

QUANDO AVRANNO FINITO,... SFILERANNO NUOVAMENTE QUESTI FILI, subito UNA BELLA DISINFETTATA POI VENA SARA' PREMUTA CON UN BEL PEZZO DI GARZA O COTONE PER CIRCA 3/4 MINUTI, SUCCESSIVAMENTE UN BEL CEROTTO E VIA IN OSSERVAZIONE PER UN POCHINO .........E POI i sorrisi e i pianti dalla gioia..


nb. tutto qs si fa da svegli.......... sentirete si dei dolorini quando pallonano le venuzze <MA NULLA DI COSI' DRAMMATICO>
A DIMENTICAVO <<<NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOON SI MUOOOOOOOOOOREEEE>>>


BUONA GIORNATA



Cronica cerebro-spinale venosa (CCSVI)- lo studio cosmo - Sabato 13 ottobre 2012, 8:45-09:00


http://registration.akm.ch/einsicht.php?XNABSTRACT_ID=158400&XNSPRACHE_ID=2&XNKONGRESS_ID=171&XNMASKEN_ID=900


Ultime Notizie

Sabato 13 ottobre 2012, 8:45-09:00

Cronica cerebro-spinale venosa (CCSVI) e dell'emodinamica venosa globali nella sclerosi multipla: lo studio cosmo
G. Comi,
MA Battaglia,
A. Bertolotto,
M. Del Sette,
A. Ghezzi,
G. Malferrari,
M. Salvetti,
M. Sormani,
E. Stolz,
L. Tesio,
GL Mancardi a nome del gruppo di studio cosmo


Dr. Battaglia non ha conflitti di interesse da dichiarare.

Dott. A. Bertolotto è stato in comitati direttivi in studi clinici sponsorizzati da Biogen Idec, Roche, e ha ricevuto onorari altoparlante da Biogen Idec, Merck Serono, TEVA, Bayer Schering, Sanofi-aventis, e Novartis, e ha ricevuto il sostegno della ricerca da Biogen Idec, Bayer Schering, Merck Serono, Sanofi-Aventis,

dalla Associazione Italiana Sclerosi Multipla, e al programma quadro comunitario dell'Unione Sesto. Dott. Comi ha ricevuto compensi per consulenze, per la partecipazione a comitati consultivi di Novartis, Teva Pharmaceutical Ind. Ltd., Sanofi-Aventis, Merck Serono, e Bayer Schering; tasse universitarie da Novartis, Teva Pharmaceutical Ind. Ltd., Sanofi-Aventis, Merck Serono, Biogen Dompè, Bayer Schering e Serono Symposia International Foundation.
E 'membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Dr. M. Del Sette non ha conflitti di interesse da dichiarare.
Dott. A. Ghezzi ha ricevuto onorari per parlare di Bayer-Schering, Biogen-Dompè, Merck-Serono, Novartis, Sanofi-Aventis e Allergan, per la consulenza da Actelion, Merck-Serono, Teva e Novartis, ha ricevuto il sostegno per la partecipazione alla Nazionale ed Internazionale Congressi di Bayer-Schering, Biogen-Dompè, Merck-Serono, Novartis e Sanofi-Aventis.

Dott. G. Malferrari non ha conflitti di interesse da dichiarare.

Dott. GL Mancardi ricevuto onorari per conferenze, le spese di viaggio per partecipare a riunioni, e il sostegno finanziario per la ricerca di Bayer Schering, Biogen Idec, Sanofi-Aventis, Novartis e Merck Serono Farmaceutica.


E 'membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

Dr. M Salvetti dichiara sovvenzioni da Bayer Schering-, Merck-Serono, Sanofi-Aventis e Biogen Idec. Dr. MP Sormani ha ricevuto tassa di consulenza o onorari da Biogen Idec, Merck Serono, Actelion, Synthon e TEVA. Dr. E. Stolz non ha conflitti di interesse da dichiarare.

Dr. L. Tesio è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.





EDSS - Kurtzke Expanded Disability Status..

 
Il Kurtzke Expanded Disability Status Scale (EDSS) è un metodo per quantificare la disabilità nella sclerosi multipla.

La disabilità EDSS quantifica in otto sistemi funzionali (FS) e permette neurologi di assegnare un punteggio funzionale di sistema (FSS), in ognuno di questi.

Sistemi funzionali

I sistemi funzionali sono:

piramidale
cerebellare
tronco encefalico
sensoriale
dell'intestino e della vescica
visivo
cerebrale
altro

Risultati e significato clinico

Passi EDSS 1,0-4,5 riferimento alle persone con SM che sono completamente ambulatoriale. Passi EDSS 5,0-9,5 sono definite dal danno alla deambulazione.

Il significato clinico di ogni possibile risultato è il seguente:

