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Link originale: http://mscauses.altervista.org/la-vera-causa-delle-malattie-autoimmuni/?fbclid=IwAR1WkWnGiKkLiJPIiQyWnU0OQsTM9EVP7-PcQHR53mnNmXMeB0RjLz3i__M&doing_wp_cron=1542199085.6519069671630859375000
Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
14/11/18
La VERA causa delle malattie autoimmuni
05/11/18
la riabilitazione E MOLTO ALTRO - Matteo Bonori
Matteo Bonori
troverete tutte le informazioni dettagliate nei seguenti link :
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-ricordo a tutti voi amici con sclerosi multipla che la riabilitazione qualsiasi tipo di riabilitazione e' un’arma necessaria per combattere la SM
<<mai fermarsi>>
cit Stefania
29/09/18
Sm e ccsvi
Ph. Ass. ccsvi nella sm
"Il 5 ottobre con inizio alle ore 21.00 si terrà a Monza presso lo Sporting Club in viale Brianza 39 un incontro aperto a tutti e in particolare ai portori di SM e CCSVI e ai loro familiari e che vedrà la presenza di tre importanti medici che si occupano di SM e CCSVI nella SM.Associazione CCSVI nella SM Onlus:
"Il 5 ottobre con inizio alle ore 21.00 si terrà a Monza presso lo Sporting Club in viale Brianza 39 un incontro aperto a tutti e in particolare ai portori di SM e CCSVI e ai loro familiari e che vedrà la presenza di tre importanti medici che si occupano di SM e CCSVI nella SM.
02/08/18
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23/07/18
Patologie ESENTI da REVISIONE delle visite
La normativa
Il Decreto applicativo del 2 agosto 2007 ha fissate 12 voci relative a condizioni patologiche che determinano una grave compromissione dell’autonomia personale e gravi limitazioni delle attività e della partecipazione alla vita comunitaria.
Per ciascuna voce viene indicata la documentazione sanitaria, rilasciata da struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, idonea a comprovare la patologia o la menomazione, da richiedere alle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali o agli interessati, solo qualora non sia stata acquisita agli atti o non più reperibile.
Da un lato lo spirito della norma è chiarissimo: evitare inutili visite di revisione. Ma dall’altro le indicazioni operative per le Aziende Usl e le misure di tutela per il Cittadino sono pressoché assenti.
Di qui i numerosi dubbi di cui uno più rilevante degli altri: il Cittadino già in possesso di certificazione di invalidità che preveda una revisione ma che sia affetto da una patologia elencata nel Decreto, deve o non deve presentarsia visita di revisione?
Nessuno in questi mesi ha fornito una risposta dirimente; le Aziende Usl hanno continuato ad effettuare visite di revisione e i Cittadini a sottoporsi a nuovi accertamenti anche se affetti da patologie stabilizzate o ingravescenti.
Indicazioni ministeriali
La prima indicazione riguarda le persone invalide beneficiarie di indennità di accompagnamento o di comunicazione per le quali le Commissioni delle Aziende Usl hanno previsto una successiva visita di revisione.
L’INPS invierà a ciascuna Commissione Usl l’elenco di queste persone (titolari di indennità di accompagnamento o comunicazione per le quali è prevista revisione) con la richiesta dei fascicoli sanitari.
Il Ministero sollecita le Aziende Usl a collaborare inviando la documentazione in plichi con l’annotazione “Trasmissione selettiva ai sensi del DM 2/8/07”.
A questo punto le Commissioni INPS redigono un verbale per ciascun fascicolo esaminato, da cui risulti il diritto o meno per il soggetto all’esenzione da qualunque altra visita di revisione.
Ultimato l’esame, restituiranno alle ASL i fascicoli corredati del verbale. Il Ministero prevede che sia compito dell’INPS comunicare direttamente alle persone che sono state ritenute esonerate che non saranno più chiamate a visita.
Queste le istruzioni, apparentemente semplici, del Ministero. La mole di lavoro per le Commissioni Usl sarà notevole e altrettanto lo sarà quella per l’INPS. I tempi di smaltimento di questo lavoro non sono previsti o quantificati dal Ministero.
L’INPS
L’INPS ricorda l’automatica sospensione del pagamento delle provvidenze economiche per effetto dell’automatismo della procedura informatica che, alla scadenza prevista, determina l’interruzione dell’erogazione delle competenze.
Questo significa, implicitamente, che se una persona non si presenta a visita di revisione entro la data prevista l’erogazione di pensioni, assegni, indennità viene sospesa.
Al termine della procedura di accertamento medico-legale “agli atti” per l’individuazione della patologia, le Sedi INPS “avranno cura di ripristinare con ogni possibile urgenza il pagamento che fosse stato eventualmente sospeso per gli automatismi della procedura informatica”.
