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01/02/16

Sclerosi Multipla: la dieta può migliorare lo stato fisico ed infiammatorio.

Pubblicato su Experimental Biology and Medicine.

E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Experimental Biology and Medicine uno studio intitolato “Anti-inflammatory nutritional intervention in patients with relapsing-remitting and primary-progressive multiple sclerosis: A pilot study” (Intervento nutrizionale anti-infiammatorio su pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente e primariamente progressiva: uno studio pilota).
Secondo alcuni ricercatori italiani, lo scopo di questo lavoro era quello di valutare l’efficacia di un intervento nutrizionale sullo stato infiammatorio e sul benessere nelle persone con sclerosi multipla. A tal fine, in uno studio pilota di sette mesi sono stati studiati gli effetti di una dieta ipocalorica e semi-vegetariana e della somministrazione di vitamina D e di altri integratori alimentari (olio di pesce, acido lipoico, acidi grassi omega-3 polinsaturi, resveratrolo e complesso multivitaminico) su 33 pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente e 10 pazienti con sclerosi multipla primariamente progressiva. A 0/3/6 mesi, i pazienti sono stati sottoposti ad esame neurologico, alla compilazione di questionari e a misurazioni antropometriche ed analisi biochimiche. Gli acidi grassi nel siero e i livelli di vitamina D sono stati misurati come indicatori di compliance dietetica e di efficacia nutrizionale del trattamento, mentre i livelli gelatinasi nel siero sono stati analizzati come indicatori dello stato infiammatorio. Tutti i pazienti avevano livelli insufficienti di vitamina D al basale, ma i loro valori non erano migliorati dopo una somministrazione settimanale di 5000 UI, e anzi diminuivano nel tempo. Al contrario, gli acidi grassi polinsaturi omega-3 erano aumentati già dopo tre mesi, anche in unica restrizione dietetica. Il co-trattamento con interferone-beta per la sclerosi multipla recidivante-remittente era irrilevante sui livelli di vitamina D. Dopo sei mesi di trattamento nutrizionale, non sono stati osservati cambiamenti significativi nei segni neurologici in ogni gruppo. Tuttavia, i livelli sierici delle isoforme attivate di matrice gelatinasi metalloproteinasi-9 erano diminuiti del 59% nei pazienti con sclerosi multipla primariamente progressiva e del 51% con sclerosi multipla recidivante-remittente sotto intervento nutrizionale, compresi gli integratori alimentari. Secondo gli autori, questo studio indica che un intervento nutrizionale sano è ben accettato dalle persone con sclerosi multipla e può migliorare il loro stato fisico ed infiammatorio.

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