0.0: normale esame neurologico
1.0: No, segni disabilità minimi in 1 FS
1.5: Nessun segno di invalidità minimi in 2 di 7 FS
2.0: disabilità minima in 1 di 7 FS
2.5: disabilità minima in 2 FS
3.0: disabilità moderata in 1 FS, o disabilità lieve in 3 - 4 FS, anche se completamente ambulatoriale
3.5: completamente ambulatoriale, ma con disabilità moderata in 1 FS e disabilità lieve in 1 o 2 FS, o disabilità moderata in 2 FS, o disabilità lieve in 5 FS
4.0: completamente ambulatoriale senza aiuti, e circa 12 ore al giorno, nonostante disabilità relativamente grave. In grado di camminare senza aiuto a 500 metri
4.5: completamente ambulatoriale senza aiuti, e su gran parte della giornata, in grado di lavorare un giorno intero, altrimenti potrebbero avere alcune limitazioni di attività totale o bisogno di assistenza minima. Relativamente grave disabilità. In grado di camminare senza aiuto a 300 metri
5.0: ambulatoriale senza aiuti per circa 200 metri. Disabilità danneggia piena attività quotidiane
5.5: ambulatoriale per circa 100 metri, la disabilità esclude totalmente le sue attività quotidiane
6.0: intermittente o unilaterale costante assistenza (canna, stampella o coppia) necessaria per camminare per 100 metri con o senza riposo
6.5: Costante sostegno bilaterale (di canna, stampella o bretelle) necessaria per camminare 20 metri senza fermarsi a riposare
7.0: Impossibile camminare oltre i 5 metri, anche con aiuto, essenzialmente limitato alla sedia a rotelle, ruote auto, trasferisce da solo, attivi in sedia a rotelle di circa 12 ore al giorno
7.5: Impossibile prendere più di qualche passo, limitato alla sedia a rotelle, possono aver bisogno degli aiuti di trasferire, ruote di auto, ma può richiedere sedia motorizzata per le attività di giornata intera di
8.0: sostanza limitata a letto, una sedia o sedia a rotelle, ma può essere fuori dal letto gran parte del giorno, mantiene le funzioni di cura di sé, l'uso delle armi in genere efficace
8.5: sostanza limitato a letto gran parte del giorno, alcuni un uso efficace delle armi, conserva alcune funzioni per la cura di sé
9.0: paziente letto Helpless, in grado di comunicare e mangiare
9.5: Impossibile comunicare in modo efficace o mangiare / deglutire
10.0: La morte a causa della SM


02/10/12

IRCC CANDIOLO

IRCC Candiolo
L’Istituto di Candiolo è una struttura di eccellenza specializzata nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nella cura dei tumori, in particolare di quelli solidi.
Strada Provinciale 158, Km 3,950 - 10060 Candiolo (Torino)
Direzione Operativa di Radiodiagnostica
Direttore Dott. Daniele Regge

Responsabile Servizio di Colonscopia Virtuale
Dott. Daniele Regge

Prenotazione telefonica o di persona dal lunedì al giovedì dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 15:30, venerdì dalle 9:00 alle 12:30
Convenzionato con SSN 
011 9933604/605 
011-9933301 

info@colonscopiavirtuale.it 


Primario:  Daniele Regge

Responsabile Interventistica
Centro di Riferimento Regionale Vertebroplastica
Strada Provinciale 142, Km. 3.95
10060 Candiolo (TORINO) ITALY
Tel.: + 390119933070
Fax: + 390119933301

Dott.Claudio Rabbia

da: http://www.day-surgery.eu/rabbiaCV.html


Dott.Claudio Rabbia

Dott.Claudio Rabbia
Il dottor Claudio Rabbia è nato nel 1952 a Cuneo ove ha ottenuto la licenza liceale presso il liceo classico Silvio Pellico. Nel 1977 e nel 1981, rispettivamente, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia ed il diploma di specializzazione in Radiologia con il massimo dei voti. Nel 1977 ha iniziato, come medico interno la frequenza nell'Istituto di Radioterapia dell'Università di Torino, diretto dal prof. Gianluca Sannazzari (sviluppando un particolare interesse per la radioterapia endocavitaria ed interstiziale); dal 1979, in qualità di assistente e successivamente di aiuto ospedaliero ha svolto la sua attività nel reparto di Radiologia Centrale (Primario: prof. Luigi Campi) e poi di Radiologia di Pronto Soccorso ed Angioradiologia (Primario: prof. Renato Cirillo e successivamente dott. Roberto De Lucchi) dell'Ospedale Molinette dedicandosi dapprima alla radiologia generale e successivamente a quella di pronto soccorso. Il suo interesse per la radiologia vascolare si è sviluppato dal 1978, anno in cui iniziò sotto la guida del prof. Renato Cirillo a dedicarsi alla diagnostica ed alla terapia endoluminale delle vasculopatie.
Sul versante diagnostico si è dedicato all'arteriografia, prima tradizionale e poi digitale, con iniezione venosa periferica ed arteriosa; dal 1983 ha seguito con interesse le prime applicazioni della ultrasonografia in campo vascolare e le successive evoluzioni tecnologiche, occupandosi di eco-Doppler e di eco-color-Doppler. Dal 2000 si occupa di angiografia RM. Nella sua pratica clinica ha operato un costante confronto tra ultrasonografia vascolare ed imaging invasivo, contribuendo in Italia ed all'estero a configurare il ruolo della diagnostica non invasiva nell'iter diagnostico della patologia vascolare.
Sul versante terapeutico si dedica dal 1980 alla terapia endovascolare delle vasculopatie arteriose e venose, degenerative e congenite, ostruttive e dilatative. Effettua annualmente oltre 1000 interventi di terapia endovascolare che includono procedure di angioplastica e stenting, posizionamenti di endoprotesi aortiche e periferiche, posizionamento di filtri cavali ed embolizzazioni periferiche.
Opera in stretta collaborazione con un ampio ventaglio di specialisti, esercitando costante attività di consulenza.
Dal 1999 è direttore della struttura complessa "Radiologia vascolare ed interventistica" nell'ospedale S. Giovanni Battista e della città di Torino.
E' stato relatore e moderatore in numerosi congressi in Italia ed all'estero (Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Estremo Oriente) con oltre 650 relazioni su argomenti di diagnostica e terapia invasiva in campo vascolare. Ha effettuato molteplici live intervention nell'ambito di corsi e congressi soprattutto internazionali.
E' direttore del Vascular club, video-workshop di tecniche endovascolari che si svolge in Italia da ormai 5 anni e co-direttore del Vascular club international che si è tenuto più volte, in Polonia, in Spagna ed in Turchia, negli ultimi due anni.
Dal 2010 è co-direttore dell'IVEC (International Vascular and Endovascular Course), che coinvolge con sessioni scientifiche e dibattiti chirurghi vascolari, radiologi vascolari ed emodinamisti altamente selzionati provenienti da tutto il mondo e che si tiene a Milano da oltre 15 anni.
E' stato per tre anni docente al Cross-road Institute di Brussels per procedure endovascolari.
Ha svolto e svolge attualmente attività di proctoring nel proprio reparto, in Italia ed all'estero su procedure endovascolari.
E' docente e componente del consiglio direttivo del MET, Master of endovascular techniques dell'Università di Milano.
E' componente dell'International Editorial board del Journal of Cardiovascular Surgery e dell'Italian Journal of Vascular and Endovascular Surgery.
E' stato autore e/o editor di sei volumi focalizzati su tematiche di patologia vascolare. E' principal editor di un volume di prossima pubblicazione dal titolo Endoluminal therapy in vascular emergencies.


