CONTATORE PERSONE

13/01/20

Eritrociti nelle Urine Alti - Cause

La presenza di eritrociti nelle urine può essere riconducibile a una lunghissima serie di fattori, di cui solo alcuni sono realmente motivo di preoccupazione.
Le principali cause degli eritrociti nelle urine comprendono:

Fattori che influenzano l'esito dell'esame

L'ematuria può presentarsi anche quando viene riscontrata la presenza di tracce di porfirine (intermedi nella biosintesi dell'emoglobina) e urati.
Le urine si pigmentano di rosso anche in caso di mioglobinuria (eliminazione di mioglobina causata da un danno muscolare) o emoglobinuria (causata da intensa emolisi come nelle crisi di favismo).
Nelle donne in età fertile, le perdite mestruali possono essere scambiate, talvolta, per ematuria. Anche l'assunzione eccessiva di alcuni cibi (in particolare: barbabietolemirtillirabarbaro e coloranti alimentari) o di certi farmaci (come la rifampicina) può rendere l'urina di un colore più scuro.
Altri fattori che influenzano l'esame delle urine per la conta degli eritrociti comprendono:

Eritrociti nelle Urine Bassi

Bassi livelli di eritrociti nelle urine non sono associati, di solito, a problemi di tipo medico e/o a conseguenze patologiche, pertanto non vengono considerati clinicamente rilevanti.

Come si misura

La presenza degli eritrociti nelle urine può essere dimostrata ponendo al microscopio una goccia di urina (esame citologico). Per inquadrare meglio il problema, il medico di base o l'urologo può considerare le caratteristiche dell'ematuria (entità, colorazione, permanenza durante tutta o solo parte della minzione) e gli eventuali disturbi associati, come traumi, dolori, disturbi minzionali, febbre, infezioni faringee ecc.

Preparazione

Per valutare le cause dell'ematuria, è necessario raccogliere una piccola quantità di urine del mattino, a digiuno, dopo aver effettuato un'accurata igiene intima e aver lasciato andare la primissima emissione (che può contenere i germi presenti all'esterno dell'apparato urinario). Nel caso delle donne, è bene effettuare l'esame lontano dal periodo mestruale.
Le urine vanno raccolte in un contenitore sterile, che va richiuso accuratamente subito dopo e portato in laboratorio entro un breve periodo di tempo.

Interpretazione dei Risultati

Considerata l'ampia variabilità delle cause, i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.
Gli eritrociti nelle urine possono riscontrarsi più frequentemente per la presenza di micro lesioni, traumi, calcolosi renale o vescicale, assunzione di certi farmaci e processi infettivi a carico dell'apparato urogenitale.
Una concentrazione rilevante di eritrociti nelle urine può dipendere anche da glomerulonefrite, neoplasie o infiammazioni a livello delle vie urinarie (nefrite, uretrite e cistite), stenosi uretraleiperplasia e neoplasia prostatica ed emopatie.
Sia nel caso in cui l'ematuria risultasse evidente, sia nel caso in cui gli eritrociti siano presenti in piccolissime tracce, sarà sempre il medico a valutare la situazione e a decidere il migliore approccio terapeutico al problema.
Gli eritrociti nelle urine andranno trattati a seconda della patologia che ne ha determinato la condizione. Nel caso di patologia di natura renale, il trattamento andrà determinato con il medico, solo dopo esami diagnostici specifici.

Continua: https://www.my-personaltrainer.it/salute/eritrociti-nelle-urine.html#117333 

L'attività fisica sia associata a un rischio inferiore per diversi tumori

Seondo un'analisi di nove studi prospettici che hanno coinvolto più di 750.000 adulti, praticare la quantità di attività fisica raccomandata dagli esperti si associa a un RISCHIO INFERIORE DI SVILUPPARE SETTE TUMORI, in alcuni casi con una relazione dose/risposta.
«Anche se è noto da tempo che l'attività fisica sia associata a un rischio inferiore per diversi tumori, la forma della relazione è poco chiara e non si sa se la quantità raccomandata di attività fisica sia associata a un rischio inferiore» spiega Charles Matthews, del National Cancer Institute di Bethesda, Stati Uniti, primo autore dello studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.
«Le linee guida aggiornate per l'attività fisica affermano che le persone dovrebbero puntare a 2,5-5 ore alla settimana di attività di intensità moderata o 1,25-2,5 ore alla settimana di attività vigorosa» ricorda.
CONTINUA⤵️

www.doctor33.it/clinica/fare-attivita-fisica-ai-livelli-raccomandati-riduce-il-rischio-di-sette-tipi-di-cancro/?xrtd=VCAATYAYAPXXXACTTCVTTXV

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12/01/20

Il dolore alla spalla è il sintomo principale

Lesione della cuffia dei rotatori/borsite subacromiale


I muscoli che contribuiscono a mantenere il braccio nell’articolazione della spalla (muscoli della cuffia dei rotatori) possono rimanere impigliati (sindrome da conflitto della spalla), infiammarsi (tendinite) oppure lacerarsi o strapparsi parzialmente o del tutto.

