CONTATORE PERSONE

07/12/19

“prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D”

AIFA Nota 96 - Prescrizione a carico del SSN dei farmaci con indicazione “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D”

A.D.

Nota 96

Farmaci in Nota: colecalciferolo, colecalciferolo/Sali di calcio, calcifediolo
Farmaci inclusi nella Nota AIFA:
  • colecalciferolo
  • colecalciferolo/Sali di calcio
  • calcifediolo
La prescrizione a carico del SSN dei farmaci con indicazione “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D” nell’adulto (>18 anni) è limitata alle seguenti condizioni:
Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D nei seguenti scenari clinici:
indipendentemente dalla determinazione della 25(OH) D
  • persone istituzionalizzate
  • donne in gravidanza o in allattamento
  • persone affette da osteoporosi da qualsiasi causa o osteopatie accertate non candidate a terapia remineralizzante (vedi nota 79)
previa determinazione della 25(OH) D (vedi algoritmo allegato)
  • persone con livelli sierici di 25OHD < 20 ng/mL e sintomi attribuibili a ipovitaminosi (astenia, mialgie, dolori diffusi o localizzati, frequenti cadute immotivate)
  • persone con diagnosi di iperparatiroidismo secondario a ipovitaminosi D
  • persone affette da osteoporosi di qualsiasi causa o osteopatie accertate candidate a terapia remineralizzante per le quali la
correzione dell’ipovitaminosi dovrebbe essere propedeutica all’inizio della terapia*
  • una terapia di lunga durata con farmaci interferenti col metabolismo della vitamina D
  • malattie che possono causare malassorbimento nell’adulto
* Le terapie remineralizzanti dovrebbero essere iniziate dopo la correzione della ipovitaminosi D.
Per guidare la determinazione dei livelli di 25OH vitamina D e la conseguente prescrizione terapeutica è possibile fare riferimento alla flow-chart allegata.