TORINO - MOLINETTE -Dott. Claudio Rabbia  Segreteria: tel. 011-633.528 Apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 16 Sede   padiglione rosso, sottopiano C.so Bramante 88/90

01/10/12

IMPORTANTE - Brave Dreams parte anche nelle Marche

Brave Dreams parte anche nelle Marche

Finalmente Brave Dreams parte anche nelle Marche. Martedì scorso c'è stata la riunione operativa che ha sancito l'avvio affettivo della sperimentazione nella nostra regione. Ancora non sono in possesso dei dettagli comunque quello che posso dire che il reclutamento inizierà nei prossimi giorni e sarà la neurologia dell'ospedale di Ancona (prof. Provinciali responsabile) ad occuparsi del reclutamento e della parte neurologica, mentre l'ospedale di Civitanova Marche (dr, Galassi responsabile) e di Macerata (dr. Oncini responsabile) si occuperanno rispettivamente della diagnostica e dell'interventistica. Entrambi i centri sono stati ampiamente formati dal prof. Zamboni).
Un ringraziamento particolare alla Fondazione Carima per la grande determinazione con cui ha sostenuto questo progetto e non solo economicamente. Poi se permettete un grandissimo in bocca al lupo a tutti noi, affinche brave dreams produca i risultati che tutti auspichiamo in maniera chiara e incontrovertibile in modo da far cessare tutte le illazioni e le speculazioni (pro e contro) sulla pelle di chi soffre, perchè non dimentichiamo che lo scopo di tutto ciò è solo dare una migliore condizione di vita e una speranza a chi combatte contro la SM.
AUGURI PROF. ;-)) M.G.

Pronto Soccorso Legale-VADEMECUM PER I REATI IN TEMA DI STUPEFACENTE

copiati qs link


www.legalizziamolacanapa.org/wp-content/uploads/2012/09/Vademecum-procedurale-stupefacenti-25-settembre.pdf






