L'INTESTINO NEUROGENO NON È INSERITO NEL PROTOCOLLO PER LA CURA DELLA SCLEROSI MULTIPLA, VI RENDETE CONTO ..............
L'INTESTINO PUÒ MODULARE IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO, NON SOLO A LIVELLO INTESTINALE, MA IN TUTTO IL CORPO.
Nonostante i numerosi studi e ricerche sulle disfunzioni gastrointestinali dei pazienti colpiti da S.M. e altre sindromi demielinizzanti, sembra che questo sia uno dei tanti aspetti di questa malattia che continua ad essere ingiustamente trascurato. Il medico curante si informa sempre sulla funzione urologica, fa domande, misura la pressione endovescicale, e a volte formula la diagnosi di "VESCICA NEUROGENA". Certo, fanno parte essenziale dell´anamnesi le domande sulla regolarità dell´alvo e della digestione, ma spesso il neurologo si ferma sulla formulazione di "STITICHEZZA CRONICA" e non va ad approfondire il disturbo anche perché non fa parte del protocollo l´esame della motilità gastrointestinale, e ancora nessuno parla di "INTESTINO NEUROGENO" nei casi di pazienti affetti da S.M. o altre sindromi demielinizzanti.
“l’intestino neurogeno” farà parte del protocollo SM insieme alla “vescica neurogena”?
Non è successo ancora.
Aspetterò!
"I nostri risultati suggeriscono che il sistema immunitario è la forza motrice", ha detto Hartmut Wekerle, direttore del Max Planck. "Siamo certi che la flora inneschi una reazione eccessiva del sistema immunitario contro lo strato di mielina in persone con una predisposizione genetica per la Sclerosi Multipla. Pertanto, l'alimentazione - ha concluso - potrebbe giocare un ruolo centrale nella malattia, dato che la dieta determina la gran parte dei batteri che colonizzano l'intestino".
E’ noto a tutti i neurologi:
• Sintomi minzionali presenti nell’80% dei pazienti
• Nel 40% già nei primi 3 anni di storia
• All’esordio 2-15% casi
• Permanenti e invalidanti nel 50%
Miller, 1965; Bradley, 1978; Betts, 1993
Vescica neurogena – 80%
Intestino neurogeno – 80 %
Il medico, visitando un paziente con questo disturbo potrebbe diagnosticare:
● Ipotonia esofagea (Dysphagia)
● Ritardo del transito esofagèo
● Ridotta funzione del pacemaker gastrico
● Ritardato svuotamento gastrico
● Ridotta attività peristaltica, contrazioni disordinate
● Ritardo dello svuotamento del cieco e del colon ascendente
● Disbiosi intestinale
● Dissinergia del pavimento pelvico
● Disfunzione dello sfintere anale interno
Come affermato in precedenza, un adeguato trattamento medico è indispensabile nei confronti di pazienti affetti da Intestino Neurogeno e Sclerosi Multipla.
Il collegamento tra intestino e cervello è stretto, nell’intestino troviamo una rete nervosa con oltre cento milioni di neuroni. Il Sistema Nervoso Enterico non si limita solo a ricevere comandi dal cervello, ma ne invia a sua volta. Da questo dialogo scaturiscono effetti significativi sulla salute e sull’umore. Ciò che la scienza ha battezzato come secondo cervello non è semplicemente un «mucchio» di neuroni per servire l’intestino, ma è una sorta di chiave che regola stress, ansia e tensione. Il nostro secondo cervello, quindi, svolge «importanti funzioni che si riflettono sull’intero organismo». Ne è convinto Prof. Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University, che ha presentato il 24 maggio 2004 a Milano la sua «teoria dei due cervelli».
«La teoria dei due cervelli poggia su solide basi scientifiche – spiega l’esperto americano – Basti pensare che l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. In sostanza, l’intestino è la sede di un secondo cervello vero e proprio e non a caso le cellule dell’intestino – aggiunge Gershon – producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere»
«A lungo l’intestino è stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. Ma la scoperta di attività che implicano un coordinamento a livello emozionale e immunologico ha rivoluzionato questo pensiero – spiega Umberto Solimene dell’Universitá di Milano, direttore del centro collaboratore Oms per la medicina tradizionale – Nella pancia troviamo infatti tessuto neuronale autonomo». Nel suo best seller «The Secondo Brain», il Prof Gershon presenta studi su cavie geneticamente modificate, quali hanno dimostrato l’esistenza di un asse pancia-testa. La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello centrale è pari al 90% dello scambio totale. Per la maggior parte si tratta di messaggi inconsci, che percepiamo solo quando diventano segnali di allarme e scatenano reazioni di malessere.