Background

La vitamina D viene prodotta per effetto sulla cute dei raggi ultravioletti di tipo B (lunghezza d’onda 290 - 315 nm) che trasformano un precursore, il 7 deidrocolesterolo (la pro-vitamina D), in pre-vitamina D e successivamente in colecalciferolo (vitamina D3). La vitamina D può essere quindi depositata nel tessuto adiposo o trasformata a livello epatico in 25OH vitamina D (calcidiolo o calcifediolo) che, veicolata da una proteina vettrice, rappresenta il deposito circolante della vitamina D. Per esercitare la propria attività biologica il 25OH colecalciferolo deve essere trasformato in 1-25 (OH)2 colecalciferolo o calcitriolo, ligando naturale per il recettore della vitamina D. La sede principale della 1-idrossilasi è il rene ma questo enzima è presente anche nelle paratiroidi, ed in altri tessuti epiteliali.
La funzione primaria del calcitriolo è di stimolare a livello intestinale l’assorbimento di calcio e fosforo, rendendoli disponibili per una corretta mineralizzazione dell’osso. In ambito clinico, esiste una generale concordanza sul fatto che la vitamina D promuova la salute dell’osso e, insieme al calcio (quando indicato), contribuisca a proteggere dalla demineralizzazione (in particolare negli anziani).
Il dosaggio della 25 OH vitamina D (25OHD) circolante è il parametro unanimemente riconosciuto come indicatore affidabile dello status vitaminico (Ross AC et al 2011, Holick MF et al 2011, Adami S et al 2011, NHS 2018, NICE 2016).
Diversi organismi scientifici hanno prodotto raccomandazioni per l’esecuzione del dosaggio della 25OHD.
I documenti sono per molti versi simili e partono dalla constatazione di base della inappropriatezza dello screening esteso alla popolazione generale (LeFevre ML et al 2015, LeBlanc EL et al 2015).
Le indicazioni all’esecuzione del dosaggio tuttavia differiscono tra i vari documenti di consenso. Esiste sostanziale concordanza sul concetto che la determinazione dei livelli di 25(OH)D dovrebbe essere eseguita solo quando risulti indispensabile nella gestione clinica del paziente (diagnostica differenziale o scelta della terapia).
Secondo i documenti prodotti da organismi regolatori, il dosaggio dovrebbe essere eseguito in un ristretto numero di pazienti con sintomi persistenti di profonda astenia, mialgie, dolori ossei diffusi o localizzati sospetti per osteomalacia o con PTH elevato o predisposizione alle cadute immotivate o in particolari condizioni di rischio (NHS 2018, NICE 2016). I documenti prodotti da Società Scientifiche riportano invece elenchi di categorie di persone a rischio di ipovitaminosi D tra le quali eseguire il prelievo; per esempio soggetti obesi includendo di fatto ampi strati della popolazione. (Cesareo R et al. AME 2018). Pare ragionevole limitare l’indagine a categorie ristrette notoriamente a rischio elevato come persone sintomatiche o chi assume cronicamente alcune categorie di farmaci (antiepilettici, glucocorticoidi, antiretrovirali, anti-micotici, colestiramina, orlistat etc.).
A scopo esemplificativo è stato elaborato un diagramma di flusso allegato.
Il valore di 25OHD pari a 20 ng/ml (50 nmol/l) è ritenuto, come supportato dalla letteratura scientifica, il limite oltre il quale viene garantito un adeguato assorbimento intestinale di calcio e il controllo dei livelli di paratormone nella quasi totalità della popolazione; per tale motivo esso rappresenta il livello sotto il quale iniziare una supplementazione (IOM 2011). L’intervallo dei valori compresi tra 20 e 40 ng/mL viene considerato come “desirable range” in base a motivazioni di efficacia, garantita oltre i 20 ng/mL, e sicurezza, non essendovi rischi aggiuntivi al di sotto dei 40 ng/mL (El-Hajj Fuleihan G et al. 2015).
Evidenze disponibili
L'apporto supplementare di vitamina D è uno dei temi più dibattuti in campo medico, fonte di controversie e di convinzioni tra loro anche fortemente antitetiche.
Gli studi “storici” hanno concluso in modo decisivo a favore dell’efficacia della vitamina D nella prevenzione e nel trattamento di rachitismo ed osteomalacia (Mozolowski W 1939).
Studi più recenti e le meta-analisi che li includono, depongono a favore di una modesta riduzione del rischio di frattura delle dosi di vitamina D3 > 800 UI/die (specialmente se in associazione ad un apporto di calcio >1,2 g/die). Tra i vari studi inclusi nelle meta-analisi il peso maggiore spetta a quelli realizzati in ospiti di strutture protette mentre considerando solo popolazioni non istituzionalizzate, viventi in autonomia, la riduzione di rischio legata alla somministrazione di vitamina D risulta non significativa. (Trivedi DP et al. 2003, Bischoff-Ferrari HA et al. 2005, Bischoff-Ferrari HA et al 2012, Bolland MJ et al. 2014, Zhao JG et al 2017, USPSTF 2018, Bolland MJ et al. 2018). Tale effetto protettivo sul rischio di frattura negli ospiti delle strutture protette è la spiegazione più accreditata per giustificare il lieve effetto sulla riduzione di mortalità riscontrato in una revisione Cochrane nelle persone trattate con vitamina D (Bjelakovic G, 2014).
Diversi studi osservazionali hanno riportato in varie situazioni patologiche (cardiopatie, neoplasie, malattie degenerative, metaboliche respiratorie etc.) peggiori condizioni di salute in popolazioni con bassi livelli di vitamina D, questo ha portato a valutare con opportuni studi sperimentali l’efficacia della supplementazione con vitamina D nella riduzione del rischio di diverse patologie (soprattutto extrascheletriche). I risultati di trial clinici randomizzati (RCT) di elevata numerosità non hanno confermato tali ipotesi e hanno delineato in oncologia e cardiologia aree di documentata inefficacia della supplementazione con vitamina D (Lappe J et al. 2017, Khaw KT et al. 2017, Zittermann A et al .2017, Manson JE et al. 2019, Urashima M et al. 2019). Nonostante l’impiego di dosi relativamente elevate (2.000 UI/die e 100.000 UI/mese) le popolazioni trattate non presentavano vantaggi in termini di eventi prevenuti rispetto ai trattati col placebo.
Particolari avvertenze
Le principali prove di efficacia antifratturativa sono state conseguite utilizzando colecalciferolo che risulta essere la molecola di riferimento per tale indicazione. La documentazione clinica in questa area di impiego per gli analoghi idrossilati è molto limitata e mostra per il calcitriolo un rischio di ipercalcemia non trascurabile. (Trivedi DP et al. 2003, Bischoff-Ferrari HA et al. 2005, Bischoff-Ferrari HA et al. 2012, Avenell A et al. 2014).
L’approccio più fisiologico della supplementazione con vitamina D è quello giornaliero col quale sono stati realizzati i principali studi che ne documentano l’efficacia; tuttavia al fine di migliorare l’aderenza al trattamento il ricorso a dosi equivalenti settimanali o mensili è giustificato da un punto di vista farmacologico (Chel V et al. 2008). In fase iniziale di terapia, qualora si ritenga opportuno ricorrere alla somministrazione di dosi elevate (boli), si raccomanda che queste non superino le 100.000 UI, perché per dosi superiori si è osservato un aumento degli indici di riassorbimento osseo, ed anche un aumento paradosso delle fratture e delle cadute (Smith H et al 2007, Sanders KM et al 2010). Una volta verificato il raggiungimento di valori di normalità essi possono essere mantenuti con dosi inferiori, eventualmente anche in schemi di somministrazione intervallati con una pausa estiva. Il controllo sistematico dei livelli di 25OH-D non è raccomandato a meno che cambino le condizioni cliniche.
Si rappresenta infine l’importanza della segnalazione delle reazioni avverse che si verificano dopo la somministrazione dei medicinali, al fine di consentire un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio dei medicinali stessi. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare, in conformità con i requisiti nazionali, qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di farmacovigilanza all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Bibliografia

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Bjelakovic G, Gluud LL, Nikolova D, et al. Vitamin D supplementation for prevention of mortality in adults. Cochrane Database Syst Rev 2014;(1):CD007470.
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Bischoff-Ferrari HA, Giovannucci E, Willett WC, Dietrich T, Dawson-Hughes T Estimation of optimal serum 25hydroxyvitamin D for multiple health outcomes Am J Clin Nutr 2006; 24: 18-28.
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Bolland MJ, Grey A, Avenell A Effects of vitamin D supplementation on musculoskeletal health: a systematic review, meta-analysis and trial sequential analysis. Lancet Diabetes Endocrinol 2018http//dx.doi.org/10.1016/S2213- 8757(18)30265-1.
Cesareo R, Attanasio R, Caputo M, et al. AME and Italian AACE Chapter. Italian Association of Clinical Endocrinologists (AME) and Italian Chapter of the American Association of Clinical Endocrinologists (AACE) Position Statement: Clinical Management of Vitamin D Deficiency in Adults. Nutrients. 2018 Apr 27; 10(5).
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Smith H, Anderson F, Raphael H, et al. Effect of annual intramuscular vitamin D on fracture risk in elderly men and women - a population-based, randomized, double-blind, placebo-controlled trial Rheumatology (Oxford). 2007; 46: 1852-1857.
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Zittermann A, Ernst JB, Prokop S, Fuchs U, Dreier J, Kuhn J, Knabbe C, Birschmann I, Schulz U, Berthold HK, Pilz S, Gouni-Berthold I, Gummert JF, Dittrich M, Börgermann J. Effect of vitamin D on all-cause mortality in heart failure (EVITA): a 3-year randomized clinical trial with 4000 IU vitamin D daily. Eur Heart J. 2017; 38: 2279-2286.