CANNABINOIDI PER FINALITÀ TERAPEUTICHE - Liguria



pdf - http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7051237.pdf



REGIONE LIGURIA
----------------
LEGGE REGIONALE 3 AGOSTO 2012 N. 26
MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI FARMACI E DELLE PREPARAZIONI GALENICHE A BASE DI CANNABINOIDI PER FINALITÀ TERAPEUTICHE
Il Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria ha approvato.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
promulga
la seguente legge regionale:
Articolo 1
(Finalità)
1. La Regione Liguria, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, nel rispetto dei limiti derivanti della legislazione statale, detta disposizioni organizzative relative all’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche da parte degli operatori e delle strutture del Servizio Sanitario Regionale, fatti salvi i principi dell’autonomia e responsabilità del medico nella scelta terapeutica e dell’evidenza scientifica e le ulteriori modalità previste dalla legge.
Articolo 2
(Titolarità e modalità di prescrizione)
1. I derivati della Cannabis, sotto forma di specialità medicinali o di preparati galenici magistrali, possono essere prescritti dal medico specialista delle seguenti discipline: anestesia e rianimazione, oncologia e neurologia.
2. I farmaci cannabinoidi sono a carico del Servizio Sanitario Regionale e sono prescritti dai medici di medicina generale, previa indicazione terapeutica formulata dai medici specialisti di cui al comma 1. In tale indicazione lo specialista stabilisce la durata del piano terapeutico e la sua ripetibilità.
3. Hanno possibilità di prescrizione anche i medici specialisti operanti nei Centri di cure palliative pubblici e convenzionati.
Articolo 3
(Modalità di somministrazione e acquisto)
1. L’inizio del trattamento può avvenire:
a) in ambito ospedaliero e/o in strutture a esso assimilabili, compresi day-hospital e ambulatori; i farmaci di cui all’articolo 2 sono acquistati dalla farmacia
1
ospedaliera e posti a carico del Servizio Sanitario Regionale anche nel caso del prolungamento della cura dopo la dimissione del paziente. Le strutture di ricovero ospedaliero accreditato devono assistere i loro medici nella reperibilità dei suddetti farmaci e, se sprovviste di farmacia, assisterli nell'ottenere i farmaci da una farmacia ospedaliera o territoriale o fornita di laboratorio per preparazioni magistrali, con cui devono intrattenere rapporti di convenzione;
b) in ambito domiciliare, in caso di cura realizzata con tali modalità, utilizzando farmaci esteri importati; il farmacista del servizio pubblico consegna direttamente i farmaci importati al medico o al paziente, dietro pagamento del solo prezzo di costo richiesto dal produttore e delle spese accessorie riportate nella fattura estera. Nel caso di preparazioni galeniche magistrali per utilizzo extra-ospedaliero fornite da farmacie private su presentazione di prescrizione del medico specialista di cui all’articolo 2, la spesa per la terapia è a carico del paziente quando è prescritta su ricettario bianco. La spesa resta a carico del Servizio Sanitario Regionale solo qualora il medico che fa la prescrizione sia alle dipendenze del servizio pubblico e utilizzi il ricettario del Servizio Sanitario Regionale per la prescrizione magistrale.
Articolo 4
(Trattamento domiciliare)
1. Nel caso di inizio del trattamento in ambito ospedaliero o assimilato, il paziente in condizione di cronicità può proseguire il trattamento domiciliare senza spese presentando alla farmacia ospedaliera ogni mese, o ogni tre mesi se utilizza farmaci importati, una nuova ricetta redatta da uno dei medici ospedalieri che lo hanno in cura.
2. Nel caso di trattamento avviato in ambito domiciliare, la terapia inizia o continua presentando ogni tre mesi la prescrizione redatta dal medico di medicina generale, su indicazione dello specialista, alla farmacia della ASL del territorio di residenza del paziente.
3. Il rinnovo della prescrizione è in ogni caso subordinato ad una valutazione positiva di efficacia e sicurezza da parte del medico che la prescrive, valutata la variabilità individuale dell’efficacia terapeutica.
4. Il medico e il paziente o, in caso di impossibilità, un familiare o altro soggetto che legalmente lo assiste sono autorizzati a trasportare farmaci cannabinoidi nella quantità massima indicata nella prescrizione medica necessaria per l’effettuazione della terapia domiciliare. La prescrizione deve sempre accompagnare il trasporto del farmaco cannabinoide e, nel caso di trasporto da parte di un familiare o altro soggetto che lo assiste, deve riportare il nome del paziente.
Articolo 5
(Compiti di informazione sanitaria)
1. Al fine di favorire tra i medici la conoscenza degli ambiti e degli effetti della cura con cannabinoidi, la Regione promuove periodicamente, mediante i normali canali
2
comunicativi, una specifica informazione rivolta ai medici interessati operanti nella Regione e ai farmacisti preparatori operanti nelle farmacie galeniche.
Articolo 6
(Attività di monitoraggio regionale)
1. La Regione monitora l’andamento del trattamento del dolore cronico, anche per le patologie che utilizzano farmaci cannabinoidi, in ottemperanza alla legge 15 marzo 2010, n. 38 (Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore).
2. La Regione si impegna, altresì, a promuovere la massima riduzione dei tempi di attesa e adeguate modalità informative.
Articolo 7
(Acquisti multipli)
1. Per ridurre l’aggravio delle spese fisse per unità di prodotto la Giunta regionale adotta un provvedimento per la centralizzazione degli acquisti presso un'unica Azienda Sanitaria Locale capofila, come per altri farmaci importati.
Articolo 8
(Risparmi a medio termine)
1. Ai fini della fornitura al Servizio Sanitario Regionale, la Giunta regionale attiva una convenzione con lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per la produzione e lavorazione di Cannabis medicinale coltivata in Italia o con altro soggetto dotato delle medesime autorizzazioni alla produzione di principi attivi stupefacenti a fini medici.
Articolo 9
(Norme finali e transitorie)
1. La Giunta regionale presenta al Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione sull’attuazione della presente legge e il rapporto costi/benefici sia sotto il profilo sanitario, sia sotto il profilo socio assistenziale. Nella relazione sono indicati, inoltre, i risultati raggiunti nel periodo di riferimento, le convenzioni stipulate e la loro attuazione, le eventuali criticità riscontrate nell’attuazione unitamente alle soluzioni proposte o avviate per superarle.
2. La Giunta regionale è autorizzata a stipulare tutte le altre convenzioni e protocolli di intesa necessari all’attuazione effettiva della presente legge.
3. In sede di prima applicazione, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale:
a) avvia l’informazione sanitaria di cui all’articolo 5;
b) adotta la deliberazione sulla centralizzazione degli acquisti di cui all’articolo 7;
c) stipula la convenzione di cui all’articolo 8;
d) stipula le convenzioni e i protocolli di intesa di cui al comma 2.
3
Articolo 10
(Norma finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dalla presente legge si provvede con le risorse del Fondo Sanitario Regionale.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Liguria.
Data a Genova 3 agosto 2012
IL PRESIDENTE
(Claudio Burlando)

30/09/12

4 spiegazioni del TRATTAMENTO chiamato - PTA

devo migliorare qs breve descrizione, manca ancora qualcosa...
ma ripeto la PTA non e' una operazione


LA PTA...E' UN TRATTAMENTO NON E' UNA OPERAZIONE?

LA PTA SI ESEGUE :

il medico richiede degli esami soliti di controllo , quali?
ESAMI SANGUE - URINE
RX

ECO COLOR DOPPLER.