  • Il dolore alla spalla si avverte nei movimenti del braccio sopra la testa e successivamente anche quando il braccio è fermo.
  • L’esercizio aiuta.
La cuffia dei rotatori è costituita dai muscoli che collegano la scapola alla testa dell’omero. La cuffia dei rotatori rafforza l’articolazione della spalla e consente la rotazione del braccio.
Il conflitto della cuffia dei rotatori (impingement) e la tendinite compaiono spesso negli sport che richiedono movimenti ripetuti del braccio sopra la testa, come il lancio nel baseball, il sollevamento di grossi pesi sopra la spalla, il servizio negli sport in cui si usa la racchetta e il nuoto a stile libero, farfalla o dorso. Il movimento ripetuto del braccio sopra la testa fa sì che l’estremità superiore dell’omero eserciti una compressione dei muscoli della cuffia dei rotatori contro la parte superiore della scapola e può determinare infiammazione e gonfiore. Continuare il movimento nonostante l’infiammazione può indebolire e lacerare il tendine.
Anche in assenza di usura e infiammazione cronica, la cuffia dei rotatori può lacerarsi improvvisamente in seguito a un movimento vigoroso (quale un allungamento o una trazione intensi) o a una caduta.

Sintomi


Il dolore alla spalla è il sintomo principale. Dapprima, il dolore si verifica solo durante le attività che richiedono di sollevare il braccio sopra la testa (sindrome da conflitto), e peggiora se si solleva lateralmente il braccio di 60-120 gradi. Se non viene curata adeguatamente, la spalla può dare dolore anche a riposo (tendinite), spesso soprattutto di notte, disturbando il sonno. In caso di lacerazione del tendine, risulta difficile o impossibile la normale extrarotazione del braccio a livello della spalla.

Diagnosi

  • Valutazione medica

La diagnosi si basa sui sintomi del paziente e sui rilevamenti dell’esame obiettivo. Talvolta è necessaria la risonanza magnetica per immagini (RMI) per escludere una lacerazione dei muscoli della cuffia dei rotatori.

Continua:
https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/lesioni-e-avvelenamento/traumi-sportivi/lesione-della-cuffia-dei-rotatori-borsite-subacromiale 

Equistasi Nella Terapia Della Sclerosi Multipla

Il decorso della malattia è complesso e imprevedibile, può variare da soggetto a soggetto, ma generalmente si individuano quattro principali forme di decorso clinico:
SM-RR. Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente
È la forma clinica più frequente, caratterizzata da episodi acuti di malattia detti “ricadute” , che si risolvono in maniera parziale o totale, detta “remissione”. La diagnosi di questa forma clinica avviene mediamente tra i 20 e 30 anni e presenta sintomi eterogenei: rigidità, spasticità, problemi alla vista, problemi a livello intestinale e della vescica.
SM-SP. Sclerosi Multipla Secondariamente Progressiva
Si sviluppa come seconda fase della malattia, diretta evoluzione della forma precedente. È caratterizzata dal passaggio dalla condizione infiammatoria della SM-RR ad uno stato di disabilità più costante e progressivo.
SM-PP. Sclerosi Multipla Primariamente Progressiva
È caratterizzata dalla progressione graduale dello stato di disabilità della fase precedente, senza ricadute o periodi di remissione della malattia, in cui compaiono minori lesioni cerebrali e maggiori lesioni a livello di midollo spinale
rispetto alla fase di SM-RR. I soggetti affetti da questa forma presentano difficoltà medio-gravi nella deambulazione e nello svolgimento delle attività quotidiane.
Sclerosi Multipla a Decorso Progressivo con Ricadute
È la forma più rara di Sclerosi Multipla, caratterizzata da una progressione graduale dello stato di disabilità e da episodi di ricadute acute ben definite, con scarso recupero successivo.
Non esiste un esame capace di prevedere con assoluta certezza, fin dai primi sintomi, quale sarà il decorso a lungo termine della SM nel singolo individuo. Indipendentemente dalla forma della malattia, l’aspettativa di vita del soggetto che ne è colpito è paragonabile a quella della popolazione generale.
La malattia è più frequente in soggetti di sesso femminile, che risultano colpiti in numero doppio rispetto agli uomini. L’esordio si verifica generalmente tra i 18 e i 45 anni, con un piccoChe cos’è la Sclerosi Multipla” di incidenza intorno ai 30 anni, pur essendo documentati casi a esordio infantile o tardivo.
La prevalenza può variare nei diversi Paesi del mondo. L’Italia si attesta su una media di 50–80 casi/100.000, con marcate variazioni regionali (fonti ISS).
La SM può manifestarsi con un ampio spettro di sintomi motori, neuropsichiatrici o cognitivi.
La sintomatologia della SM non è omogenea, ma varia a seconda della parte interessata: si riscontrano deficit motori, neuropsichiatrici e/o cognitivi. Alcuni di essi, tuttavia, ricorrono più frequentemente di altri, poiché le aree di demielinizzazione si distribuiscono in sedi preferenziali.
I sintomi caratteristici della Sclerosi Multipla possono essere riassunti come segue:
  • Affaticamento e indolenzimento generale
  • Disturbi della sensibilità
  • Disturbi della vista
  • Disturbi sessuali e vescicali
  • Spasticità e disturbi intestinali
  • Disturbi cognitivi, del linguaggio
  • Disturbi della coordinazione e del movimento, tremore e atassia
  • Depressione
  • Disturbi della deglutizione (meno comune)
  • Problemi respiratori (meno comune)
  • Cefalea (meno comune)
  • Perdita dell’udito (meno comune)
  • Epilessia (meno comune)