Cos’è l’immunonutrizione?

A.D.

Immunonutrizione: come l’alimentazione può giovare alla nostra salute

Parlo spesso di sistema immunitario, di problematiche legate all’intestino, di alimenti capaci di trattare numerose condizioni morbose e capaci di risollevare le difese del nostro organismo: mettendo insieme questi tasselli, ne viene fuori una tematica molto importante e soprattutto molto richiesta in questi ultimi tempi, ovvero l’immunonutrizione.
Già l’immunonutrizione costantemente la pratico per trattare numerose malattie del sistema immunitario (e non solo) quali la tiroidite di Hashimoto, l’endometriosi, la fibromialgia, il morbo di Chron e la rettocolite ulcerosa, la sclerosi multipla e altre ancora, come patologie legate alla sfera femminile, alla sfera metabolica e tutte le patologie che hanno una correlazione con l’infiammazione generalizzata. Chi mi conosce da tempo sa quanto io mi soffermo proprio su quest’aspetto dell’infiammazione, una spiacevole base o punto di partenza da cui si diramano molteplici condizioni cliniche: agire a monte del problema andando a spegnere proprio quest’infiammazione è il passo fondamentale per avere la meglio sulle patologie del sistema immunitario che vengono “incitate” dall’infiammazione che risiede alla base.

L’intestino è il varco aperto per numerose malattie del sistema immunitario

Perché mi soffermo assai proprio sul fatto che la salute intestinale influenza molto la salute del nostro sistema immunitario? Chi ha letto il mio libro “La dieta anti-infiammatoria” già conosce il perché di questa correlazione: un intestino che è infiammato, che viene mal incentivato dalle pratiche alimentari, fa sì che alcune componenti tossiche o negative per il nostro organismo, anziché essere eliminate, vadano in circolo e creino danni, molto spesso di natura immunitaria. Parliamo di leakygutsyndhrome, di cui sicuramente avete già sentito parlare nei miei precedenti articoli e nel mio sito: per capire bene questa condizione, la cosa da fare è pensare che il nostro intestino è costituito da cellule messe l’una accanto all’altra e separate da giunzioni strette, definite tight junctions, che fanno da barriera regolando l’equilibrio fra l’ingresso di nutrienti vitali e quelli che non devono entrare nel flusso sanguigno. Quando queste tight junctions non svolgono correttamente il loro lavoro, le giunzioni si allargano e lasciano passare ciò che non dovrebbe nel sangue, quali molecole di cibo non digerite, funghi, batteri, virus, tossine, ecc.
Quando il nostro organismo riconosce queste particelle estranee nel circolo sanguigno, viene chiamato in causa il fegato per cercare di detossificare il sangue dalle tossine estranee, ma spesso non è in grado di compiere tutto questo lavoro da solo, per cui si attiva il sistema immunitario, causando l’insorgenza di infiammazione cronica, tramite la liberazione di anticorpi che combattono contro queste sostanze (come la caseina del latte, proteine dell’uovo e dei cereali che prima venivano tollerati dall’organismo) e di citochine infiammatorie.
L’infiammazione cronica è alla base della maggior parte delle malattie, infatti uno studio sulla permeabilità riportato sotto dice che la condizione di leakygut è legata ad ulcere gastriche, diarrea infettiva, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali (Crohn e rettocolite ulcerosa), celiachia, cancro esofageo e colon-rettale, allergie, infezioni respiratorie, artrite, malattie metaboliche legate all’obesità (steatosi epatica, diabete di tipo II, malattie cardiache), malattie autoimmuni, morbo di Parkinson, sindrome da stanchezza cronica, obesità.

Immunonutrizione e stile di vita

Quali sono le pratiche da adottare per trattare bene, innanzitutto, il nostro intestino, e quindi il sistema immunitario? Sono delle regole che riguardano sia l’alimentazione sia lo stile di vita, che riporto qui per farvi da Cicerone nel percorso specifico ed articolato che è quello dietetico e della modifica delle proprie abitudini quotidiane. Vediamo quali sono:
  • Controllo delle food-sensitivities
    Variare i costituenti della propria alimentazione e saper scegliere i cibi in modo tale da non far sviluppare un’infiammazione da cibo e fenomeni di cattiva tolleranza verso particolari gruppi alimentari
  • Eliminazione dei cibi pro-infiammatori
    Selezionare la propria scelta alimentare tenendo in considerazione quei particolari fattori che possono alterare la permeabilità intestinale o che possono promuovere la genesi di un processo infiammatorio
  • Abbassamento degli ormoni insulina e cortisolo:
    – Garantire la stabilità glicemica ed insulinemica con lo stile di vita e l’alimentazione, affinché l’organismo possa mantenere uno stato di benessere
    – No a frenesia e a stress, importanti induttori esogeni di aumento dei livelli di cortisolo, ormone pro-infiammatorio
  • Gestione della disfunzione mitocondriale
    Evitare la disfunzione mitocondriale assicurando il mantenimento di una funzione mitocondriale ottimale mediante uno stile di vita sano, mangiando in modo corretto con le regole sopra-citate, evitando lo stress e facendo attività fisica, dando importanza alla micronutrizione e soprattutto all’ossigenazione delle cellule, ripristinando e migliorando le normali funzioni a cui assolve l’importantissimo organulo cellulare
  • Crononutrizione ed assenza di fame tra i pasti
    Rispettare i ritmi cronobiologici dei pasti e delle proprie abitudini quotidiane, che vanno dalla veglia mattutina fino al riposo serale, per permettere il corretto flusso degli ormoni e il corretto funzionamento degli assi metabolici; mangiare inoltre in modo tale da assicurarsi la sazietà giusta tale da arrivare senza la sensazione di fame fino al pasto successivo
  • Modulazione del piano alimentare in funzione della spesa energetica
    Mangiare non seguendo uno schema preciso di grammature e calorie, ma ascoltando in modo fisiologico la propria fame naturale, assecondando ciò che il nostro organismo richiede in base alle necessità metaboliche
  • Attività fisica come anti-infiammatorio e riattivatore metabolico
    Ricordarsi che a braccetto con una corretta alimentazione viaggia anche l’attività fisica, elemento determinante per stare in salute, riattivare il metabolismo, promuovere pensieri positivi e disinfiammarsi, che deve essere graduale e con fasi di recupero
  • Riequilibrare il microbiota e la barriera intestinale
    Dedicare la propria attenzione a valorizzare tutti quei fattori benefici, che riguardano sia l’alimentazione che lo stile di vita, i quali vanno ad agire sul nostro intestino, ricordandoci che si tratta del nostro secondo cervello e della sede che viene maggiormente a contatto con le sostanze esterne: evitare fenomeni di alterata permeabilità intestinale, disbiosi della flora batterica, è un elemento essenziale per evitare genesi dell’infiammazione
  • Migliorare la qualità dl sonno
    Fornire poco riposo al nostro organismo determina disregolazione di importanti flussi ormonali, infiammazione, stress, che inducono non solo scombussolamento del ritmo delle proprie attività quotidiane, ma anche alterazioni a carico del sistema immunitario
  • Valutazione ed eliminazione degli interferenti endocrini dallo stile di vita
    Fornire i giusti input nella regolazione metabolica e ormonale, al fine di permettere al sistema immunitario di funzionare bene, agendo sul controllo degli interferenti endocrini nello stile di vita: la valutazione di tutti i fattori esterni, ambientali, inquinanti che nuocciono al sistema immunitario, e il loro successivo allontanamento dalla quotidianità del paziente è un elemento essenziale per assicurare il benessere dell’organismo
  • L’importanza dell’aspetto psicologico e motivazionale durante il trattamento dietetico
    Alla base del percorso dietetico e del cambiamento dello stile di vita, deve esserci motivazione, persistenza, positività, fiducia, affinché il percorso venga seguito con dedizione e costanza. Il dimagrimento ed il benessere, partono proprio dalla nostra testa