COME BISOGNA PRESENTARSI DAL MEDICO?
SE VOLETE POTETE DEPILARVI L'INGUINE, tal da facilitare  tutta la procedura

IL MEDICO VI FARA' ASPETTARE hi hi hi hi hi  succede sempre...hahahahahaha
ops mi riprendo, verrete chiamati, vi sara' fatta una piccola breve intervista <intervista costituisce uno strumento di verifica della tua salute, malattie, parenti con patologie ecc...>

poi vi  fara' preparare, facendovi togliere le cose di ferro, i pantaloni o la gonna, fermagli maglia ecc...e vi dara' un chiamiamolo GREMBIULINO sterilizzato
poi vi fara' sdraiare su questo lettino ove affianco a voi sul lato sinistro troverete dei monitor che serviranno  ai medici le vostre venuzze 
verra' poi effettuato un antibiotico, poi nell'inguine una punturina che essa permettera' di poter anestetizzare la parte ove infileranno una piccola canulina, e dal buchino di quella canulina passeranno dei cateterini <che sono come ad esempio..mmm...della grandeza di 4 fili da cucito messi insieme> e con l'aiuto dell'operatore si fermeranno nel punto esatto ove troveranno le vene ristrette e piano piano   gonfieranno IL FILO CHE DIVENTERA' UN PALLONCINO da un tempo di 1 minuto in su per dare la possibilita' alla vena di prendere quella forma, passato qs breve tempo SGONFIERANNO IL PALLONCINO E  RITORNERA' DELLA GRANDEZZA DI UN FILO..  e i medici con l'aiuto visivo dei monitor, un po' di raggi e un po' di contrasto  si andranno a riposizionare in un altro punto  con stenosi...e riiniziera' il procedimento appena spiegato sopra

QUANDO AVRANNO FINITO, TOGLIERANNO NUOVAMENTE QUESTI FILI, subito UNA BELLA DISINFETTATA  POI VENA SARA' PREMUTA CON UN BEL PEZZO DI GARZA O COTONE PER CIRCA 3/4 MINUTI, SUCCESSIVAMENTE UN BEL CEROTTO E VIA IN OSSERVAZIONE PER UN POCHINO .........E POI i sorrisi e i pianti dalla gioia..


nb. tutto qs si fa da svegli.......... sentirete si dei dolorini quando pallonano le venuzze <MA NULLA DI COSI' DRAMMATICO>
BE PIU' O MENO E' COSI'

Invalidità, handicap e benefici

info di  handylex http://www.handylex.org/schede/benefici/codH3.shtml


Definizione presente nel suo verbale: "Persona con handicap con connotazione di gravità (art. 3 comma 3, Legge 104/1992)"
Di seguito riportiamo in estrema sintesi i benefici, e le relative condizioni, previsti dalla normativa vigente. Data la sinteticità delle indicazioni suggeriamo comunque gli approfondimenti del caso.
Provvidenze economiche
La certificazione di cui è in possesso non dà diritto a provvidenze economiche (pensioni, assegni, indennità per invalidità civile).
Per ottenere quelle provvidenze economiche è necessario disporre di un certificato di invalidità civile, cecità civile o sordomutismo.
Agevolazioni fiscali
Auto Le agevolazioni fiscali sui veicoli destinati alle persone con disabilità consistono nell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto, nella detraibilità - in sede di denuncia annuale dei redditi - del 19% della spesa sostenuta, nell'esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione (IPT, APIET).
Sono ammesse all'agevolazione le persone con disabilità motoria, disabilità intellettiva (solo se titolari di indennità di accompagnamento e con certificato di handicap grave), o disabilità sensoriale (ciechi e sordomuti). Le relative condizioni devono risultare dai rispettivi certificati di invalidità o di handicap.
In taluni casi (disabili motori senza gravi problemi di deambulazione e titolari di patente di guida speciale) è obbligatorio adattare il veicolo.
Per approfondimenti:  Agevolazioni sui veicoli 
Ausili Gli ausili destinati a persone invalide godono dell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto e, in taluni casi, la spesa sostenuta può essere detratta, nella misura del 19%, in sede annuale di dichiarazione dei redditi.
Per approfondimenti: Ausili 
Sussidi tecnici ed informatici I sussidi tecnici ed informatici sono prodotti di comune reperibilità (es. computer, fax) che possono favorire l'autonomia delle persone con disabilità. La normativa vigente prevede che questi prodotti godano dell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto e che la spesa sostenuta può essere detratta in sede annuale di dichiarazione dei redditi. È tuttavia necessario disporre di una specifica prescrizione autorizzativa, oltre che del certificato di handicap o invalidità.
Per approfondimenti: Agevolazioni fiscali sui sussidi tecnici e informatici 
Spese per l'assistenza specifica La normativa vigente prevede la possibilità di dedurre dal reddito, in sede di dichiarazione annuale, le spese sostenute per l'assistenza specifica resa, da personale medico e sanitario (anche terapisti), a persone con handicap. Possono godere della deduzione i diretti interessati, i familiari che li abbiamo a loro carico fiscale, o i familiari che siano civilmente obbligati verso queste persone.
Per approfondimenti:
Spese di assistenza specifica - deduzione e detrazione
Spese per l'assistenza personale e domestica La normativa vigente prevede forme articolate di agevolazione fiscale per le spese sostenute per le bandanti e le colf. Le modalità di accesso variano a seconda della disabilità di chi beneficia dell'assistenza. Alle agevolazioni fiscali si accede al momento della denuncia annuale dei redditi.
Per approfondimenti:
Spese per servizi domestici - deduzione
Spese per assistenza personale - detrazione
Detrazioni per familiari a carico È attualmente prevista una detrazione di 800 euro (a scalare a partire da un reddito di 95.000 euro). La detrazione è aumentata a 900 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni. Queste detrazioni sono aumentate di un importo pari a 220 euro per ogni figlio portatore di handicap ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Non sono previste invece detrazioni forfettarie per altri familiari con handicap.
Per approndimenti: Detrazioni IRPEF per carichi di famiglia
Prima casa Non esistono ulteriori specifiche agevolazioni per l'acquisto di una prima casa nel caso di nuclei in cui siano presenti persone con disabilità.
L'agevolazione è quindi la medesima prevista per tutti i contribuenti: la detraibilità, in sede di denuncia annuale dei redditi, degli interessi passivi su mutui eventualmente contratti per l'acquisto della prima casa.
Tassa asporto rifiuti La TARSU, Tassa asporto rifiuti solidi urbani, è una tassa di stretta competenza locale. I comuni hanno facoltà di fissare, nelle specifiche delibere, agevolazioni per le persone anziane, per le persone disabili o per i cittadini in stato di bisogno, senza tuttavia che vi sia alcun obbligo specifico.
Si suggerisce di rivolgersi al proprio comune per conoscere le eventuali agevolazioni.
ICI L'Imposta Comunale sugli Immobili è un tributo di stretta competenza locale. I comuni hanno facoltà di fissare, nelle specifiche delibere, agevolazioni per le persone anziane, per le persone disabili o per i cittadini in stato di bisogno, senza tuttavia che vi sia alcun obbligo specifico.
Si suggerisce di rivolgersi al proprio comune per conoscere le eventuali agevolazioni.
Per approfondimenti: Agevolazioni sull'ICI 
Altre agevolazioni