In sintesi
2) L’INPS invia l’elenco a ciascuna Commissione Usl e richiede i fascicoli sanitari.
3) Le Commissioni Usl spediscono i fascicoli all’INPS che li esamina e, se del caso, richiede ulteriore certificazione agli interessati.
4) Al fascicolo sanitario, che viene restituito alla Asl, è allegata una comunicazione scritta nella quale risulti esplicitato il diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di controllo e di revisione della permanenza dello stato invalidante.
a) L’INPS, diversamente dal Ministero, non precisa che spetta all’Istituto la comunicazione anche all’interessato. A parere di chi scrive la comunicazione spetta all’Azienda Usl.
b) Né INPS né Ministero precisano cosa accade nel caso in cui non venga riconosciuto il diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di controllo e di revisione della permanenza dello stato invalidante e siano già scaduti i tempi per la revisione precedentemente disposta e sia stata quindi sospesa la provvidenza economica.
c) Non è ben chiaro che cosa accada nel caso in cui una persona abbia cambiato residenza e Azienda Usl di riferimento. La nuova Azienda Usl, interpellata dall’INPS, difficilmente dispone dei fascicoli sanitari.
Suggerimenti ai Cittadini
Suggerimento: rivolgersi alla propria Azienda, con anticipo rispetto alla data di revisione, e chiedere formalmente se il proprio fascicolo sanitario sia già stato trasmesso all’INPS per la verifica del diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di controllo e di revisione della permanenza dello stato invalidante. Si può citare ed allegare la nota del Ministero del 30 maggio 2008.
In caso di risposta positiva, si attende la valutazione dell’INPS. In caso di risposta negativa è preferibile chiedere di fissare la visita di revisione.
Suggerimento: sono possibili due ipotesi. La prima è un semplice ricorso al Comitato Provinciale dell’INPS, allegando documentazione sanitaria probatoria. La seconda, avviare un ricorso davanti ad un giudice con l’assistenza di un legale, anche tramite un patronato.
Suggerimento: al momento attuale è consigliabile presentarsi comunque a visita di accertamento, documentando la propria situazione sanitaria con certificazione sanitaria adeguata e chiedendo l’annotazione relativa al diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di controllo e di revisione della permanenza dello stato invalidante. Nel caso in cui questo diritto non venga riconosciuto si può avviare un ricorso davanti ad un giudice.
Suggerimento: rivolgersi immediatamente ad legale o a un patronato sindacale per presentare diffida o avviare un contenzioso in giudizio.
Ulteriori controlli
Nella sostanza, per i titolari di indennità di accompagnamento, l’INPS richiederà alle Commissioni Usl, prima di procedere a convocazione a visita, i relativi fascicoli sanitari.
Nel caso invece rilevi un aggravamento, non ci sarà alcun adeguamento automatico delle provvidenze economiche. Sarà il Cittadino a dover richiedere alla propria Azienda Usl la visita per l’accertamento (e il verbale sarà poi verificato e, se del caso, convalidato nuovamente dall’INPS).
Il presente elenco comprende le gravi menomazioni di cui all'art. 6, terzo comma, della legge 9 marzo 2006, n. 80"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione", per tali intendendosi le menomazioni o le patologie stabilizzate o ingravescenti, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione.
L'elenco e' presentato in un prospetto in cui sono indicate:
12 voci relative a condizioni patologiche che determinano una grave compromissione dell'autonomia personale e gravi limitazioni delle attività e della partecipazione alla vita comunitaria;
per ciascuna voce la documentazione sanitaria, rilasciata da struttura sanitaria pubblica o privata accredita, idonea a comprovare, sulla base di criteri diagnostici e di valutazioni standardizzati e validati dalla comunità scientifica internazionale, la patologia o la menomazione, da richiedere alle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali o agli interessati, solo qualora non sia stata acquisita agli atti o non più reperibile.
L'elenco viene rivisto con cadenza annuale.
Le persone affette da patologie o menomazioni comprese nell'elenco sono esonerate da tutte le visite di controllo o di revisione circa la permanenza dello stato invalidante; la relativa documentazione sanitaria va richiesta alle commissioni preposte all'accertamento che si sono espresse in favore dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione; oppure agli interessati, qualora non risulti acquisita agli atti da parte delle citate commissioni. E' fatta salva la facoltà per i soggetti interessati di integrare la documentazione sanitaria con ulteriore documentazione utile allo scopo.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione NHYA sulla base degli accertamenti effettuati e risposta ai presidi terapeutici.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica.
Valutazione della funzionalità respiratoria sulla base degli accertamenti eseguiti.
Indicazione di trattamento con ossigenoterapia o ventilazione meccanica in corso.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica.