    Questi effetti possono comparire isolatamente o in associazione, possono manifestarsi con grande variabilità individuale e raggiungono il loro acme in poche ore o giorni.

    Equistasi nella riabilitazione dei pazienti affetti dalla Sclerosi Multipla

    Studi clinici pubblicati su riviste impattate, dimostrano che i pazienti affetti da Sclerosi Multipla (RR,PP,SP) trattati con Equistasi® a supporto della terapia riabilitativa, presentano progressi nella deambulazione, durante il compimento del primo passo, nella lunghezza del passo medio, nel doppio supporto a destra e a sinistra e un abbassamento del livello di fatica. L’ottimizzazione del sistema posturale si ripercuote anche sull’equilibrio del paziente che risulta anche più stabile, con la possibilità di avere un’area di spostamento maggiore (Functional Reach Test).
    Questi risultati, inoltre, suggeriscono effetti benefici e positivi legati all’utilizzo di Equistasi, in correlazione inversa con la durata della malattia: prima si attivano le terapie vibratorie e migliori sono i loro esiti.


    continua:
    https://equistasi.com/applicazioni/equistasi-nella-terapia-della-sclerosi-multipla/?gclid=CjwKCAiApOvwBRBUEiwAcZGdGIKGuRe-ZzhiR6hVfBEryETavModIp7GuLode_Emt7Dcfwjkb7Ec6hoC79AQAvD_BwE

Sclerosi sistemica

La sclerosi sistemica (o sclerodermia) è una malattia del tessuto connettivo che coinvolge il sistema vascolare, la cute (il termine sclerodermia significa infatti “pelle dura”) e gli organi interni. La sclerodermia colpisce più frequentemente le donne, soprattutto fra i 30 e i 50 anni. Come tutte le malattie autoimmuni ha una genesi multifattoriale.

Che cos'è la sclerosi sistemica?

La Sclerosi Sistemica è una malattia del tessuto connettivo che coinvolge il sistema vascolarela cute (il termine sclerodermia significa infatti “pelle dura”) e gli organi interni.
La caratteristica principale della malattia è l'abnorme produzione di collagene e di matrice extra-cellulare che provoca fibrosi della cute, degli organi interni, principalmente il polmone, modificazioni a carico dei vasi e del sistema nervoso autonomo con alterazioni vasomotorie, ulcere cutanee, ipertensione polmonare e disregolazione della motilità dell'apparato digerente.
Esistono forme di sclerosi cutanea senza interessamento degli organi interni (morfea e sclerodermia lineare), definite Sclerodermia Localizzata, di principale interesse dermatologico, oltre a forme di sclerosi cutanea legate all’esposizione a sostanze tossiche e associate alla graft versus host disease.
In questa breve trattazione verranno mostrate le caratteristiche generali della malattia e vengono citati i lavori scientifici (in lingua inglese) prodotti dai medici del gruppo della Reumatologia di Humanitas.
La sclerodermia colpisce più frequentemente le donne, soprattutto fra i 30 e i 50 anni, con un rapporto femmine\maschi di 3-15:1. L'incidenza è di 0,9-19 nuovi casi/milione di abitanti/anno. Possono verificarsi casi di familiarità, ma più spesso è una malattia è sporadica.

Quali sono le cause della sclerosi sistemica?
Come tutte le malattie autoimmuni la Sclerosi Sistemica ha una genesi multifattoriale: è caratterizzata da una disregolazione di fattori che regolano la nascita di nuovi vasi1 e del sistema immunitario, con produzione di autoanticorpi specifici, come gli anti-Scl70 e gli anticentromero, spesso associati a diverse manifestazioni d'organo. Gli anti-Scl70 sono in genere presenti nelle forme con interessamento cutaneo diffuso e con fibrosi polmonare, gli anticentromero sono più frequenti nelle forme con interessamento cutaneo limitato e con ipertensione polmonare isolata. Le più precoci manifestazioni cliniche sono a carico del sistema microvascolare e nervoso autonomo e sono costituite dal fenomeno di Raynaud, che è una trifasica (pallore, cianosi, eritema) alterazione del colorito delle estremità di mani, piedi, e qualche volta del naso, dei padiglioni auricolari e della zona periorale, talvolta associata a parestesie e ulcere cutanee.