adem

06/12/19

Siponimod

Dati a supporto dell’approvazione di siponimod

29/4/2019

L’approvazione di siponimod si basa sui dati innovativi di EXPAND, studio di fase III randomizzato, in doppio cieco, che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di siponimod rispetto al placebo nelle persone con SMSP.

Siponimod è un modulatore selettivo di nuova generazione del recettore della sfingosina-1-fosfato, testato negli adulti per il trattamento di forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR), ivi incluse:

05/12/19

REPLICA ALL'ARTICOLO SUL CORRIERE DI BOLOGNA, DEL 3 DICEMBRE


Ringraziamo Donata Dal Monte e Paolo Pandolfi per aver confermato la veridicità dei dati da noi  pubblicati. Tuttavia l’articolo in oggetto merita alcune puntualizzazioni. 
Va chiarito innanzitutto che, a differenza di quanto si suggerisce, non stiamo facendo nessuna guerra: vogliamo capire meglio potenziali rischi e entità dei danni legati alla pratica vaccinale. Siamo stanchi di sentire certi personaggi affermare che i danni non esistono o che sono un’invenzione, insultando tutti i danneggiati e le loro famiglie. Auspichiamo che questa disinformazione cessi: non fa onore alle categorie coinvolte e nuoce a chi fa divulgazione onesta. 
I dati pubblicati evidenziano in maniera inconfutabile che i danni da vaccino esistono, possono essere gravi, irreversibili, e includono decessi. Non si tratta di un’analisi statistica quantitativa, è evidente. Servirebbero dati non disponibili e sappiamo che i riconoscimenti sono una sottostima: è notizia di oggi un  danno per antiinfluenzale a Treviso, risalente al 2006 ma riconosciuto solo nel 2019, dopo anni di cause. Con dati così frammentati, parziali, e in continua evoluzione, dovrebbero essere le autorità a fare queste analisi e a monitorare in maniera rigorosa, anziché affidarsi al sistema lacunoso della farmacovigilanza passiva. 
Il fatto che alcuni dei casi risalgano a molti anni fa o a vaccini non più usati non invalida i dati. Evidenzia, piuttosto, le grosse difficoltà per ottenere un risarcimento, almeno fino a quando un farmaco non viene ritirato. 

Infine, la stima fornita sull’esavalente - una sottostima per tanti motivi, oltre a quanto visto sopra - che parla di 5,19 danni gravi e irreversibili per milione di dosi, se proiettata sulla popolazione significa quasi 7 neonati all’anno, danneggiati e risarciti solo per l’esavalente. Sarà forse un sacrificio irrinunciabile, ma non sono pochi e difficilmente le loro famiglie troveranno conforto nella statistica. A nostro avviso, non ci può essere obbligo se ci può essere un danno e, supportati da medici e scienziati di fama mondiale, continueremo a difendere la libertà di scelta terapeutica in ogni sua sfaccettatura.

Per concludere, invitiamo i responsabili della sanità regionale e delle Ausl ad un confronto più aperto con le famiglie, a divulgare in maniera più completa e trasparente le informazioni, ad implementare un rigoroso sistema di vaccinovigilanza attiva, indispensabile per monitorare seriamente le reazioni avverse, gravi o meno gravi.

#LiberaSceltaEmiliaRomagna

Link di ➡️www.facebook.com/liberasceltaemiliaromagna/

01/12/19

AMARO SVEDESE


Leggete in particolare il punto 46 :)

Vi ricordo anche che questo antico manoscritto e l'amaro svedese sono stati diffusi nel mondo grazie alla nota erborista austriaca Maria Treben.

Tale ricetta non è però attribuibile alla scrittrice.

La Treben la riportò soltanto alla luce attraverso un antico manoscritto contenente gli appunti di un medico luminare di origini svedesi, il dottor. Claus Samst, grande estimatore di questo elisir che morì alla veneranda età di 104 anni.