Indicazione di trattamento dialitico in corso.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione funzionale della menomazione con descrizione della concreta possibilità o impossibilità motivata di utilizzo di protesi, ortesi e/o ausili.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione funzionale, sulla base degli accertamenti effettuati come alle voci 2 e/o 4 e/o 8.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Persistente compromissione neurologica.
Referti di esami specialistici.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Stadiazione internazionale della specifica patologia.
Compromissione funzionale secondaria di organi od apparati.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica.
Valutazione funzionale: tono muscolare; forza muscolare; equilibrio e coordinazione; ampiezza e qualità del movimento; prassie, gnosie; funzioni dei nervi cranici e spinali; linguaggio; utilizzo di protesi, ortesi e/o ausili.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica
Compromissione funzionale di organo e/o di apparato, sulla base degli accertamenti effettuati.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione prognostica.
Valutazione e descrizione funzionale: funzioni intellettive; abilità cognitive; abilità e competenze affettive e relazionali; autonomia personale; abilità e competenze di adattamento sociale.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di cecità e conseguente grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione funzionale: visus naturale e corretto in OO (spento, motu manu, ombra luce); ERG e PEV destrutturati; campo visivo binoculare inferiore al 3%, indipendentemente dal residuo visivo in OO o diagnostica con neuroimmagini.
Diagnosi della specifica condizione patologica causa di sordità prelinguale e conseguente grave compromissione dell'autonomia personale.
Valutazione funzionale: esame audiometrico; impedenziometria; potenziali evocati uditivi.
MINISTERO DELLA SANITÀ Decreto ministeriale 28 maggio 1999 , n. 329
Legenda
IndiceI parte: Elenco delle condizioni e malattie croniche o invalidantiche danno diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo e rela-II parte: Tabella di corrispondenza: Classificazione Internazionaletive prestazioni delle malattie (ICD-9-CM) - malattie e condizioni croniche oLEGENDAinvalidanti esenti e relativi codici di esenzionePREVISTI GRUPPI DI PRESTAZIONI (RADIOGRAFIA CONVENZIONALE RX)=> PER CIASCUNA MALATTIA O CONDIZIONE ESENTE NELLA PRIMA RIGA SONOINDICATI IL CODICE IDENTIFICATIVO DELL'ESENZIONE E LA DENOMINAZIONE=> LE PRESTAZIONI SONO INDIVIDUATE FACENDO RIFERIMENTO ALLADEFINIZIONE E AI RELATIVI CODICI IDENTIFICATIVI DEL D.M. 22.07.94 ESUCCESSIVE MODIFICAZIONI, AD ECCEZIONE DI ALCUNI CASI IN CUI SONOINSERITO TRA DUE PRESTAZIONI CONSECUTIVE PRESCRIVIBILI IN ALTERNATIVASEGMENTARIA DEL/I DISTRETTO/I INTERESSATO/I ) => "Oppure" E' => "*" EUTILIZZATO PER SEGNALARE LE PRESTAZIONI PER LE QUALI NONPARTECIPAZIONE AL COSTO PER LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEEDOVUTO IL PAGAMENTO DELLA QUOTA FISSA NOTA L'ESENZIONE DALLA AMBULATORIALI DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE ESTESA ALLEElenco delle condizioni e malattie croniche o invalidanti -ANALOGHE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA RIABILITATIVA EXTRAOSPEDALIERA DICUI ALL'ART. 3, COMMA 6, DEL D.LGS. 29 APRILE 1998. N. 124046 Sclerosi multipla 58www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=18796&completo=true
- google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
ELENCO MALATTIE E CONDIZIONI CRONICHE E INVALIDANTI
www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderPdf.spring?seriegu=SG&datagu=18/03/2017&redaz=17A02015&artp=13&art=1&subart=1&subart1=10&vers=1&prog=001
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Sclerosi Multipla - Acidosi Metabolica
Microbiota intestinale
Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno.
Il microbiota e il Sistema immunitario nei processi infiammatori.
Il superorganismo, che pesa circa un chilo e mezzo, svolge funzioni essenziali per l'uomo.
Una dieta a basso contenuto di proteine e grassi animali oltre che di prodotti raffinati, ma ricca di alimenti di origine vegetale è in grado di portare notevoli benefici ai pazienti con sclerosi multipla.
AchilleD.
18/07/18
Vit d e malattie neurologiche
《《Identificato un legame tra carenza di vitamina D e patologie autoimmuni e tumori》》
Alcuni ricercatori provenienti da Gran Bretagna e Canada hanno identificato 229 geni umani su cui si ripercuotono le variazioni del livello di vitamina D presente nell'organismo. Molti dei geni identificati sono coinvolti in malattie autoimmuni (ad es. sclerosi multipla, lupus...
