CONTATORE PERSONE

28/01/14

tutti i tipo di CCSVI e le loro CARATTERISTICHE


defiizione  di fenotipo: Insieme delle caratteristiche fisiche degli organismi viventi, ossia manifestazione esteriore di un organismo. 

I differenti decorsi di SM: 
Primaria Progressia (PP), Secondaria Progressiva (SP), Recidiva Remittente (RR). Lo studio ha dimostrato l'esistenza di 4 tipologie di CCSVI. 

CCSVI di tipo A (30%) caratterizzato da stenosi significative sia dell’Azygos prossimale, oppure di uno dei due tronchi delle vene Giugulari interne, con la vena Giugulare interna controlaterale di aspetto compensatorio che appare con una vasta area a sezione trasversale. Questo quadro è stato rilevato in 10/35 pazienti a decorso RR, ed in 5/20 a decorso SP, rispettivamente e mai in pazienti a decorso PP.

CCSVI di tipo B (38%) caratterizzato da stenosi significative di ambedue gli assi delle vene Giugulari interne e della vena Azygos prossimale; osservato in 19/35 pazienti RR, in 9/20 SP, ed in 1/10 pazienti PP rispettivamente.

CCSVI di tipo C (14%) caratterizzato da stenosi bilaterali in ambedue i tronchi Giugulari interni con Azygos di aspetto normale; osservato in 4/35 pazienti a decorso RR e in 5/20 pazienti a decorso SP, mai nei pazienti a decorso PP.

CCSVI di tipo D (18%) caratterizzato da stenosi a piu’ livelli dell’Azygos e delle vene Lombari. L’associazione con stenosi alle Giugulari interne è stata osservata in circa il 50% dei casi, causando un’ostruzione ulteriore in questi pazienti. È stata osservata in 2/35 pazienti RR, ed in 1/20 SP, rispettivamente e in ben 9/10 dei pazienti PP.

Quali sono i sintomi della SM?

La sclerosi multipla (SM) è una malattia molto variabile 

I sistemi comunemente colpiti includono:
la visione
la coordinazione
la forza
la sensibilità sensoriale
la parola
il controllo delle vescica urinaria
la sessualità
le funzioni cognitive
Non vi è una SM tipica.
Molti pazienti affetti da SM presentano più di un sintomo e, sebbene vi siano sintomi che sono comuni a molti pazienti, nessuno di loro presenta tutti i sintomi rilevati nel quadro morboso.

Disturbi visivi:
offuscamento visivo
diplopia
neurite ottica
movimenti oculari rapidi involontari
raramente perdita totale delle vista.
Equilibrio e problemi di coordinazione:
perdita di equilibrio
tremore
camminata incerta (atassia)
senso vertiginoso
mancanza di sensibilità ad un arto
mancanza di coordinazione
Debolezza:
questo sintomo può colpire in maniera particolare le gambe e la deambulazione
Spasticità:
l'alterato tono muscolare può produrre spasticità o rigidità muscolare che può impedire la deambulazione
spasmi
Sensazioni alterate:
formicolii
intorpidimento della sensazione tattile (parestesia)
sensazioni di bruciore in un'area del corpo
dolore facciale (quale neuralgia del trigemino)
dolore muscolare
altre sensazioni di natura indefinita
Anormalità del linguaggio:
rallentamento della parola, pronuncia difettosa delle parole
cambiamenti del ritmo della parlata
Fatica:
Un tipo di fatica generale debilitante che è imprevedibile e sproporzionato all'attività che si compie.
La fatica è uno dei sintomi più comuni (ed uno dei più fastidiosi) della SM
Movimenti della vescia urinaria e dell'intestino:
i problemi della vescica urinaria includono la necessità di minzione frequente e/oppure impellente, svuotamento incompleto e a volte anche in-appropriato.
i problemi intestinali includono costipazione e, infrequentemente, perdita di controllo dello sfintere

Sessualità ed intimità:
impotenza, eccitazione sessuale, perdita di sensazione
Sensibilità al calore:
questo sintomo, molto comune, causa un peggioramento transitorio dei sintomi

Disturbi cognitivi ed emotivi:
problemi di memoria a breve termine, di concentrazione, di giudizio e ragionamento
Mentre alcuni di questi sintomi sono immediatamente percepiti altri, quali l'estrema fatica, l'alterazione delle sensazioni, i problemi di memoria e di concentrazione sono spesso sintomi 'celati'.

Può essere difficile descrivere questi ultimi alle altre persone e, a volte, i familiari e la persona che bada all'ammalato non si rendono conto degli effetti esercitati dai sintomi sulla persona affetta da SM e sull'impiego, sulle attività sociali e sulla qualità della vita.

trattamento della CCSVI tramite PTA


La sindrome quando causa stenosi può essere trattata attraverso angioplastica dilatativa o PTA. L'intevento consiste nel praticare una puntura endovenosa attraverso la quale viene fatto navigare un catetere guidato da un radiologo. Quando si raggiungono le vene bloccate queste vengono dilatate gonfiando un palloncino posto sul catetere.

