Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
01/10/23
informarsi e' un diritto
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2015 - SCLEROSI MULTIPLA: TRISTE PRIMATO DELLA SARDEGNA ANCHE IN ETÀ PEDIATRICA
Pubblicato sull' "European Journal of pediatrics" uno studio dell'Università di Sassari
SASSARI. La sclerosi multipla è diffusa in Sardegna molto più che in qualunque altra parte del mondo. È un fatto noto che viene ulteriormente confermato da una ricerca epidemiologica svolta da alcuni studiosi dell'Università di Sassari. La novità contenuta nell'articolo "Epidemiology of multiple sclerosis in the pediatric population of Sardinia - Epidemiologia della sclerosi multipla nella popolazione pediatrica del Nord Sardegna", recentemente pubblicato dal prestigioso European Journal of Pediatrics, riguarda la fascia di popolazione tra 0 e 18 anni (link all'articolo: link.springer.com/journal/431).
Prima raccolta di dati sistematica in età pediatrica. Per la prima volta, è stato dimostrato che la Sardegna si colloca, purtroppo, al primo posto nel mondo per incidenza della sclerosi multipla anche in età pediatrica. Un gruppo di ricerca guidato dal prof. Stefano Sotgiu, responsabile della clinica di Neuropsichiatria infantile (Azienda ospedaliero universitaria Sassari), ha esaminato cartelle cliniche e ambulatoriali, risonanze magnetiche di tutti i centri neuropsichiatrici, neurologici, riabilitativi territoriali e ospedalieri delle due province di Sassari e Olbia-Tempio, al fine di assicurare la massima completezza dei dati. Sono state prese in considerazione le diagnosi di Sclerosi multipla, di malattia demielinizzante, neurite ottica, mielite trasversa e di CIS (Clinically isolated syndrome) ritenuta a tutti gli effetti l'esordio della Sclerosi multipla, riferite a bambini e ragazzi entro i 18 anni di età, nell'arco temporale che va dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2013. I dati sono stati riportati alla popolazione pediatrica di riferimento di entrambe le province al fine di calcolarne i tassi di prevalenza e di incidenza.
Un'incidenza 2-3 volte superiore al resto del mondo. I risultati mostrano un'incidenza annuale di nuovi casi pari a 2,85 per la Sclerosi multipla definita e 0,68 per la CIS: complessivamente sono quindi 3,5 i nuovi casi ogni anno per ogni 100.000 ragazzi e ragazze nelle due province di Sassari e Olbia-Tempio. La prevalenza totale è pari a 33,3 casi di Sclerosi multipla definita o iniziale per ogni 100.000 ragazzi. Questi numeri allarmanti superano di 2, e in alcuni casi anche di 3 volte, i dati riscontrati in altri Paesi nei quali la medesima analisi è stata effettuata: Olanda, Germania, USA e Canada.
Sardegna, Isola delle autoimmunità: una possibile spiegazione. "La Sclerosi multipla è una malattia cronica infiammatoria autoimmune del sistema nervoso centrale che affligge tipicamente giovani-adulti ma anche bambini e adolescenti" - spiega Stefano Sotgiu - Dopo i traumatismi della strada, la Sclerosi multipla è la più importante causa di disabilità nei giovani". Nell'articolo pubblicato dallo European Journal of Pediatrics, il prof. Sotgiu illustra brevemente anche una possibile spiegazione. "La Sardegna è l'Isola delle autoimmunità: si pensi, oltre alla Sclerosi multipla, al diabete tipo I, alle tiroiditi, alla celiachia, patologie che colpiscono la popolazione sarda molto più che la gran parte del resto del mondo -continua Stefano Sotgiu - Credo che ciò abbia a che fare con la secolare lotta genetica dei sardi contro la malaria". Un processo che ha portato, fra l'altro, alla selezione di globuli rossi lievemente modificati che, se da un lato erano utili per neutralizzare il plasmodio della malaria, dall'altro hanno portato alla luce patologie quali le talassemie e il favismo. Ma dopo la seconda guerra mondiale, in pochi anni, tutto cambia: eradicata la malaria grazie al massiccio uso di DDT, sconfitta la tubercolosi, i parassiti intestinali e le infezioni tramite l'introduzione dei vaccini, il DNA dei sardi non avrebbe fatto in tempo a ritrasformarsi e mettersi al passo con le migliorate condizioni igieniche dell'isola, liberata da molti agenti patogeni. "Naturalmente questa è solo un'ipotesi che andrà studiata e verificata", conclude Stefano Sotgiu.
Il gruppo di ricerca. Del team di ricerca fanno parte anche la dott.ssa Silvia dell'Avvento, specializzanda in Neuropsichiatria infantile, la dott.ssa Ica Manca, il prof. Giovanni Sotgiu, docente di Statistica medica dell'Università di Sassari e la dott.ssa Alessandra Sotgiu, ricercatrice e docente nel Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Ateneo di Sassari.