Alcuni ricercatori provenienti da Gran Bretagna e Canada hanno identificato 229 geni umani su cui si ripercuotono le variazioni del livello di vitamina D presente nell'organismo. Molti dei geni identificati sono coinvolti in malattie autoimmuni (ad es. sclerosi multipla, lupus eritematoso sistemico e artrite reumatoide) e neoplasie. I risultati, pubblicati sulla rivista Genome Research, hanno importanti implicazioni per la salute pubblica, in particolare per quanto concerne le cure prenatali.
I progressi compiuti nelle tecniche di sequenziamento del DNA (acido desossiribonucleico) hanno consentito ai ricercatori di studiare in modo approfondito e con inaudita precisione le interazioni tra proteine e DNA. Questi potenti strumenti permettono di meglio comprendere la predisposizione genetica a diverse patologie.
Gli studi condotti di recente hanno evidenziato che l'apporto di vitamina D potrebbe rivestire un ruolo chiave nella predisposizione a sclerosi multipla, diabete di tipo 1 e artrite reumatoide. Inoltre, si è ormai da tempo al corrente del fatto che una carenza di vitamina D, rilevata in circa 1 miliardo di persone, può portare a contrazioni pelviche da rachitismo e morte perinatale. Solitamente, è possibile sopperire alla carenza esponendosi alla luce del sole o assumendo olio di pesce quotidianamente.
Il recettore della vitamina D (VDR) si lega ad alcune porzioni del genoma umana, per mezzo delle quali influisce sulla loro attività, sulla loro espressione e su quella dei singoli geni. In questo ultimo studio, i ricercatori hanno combinato diverse tecniche (immunoprecipitazione della cromatina - ChIP e sequenziamento parallelo e massivo) per creare una mappa genetica dei siti in cui il recettore della vitamina D interagisce con il DNA, influendo sulla formazione delle proteine.
In particolare, l'équipe ha isolato alcuni frammenti di DNA legati al recettore prima e dopo aver trattato le cellule con calcitriolo, la forma attiva della vitamina D. Quindi hanno sequenziato i frammenti di DNA per poi rimapparli nuovamente nel genoma.
Questo procedimento ha permesso ai ricercatori di identificare 2.276 siti che interagivano con il recettore della vitamina D e di individuare 229 geni la cui espressione è vincolata alla vitamina D. Lo studio ha evidenziato la vicinanza di questi siti con una serie di geni in passato associati alla predisposizione alla sclerosi multipla, al lupus eritematoso sistemico, all'artrite reumatoide, alla leucemia linfatica cronica e al cancro del colon-retto. Due di questi geni sono l'IRF8 (regolatore dell'interferone fattore 8, associato alla sclerosi multipla) e il PTPN2 (proteina tirosina fosfatase non-ricettore tipo 2, associata al Morbo di Crohn e al diabete di tipo 1).
Secondo il dott. Sreeram Ramagopalan del Wellcome Trust Centre for Human Genetics (Gran Bretagna) i risultati confermerebbe l'ipotesi secondo la quale la vitamina D interagisce con i geni legati alla patogenesi di queste patologie ed evidenzia il grave rischio associato alla carenza di vitamina D, specialmente per le persone geneticamente predisposte a sviluppare patologie in seguito a questa insufficienza.
"Siamo di fronte a elementi che provano il ruolo della vitamina D nell'insorgenza delle malattie. Assumere integratori di vitamina D durante la gravidanza e la prima infanzia potrebbe avere un effetto benefico sulla futura salute del bambino. Alcuni paesi, ad esempio la Francia, hanno introdotto questa pratica tra le misure sanitarie di routine", ha spiegato il dott. Ramagopalan. '
"Il nostro studio dimostra in modo palese l'ampia influenza che ha la vitamina D sulla nostra salute", ha aggiunto il dott. Andreas Heger della MRC Functional Genomics Unit dell'Università di Oxford.
I risultati dello studio gettano luce anche sulle variazioni del colore di cute e capelli e sull'ottimizzazione della produzione di vitamina D avvenute con l'emigrazione dall'Africa. "Lo status della vitamina D è stato probabilmente uno dei fattori di selezione a livello genetico più forte", ha affermato il Professor George Ebers del Wellcome Trust Centre for Human Genetics. "Il nostro studio supporta questa interpretazione e non è da escludere che non abbiamo avuto abbastanza tempo per adeguarci come necessario alle condizioni nordiche".
Link originale : https://cordis.europa.eu/news/rcn/32448_it.html
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L’Immunoterapia è anche un metodo di prevenzione contro l’insorgenza delle infezioni batteriche e virali, grazie al mantenimento di un sistema di difesa attivo. Essa é quindi di fondamentale importanza per prevenire e per combattere le malattie, utilizzando farmaci privi di tossicità e che supportano le nostre difese senza provocare ulteriori danni all’organismo
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12/05/18
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