L'intervento si svolge nel territorio delle vene anziché in quello delle arterie come normalmente avviene per le tradizionali angioplastiche.

Sotto controllo angiografico standard, i radiologi interventisti rimuovono il blocco delle vene tramite un palloncino gonfiandolo.
In fine tra un blocco e l'altro il palloncino viene sgonfiato e alla fine Rimosso.

ATTENZIONE ATTENZIONE AIFA avverte che



Importante 


L’Agenzia Italiana del Farmaco ritira dal commercio 9 farmaci:

“Chi li ha in casa è invitato a non usarli”

clikka qui per leggere tutto: 
www.essepress.com/lagenzia-italiana-del-farmaco-ritira-dal-commercio-9-farmaci-chi-li-ha-in-casa-e-invitato-a-non-usarli/


L’Aifa avverte: “Chi si trovasse ad avere in casa uno o più di questi farmaci è invitato a non usarli”.
E’ proprio l’Aifa ad emettere un provvedimento di sospensione dell’autorizzazione, rilasciata alla Società Geymonat S.p.A., per la produzione di medicinali elencati di seguito.....

VIETATO non rispettare il prossimo Tuo

Chi offende ..calunnia..infanga e dice parolacce nel mio PROFILO O NEI GRUPPI ,  PAGINE o nel BLOG   ..saranno FINALMENTE Puniti a Norma di Legge.

Che differenza c’è tra l’ingiuria e il più grave reato di diffamazione?

Il dato che differenzia le due ipotesi criminose consiste nel fatto che, mentre l’ingiuria presuppone la presenza della persona offesa nel momento dell’azione criminosa, nel reato di diffamazione l’offesa della reputazione viene compiuta in assenza della persona offesa e comunicando con più persone (almeno due, quindi).

I reati possono tra loro concorrere, come avviene nel caso in cui, ad esempio, una lettera dal contenuto ingiurioso venga indirizzata, oltre che alla persona offesa, anche a terze persone.

È applicabile al reato di ingiuria l’esimente del diritto di critica?
Si, la giurisprudenza ha applicato tale scriminante in presenza di comportamenti oggettivamente ingiuriosi, ma caratterizzati da particolari contesti. Ad esempio, è stata escluso il reato di ingiuria nell’ambito di una riunione condominale, di per sé ritenuto luogo caratterizzato da particolare vis polemica e atteggiamenti accesi, con riferimento all’espressione “lei è un bugiardo, dice il falso e mente”, detta da un condomino all’amministratore. O ancora, nell’ambito di una assemblea pubblica, è stato ritenuto sussistente il diritto di critica, con riferimento alle espressioni “buffone” e “ridicolo” rivolte a un sindaco.

Tuttavia, l’applicabilità del diritto di critica è in generale questione rimessa alla valutazione del Giudice in relazione alle circostanze del caso concreto.

Quando un’espressione può dirsi ingiuriosa?
Di regola si ritiene che il concetto di onore vada legato al ruolo professionale e all’ambiente sociale della persona offesa. In questo senso, si usa distinguere tra espressioni oggettivamente in grado di ledere l’onore di chiunque (ad esempio per la forte carica di disprezzo che manifestano o per la evidente volontà di umiliare il destinatario) ed espressioni che, anche non avendo di per sé una carica ingiuriosa, possono comunque risultare offensive in relazione alle circostanze, alle qualità del soggetto, all’ambiente in cui si è svolto il fatto. Si tratta comunque di una valutazione elastica, variabile da caso a caso, che implica sempre la considerazione, da parte del Giudice, del contesto nel quale sono state pronunciate le espressioni e quindi anche dei rapporti di maggiore o minore confidenza tra querelato e offeso, tenuto conto della notevole desensibilizzazione recente nei confronti di un linguaggio, una volta ritenuto crudo e volgare, ma oggi comunemente utilizzato fra amici e buoni conoscenti.

attenzione attenzione

mi duole scrivere che ora anche nel MIO blog vengono inseriti commenti di poco gusto....

RIBADISCO LE REGOLE: 
qui troverete delle info i riguardati la sclerosi multipla e la ccsvi.
Le informazioni qui riportate anno SOLO un fine illustr
ativo: 

NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO

POI NB:
L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura.
Ha deciso quindi di pubblicare i vostri commenti immediatamente. 
Si riserva PERO' la facoltà di CANCELLARE commenti di <<CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI>>

ritorna il BLOG e tutta sua informazione

ringrazio gli amici della polizia postale per avermi aiutato a ritornare in campo con il mio BLOG.