Telefonia fissa La normativa vigente prevede che agli anziani, persone disabili e utenti "con esigenze sociali speciali" venga riconosciuta una riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento. Vengono tuttavia previsti dei limiti reddituali per poter accedere a tale beneficio. Inoltre le persone sordomute sono esentate dal pagamento del canone mensile a prescindere da limiti reddituali. Sono infine previste agevolazioni, per i ciechi assoluti, per la nagivazione in internet.
Per approfondimenti: Telefonia fissa: agevolazioni
Telefonia mobile La normativa vigente prevede che la tassa di concessione governativa non sia dovuta dagli invalidi "in seguito a perdita anatomica o funzionale di entrambi gli arti inferiori nonché a non vedenti e ai sordomuti".
Per approfondimenti: Tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari: esenzione
Assistenza sanitaria
Erogazione di ausili Per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti è prevista l'erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi ed ausili correlate al tipo di minorazione accertata. Le protesi, le ortesi e gli ausili ammessi all'erogazione sono quelli elencati in un'apposita norma, e quelle ad essi riconducibili. Vengono erogate solo dietro specifica prescrizione medica.
Per approfondimenti: L'erogazione gratuita degli ausili 
Esenzione Ticket Le modalità di esenzione dai ticket sono oramai disciplinate dalle singole regioni. Ricordiamo che le esenzioni sono per età, reddito, farmaci correlati a particolari patologie o per invalidità. In quest'ultimo caso, solitamente, le esenzioni si applicano a partire dal 66% di invalidità.
Si suggerisce di contattare il proprio Distretto sociosanitario o la propria Azienda Usl, o il proprio medico di famiglia, per le informazioni più aggiornate e valide localmente.
Agevolazioni lavorative e diritto al lavoro
Prolungamento dell'astensione facoltativa di maternità La normativa vigente prevede l'estensione del congedo di maternità fino ai tre anni di vita del bambino o, in alternativa, la fruizione di due ore di permesso giornaliero.
Tuttavia la condizione primaria è che la persona disabile sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).
Per approfondimenti: 
Genitori - prolungamento astensione facoltativa di maternità
Permessi lavorativi retribuiti Dopo il compimento del terzo anno di vita i genitori di una persona con handicap grave hanno diritto a tre giorni di permesso mensile retribuito. Analogo beneficio spetta anche ai lavoratori che assistano un familiare con handicap grave. Infine, i lavoratori con handicap grave hanno diritto a due ore di permesso giornaliero o a tre giorni di permesso mensile, retribuiti.
Anche in questi casi la condizione primaria è che la persona disabile sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).
Per approfondimenti:  Permessi lavorativi (art. 33 L. 104/1992)
Congedi di due anni retribuiti Ai genitori di persone con handicap grave o, dopo la loro scomparsa o in caso siano essi stessi invalidi totali, ai fratelli e alle sorelle conviventi, spettano due anni di congedo retribuito che può essere anche frazionato. I congedi sono concessi anche per l'assistenza al coniuge, mentre non sono previsti per altri gradi di parentela (es. figlio che assista il padre).
Anche in questi casi la condizione essenziale è che la persona disabile sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).
Per approfondimenti:
Congedi retribuiti di due anni per assistenza a persone con handicap grave

