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CONTATORE PERSONE
14/07/20
pensione di invalidità e...
nei... benigni o maligni
Queste formazioni possono insorgere sulla cute sana, come formazioni "ex novo", o traggono origine da lesioni già esistenti o di recente comparsa, che evolvono in senso neoplastico.
Rispetto a quelli benigni, i nei maligni presentano alcune caratteristiche che li rendono "atipici" sia all'occhio nudo, che all'esame dermatoscopico.
Per identificare queste lesioni il prima possibile, occorre prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di forma (i nei maligni sono spesso asimmetrici, con margini frastagliati e/o incisure) ed aspetto (sanguinano, prudono o appaiono discontinui nel tempo). Il colore dei nei maligni non è, poi, uniforme, ma vira verso una pigmentazione scura (nero molto intenso) o si presenta con sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu. Anche un accrescimento in larghezza e spessore può indicare un'evoluzione della lesione in senso neoplastico, specialmente se tale alterazione si verifica in un tempo piuttosto breve.
Purtroppo, non è sempre facile rendersi conto di questi cambiamenti, quindi la corretta pratica da seguire consiste nel sottoporsi a controlli dermatologici periodici, per valutare la presenza di eventuali nei maligni. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le strategie più efficaci per gestire il melanoma e gli altri tumori della pelle che possono derivare dalla trasformazione di queste lesioni pigmentate. Inoltre, quest'approccio può migliorare in modo significativo le probabilità di cura.
CONTINUA qui la tua lettura:
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https://www.my-personaltrainer.it/salute/nei-maligni.html
Comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento
13/07/20
Morbo di still
Caratteristica principale è l'associazione di febbre oltre i 39°C, eruzioni cutanee durante i picchi di febbre, dolori muscolari o alle articolazioni, ipertrofia dei linfonodi, iperleucocitosi (per lo più neutrofili polimorfonucleati) e anomalie del metabolismo epatico. Possono essere presenti altri sintomi.
Nessun sintomo è di per sé sufficiente a stabilire la diagnosi, in quanto altre patologie (in particolare infezioni o malattie neoplastiche) possono avere sintomi simili.
Per questa ragione la diagnosi della malattia è spesso una 'diagnosi di esclusione''; ciò significa che la diagnosi è confermata solo quando le altre possibili patologie sono state definitivamente escluse.
L'evoluzione della malattia è difficile da predire; può essere limitata a un breve periodo, oppure può ripresentarsi per mesi o anni.
A volte si possono manifestare erosioni articolari (1 paziente su 3).
La terapia ha due scopi:
1) limitare l'intensità dei sintomi; i farmaci più usati per questo sono l'aspirina e gli antinfiammatori non steroidei, che possono essere utilizzati all'esordio, anche quando la diagnosi non è ancora certa;
2) controllare l'evoluzione della malattia, attraverso l'uso di corticosteroidi, methotrexate, ciclosporina A e a volte anche immunoglobuline per endovena o inibitori del TNF alfa come Etanercept o Infliximab.
Continua la tua lettura nel link originale:https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=IT&Expert=829
Xantomatosi cerebrotendinea
continua nel link originale:
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Lng=IT&Expert=909
Sindrome metabolica
(Sindrome X; Sindrome da insulino-resistenza)
La sindrome metabolica è caratterizzata da una grossa circonferenza vita (dovuta al grasso addominale in eccesso), ipertensione arteriosa, alterata glicemia a digiuno o insulino-resistenza e dislipidemia. Le cause, le complicanze, la diagnosi e il trattamento sono simili a quelli dell'obesità.
Nei Paesi sviluppati, la sindrome metabolica è un problema serio. Esso è molto diffuso; negli Stati Uniti, > 40% delle persone > 50 anni può esserne affetta. I bambini e gli adolescenti possono sviluppare la sindrome metabolica, ma per questi gruppi non è stata stabilita nessuna definizione.
Lo sviluppo della sindrome metabolica dipende sia dalla distribuzione che dalla quantità di grasso. L'eccesso di grasso a livello addominale (conformazione a mela), in particolare quando si traduce in un alto rapporto vita-fianchi (che rispecchia un rapporto muscolo-massa grassa relativamente basso), aumenta il rischio. La sindrome è meno comune tra i soggetti con accumulo di grasso sottocutaneo sulle anche (conformazione a pera) e un rapporto vita-anca basso (indice di una maggiore proporzione di muscolo rispetto alla massa grassa).
L'eccesso di grasso addominale determina un eccesso di acidi grassi liberi nella vena porta, con aumento dell'accumulo lipidico nel fegato. Il grasso si accumula anche nelle cellule muscolari. Si sviluppa insulino-resistenza insieme ad iperinsulinemia. Il metabolismo del glucosio è ridotto, e si sviluppano dislipidemie e ipertensione. I livelli sierici dell'acido urico sono tipicamente elevati (aumentando il rischio di gotta) e si sviluppa uno stato protrombotico (con livelli aumentati di fibrinogeno e dell'inibitore dell'attivatore del plasminogeno di tipo I).