Altri invece sostengono che l'amaro svedese venne originariamente inventato da Paracelso, un'importante medico, alchimista e botanico svizzero vissuto nel Rinascimento.

AMARO SVEDESE

Queste sono le proprietà terapeutiche dell'Amaro Svedese

1. Aspirandole o fiutandole ripetutamente, inumidendo con le Erbe Svedesi la prima vertebra cervicale, applicata una pezzuola bagnata con esse, scompariranno dolore e vertigini e si rinforzeranno la memoria ed il cervello.
2. Giovano nell’offuscamento della vista, tolgono il rossore e tutti I dolori persino quando gli occhi sono Infiammati, torbidi e annebbiati. Rimuovono le macchie e la cataratta quando con esse vengono inumiditi gli angoli dell’occhio o quando si applica sulle palpebre degli occhi chiusi ,una pezzuola bagnata coni esse.
3. Il vaiolo e gli sfoghi di ogni genere, anche le croste nel naso o in qualsiasi parte del corpo guariscono inumidendo le parti spesso e bene.
4. Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di queste gocce in un po’ d’acqua trattenendole in bocca per qualche tempo oppure inumidendo il dente dolente con una pezzuola. Il dolore svanirà e il marciume regredirà.
5. Con le gocce s’inumidiscono ripetutamente le vesciche sulla lingua o altre ferite; la guarigione non tarderà.
6. Quando la gola è arrossata o piagata per cui cibo e bevande causano dolore alla deglutizione, le gocce andranno ingerite al mattino, a mezzogiorno e alla sera; toglieranno il calore e guariranno la gola.
7. Chi soffre di crampi allo stomaco ne prenda un cucchiaio durante l’attacco.
8. Contro le coliche si prendano tre cucchiai, lentamente uno dopo l’altro; presto sentirete sollievo.
9. Le gocce annullano l’effetto dei venti nel corpo e rinfrescano il fegato, eliminano tutte le malattie dello stomaco e quelle Intestinali e giovano contro la stitichezza.
10. Sono anche un ottimo rimedio per lo stomaco quando questo digerisce male e rifiuta i cibi.
11. Giovano altrettanto contro i dolori alla cistifellea. Un cucchiaio ogni giorno, mattina e sera; di notte impacchi imbevuti di gocce elimineranno presto tutti i dolori.
12. Contro l’idropisia se ne prenda mattina e sera un cucchiaio nel vino bianco per la durata di sei settimane.
13. Contro dolori e ronzii all’orecchio si inumidisca con le gocce un batuffolo di cotone da introdurre nell’orecchio. Gioverà assai e restituirà persino l’udito perduto.
14. Ad una donna sofferente di dolori uterini se ne dia al mattino per tre giorni dl fila un cucchiaio nel vino rosso; dopo una mezz’ora le si faccia fare una passeggiata e poi la colazione, ma senza latte. Le gocce non vanno prese insieme a latte.
15. Prendendone un cucchiaio mattina e sera durante gli ultimi 15 giorni della gravidanza, il parto sarà facilitato. Per liberare più facilmente la placenta, si somministri alla puerpera un cucchiaino da dessert ogni due ore fino a che la placenta non si stacchi senza doglie. (sotto controllo medico NdS)
16. Se dopo il parto si verificano infiammazioni alla mammella con l’inizio dell’allattamento, esse spariranno rapidamente applicando degli impacchi dl gocce.
17. Liberano i bambini dalla varicella. Si somministri al bambino delle gocce, a seconda dell’età, diluite in un po’ d’acqua. Quando le vescicole cominciano a seccarsi, inumidirle ripetutamente con le gocce; non rimarranno cicatrici.
18. Sono efficaci contro vermi nei bambini e negli adulti; eliminano persino le tenie, solo che al bambino occorre somministrarle a seconda dell’età. Legare una pezzuola imbevuta di gocce sull’ombelico mantenendola sempre umida.
19. Nell’itterizia spariscono presto tutti i disturbi prendendo un cucchiaio dl gocce tre volte ai giorno ed applicando dei cataplasmi dl gocce sul fegato ingrossato.
20. Sbloccano tutte le emorroidi, guariscono i reni, eliminano dal corpo, senza altre cure, i liquidi ipocondriaci, tolgono la malinconia o le depressioni e stimolano l’appetito e la digestione.
21. Aprono anche internamente le emorroidi se le bagniamo ripetutamente e se le rendiamo molli ingerendo le gocce, soprattutto prima di coricarci. Per via esterna si applica un batuffolino di cotone bagnato con le gocce. Renderà fluido anche il resto dei sangue e gioverà contro i bruciori.
22. Se qualcuno è svenuto, gli si apra eventualmente la bocca somministrandogli un cucchiaio di gocce, e il malato ritornerà in se.
23. Prese per bocca allontaneranno anche li dolore dei crampi sordi fino a che col tempo non cessino del tutto.
24. Contro la tisi polmonare si prendano ogni giorno a digiuno e per la durata di sei settimane.
25. Quando una donna perde la sua depurazione mensile o questa sia troppo abbondante, è bene che prenda queste gocce per tre giorni ripetendo l’operazione per venti volte; il medicamento calmerà quanto è in eccedenza e rimedierà a quanto è insufficiente.
26. Questo medicamento giova anche contro le perdite bianche.
27. Se qualcuno è affetto dal mal caduco (epilessia), occorre somministrargliene immediatamente. Il malato continui poi a prendere esclusivamente questo medicinale in quanto esso rinforzerà sia i nervi affaticati che tutto il fisico allontanando ogni malattia.
28. Guariscono le paralisi, scacciano le vertigini e la nausea.
29. Guariscono anche i bruciori del vaiolo e della erisipela.
30. Se qualcuno avesse la febbre, calda o fredda che sia, e fosse molto debole, gli si dia un cucchiaio, e l’ammalato, se non ha caricato il proprio corpo con altri rimedi, tornerà presto in sè, e il suo polso riprenderà a battere; fosse anche stata altissima la sua febbre, li malato migliorerà presto.
31. Le gocce guariscono cancro, vaiolo e verruche di vecchia data nonché le screpolature delle mani. Se una piaga è vecchia e purulenta o se presenta delle escrescenze, la si lavi accuratamente con del vino bianco, coprendola poi con una pezza imbevuta di gocce. Esse elimineranno ulcere e dolori nonché l’escrescenza carnosa, e la ferita inizierà a guarire.
32. Tutte le ferite dovute a colpi o punture guariscono senza complicazioni quando vengono bagnate con le gocce. Immergete una pezza nelle gocce coprendo con essa le ferite. In brevissimo tempo elimineranno il dolore provenendo ogni cancrena o putrefazione e guariranno anche ferite dl vecchia data dovute ad arma da fuoco. Se ci sono buchi iniettate le gocce nella ferita che non occorre necessariamente pulire in precedenza; mediante l’assidua applicazione di una pezza Imbevuta, la guarigione avverrà in breve.
33. Fanno scomparire tutte Io cicatrici, anche quelle più annose, tutte le piaghe e tutti i tagli se queste vengono inumidite con le gocce fino a 40 volte;. tutte le ferite curate con queste gocce non lasceranno cicatrici.
34. Esse guariscono completamente tutte le fistole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente dalla loro età.
35. Curano tutte le ferite da ustioni; che siano prodotte da fuoco, acqua bollente o grasso, quando queste vengano assiduamente bagnate con le gocce. Non si formeranno vesciche; il calore ne verrà estratto. Persino vesciche purulente guariranno totalmente.
36. Le gocce giovano contro tumori e macchie dovuti a urti o colpi.
37. Se qualcuno non riesce a mangiare con appetito, esse restituiranno il sapore perduto.
38. A chi è molto anemico ridonano il colore quando vengano ingerite al mattino per un certo periodo di tempo. Esse purificano il sangue formandone del nuovo e ne favoriscono la circolazione.
39. I dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando sugli arti Infiammati delle pezze imbevute con le gocce stesse.
40. Curano mani e piedi congelati anche se piagati. Si consiglia dl applicarvi il più spesso possibile delle pezze imbevute soprattutto la notte.
41. Sui calli applicate un batuffolo di cotone imbevuto di gocce inumidendo con esso costantemente il punto dolente. Dopo tre giorni i calli si staccheranno da soli oppure potranno essere levati senza alcun dolore.
42. Curano anche morsi dl cani arrabbiati e di altri animali, prese per bocca, in quanto distruggono tutti i veleni. Coprite le ferite con un panno imbevuto.
43. In caso di peste o altre malattie contagiose è opportuno ingerirne ripetutamente durante la giornata poiché curano ulcere pestose e bubboni anche se insediati nella gola.
44. Chi di notte non dorme bene prenda queste gocce prima dl coricarsi. Nel caso di insonnia nervosa applichi sul cuore un panno imbevuto dl gocce diluite.
45. Somministrato in quantità di due cucchiai ad un ubriaco, fanno scomparire gli effetti della sbornia.
46. Chi prende queste gocce quotidianamente mattina e sera, non avrà bisogno di alcun’altra medicina, poiché esse rinforzano il corpo, rinfrescano i nervi ed il sangue, liberano dal tremore mani e piedi. In breve, allontanano ogni specie dl malattia. Il corpo rimarrà ben elastico, il viso manterrà la sua giovanilità e bellezza.