Prepensionamento I lavoratori con invalidità superiore al 74% o sordomuti hanno diritto a richiedere, per ciascun anno effettivamente lavorato, due mesi di contributi figurativi (fino ad un totale di cinque anni) utili ai fini pensionistici. Il verbale di cui è in possesso non è sufficiente per accedere a questi benefici in quanto non evidenzia la percentuale di invalidità.
Per approfondimenti: Il prepensionamento dei lavoratori disabili
Scelta della sede di lavoro La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Questa disposizione, a causa di quel "ove possibile", si configura come un interesse legittimo, ma non come un diritto soggettivo insindacabile. Di fatto, quindi, l'azienda può produrre rifiuto motivandolo con ragioni di organizzazione del lavoro.
In ogni caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992). Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso è il prerequisito per accedere a questi benefici in quanto è riconosciuta la connotazione di gravità..
Un'altra disposizione prevede che le persone handicappate "con un grado di invalidità superiore ai due terzi", nel caso vengano assunte presso gli enti pubblici come vincitori di concorso o ad altro titolo, hanno diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.
Per approfondimenti: Sede di lavoro: scelta prioritaria e rifiuto al trasferimento
Rifiuto al trasferimento La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede. Diversamente da quanto previsto per la scelta della sede, il rifiuto al trasferimento si configura come un vero e proprio diritto soggettivo.
Anche in questo caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992). Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso è il prerequisito per accedere a questi benefici in quanto è riconosciuta la connotazione di gravità.
Per approfondimenti: Sede di lavoro: scelta prioritaria e rifiuto al trasferimento
Lavoro notturno La normativa vigente prevede che lavoratori che "abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104" non possano essere obbligatoriamente adibiti al lavoro notturno.
Per approfondimenti: Lavoro notturno e parenti di persone con disabilità
Liste speciali di collocamento Le persone con invalidità accertata superiore al 45% possono iscriversi all'Ufficio del lavoro nelle liste speciali riservate agli invalidi civili.
Per iscriversi a quelle liste è tuttavia necessario sottoporsi ad una visita di accertamento delle capacità lavorative, ulteriore e diversa rispetto all'accertamento dell'invalidità o dell'handicap. È necessario richiedere, presso la Commissione invalidi presente in ogni Azienda Usl l'accertamento ai fini della Legge 68/1999. Una volta in possesso di quel certificato è possibile iscriversi alle liste speciali di collocamento.
Per approfondimenti: Diritto al lavoro
Mobilità
Patente speciale di guida Le persone con invalidità in molti casi possono vedersi riconoscere l'idoneità alla guida, talvolta con l'obbligo di alcuni adattamenti, e condurre un veicolo. L'accertamento dell'idoneità alla guida va richiesto alla Commissione Medica Locale che opera, di norma, presso l'Azienda Usl capoluogo di provincia.
Per approfondimenti: Patente di guida e persone con disabilità
Contribuiti per l'adattamento ai dispositivi di guida È previsto un contributo pari al 20% della spesa sostenuta per l'adattamento dei dispositivi di guida nei veicoli delle persone titolari di patente speciale. La richiesta di contributo va presentata alla propria Azienda Usl. Il contributo non spetta per gli eventuali adattamenti al veicolo.
Per approfondimenti: I contributi per gli adattamenti alla guida
Contrassegno invalidi per la circolazione e la sosta Le "persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta" e per i non vedenti è possibile ottenere, previa visita medica che attesti questa condizione, il cosiddetto "contrassegno invalidi" o "contrassegno arancione".
Per il rilascio l'interessato deve rivolgersi al servizio di medicina legale della propria Azienda Usl e farsi rilasciare dall'ufficio medico legale la certificazione medica che attesti che il richiedente ha una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta o è non vedente. Non è quindi sufficiente, ad oggi, il certificato di invalidità civile nè quello di handicap.
Per approfondimenti: Circolazione e sosta: il contrassegno invalidi
Contributi per l'eliminazione delle barriere in casa La normativa vigente prevede che per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, le persone con disabilità possano richiedere un contributo al comune dove è sito l'immobile. La richiesta di contributi deve essere presentata prima dell'inizio dei lavori. Il contributo viene liquidato dopo l'esecuzione dei lavori e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute.
Per approfondimenti: I contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche
Suggerimenti
È possibile che il suo certificato preveda una scadenza. Dopo quella data i benefici decadono. Di norma dovrebbe essere la stessa Commissione a convocarla a visita prima di quella data di revisione (o rivedibilità). Tuttavia la prassi attuata dalle singole Commissioni è ancora assai difforme. In tal senso suggeriamo di rivolgersi per tempo (sei mesi prima della scadenza) alla segreteria della Commissione per conoscere quale sia la prassi adottata e cioè se si verrà convocati a visita o se è necessario presentare una nuova domanda.

Sclerosi Multipla e Metodo Zamboni: in arrivo lo studio Cosmo dell'Aism...

 pubblicata da Sandro Rasman il giorno Domenica 30 settembre 2012 alle ore 12.13 ·


Sclerosi Multipla e Metodo Zamboni: in arrivo lo studio Cosmo dell'Aism...

di A. Rasman

Molto presto verranno diffusi i risultati "finali" dello studio epidemiologico Cosmo, promosso e finanziato dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism-Aism) sulla correlazione tra l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara) e la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce circa 63.000 italiani e per la quale purtroppo non si conoscono ancora né le cause né una terapia valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite soprattutto nel ricco settore farmaceutico.

L'annuncio ufficiale verrà dato a Lione durante il 28° congresso del comitato europeo per il trattamento e la ricerca nella sclerosi multipla (Ectrims 2012), sponsorizzato dalle principali case farmaceutiche, e precisamente il 13 ottobre p.v.

Forse per alimentare un curioso clima di suspense l'abstract ad oggi non è ancora disponibile nel sito degli organizzatori, mentre sono stati obbligatoriamente dichiarati i pesanti e potenziali conflitti d'interesse dei principali autori dello studio, e non sono noccioline... (http://registration.akm.ch/einsicht.php?XNABSTRACT_ID=158400&XNSPRACHE_ID=2&XNKONGRESS_ID=171&XNMASKEN_ID=900)

Tra gli addetti ai lavori i risultati sono però ampiamente prevedibili visto il tormentato iter di questo studio, per il quale la Fism aveva dichiarato di aver investito ben 1,4 milioni di euro.

Ecco le tappe principali:

Nel settembre del 2010, prima dell'avvio dello studio, il prof. Zamboni, famoso chirurgo vascolare e scopritore della CCSVI, fu costretto a dimettersi dal comitato scientifico, dichiarando a margine di una audizione alla commissione d’inchiesta del Senato sul Sistema Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino:
"Il protocollo stabilito dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) per verificare la teoria sull’origine della malattia e su una sua possibile cura rischia di non riuscire a dimostrare nulla a causa di alcuni difetti di procedura".
Avevo chiesto di aspettare qualche mese per formare gli operatori che devono fare gli esami – affermò Zamboni – e mi è stato detto di no. Ho suggerito allora di ridurre il campione, in modo da farlo esaminare solo da tecnici già formati, ma anche questa richiesta è stata rifiutata. In queste condizioni la sperimentazione rischia di non dimostrare nulla, perché un tecnico non formato non é in grado di trovare la malformazione dei vasi sanguigni che secondo noi é alla base della Sclerosi”.
Il medico ferrarese fu sostituito da Erwin Stolz, della Clinica Neurologica dell’Università di Giessen in Germania: ”Si tratta di un esperto di ecodoppler del cranio – affermò ancora Zamboni – mentre per dimostrare il mio metodo gli esami vanno fatti al collo e al torace. Lo scetticismo c’è in tutte le associazioni sulla sclerosi multipla del mondo, che hanno fondi soprattutto dalle case farmaceutiche” (fonte Ansa).