È stato provato che nel cervello sono presenti ormoni gastroenterici (VIP, CCK). Vi sono anche i ricettori per la Colecistochinina. Sia nell’apparato gastroenetrico che nel cervello sono presenti gastrina , neurotenzina, somatostatina, motilina, serotonina, galanina ed il peptide liberante la gastrina. Il VIP (Polipeptide Intestinale Vasoattivo) è presente nei neuroni vasomotori ed è considerato co-trasmettitore dell´acetilcolina (potenzia le azioni postsinaptiche). Parte delle sostanze attualmente conosciute ed identificate come neurotrasmettitori sono anche ipotizzati come neuromodulatori.
Ci sono altri fattori, ben noti a noi medici, da tener presenti nel correlare l’intestino neurogeno e la SM:
•L´intestino umano, con i suoi 300mq di superficie è il fronte immunitario più importante, sottoposto ad un costante stimolo antigenico, quello degli alimenti ingeriti, contenendo circa l´80% delle cellule immunitarie dell’organismo. Il sistema immunitario intestinale ha la funzione di permettere l´assorbimento delle sostanze nutritizie senza che queste scatenino reazioni immunitarie dannose, discriminando tra ciò che è proprio al nostro organismo e ciò che gli è estraneo. Per questo motivo esso rappresenta uno speciale filtro che seleziona le sostanze compatibili e quelle incompatibili.
•La perdita di mielina, tipica della SM, non interrompe la conduzione, la rallenta soltanto, la velocità di conduzione dipende anche da altro (neurotrasmettitori!)
Disturbi gastrointestinali sono stati segnalati già nel 1817 da Sir James Parkinson nella descrizione originaria della malattia (con caratteristiche affini alla SM) che da lui prende il nome “Essay of the shaking palsy”, più recentemente è stato persino ipotizzato che in alcuni pazienti la stipsi possa rappresentare un sintomo precoce di essa . La gravità dei disturbi sembra direttamente correlata allo stadio e alla durata della malattia, suggerendo che essi siano parte integrante della sua storia. I disturbi correlati alla funzione dei muscoli scheletrici (deglutizione, evacuazione) trovano una spiegazione fisiopatologica nelle alterazioni responsabili del Morbo di Parkinson e presentano alcune caratteristiche proprie della sindrome neurologica quali la fluttuazione durante i periodi on e off, la correlazione con la gravità dello stadio di malattia. Tale analisi può ritenersi valida anche per la Sclerosi Multipla?
Che si tratti solo di budella o “secondo cervello”, io so di non sapere (da Platone, Apologia di Socrate). So che nella vita di tutti i giorni combattiamo costantemente un nemico molto agguerrito: lo STRESS. Da tempo è nota la relazione fra stress e sclerosi multipla, nel senso che esso influisce negativamente sul decorso della malattia. Il primo sintomo di un corpo stressato è nella difficoltà di digestione, questo si aggiunge a quanto già detto nel sottolineare l’importanza di affrontare adeguatamente i sintomi dell’intestino neurogeno in pazienti affetti da SM.
Come è cambiata “la mia Sclerosi Multipla”?
Rispondo: in questi ultimi anni ho trovato come affrontare e risolvere il problema dell’intestino neurogeno e posso affermare che la mia Sclerosi Multipla e quindi la mia stessa vita è migliorata.
Come ricercatore vorrei potere proseguire gli studi sull’importante sintomo dell’intestino neurogeno nella SM, per estendere a tutti quanti ne soffrono i benefici delle mie scoperte.
Gradirei che questo mio desidero fosse condiviso e perseguito con il vostro sostegno. Da 10 anni scrivo, partecipo a convegni, ripetendo che la Dismotilità Gastro-Intestinale fa parte del quadro della Sclerosi Multipla,non e’ bastato. Sembra sia necessario che qualcuno più “importante” di me ne scriva e ne parli, ed un giorno “l’intestino neurogeno” farà parte del protocollo SM insieme alla “vescica neurogena”. Non è successo ancora. Aspetterò!
“È una cosa terribile per un uomo scoprire improvvisamente che per tutta la vita egli non ha detto altro che la verità.” Oscar Wilde