Quali sono i sintomi della sclerosi sistemica?

Possono essere presenti inoltre: artralgie, artrite, impegno renale (va dalla lieve insufficienza renale cronica alla crisi renale sclerodermica, ovvero un’insufficienza renale rapidamente progressiva con ipertensione arteriosa maligna) e impegno cardiaco variabile dai disturbi di conduzione e del ritmo cardiaco alla miocardite.

continua qui:
https://www.humanitas.it/malattie/sclerosi-sistemica

07/01/20

TRIANGOLO NERO in GIU'


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05/01/20

grazie mondo < 479602 visualizzazioni >

la Sclerosi multipla .. Ccsvi vista da SAM, e non solo

grazie per le 479602 visualizzazioni

spero  che in questi 10 anni possa esservi stata di AIUTO

@StefaniaMelis

La Confessione | Peter Gomez intervista Fedez | Episodio completo AD UN 1 ORA E 04 SI CONFIDA CON IL MONDO

da FDA.GOV


Da FDA.GOV

Panoramica generale

L'emergere di infezioni da virus patogeni come l'influenza e l'HIV ha creato un urgente bisogno di nuovi vaccini.

I vaccini a base di virus sono prodotti nelle cellule viventi (substrati cellulari). Alcuni produttori stanno studiando l'uso di nuove linee cellulari per produrre vaccini. La continua crescita delle linee cellulari assicura che vi sia un approvvigionamento costante delle stesse cellule che possono produrre elevate quantità di vaccino.

In alcuni casi le linee cellulari utilizzate potrebbero essere tumorigeniche, cioè formare tumori quando iniettate nei roditori. Alcune di queste linee cellulari che formano il tumore possono contenere virus cancerogeni che non si riproducono attivamente. Tali virus sono difficili da rilevare utilizzando metodi standard. Questi virus latenti o "silenziosi" rappresentano una potenziale minaccia, poiché potrebbero diventare attivi in ​​condizioni di produzione di vaccini. Pertanto, per garantire la sicurezza dei vaccini, il nostro laboratorio sta studiando i modi per attivare i virus latenti nelle linee cellulari e rilevare i virus attivati, così come altri virus sconosciuti, utilizzando le nuove tecnologie. Adatteremo quindi i nostri risultati per rilevare virus negli stessi tipi di substrati cellulari utilizzati per produrre vaccini. Stiamo anche cercando di identificare specifici processi biologici che riflettono l'attività del virus.

Questi metodi consentiranno agli scienziati della FDA di aiutare i produttori a determinare se il loro substrato cellulare specifico è sicuro da usare per la produzione di vaccini. I metodi che il nostro laboratorio sta sviluppando e testeranno aiuteranno a garantire la produzione di vaccini sicuri ed efficaci in due modi: 1) la FDA sarà in grado di sviluppare linee guida per i test per i produttori che usano nuovi substrati cellulari per produrre vaccini; e 2) la FDA pubblicherà i nuovi metodi sviluppati nelle riviste scientifiche peer-reviewed, rendendoli così facilmente accessibili a tutti i produttori.

Stiamo anche valutando il rischio di infezioni da retrovirus nell'uomo. (I retrovirus sono virus dell'RNA che usano un enzima chiamato reverse transcriptase (RT) per replicarsi; l'RNA è la forma decodificata del DNA). Il virus schiumoso di Simian (SFV) può essere trasmesso da primati non umani (ad esempio, scimmie) agli umani. Sebbene non vi siano prove che la SFV causi la malattia, il virus può rimanere in uno stato di calma permanente nel DNA dopo l'infezione. Inoltre, due persone in Africa sono state recentemente trovate infette da HIV-1 e da SFV. Pertanto, è importante determinare se la SFV costituisce una minaccia per la salute umana e capire come si diffonde il virus al fine di creare strategie per il controllo delle infezioni umane. Tale lavoro aiuterà anche la FDA a sviluppare una nuova politica relativa alla donazione di sangue da parte di individui che lavorano con primati non umani e all'implementazione di linee guida formali di sicurezza per le persone che lavorano con animali infetti da SFV. Stiamo anche studiando le conseguenze della doppia infezione da SFV e HIV-1 nel modello di scimmia.
*****
Continua,;
Panoramica scientifica

Rilevazione di virus latenti nei substrati cellulari per la sicurezza del vaccino. L'urgente richiesta di vaccini contro le malattie emergenti ha reso necessario l'uso di nuovi substrati cellulari. Questi includono cellule tumorigeniche quali cellule MDCK e CHO (per vaccini virus dell'influenza), 293 e cellule PER.C6 (per HIV-1 e altri vaccini adenovirus vettorizzate) cellule, e tumorali derivate quali cellule HeLa (per l'HIV-1 vaccini).