A studio ancora in corso, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla nell'ottobre 2011 annunciò con malcelato orgoglio che "a oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati".

Inoltre il "principal investigator" dello studio, il potentissimo neurologo dr. G. Comi, sempre nell'ottobre 2011 dichiarò trionfalmente ai giornalisti durante il meeting di Ectrims 2011 che "già con l'analisi ad interim di Cosmo si è completamente sgonfiata l'ipotesi che la Ccsvi sia una causa o una significativa concausa della sclerosi multipla".

Secondo alcuni epidemiologi questo annuncio, irrituale e non documentato, potrebbe costituire un potenziale bias di ricerca in grado di invalidare lo studio, essendoci ampie tracce di dichiarazioni fatte anzitempo, in grado di influenzare negativamente gli operatori dello studio (anche quando fossero stati perfettamente preparati).

Come se ciò non bastasse lo stesso Comi nel dicembre 2011 durante una successiva intervista concessa al programma Report di Rai3 definì il collega dr. Fabrizio Salvi, principale collaboratore del prof. Zamboni negli studi sulla CCSVI nella SM, come un "non neurologo e pervertito" arrivando dunque all'ingiuria e alla diffamazione (fonte Report).

L'ESITO DELLO STUDIO, CONDOTTO IN QUESTE CONDIZIONI, DUNQUE NON PUO' CHE ESSERE AMPIAMENTE SCONTATO...
LASCIA MOLTO PERPLESSI IL MILIONE E MEZZO DI EURO INVESITO DALL'AISM, UTILIZZANDO FONDI CHE OLTRE CHE DALLE CASE FARMACEUTICHE PROVENGONO ANCHE DAI MALATI E DALLE LORO FAMIGLIE... di A. Rasman
troverete tutto anche qui:
http://mediterranews.org/2012/09/sclerosi-multipla-e-metodo-zamboni-in-arrivo-lo-studio-cosmo-dellaism/

Sclerosi Multipla, la stasi del liquido cefalorachidiano (liquor) e il suo significato clinico

Sclerosi Multipla, la stasi del liquido cefalorachidiano (liquor) e il suo significato clinico

pubblicata da  S. RASMAN  in fb.

di CCSVI in Multiple Sclerosis (USA):


Il team internazionale coordinato dal BNAC di Buffalo ha scoperto che il flusso e la velocità del liquido cefalorachidiano (CSF o liquor) sono cambiati positivamente in tutti i 15 pazienti trattati con l'angioplastica. Ogni singola persona ha avuto un miglioramento misurabile del flusso del CSF.

http://www.facebook.com/notes/ccsvi-in-multiple-sclero
sis/1-year-results-from-bnac-venoplasty-study-effect-on-cerebrospinal-fluid/10151154373312211

Perché è importante?
Perché la stasi del CSF è collegata alle malattie neurodegenerative e dannose per la salute. Per saperne di più leggete questo articolo del 2010:

La stasi del liquido cefalorachidiano (liquor) ed il suo significato clinico (di James M. Whedon, DC)

Noi ipotizziamo che la stasi del liquido cefalorachidiano (CSF o liquor) si verifichi comunemente e sia dannosa per la salute. I fattori fisiologici che influenzano la normale circolazione del CSF comprendono le influenze cardiovascolari, respiratorie e vasomotorie. Il CSF mantiene l'ambiente elettrolitico del sistema nervoso centrale (CNS), influenza la bilancia sistemica acido-base, serve come mezzo per la fornitura di sostanze nutrienti alle cellule neuronali e gliali, funziona come un sistema linfatico per il CNS rimuovendo i prodotti di scarto del metabolismo cellulare, e trasporta in tutto il sistema nervoso centrale ormoni, neurotrasmettitori, fattori di rilascio e altri neuropeptidi. L'impedenza fisiologica o la cessazione del flusso del CSF possono verificarsi frequentemente in assenza di alterazioni degenerative o patologie e possono compromettere le normali funzioni fisiologiche del CSF. Il CSF sembra essere particolarmente incline a stasi all'interno del canale spinale. La stasi del CSF può essere associata con una tensione meccanica negativa, una sindrome di sublussazione vertebrale, un ridotto impulso ritmico-craniale, ed una ristretta funzione respiratoria. Sono stati descritti come aspetti strettamente collegati di un modello generale di disfunzione strutturale ed energica nello scheletro assiale e nel CNS, l'aumento del tono simpatico, i segmenti spinali agevolati, la tensione della dura madre e la diminuzione del flusso del CSF. Le terapie dirette ad incidere sul flusso del CSF includono cure osteopatiche (in particolare la manipolazione cranica), terapia craniosacrale, tecnica chiropratica della colonna vertebrale e del cranio, metodo Network (ex chiropratica Network), massoterapia (incluse le tecniche di drenaggio linfatico), yoga, respirazione terapeutica e la tecnica del fluido cefalorachidiano. Secondo l'autore sono necessarie ulteriori indagini sulla natura e le cause della stasi del CSF, i suoi potenziali effetti sulla salute umana, e le terapie efficaci per la sua correzione.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2842089/