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link:
https://www.uniss.it/comunicati-stampa/sclerosi-multipla-triste-primato-della-sardegna-anche-eta-pediatrica
26/09/23
SINDROME SICCA
La sindrome sicca, detta anche sindrome di Sjögren dal nome dell’oculista svedese che per primo l’ha descritta nel 1933, è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che porta alla progressiva distruzione delle ghiandole esocrine (lacrimali, salivari minori, parotidi) e che, per tale motivo, di solito è associata a secchezza oculare ed orale.
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La sindrome sicca è classificabile in due tipi:
• primaria: Sjögren che si manifesta in assenza di altra malattia autoimmune
• secondaria: associata ad una malattia autoimmune ben distinta, quale la Sclerosi sistemica (Sclerodermia), ma anche ad altre patologie come le connettivopatie miste, artrite reumatoide, ecc.
Affinché occhio e mucose della bocca non diventino asciutti, è necessaria l’esistenza di un buon film lacrimale e di una sufficiente produzione salivare.
CONTINUA: https://www.ails.it/la-sindrome-sicca-nella-sclerosi-sistemica-sclerodermia/
La sindrome sicca nella Sclerosi Sistemica (Sclerodermia)
OGGI MI PROCESSANO...
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21/09/23
20/09/23
leggere
volevo dirvi...come mio pensiero personale...
che: nella prima pta...i miglioramenti si hanno magari piu' velocemente di una 2' pta di una 3' pta..
questo e' un mio punto di vista.. NON CHE IO ABBIA FATTO MULTIPLE PTA..ma da un dato di fatto...di molti di voi...e dei vostri racconti..
comunque ..
DOPO QUALSIASI PTA <BISOGNA FARE LA FISIOTERAPIA IN TEMPI RISTRETTI>,
nel senso.. non bisogna aspettare tempi lunghi per far la fisioterapia.. ma prima si fa meglio e' per migliorare ancora di piu' la nostra qualita' della vita..e bisogna metterci <IMPEGNO..>
POI RICORDO A TUTTI VOI CHE la pta NON DA O FA IL MIRACOLO..
MA E' UN TRATTAMENTO
---E BISOGNA AVERE 'PAZIENZA' --- che i miglioramenti anche se piccoli o grandi verranno..
poi ci sono persone che hanno da subito i miglioramenti ..e altre che con il tempo....
QUESTO PENSO CHE QUALSIASI MEDICO VI ABBIA INFORMATO...SU QUESTE COSE......ma bisogna ascoltarli..... come LORO DEVONO ASCOLTARE LE NOSTRE ESIGENZE, LE NOSTRE PAURE, LE NOSTRE SPERANZE, I NOSTRI PIANTI, E LE NOSTRE GIOIE..
***
VI RICORDO SOLAMENTE ...CHE QS E' LA STRADA GIUSTA..MA BISOGNA ANDARE DA MEDICI PROFESSIONISTI <NON DAL PRIMO CHE CI CAPITA> E RIPETO BISOGNA AVERE PAZIENZA...E TANTA SERENITA'....
forse oggi non ho saputo spiegarmi al meglio...MA QS E' IL NESSO.
BUONA GIORNATA A TUTTI
Stefania pta 13 gennaio 2011 la parte clu' della PTA
https://www.youtube.com/watch?v=Fq1w50uCQSE
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SE PARLIAMO CHE La CCSVI è una malformazione venosa che si viene a formare durante i mesi di gestazione...ECCO A VOI....una VITTORIA....DAI NOSTRI PICCOLINI....
perche?!!!???
PERCHE' LA VITA E' UNA SFIDA
BY SAM
molti di voi aspettano con ansia di operarsi tramite PTA ma nell'attesa è indispensabile sottolineare che:
** La CCSVI è una malformazione venosa che si viene a formare durante i mesi di gestazione;
** Trattandosi di "malformazioni" non si può pretendere di trovarle tutte uguali, ecco perchè i risultati degli interventi di angioplastica variano da persona a persona;
** Le vene, a differenza delle arterie, sono molto elastiche, ecco perchè può capitare che restino stenotiche nonostante il pallonamento tramite PTA;
** La riuscita dell'intervento di PTA è relativa alla gravità delle malformazioni delle vene e dal trattamento subito;
** Ad oggi NONesistono stent adatti alle vene ed il professor Zamboni ne ha sempre sconsigliato l'uso;
** Dopo un intervento di PTA sarebbe opportuno valutare i "miglioramenti" almeno dopo 2-3 mesi dallo stesso, quelli immediati sono spesso di passaggio e terminano a brave distanza lasciando solo grande sconforto;
** La PTA è tutt'ora un intervento sperimentale, non perchè non si siano mai effettuate angioplastiche dilatative ma perchè prima d'ora non si era mai esplorato il sistema venoso.