L'uso di cellule tumorigeniche e derivate da tumore è una delle maggiori preoccupazioni per la sicurezza a causa della potenziale presenza di virus come retrovirus e virus oncogenici del DNA che potrebbero essere associati a tumorigencità, pertanto, rilevamento di virus persistenti, latenti del DNA e retrovirus endogeni nel vaccino substrati cellulari è importante per la sicurezza del vaccino, in particolare nello sviluppo di vaccini virali vivi, dove non ci sono o minima inattivazione di virus e di rimozione dei passaggi durante la produzione di vaccini.

induzione chimico è un metodo rigoroso per valutare la presenza di retrovirus endogeni come pure alcuni virus a DNA latenti che hanno il potenziale di attivazione e producono virus infettivo. Questo approccio è stato ampiamente utilizzato per le cellule di topo. Abbiamo ottimizzato condizioni di induzione virali in cellule di topo usando un standardizzato, altamente sensibile, singolo tubo PCR fluorescente migliorata trascrittasi inversa (STF-PERT) dosaggio. Abbiamo ulteriormente determinato le condizioni ottimali per l'attivazione del virus del DNA latente da una linea cellulare umana. Abbiamo esteso il test per sviluppare un approccio graduale per indurre e rilevare retrovirus endogeni e virus a DNA latenti durante la valutazione di substrati cellulari per la sicurezza del vaccino.

L'algoritmo di induzione chimica sviluppato utilizzando queste linee cellulari di controllo positivo può essere utilizzato per valutare la sicurezza di substrati cellulari vaccino innovativi per nuovi vaccini. Stiamo attualmente esaminando le tecnologie emergenti per il rilevamento di virus per identificare nuovi virus indotti e sconosciuti. Inoltre, stiamo studiando potenziali biomarcatori per l'induzione del virus

Indagini in vitro e in vivo per affrontare le preoccupazioni dei retrovirus nei prodotti biologici. I virus schiumosi di Simian (SFV) sono molto diffusi in tutti i primati non umani (NHP) e possono infettare l'uomo attraverso la trasmissione tra specie. Sebbene non vi siano ancora prove di patologie con SFV, il virus infettivo persiste nel DNA ospite. Pertanto, stiamo cercando di capire la latenza SFV e l'attivazione e fattori coinvolti nella trasmissione del virus, che sarà importante per la gestione delle infezioni SFV negli esseri umani.

Stiamo anche studiando le potenziali interazioni di SFV e SIV nel modello scimmia per prevedere l'esito di SFV e HIV-1 dual-infezioni nei casi umani segnalati, in Africa. Inoltre, i nostri studi trasfusionali nelle scimmie per quanto riguarda il rischio di trasmissione SFV da donatori di sangue infetti ai destinatari contribuiranno a decisioni politiche di donazione del sangue.
 

