Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
12/10/20
Cure e visite pediatriche...
09/10/20
parrucchieri d.o.c. di origine controllata
05/10/20
il mio mondo di informazioni e' arrivato a 507.101 visualizzazioni GRAZIE A TUTTI
grazie a tutti i lettori.
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Ringrazio tutte quelle persone che hanno la pazienza di continuare initerrottamente le mie informazioni riportate nel blog: https://laccsvivistadasam.blogspot.com/
NON SOLO GLI ITALIANI LEGGONO IL MIO BLOG , ne sono onorata che anche L'ESTERO SEGUE LE INFORMAZIONI RIPORTATE come gia' avrete notato SONO SCRITTE QUI SOPRA .
AD OGGI 5/10/2020 SIAMO ARRIVATI a 507.101 visualizzazioni ...che dire
GRAZIE A TUTTI
vuol dire che non ho fatto un lavoro a tempo perso... ANCHE SE NON SONO RETRIBUITA DEVO DIRE CHE DI SODDISFAZIONI NE HO AVUTE TANTE GRAZIE A TUTTI VOI e AL VOSTRO SOSTEGNO .
UN CARO ABBRACCIO Stefania Melis
questo mondo ancora sconosciuto ... S.M.
SCLEROSI MULTIPLA E......... ALTRI ACCENNI
Sono stati studiati differenti virus e batteri, come potenziali fattori che possono scatenare l’insorgere della malattia. In particolare numerose ricerca hanno indicato un ruolo significativo nel virus Epstein-Barr (responsabile della mononucleosi) che può concorrere, insieme ad altri fattori, all’insorgenza delle SM.
CIT Aism
Accenni di SCLEROSI MULTIPLA
La sclerosi multipla non è ereditaria.
Non è geneticamente trasmissibile tra genitori e figli, ma studi epidemiologici hanno riscontrato una maggiore frequenza all’interno dello stesso nucleo familiare. L’incidenza è comunque molto bassa: figli e fratelli o sorelle di persone con SM hanno un rischio di sviluppare la malattia di poco più alto rispetto a chi non ha casi in famiglia (circa 3-5%).
Sclerosi multipla e.............
In alcune aree del mondo, la sclerosi multipla è più frequente. In particolare, allontanandosi dall’equatore sembra aumentare l’incidenza. Questa correlazione può dipendere dall’assenza di esposizione alla luce del sole e alla vitamina D. Anche se ancora non è chiaro se un supplemento di vitamina D può aiutare a prevenire la malattia, numerosi studi confermano che un basso livello di vitamina D nel sangue rappresenti un fattore di rischio per la SM.
01/10/20
Si distinguono due discopatie: la protrusione discale e l’ernia del disco
Che cos’è la protrusione discale? La protrusione è la discopatia più comune e si caratterizza per una fuoriuscita del disco dal suo spazio naturale e l’invasione di quello circostante, fino al contatto con le vicine radici nervose. Questo fenomeno può verificarsi quando il disco perde spessore o va incontro a disidratazione. La protrusione determina un dolore che può irradiarsi lungo il nervo sciatico (nella parte posteriore della gamba), oppure lungo il nervo crurale, coinvolgendo la coscia nella parte anteriore e l’inguine. La diagnosi si effettua nel corso di una visita specialista e può avvalersi anche di una risonanza magnetica. Cosa fare in caso di protrusione? La terapia è inizialmente conservativa mediante prescrizione farmacologica; durante la fase acuta infatti occorre eliminare il dolore e l’infiammazione con l’assunzione di farmaci analgesici (come il paracetamolo), antinfiammatori oppure cortisone. In genere, il medico prescrive anche un farmaco miorilassante, per rilassare la muscolatura. In fase acuta può inoltre essere di aiuto, per alleviare i sintomi e accelerare il recupero, affidarsi all’osteopatia o alla chiropratica; queste pratiche però da sole non bastano e non sostituiscono la ginnastica (ginnastica posturale, metodo Feldenkreis, Pilates, yoga) necessaria in una seconda fase e fondamentale per evitare ricadute. Tra le opzioni per contrastare il dolore, anche l’ozonoterapia: si tratta di un’infiltrazione di una miscela di ossigeno e ozono che viene iniettata nei piani muscolari o nei pressi del forame vertebrale, il canale contenente il midollo spinale. L’ozonoterapia disinfiamma e riduce il volume del disco, consentendone il rientro dalla protrusione. È un trattamento efficace, ma così come le altre tecniche infiltrative percutanee non risolve definitivamente il problema al disco e al momento non vi sono studi che ne provino la maggior efficacia rispetto ad altri trattamenti. L’ernia del disco Se il deterioramento del disco porta alla rottura del disco stesso, si ha la fuoriuscita del nucleo polposo che va a invadere lo spazio circostante con conseguente compressione delle radici nervose che determina infiammazione e dolore. Il trattamento dell’ernia del disco dipende dalla situazione: in alcuni casi non occorre alcuna operazione, ma è sufficiente procedere come con una protrusione: terapia farmacologica, trattamenti manipolativi e ginnastica. Se l’ernia è di media entità, si sceglie dapprima un approccio conservativo, i cui risultati sono però tenuti sotto stretto controllo. Se trascorsi 6-7 mesi, non si sono ottenuti i miglioramenti sperati e l’ernia non si è risolta, il neurochirurgo può optare per l’asportazione della stessa. In altri casi, più rari, invece l’operazione è necessaria. Sono i casi in cui si ha un interessamento del nervo motorio, che porta a disturbi della sensibilità e della forza dei piedi. L’intervento si effettua in anestesia generale e richiede una breve degenza, in genere una notte di ricovero. Dopo circa un mese dall’intervento, il paziente deve dedicarsi alla ginnastica per rafforzare i muscoli della parte centrale del corpo che conferiscono stabilità alla colonna.
CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:
https://www.humanitas.it/news/22351-protrusione-discale-ed-ernia-del-disco-cosa-si-interviene
colonna-vertebrale-schiena
Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo.
B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia).
da Redazione Iunoy, 23 Settembre 2016 2.6k {icon} {views} Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo. colonna-vertebrale-schiena B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia). scapole-schiena SCHIENA: PRINCIPALI PATOLOGIE Data la sua dimensione e la sua importanza sono moltissime le patologie legate alla schiena. Genericamente indicate col nome di mal di schiena, le patologie possono interessare sia le ossa quanto i muscoli e i dischi cartilaginei della spina dorsale. Di seguito si riportano le principale patologie collegate ai dolori della schiena: Artrosi Scoliosi Fratture osteoporotiche Stenosi spinale Dismetrie degli arti inferiori Tumori ossei
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https://iunoy.com/schiena/
lo scheletro
Lo scheletro è formato da 206 OSSA, CARTILAGINE e ARTICOLAZIONI. Rappresenta l'organo passivo del movimento fornendo la base d'inserzione ai muscoli che ne costituiscono la parte attiva.