** Il professor Zamboni ha avuto un riscontro del 45% circa di restenosi, nei pazienti operati tramite PTA.
** Nei trattamenti di PTA a cui fin'ora i pazienti sono stati sottoposti, non un solo riscontro è stato certificato in una raccolta dati con l'intenzione di confrontarli con i successivi o i precedenti, questo perchè l'interesse generale non è stato quello di perseguire l'evoluzione della scienza ma ben altro.
** Uno Studio Clinico Controllato tramite approvazione del Comitato Etico e tramite SSN nella salvaguardia della tutela e del rispetto della salute dei pazienti;
** Fate tesoro delle esperienze altrui pretendendo il vostro diritto alla salute
** Diffidate di chi vi promette miracoli perchè l'intervento di PTA <NON VI GUARIRA' dai danni procurati dalla SM> , quelli purtroppo non ve li toglierà più nessuno!
** Se avete la fortuna di avere una malformazione venosa non grave, potete sperare in un unico intervento e BLOCCARE LA PROGRESSIONE della vostra SM, MA NON IN TUTTE LE TIPOLOGIE DI SM.
POSSO SOLO DIRVI....CHE VI VOGLIO BENE E DOVETE FARE ATTENZIONE ........NON ANDATE DAL PRIMO CHE VI DICE......IO TE LA FACCIO..MA INFORMATI BENE CON I TUOI AMICI ....PER EVITARE DI INCAPPARE IN PERSONAGGI <NON PROFESSIONALI>
** Trattandosi di "malformazioni" non si può pretendere di trovarle tutte uguali, ecco perchè i risultati degli interventi di angioplastica variano da persona a persona;
** Le vene, a differenza delle arterie, sono molto elastiche, ecco perchè può capitare che restino stenotiche nonostante il pallonamento tramite PTA;
** La riuscita dell'intervento di PTA è relativa alla gravità delle malformazioni delle vene e dal trattamento subito;
** Ad oggi
03/09/23
....dopo la notorietà è sparita col bianchetto
UN NOTO MEDICO ..aveva
Pfizer nel curriculum. Ma dopo la notorietà è sparita col
bianchetto
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fatevi due domande del perche'
troverete l articolo qui:
https://www.iltempo.it/attualita/2021/08/24/news/matteo-bassetti-pfizer-curriculum-sparito-global-advisory-board-international-big-pharma-azienda-farmaceutica-28419610/
questo e' quello che succede in ITALIA
11/08/23
luglio 2016
07/08/23
11 luglio 1982 ♡♡♡
05/08/23
Guida Mare Accessibile 2023
31/07/23
Corvelva Staff ~vaccini
25/07/23
Legge 08 marzo 2000 n. 53 - permessi di 3 giorni
Legge 104 e 53/2000: per il permesso retribuito basta il certificato
Certificato di ricovero sufficiente per il permesso retribuito per l’assistenza al familiare malato. La documentazione sulla gravita della malattia può essere presentata in giudizio
Il certificato di ricovero del familiare malato è sufficiente per fruire dei permessi retribuiti per assistenza legge 53 2000, cosi come per la legge 104 1992, anche se non riportano la specificazione sulla gravita della malattia
La Corte di Cassazione nell’Ordinanza n. 14794 del 30 maggio 2019 ha respinto infatti il ricorso di una azienda che contestava il diritto alla retribuzione di una lavoratrice che si era assentata tre giorni per assistere la madre , ricoverata per un intervento chirurgico.
Va ricordato che ai sensi della Legge 08 marzo 2000 n. 53 e del D.M. 21 luglio 2000 n. 278 , ai lavoratori dipendenti pubblici o privati spetta un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o di documentata grave infermità di un congiunto e nello specifico:
- del coniuge, anche legalmente separato,
- di un parente entro il secondo grado, anche non convivente ovvero
- di un soggetto componente la famiglia anagrafica del lavoratore stesso.
In via generale i giorni di permesso, nel limite di tre giorni o della quota prevista dal Ccnl, devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento dell’insorgenza della grave infermità o della necessità di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici.
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N.B.: i tre giorni l’anno sono relativi al lavoratore e non ai familiari cui si riferisce il permesso e,ad esempio, se nel corso dello stesso anno un lavoratore si trova a dover affrontare due situazioni di grave infermità , avrà comunque diritto a tre sole giornate di permesso .
Questi permessi sono cumulabili con quelli previsti per l'assistenza delle persone invalide di cui all'art. 33 della Legge n.104 del 5 febbraio 1992 e successive modificazioni.
continua qui:
https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/26884-legge-104-e-53-2000-per-il-permesso-retribuito-basta-il-certificato-.html
Solo una scelta informata può ritenersi una scelta libera
DIFTERITE
TETANO
PERTOSSE
EPATITE BROTAVIRUS
PAPILLOMAVIRUS
MORBILLO
ROSOLIA
PAROTITE
VARICELLA
HERPES ZOSTER
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continua:
https://www.corvelva.it/malattie-vaccini.html