pubblicazioni

Genoma announc 17 agosto 2017; 5 (33): e00827-17
sequenza completa del genoma di un naturale isolato scimmie virus spumoso da macaco rhesus (SFVmmu_K3T).
Nandakumar S, Bae EH, Khan AS
Genoma announc 2017 ago 24; 5 (34): e00829-17
sequenza intero genoma della linea cellulare di insetto Spodoptera frugiperda Sf9.
Nandakumar S, Ma H, Khan AS
PDA J Pharm Sci Technol 2016 Nov-Dec; 70 (6): 591-5
Gruppo di interesse per le tecnologie di rilevamento dei virus avanzati (AVDTIG): sforzi per il sequenziamento ad alto rendimento (HTS) per il rilevamento dei virus.
Khan AS, Vacante DA, Cassart JP, Ng SH, Lambert C, Charlebois RL, King K
Viruses 23 nov 2016; 8 (11): 318
undicesima conferenza internazionale sui virus schiumosi - rapporto sulla riunione.
Buseyne F, Gessain A, Soares MA, Santos AF, Materniak-Kornas M, Lesage P, Zamborlini A, Lochelt M, Qiao W, Lindemann D, Wohrl BM, Stoye JP, Taylor IA, Khan AS
Viruses 31 marzo 2015; 7 (4): 1651-66
Decima conferenza internazionale sui virus schiumosi 2014 - risultati e prospettive.
Materniak M, Kubis P, Rola-Luszczak M, Khan AS, Buseyne F, Lindemann D, Lochelt M, Kuzmak J
Vaccino 2015 Jan 1; 33 (1): 73-5
The Brighton Collaboration Viral Vector Vaccines Safety Working Group (V3SWG).
Chen RT, Carbery B, Mac L, Berns KI, Chapman L, Condit RC, Excler JL, Gurwith M, Hendry M, Khan AS, Khuri-Bulos N, Klug B, Robertson JS, Seligman S, Sheets R, Williamson AL
PDA J Pharm Sci Technol 2014 Nov-Dec; 68 (6): 661-6
Nuove tecnologie e sfide per il rilevamento di nuovi virus.
Khan AS, Ma H, Taliaferro LP, Galvin TA, Shaheduzzaman S
PDA J Pharm Sci Technol 2014 Nov-Dec; 68 (6): 546-7
Introduzione e sintesi del seminario: tecnologie avanzate per la rilevazione dei virus nella valutazione di applicazioni e sfide biologiche.
Khan AS, Vacante DA
J Virol 2014 Jun 15; 88 (12): 6576-85
Identificazione di un romanzo rhabdovirus nelle linee cellulari di Spodoptera frugiperda.
Ma H, Galvin TA, Glasner DR, Shaheduzzaman S, Khan AS
Virus 2014 25 aprile 2014; 6 (5): 1876-1896
Valutazione del sistema ad ampio raggio di spettrometria di massa a ionizzazione PCR-elettrospray (PCR / ESI-MS) e microarray di virus per il rilevamento di virus.
Taliaferro LP, Galvin TA, Ma H, Shaheduzzaman S, Williams DK, Glasner DR, Khan AS
J Virol 2013 ago; 87 (15): 8792-7
Identificazione della ricombinazione nel gene dell'involucro del sierotipo 2 del virus schiumoso simiano isolato dal ciclopide di Macaca.
Galvin TA, Ahmed IA, Shahabuddin M, Bryan T, Khan AS
Viruses 6 giu 2013; 5 (6): 1414-30
Influenza dei virus schiumosi simian naturali (SFV) sulla progressione della malattia SIV nel modello macaco rhesus (Macaca mulatta).
Choudhary A, Galvin TA, Williams DK, Beren J, Bryant MA, Khan AS
J Virol 2013 feb; 87 (4): 2278-86
Nessuna evidenza di trasmissione del virus correlata al virus della leucemia murina xenotropica mediante trasfusione di sangue da macachi rhesus infetti.
Williams DK, Galvin TA, Gao Y, O'Neill C, Glasner D, Khan AS
PDA J Pharm Sci Technol 2012 1 ° novembre 2012; 66 (6): 502-11
agenti avventizi PDA / FDA e nuovi substrati cellulari: tecnologie emergenti e nuove sfide, 3-4 novembre 2011, Rockville, MD.
Khan AS, Lubiniecki A, King KE
Adv Virol 2011; 2011: 787394
Xenotropic e altri virus correlati al virus della leucemia murina nell'uomo.
Khan AS, McClure M, Kubo Y, Jolicoeur P
Biologicals 2011 Nov; 39 (6): 378-83
Studio del virus correlato al virus della leucemia murina xenotropica (XMRV) nelle linee umane e di altre cellule.
Williams DK, Galvin TA, Ma H, Khan AS
PDA J Pharm Sci Technol 2011 1 ° novembre 2011; 65 (6): 627-33
Metodi di prova attuali e sfide per la rilevazione di virus avventizi.
Khan AS
PDA J Pharm Sci Technol 2011 1 ° novembre 2011; 65 (6): 685-9
Rilevazione di retrovirus latenti in substrati cellulari correlati al vaccino: studio dell'attività di RT prodotta dall'induzione chimica di cellule Vero.
Ma H, Khan AS
Vaccino 2011 26 ottobre; 29 (46): 8429-37
Indagini sul circovirus suino di tipo 1 (PCV1) in linee cellulari correlate al vaccino.
Ma H, Shaheduzzaman S, Willliams DK, Gao Y, Khan AS
J Virol 2011 Jul; 85 (13): 6579-88
Induzione chimica di particelle endogene di retrovirus dalla linea cellulare vera di scimmie verdi africane.
Ma H, Ma Y, Ma W, Williams DK, Galvin TA, Khan AS....
Panoramica generale

L'emergere di infezioni da virus patogeni come l'influenza e l'HIV ha creato un urgente bisogno di nuovi vaccini.

I vaccini a base di virus sono prodotti nelle cellule viventi (substrati cellulari). Alcuni produttori stanno studiando l'uso di nuove linee cellulari per produrre vaccini. La continua crescita delle linee cellulari assicura che vi sia un approvvigionamento costante delle stesse cellule che possono produrre elevate quantità di vaccino.