Importante: Tutti I quantitativi indicati. vanno Ingeriti diluiti in tisana o in acqua.
I 46 punti del "Antico Manoscritto" rivelano Il grande e miracoloso potere terapeutico dl questo miscuglio dl erbe. SI può asserire a ragion Veduta che praticamente non vi sia malattia contro la quale questo Erbe Svedesi non giovino; sono comunque valide come base per qualsiasi cura.

Trovate l’Amaro Svedese nelle erboristerie e nelle farmacie che trattano anche rimedi naturali, l’importante è che sia della ricette originale Treben.

Importante: 
Tutti I quantitativi indicati 
vanno Ingeriti diluiti in tisana o in acqua MAI con il latte.

BY A.D.

Bugiardino 2019 proquad MPRV

Bugiardino 2019 proquad MPRV  




Sta scritto un bimbo ALLERGICO AD UNA DELLE COMPONENTI 

#NONdeveFarlo


allora perché lo somministrano a tutti?

Rischio cardiovascolare, risultati incoraggianti dal congresso Aha 2019.

 Le novità
In occasione del congresso dell'American Heart Association (AHA) svoltosi a Philadelphia sono stati presentati i risultati di 2 analisi combinate di 4 studi clinici di fase 3 sull'acido bempedoico, indicato per le persone con ipercolesterolemia e alto rischio cardiovascolare (CV) che non raggiungono livelli target di colesterolo LDL (C-LDL). continua...⬇️

www.doctor33.it/cardiologia/rischio-cardiovascolare-risultati-incoraggianti-dal-congresso-aha-le-novita/?xrtd=PPRSPLXRACXCXSTXRCRTRTT

25/11/19

caro paziente ⬇️

Lettera 


www.libriomeopatia.it/articoli/lettera_medici_omeopatia_pazienti.php?idnrg=28&utm_campaign=20191125-rg&utm_medium=email&utm_source=newsletter

L'INFARTO e....


L'INFARTO come tutti sappiamo può portare a morte entro pochi secondi/ minuti chi ne viene colpito....
le malattie cardiovascolari come sapete sono la prima causa di morte nel mondo seguita poi dal cancro e dalle malattie jatrogene (provocate  cioè dal medico o farmaco!) ebbene senza avere nessun tipo di pretesa (a parte quello che propone  a livello di prevenzione il mio amico scienziato e illustre medico Sergio Stagnaro che è fuori discussione!) dico una cosa: 
La MEDICINA NATURALE cosa può fare a livello preventivo per scongiurare/ridurre il rischio  d'infarto (quando possibile!) che ogni anno nel mondo miete milioni di vittime? 