I rischi di sindrome metabolica comprendono
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Sindrome dell'ovaio policistico (per le donne)
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Basso livello di testosterone plasmatico, disfunzione erettile o entrambi (per gli uomini)
- Sindrome dell'ovaio policistico (per le donne)
- Basso livello di testosterone plasmatico, disfunzione erettile o entrambi (per gli uomini)
Diagnosi
Lo screening è importante. Anamnesi familiare, misurazione della circonferenza della vita e misurazione della pressione arteriosa fanno parte degli esami di routine. Se i pazienti con un'anamnesi familiare positiva per diabete mellito di tipo 2, in particolare quelli con età ≥ 40 anni, hanno una circonferenza della vita superiore a quanto raccomandato per razza e sesso, si devono determinare la glicemia a digiuno e il profilo lipidico.
La sindrome metabolica ha molte definizioni diverse, ma il più delle volte è diagnosticata quando sono presenti ≥ 3 dei seguenti sintomi (vedi tabella Criteri spesso utilizzati per la diagnosi di sindrome metabolica):
Trattamento
Un approccio ottimale alla gestione del problema produce una perdita di peso sulla base di una dieta sana e di regolare attività fisica, che comprende una combinazione di attività aerobica e allenamento della forza, con il rinforzo della terapia comportamentale. La metformina, un sensibilizzante dell' insulina, o un tiazolidinedione (p. es., rosiglitazone, pioglitazone), può essere utile. Una perdita di peso di ≈ 7% può essere sufficiente per invertire la sindrome, in caso contrario ogni aspetto di questa deve essere trattato per raggiungere gli obiettivi raccomandati; il trattamento farmacologico disponibile è molto efficace.
È necessario gestire anche altri fattori di rischio cardiovascolare (p. es., smettere di fumare). Un aumento dell'attività fisica porta benefici cardiovascolari anche se non si perde peso
continua nel link originale:
https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/obesit%C3%A0-e-sindrome-metabolica/sindrome-metabolica
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https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/obesit%C3%A0-e-sindrome-metabolica/sindrome-metabolica
Talidomide
Esempi di Specialità Medicinali contenenti Talidomide
Indicazioni Terapeutiche
Quando è Indicato l'Uso della Talidomide?
Indennizzo per Pazienti con Malformazioni Congenite causate dalla Talidomide
Lo sapevi che…
link originale:
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/talidomide.html
Disfagia
Il 40-50% delle persone affette da sclerosi multipla (SM) può manifestare difficoltà di linguaggio a un certo punto della malattia. Le difficoltà nel linguaggio possono presentarsi a intermittenza durante l’arco della giornata e insorgere durante una recidiva. Le alterazioni del linguaggio sono spesso lievi e non impediscono alle persone di essere comprese.
I problemi con il linguaggio possono includere:
- parlare in modo confuso o più lentamente
- parlare con voce più debole e a volume più basso
- fare delle lunghe pause tra le parole
- provare difficoltà nel trovare le parole giuste
Disfagia
Circa un terzo delle persone affette da sclerosi multipla (SM) manifesta difficoltà nella deglutizione, un disturbo noto anche come disfagia. I problemi con la deglutizione possono includere:
- difficoltà a masticare
- cibo che si blocca nella gola
- risalita di cibo o liquidi
- sensazione di lentezza nell'ingerire il cibo
- tosse durante o dopo un pasto
- eccesso di salivazione
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Ti potrebbero consigliare un logopedista se manifesti problemi di deglutizione. Dal momento che la deglutizione è un processo piuttosto complicato, questi cercherà di capire quale componente non sta funzionando correttamente e ti fornirà suggerimenti utili. Questi possono comprendere:
- mantenere una buona postura mentre si mangia e per 30 minuti dopo aver mangiato
- mangiare rilassati per aiutare i muscoli a lavorare meglio
- non correre: mangiare lentamente può aiutare a concentrarsi
- masticare bene
- bere tra un boccone e l'altro
- evitare di parlare mentre si mangia
- consumare cibi che abbiano una consistenza adatta alle proprie esigenze
- Gestione dei problemi del linguaggio
-
Il medico potrebbe consigliarti una visita con un logopedista per capire la natura esatta del tuo problema di linguaggio. Rigidità muscolare o spasmi possono causare problemi di linguaggio, ma ci sono trattamenti che ti aiutano a gestire questi sintomi. Lo specialista può prescrivere una serie di esercizi per rinforzare determinati muscoli o migliorare il movimento della mandibola, della lingua o delle labbra. Inoltre, potrebbe aiutarti a trovare modalità più semplici per esprimerti, per esempio utilizzando frasi più brevi.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere di aiuto:
- fatti aiutare dalla tecnologia: nei momenti in cui fai fatica a parlare, prova a inviare e-mail, messaggi di testo o Whatsapp
- non obbligarti ad alzare la voce se ci sono altri rumori: se hai bisogno di dire qualcosa, spegni la TV o la radio
- assicurati di avere la piena attenzione della persona con la quale stai dialogando, non preoccuparti se devi ripetere le cose
- cerca di comunicare faccia a faccia quando è possibile, il linguaggio del corpo può essere di grande aiuto
- se non ti viene in mente una parola, prova a prendere nota di ciò che vorresti dire e rivedilo in un secondo momento
- concediti più tempo per trovare la parola giusta e far sì che le persone comprendano meglio quello che stai dicendo
- mantenere una buona postura mentre si mangia e per 30 minuti dopo aver mangiato
- mangiare rilassati per aiutare i muscoli a lavorare meglio
- non correre: mangiare lentamente può aiutare a concentrarsi
- masticare bene
- bere tra un boccone e l'altro
- evitare di parlare mentre si mangia
- consumare cibi che abbiano una consistenza adatta alle proprie esigenze
- Gestione dei problemi del linguaggio
Il medico potrebbe consigliarti una visita con un logopedista per capire la natura esatta del tuo problema di linguaggio. Rigidità muscolare o spasmi possono causare problemi di linguaggio, ma ci sono trattamenti che ti aiutano a gestire questi sintomi. Lo specialista può prescrivere una serie di esercizi per rinforzare determinati muscoli o migliorare il movimento della mandibola, della lingua o delle labbra. Inoltre, potrebbe aiutarti a trovare modalità più semplici per esprimerti, per esempio utilizzando frasi più brevi.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere di aiuto:- fatti aiutare dalla tecnologia: nei momenti in cui fai fatica a parlare, prova a inviare e-mail, messaggi di testo o Whatsapp
- non obbligarti ad alzare la voce se ci sono altri rumori: se hai bisogno di dire qualcosa, spegni la TV o la radio
- assicurati di avere la piena attenzione della persona con la quale stai dialogando, non preoccuparti se devi ripetere le cose
- cerca di comunicare faccia a faccia quando è possibile, il linguaggio del corpo può essere di grande aiuto
- se non ti viene in mente una parola, prova a prendere nota di ciò che vorresti dire e rivedilo in un secondo momento
- concediti più tempo per trovare la parola giusta e far sì che le persone comprendano meglio quello che stai dicendo
link originale: https://www.contestoms.it/sclerosi-multipla/sintomi/disfagia-e-disturbi-del-linguaggio
12/07/20
Test e...
BASTA! Gli ignoranti fanno più paura, del #virus.
11/07/20
sclerosi multipla e...
ogni persona ha il suo personalissimo modo di affrontare la sclerosi multipla....
C’è chi ne parla apertamente e senza imbarazzo,
chi si chiude in se stesso,
chi cerca di negarla il più possibile,
chi reagisce con grinta e rabbia,
chi prova un forte senso di impotenza e solitudine.
Alcune volte le frasi di convenienza un po’ affrettate, oppure paragoni, spesso hanno il solo risultato di irritare chi le ascolta. ...
quindi EVITATE DI CHIEDERE COME STAI... O TI VEDO BENE.... perche' vi tiriamo una testata ..o un colpo basso sui paesi bassi......
MOLTI DI NOI SI SENTONO INADEGUATI ed evitano di fare certe SEMPLICI cose come ad esempio
andare a **fare una passeggiata**
o a
**prendere un caffe' con una amica** perché magari --NOI CI SENTIAMO stanchi ... --- ed evitiamo di fare sentire il nostro peso alla persona che abbiamo davanti.
Siamo abbastanza autosufficienti e CERCHIAMO DI NASCONDERE LE NOSTRE DIFFICOLTA' E QUANDO DICIAMO **no oggi non posso :-) **
NON E' CHE NON VOGLIAMO ma
perche' forse non abbiamo le forze ADEGUATE per farlo. ...
quando sono stanca spesso faccio più sforzi di quelli che dovrei e non posso negare ma e' la realtà...
uuu la fatica e' TREMENDA ma ci passo sopra e quando non posso mi fermo, mi riposo SORRIDO E RIPARTO.
NOI POI ANCHE SE CADIAMO **CI RIALZIAMO E RICOMINCIAMO A VIVERE...PERCHE' RICORDATE CHE NOI SIAMO COME VOI MA CON UNA SPINTA IN PIU'**
SIAMO PERFETTI NELLE NOSTRE IMPERFEZIONI
e chi non la pensa come noi ... gli DICIAMO **NON E' UN PROBLEMA MIO MA E' UNA TUA DIFFICOLTA' CAPIRE CHE NOI C'E' LA FAREMO ..SEMPRE... e l'affrontiamo CON UN SORRISO...
**** Non esistono famiglie perfette... esistono famiglie che ogni giorno affrontano problemi senza mai mollare. ****
SEMPLICEMENTE - STEFANIA MELIS :)