In alcuni casi le linee cellulari utilizzate potrebbero essere tumorigeniche, cioè formare tumori quando iniettate nei roditori. Alcune di queste linee cellulari che formano il tumore possono contenere virus cancerogeni che non si riproducono attivamente. Tali virus sono difficili da rilevare utilizzando metodi standard. Questi virus latenti o "silenziosi" rappresentano una potenziale minaccia, poiché potrebbero diventare attivi in ​​condizioni di produzione di vaccini. Pertanto, per garantire la sicurezza dei vaccini, il nostro laboratorio sta studiando i modi per attivare i virus latenti nelle linee cellulari e rilevare i virus attivati, così come altri virus sconosciuti, utilizzando le nuove tecnologie. Adatteremo quindi i nostri risultati per rilevare virus negli stessi tipi di substrati cellulari utilizzati per produrre vaccini. Stiamo anche cercando di identificare specifici processi biologici che riflettono l'attività del virus.

Questi metodi consentiranno agli scienziati della FDA di aiutare i produttori a determinare se il loro substrato cellulare specifico è sicuro da usare per la produzione di vaccini. I metodi che il nostro laboratorio sta sviluppando e testeranno aiuteranno a garantire la produzione di vaccini sicuri ed efficaci in due modi: 1) la FDA sarà in grado di sviluppare linee guida per i test per i produttori che usano nuovi substrati cellulari per produrre vaccini; e 2) la FDA pubblicherà i nuovi metodi sviluppati nelle riviste scientifiche peer-reviewed, rendendoli così facilmente accessibili a tutti i produttori.

Stiamo anche valutando il rischio di infezioni da retrovirus nell'uomo. (I retrovirus sono virus dell'RNA che usano un enzima chiamato reverse transcriptase (RT) per replicarsi; l'RNA è la forma decodificata del DNA). Il virus schiumoso di Simian (SFV) può essere trasmesso da primati non umani (ad esempio, scimmie) agli umani. Sebbene non vi siano prove che la SFV causi la malattia, il virus può rimanere in uno stato di calma permanente nel DNA dopo l'infezione. Inoltre, due persone in Africa sono state recentemente trovate infette da HIV-1 e da SFV. Pertanto, è importante determinare se la SFV costituisce una minaccia per la salute umana e capire come si diffonde il virus al fine di creare strategie per il controllo delle infezioni umane. Tale lavoro aiuterà anche la FDA a sviluppare una nuova politica relativa alla donazione di sangue da parte di individui che lavorano con primati non umani e all'implementazione di linee guida formali di sicurezza per le persone che lavorano con animali infetti da SFV. Stiamo anche studiando le conseguenze della doppia infezione da SFV e HIV-1 nel modello di scimmia.
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Panoramica scientifica

Rilevazione di virus latenti nei substrati cellulari per la sicurezza del vaccino. L'urgente richiesta di vaccini contro le malattie emergenti ha reso necessario l'uso di nuovi substrati cellulari. Questi includono cellule tumorigeniche quali cellule MDCK e CHO (per vaccini virus dell'influenza), 293 e cellule PER.C6 (per HIV-1 e altri vaccini adenovirus vettorizzate) cellule, e tumorali derivate quali cellule HeLa (per l'HIV-1 vaccini).

L'uso di cellule tumorigeniche e derivate da tumore è una delle maggiori preoccupazioni per la sicurezza a causa della potenziale presenza di virus come retrovirus e virus oncogenici del DNA che potrebbero essere associati a tumorigencità, pertanto, rilevamento di virus persistenti, latenti del DNA e retrovirus endogeni nel vaccino substrati cellulari è importante per la sicurezza del vaccino, in particolare nello sviluppo di vaccini virali vivi, dove non ci sono o minima inattivazione di virus e di rimozione dei passaggi durante la produzione di vaccini.

induzione chimico è un metodo rigoroso per valutare la presenza di retrovirus endogeni come pure alcuni virus a DNA latenti che hanno il potenziale di attivazione e producono virus infettivo. Questo approccio è stato ampiamente utilizzato per le cellule di topo. Abbiamo ottimizzato condizioni di induzione virali in cellule di topo usando un standardizzato, altamente sensibile, singolo tubo PCR fluorescente migliorata trascrittasi inversa (STF-PERT) dosaggio. Abbiamo ulteriormente determinato le condizioni ottimali per l'attivazione del virus del DNA latente da una linea cellulare umana. Abbiamo esteso il test per sviluppare un approccio graduale per indurre e rilevare retrovirus endogeni e virus a DNA latenti durante la valutazione di substrati cellulari per la sicurezza del vaccino.

L'algoritmo di induzione chimica sviluppato utilizzando queste linee cellulari di controllo positivo può essere utilizzato per valutare la sicurezza di substrati cellulari vaccino innovativi per nuovi vaccini. Stiamo attualmente esaminando le tecnologie emergenti per il rilevamento di virus per identificare nuovi virus indotti e sconosciuti. Inoltre, stiamo studiando potenziali biomarcatori per l'induzione del virus

Indagini in vitro e in vivo per affrontare le preoccupazioni dei retrovirus nei prodotti biologici. I virus schiumosi di Simian (SFV) sono molto diffusi in tutti i primati non umani (NHP) e possono infettare l'uomo attraverso la trasmissione tra specie. Sebbene non vi siano ancora prove di patologie con SFV, il virus infettivo persiste nel DNA ospite. Pertanto, stiamo cercando di capire la latenza SFV e l'attivazione e fattori coinvolti nella trasmissione del virus, che sarà importante per la gestione delle infezioni SFV negli esseri umani.