A parte lo stile di vita che è fondamentale mi sarebbe piaciuto se avessero preso in considerazione l'utilizzo dell'#AGLIO...e del #PEPERONCINO. 

Sì cari signori...queste 2 semplici spezie sono molto IMPORTANTI  PER LA PREVENZIONE DELL'INFARTO se fossero utilizzati sistematicamente! 

L'AGLIO forse non tutti sanno che è specifico sia per la prevenzione dell'infarto e anche degli episodi trombotici,ciliegina sulla torta questo semplice bulbo è veramente interessante sui problemi di circolazione periferica, arterioslerosi, ipertensione, iperglicemia, colesterolo alto e in ultimo nelle alterazioni funzionali della cistifellea. 

Il PEPERONCINO come molti sapranno ha un sacco di proprietà terapeutiche e per quanto riguarda il tema da me trattato è un rimedio molto efficace  per la circolazione e la funzione cardiaca, inoltre non dobbiamo trascurare la sua azione certa  nello stimolare la corteccia surrenalica e i corticosteroidi.  

Speriamo che qualcuno faccia qualche ricerca a riguardo...ovviamente senza trascurare le prescrizioni del cardiologo che sono fondamentali.

APPROVATI dal National Health Service in Inghilterra DUE MEDICINALI A BASE DI CANNABIS

Epilessia e sclerosi multipla, l'Nhs approva due farmaci a base di cannabis. Ecco le novità

Sono stati recentemente APPROVATI dal National Health Service in Inghilterra DUE MEDICINALI A BASE DI CANNABIS allo scopo di trattare l'epilessia e la sclerosi multipla. 
Queste approvazioni arrivano dopo l'introduzione di nuove linee guida del National Institute for Health and Care Excellence,

l'organismo che si occupa di consulenza sui farmaci per il sistema sanitario del paese. I medici saranno quindi ora in grado di prescrivere Epidyolex, medicinale contenente cannabidiolo [continua...

⬇️
www.doctor33.it/pianeta-farmaco/approvati-due-farmaci-a-base-di-cannabis-per-epilessia-e-sclerosi-multipla-in-inghilterra/?xrtd=CSRSYXYLVPPPRCPXRPYTCA

23/11/19

Guidare e...

Quando GUIDI usa il cervello ...

NON TELEFONARE..

o se proprio  DEVI..USA L' AURICOLARE ( 1 solo ) 
oppure usa il VIVA VOCE..

MA LE MANI TIENILE SEMPRE ben salde  SUL VOLANTE  E NON TI DISTRARRE TROPPO..

perché  oltre a causare incidenti  che potrebbero  essere anche MORTALI puoi ferire TE e  altre persone. 

#pensaciNONdeveEssereDifficcikeArrivarciDaSolo

il Corpo.. da segnali

Il tuo corpo è ricettivo. Mettiti in ascolto e impara a seguirlo.

22/11/19

Quanto costa un anno di cura?

Sulla pelle dei malati

I prezzi dei farmaci innovativi – dalle nuove immunoterapie anticancro, ai nuovi antivirali contro l'epatite C fino ai più recenti farmaci per molte malattie rare – hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti. Una seria minaccia alla sostenibilità dei servizi sanitari. Può sembrare un problema lontano, che non riguarda direttamente i cittadini, poiché si tratta di farmaci a carico dello Stato: questo deve e può trovare i soldi necessari a pagare le cure innovative. In realtà, le conseguenze ci sono, eccome: quando un farmaco è troppo caro, i cittadini sono costretti ad aspettare mesi prima di riceverlo, cioè il tempo necessario per lunghe trattative tra aziende e agenzia del farmaco. Mesi senza terapia, durante i quali la malattia non attende. Sta succedendo adesso con le terapie anticancro cosiddette Car-T. Oppure, come è successo ai malati di epatite C, vedersi negare il trattamento perché si è deciso di razionare il carissimo antivirale Sovaldi, dandolo prima ai pazienti più gravi. E chi non voleva peggiorare è stato costretto ad andare in India per curarsi. Inoltre, si possono creare lunghe liste d'attesa, come è successo ai malati di maculopatia quando dal più economico Avastin si dovette passare a usare il nuovo – e venti volte più costoso – Lucentis.
Leggete tutto:
⬇️
www.altroconsumo.it/salute/farmaci/news/spinraza?skipbean=true#

21/11/19

23/12/2019 SIAMO TUTTI IRENE#ASSOCIAZIONEVACCINAREINFORMATI

A TUTTI I SOCI, GENITORI E CITTADINI INTERESSATI

Abbiamo deciso di riproporre l’iniziativa del digiuno o di un altro segno simbolico ( accensione di una candela alla finestra ad esempio) per non dimenticare tutti i bambini non vaccinati esclusi dai nidi e dalle scuole dell’infanzia, in Trentino e nel resto d’Italia.

Come piccola “testimonial” della nostra campagna abbiamo scelto Irene, tre anni e mezzo, perché la sua esclusione a nostro parere dimostra ancora di più l’ingiustizia di questa legge e non possiamo accettarla. Ci auguriamo di suscitare l’interesse e la condivisione della società civile.

di seguito il testo e le modalità dell’iniziativa

PER IRENE E PER TUTTI I BAMBINI ESCLUSI... UN DIGIUNO E UN PENSIERO
Irene è una piccola bimba di tre anni e mezzo e vive in Trentino.

Come tutti i suoi coetanei dovrebbe frequentare la scuola dell’infanzia, ma purtroppo per lei le porte sono chiuse a causa delle conseguenze della legge 119/2017, che ha escluso tutti i bambini non vaccinati, o vaccinati parzialmente, dai nidi e dalle scuole dell’infanzia.