Stiamo anche studiando le potenziali interazioni di SFV e SIV nel modello scimmia per prevedere l'esito di SFV e HIV-1 dual-infezioni nei casi umani segnalati, in Africa. Inoltre, i nostri studi trasfusionali nelle scimmie per quanto riguarda il rischio di trasmissione SFV da donatori di sangue infetti ai destinatari contribuiranno a decisioni politiche di donazione del sangue.
 

pubblicazioni

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sequenza completa del genoma di un naturale isolato scimmie virus spumoso da macaco rhesus (SFVmmu_K3T).
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sequenza intero genoma della linea cellulare di insetto Spodoptera frugiperda Sf9.
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Gruppo di interesse per le tecnologie di rilevamento dei virus avanzati (AVDTIG): sforzi per il sequenziamento ad alto rendimento (HTS) per il rilevamento dei virus.
Khan AS, Vacante DA, Cassart JP, Ng SH, Lambert C, Charlebois RL, King K
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undicesima conferenza internazionale sui virus schiumosi - rapporto sulla riunione.
Buseyne F, Gessain A, Soares MA, Santos AF, Materniak-Kornas M, Lesage P, Zamborlini A, Lochelt M, Qiao W, Lindemann D, Wohrl BM, Stoye JP, Taylor IA, Khan AS
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Decima conferenza internazionale sui virus schiumosi 2014 - risultati e prospettive.
Materniak M, Kubis P, Rola-Luszczak M, Khan AS, Buseyne F, Lindemann D, Lochelt M, Kuzmak J
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The Brighton Collaboration Viral Vector Vaccines Safety Working Group (V3SWG).
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Nuove tecnologie e sfide per il rilevamento di nuovi virus.
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Introduzione e sintesi del seminario: tecnologie avanzate per la rilevazione dei virus nella valutazione di applicazioni e sfide biologiche.
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Identificazione di un romanzo rhabdovirus nelle linee cellulari di Spodoptera frugiperda.
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Valutazione del sistema ad ampio raggio di spettrometria di massa a ionizzazione PCR-elettrospray (PCR / ESI-MS) e microarray di virus per il rilevamento di virus.
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Identificazione della ricombinazione nel gene dell'involucro del sierotipo 2 del virus schiumoso simiano isolato dal ciclopide di Macaca.
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Studio del virus correlato al virus della leucemia murina xenotropica (XMRV) nelle linee umane e di altre cellule.
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Metodi di prova attuali e sfide per la rilevazione di virus avventizi.
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Rilevazione di retrovirus latenti in substrati cellulari correlati al vaccino: studio dell'attività di RT prodotta dall'induzione chimica di cellule Vero.
Ma H, Khan AS
Vaccino 2011 26 ottobre; 29 (46): 8429-37
Indagini sul circovirus suino di tipo 1 (PCV1) in linee cellulari correlate al vaccino.
Ma H, Shaheduzzaman S, Willliams DK, Gao Y, Khan AS
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Induzione chimica di particelle endogene di retrovirus dalla linea cellulare vera di scimmie verdi africane.
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www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/biologics-research-projects/investigating-viruses-cells-used-make-vaccines-and-evaluating-potential-threat-posed-transmission

03/01/20

MALATTIE CRONICHE: UN DRAMMA UMANO

By F.F.

Eventi clinici che non possono giungere a guarigione, possono essere mantenuti come tali per tempi lunghi, per non dire senza termine. Sono pertanto croniche tutte quelle patologie caratterizzate da un lento e progressivo declino della qualità della vita. La terapia centrata sul farmaco esprime per questa categoria di eventi clinici, la capacità di stabilizzare il paziente e migliorare la sua sofferenza persistente.

Tuttavia una terapia centrata sul farmaco, non è in grado di provvedere a guarigione. Con tutte le differenze possibili nel caso singolo, la terapia tratta, compensa e mitiga solo i sintomi espressi. Non è però possibile curare la malattia e ottenere il ripristino della qualità di vita precedente all'insorgenza dell'evento clinico.

Le patologie croniche sono numerosissime e crescenti. Secondo OMS Organizzazione Mondiale della Sanità, esse sono la principale causa di morte nel pianeta terra. In Europa sono causano l'86% dei decessi. La loro rilevanza nella sofferenza delle genti di tutte le latitudini è immensa. Il loro elenco nel dettaglio è quasi infinito.

PER LEGGERE L'ARTICOLO:

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