Il Trentino, apripista a livello nazionale, ha preceduto tutte le altre province italiane impedendo la frequenza già dal settembre 2018 ai bambini definiti “Non conformi” in tutti gli asili, Tagesmutter, scuole provinciali o equiparate.

Questa bambina è il simbolo più significativo dell’ingiustizia e della discriminazione che questa legge ha provocato.

Irene, infatti, ha uno zio danneggiato dai vaccini e riconosciuto come tale dallo Stato, una mamma che da piccola ha avuto effetti collaterali post immunizzazione ed altri casi tra i parenti.

La sua famiglia, oltre ad essere stata segnata dalla sofferenza, ora si trova a dover lottare per poterle garantire un percorso educativo, senza subire il ricatto vaccinale che potrebbe avere per lei conseguenze irreparabili.

Vaccinare Informati ripropone ai suoi soci e ad altri genitori, nonni, insegnanti, medici, persone impegnate nel volontariato, un giorno di digiuno a catena, o un altro segno come l’accensione di una candela alla finestra, per dimostrare simbolicamente che non si può negare ai bambini un diritto irrinunciabile per la loro crescita.

Il periodo scelto va dal 23 novembre al 23 dicembre 2019.

Tutti coloro che vogliono partecipare all’iniziativa possono mandare la loro adesione a segreteria@vaccinareinformati.org specificando il nome ( basta solo il nome senza il cognome) e la provenienza. 

Chiediamo inoltre gentilmente di chiarire se si vuole fare un giorno di digiuno o un altro segno simbolico e il giorno scelto.

Ai giornali, Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari, assessori e consiglieri provinciali, verrà inviato l’elenco dei partecipanti per cercare di smuovere le coscienze.

Per Irene, per i tantissimi bambini trentini e del resto d’Italia esclusi e discriminati, facciamo cadere il muro dell’indifferenza.

Partecipate numerosi!

Chi lo desidera può inviare a segreteria@vaccinareinformati.org le foto delle candele accese.

Verranno pubblicate sul sito.

*SIAMO TUTTI IRENE*

#ASSOCIAZIONEVACCINAREINFORMATI

18/11/19

posteggio H RISERVATO!


Chi parcheggia la propria macchina

**NEL POSTO ASSEGNATO AL SINGOLO UTENTE DISABILE COMMETTE UN REATO PENALE**. 

Questo è quanto ha stabilito recentemente la Corte di Cassazione.

Forse così  lo capirete che IL POSTEGGIO H  non è  un  lusso MA UNA NECESSITÀ 

Quindi RICAPITOLANDO 

chi parcheggia la propria macchina

**NEL POSTO #ASSEGNATO AL SINGOLO UTENTE DISABILE COMMETTE UN REATO PENALE**.

Il problema per gli ABUSIVI del parcheggio facile e del « #CHISSENEFREGA » è che lasciare la macchina sullo spazio dei disabili  (numerato) può diventare un reato. 

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza  in cui definisce **VIOLENZA PRIVATA** l’occupazione indebita del parcheggio dei disabili.

17/11/19

AAA ATTENZIONE #Lemtrada

Sclerosi multipla recidivante remittente: Lemtrada, misure per minimizzare il rischio di gravi reazioni avverse


Il Comitato per la Sicurezza dei medicinali dell’ EMA ( PRAC ) ha raccomandato restrizioni all’uso di Lemtrada ( Alemtuzumab ) per il trattamento dei pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente.
Le raccomandazioni riflettono le conclusioni della revisione condotta dal PRAC sulle segnalazioni riguardanti effetti rari ma gravi, inclusi decessi, dovuti a patologie immuno-mediate ( causate dal sistema di difesa dell’organismo che non funziona correttamente ) e gravi patologie del cuore, della circolazione e emorragiche, incluso l’infarto miocardico.

Le patologie immuno-mediate possono verificarsi molti mesi dopo il trattamento, mentre gravi disordini del cuore, della circolazione e emorragici si possono sviluppare entro pochi giorni dalla somministrazione di Lemtrada.

Il PRAC ha raccomandato di limitare l'uso di Lemtrada agli adulti con sclerosi multipla recidivante remittente altamente attiva nonostante un trattamento adeguato con almeno una terapia modificante la malattia o se la malattia è in fase di rapido peggioramento, con almeno due recidive disabilitanti in un anno e un imaging cerebrale che mostra un nuovo danno.

Inoltre, Lemtrada non deve più essere usato in pazienti con determinate patologie cardiache, circolatorie o emorragiche o in pazienti con disordini autoimmuni diversi dalla sclerosi multipla.

È stata raccomandata l’adozione di nuove misure per identificare e gestire prontamente gli effetti avversi che possono verificarsi a seguito di trattamento con Lemtrada.
Il farmaco deve essere somministrato in ambiente ospedaliero con possibilità di accesso immediato a strutture di terapia intensiva e con specialisti in grado di gestire gravi reazioni avverse.

Il PRAC ha inoltre raccomandato di aggiornare la guida per il medico e il pacchetto informativo per i pazienti con consigli volti a ridurre al minimo il rischio di gravi disturbi cardiaci, circolatori o emorragici che possono verificarsi poco dopo l'infusione, nonché patologie autoimmuni che potrebbero verificarsi molti mesi dopo l'ultimo trattamento con Lemtrada.

Lemtrada è un medicinale usato per il trattamento di pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante-remittente, una malattia dei nervi in cui il sistema immunitario dell’organismo distrugge la guaina protettiva che circonda le cellule nervose.
Il termine recidivante-remittente significa che il paziente ha attacchi ( recidive ) tra periodi con pochi o nessun sintomo ( remissioni ).
Lemtrada trova inidcazione nei pazienti con malattia attiva. Viene somministrato per infusione ( goccia a goccia ) in vena.

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