 RAGAZZI non vi preoccupate.. ora e' sotto controllo e al minimo sbaglio saranno rintracciati all'istante

MI SPIACE DEL DISGUIDO subito


15/01/14

MI SPIACE DEL DISGUIDO

VOLEVO INFORMARE LE

 124352
PERSONE CHE MI HANNO SEGUITO IN QUESTI ANNI CHE ...PER UN PROBLEMA DI  FURTO DI EMAIL LEGATA A QUESTO BLOG sono costretta con le mie tempistiche ad ABBANDONARE QUESTO BLOG E CREARNE UN'ALTRO.

VI DARO' DISPOSIZIONI....

 MI SPIACE DEL DISGUIDO CREATOMI DA IGNOTI  Hacker 
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IMPORTANTE Weekend della CCSVI nella Sclerosi Multipla in PIEMONTE



 


WWW.NOCEMENTO.IT

#nocemento

06/01/14

il NOSTRO FUTURO sara' nelle loro mani


visto che il presente E' SCARSO di MENTI IMPORTANTI ...speriamo che IL NOSTRO FUTURO CI PORTI medici che sappiano curare il PAZIENTE senza lucrare sulla pelle dello stesso....

sperando che possano finalmente curare Tutte le malattie con grandi piccoli gesti

02/01/14

Farmacia Piazza Villari - Torino. CANNABIS FLOS 19% THC (Bedrocan)


Farmacia Piazza Villari - Torino.

CANNABIS FLOS 19% THC (Bedrocan) 

In base alla più recente normativa, la Cannabis Flos titolata al 19% in THC, Bedrocan, può essere prescritta, rispettando la normativa vigente, anche da medici non specialisti. Per ogni riferimento normativo e per avere maggiori informazioni su modalità prescrittive, prezzi e modalità di dispensazione contattateci direttamente

PDF - www.farmaciapiazzavillari.com/files/Cannabis-Flos--Bedrocan-.pdf

1.7-MODALITA’ DI PRESCRIZIONE 

In base a questo si desume che:
1. Tutti i medici, indipendentemente dalla loro specializzazione, possono prescrivere 
preparazioni magistrali a base di Cannabis Flos.
2. Le prescrizioni possono essere effettuate solo per terapie che siano documentate nella 
letteratura scientifica internazionale accreditata.
3. È necessario, da parte del Medico, acquisire il consenso informato del Paziente e la ricetta 
dovrà essere compilata rispettando i formalismi stabiliti dall’articolo 5 della legge 94/98.

30/12/13

recuperare le energie e combattere gli “sprechi”

Capita, infatti, che l’accumulo di scorie mentali ci impedisca di stare nel presente, mentre l’energia continua a girare a vuoto in pensieri inutili. Ma questo circolo vizioso può finire, è sufficiente, infatti, cambiare il nostro modo di calarci nelle cose in cui facciamo, semplicemente vivendo l’istante.

Questo piccolo cambiamento, può davvero trasformare la nostra vita interiore e le nostre relazioni.

Per recuperare le energie e combattere gli “sprechi”, possono aiutare 3 semplici esercizi quotidiani:

Modulare il respiro:
quando si è immersi nella routine di tutti i giorni, il nostro respiro si fa più contratto, anche se non ce ne rendiamo conto. Non respiriamo con calma, profondamente, alternando persino con momenti di apnea. Allora, durante la giornata, fermiamoci di tanto in tanto, chiudiamo gli occhi e facciamo 3-4 respiri profondi, lunghi e lenti, poi alcuni respiri normali. 

Apriamo gli occhi e torniamo con calma a quello che stavamo facendo prima.

Organizzarsi meglio:
spesso e volentieri tendiamo a sopravvalutare i nostri limiti, cercando di far entrare in unica giornata troppe cose alla volta, creando uno stato di tensione e di stress continuo, situazione che sottrae molte energie, più di quello che immaginiamo.
In questi casi, allora, basta stilare una sorta di tabella di marcia la più realistica possibile, escludendo gli eccessi e lasciando un po’ di spazio anche ad azioni piacevoli.

Percepire il corpo:
E’ molto utile, per non far girare a vuoto le energie, ritagliarsi del tempo ogni giorno per spostare l’attenzione su se stessi, cercando di percepire il proprio corpo. In questo modo ristabiliamo il contatto con la materialità delle cose, ci riporta a terra.


<<Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo e informativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.>>

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Weekend della CCSVI nella Sclerosi Multipla in PIEMONTE


Dal 25 gennaio 2014 alle ore 9.30 al 26 gennaio 2014 alle ore 13.30

Controlli e diagnosi ccsvi



Sabato 25/1/2014 dalle 9,30 fino alle 20.30 
Domenica 26/1/2014 dalle 9,30 fino alle 13,15


In occasione del weekend , SABATO 25 GENNAIO 2014 E DOMENICA 26 GENNAIO 2014 
il DOTT ALESSANDRO ROSA verrà in PIEMONTE, a NICHELINO provincia di TO  in via JUVARRA FILIPPO n 26 , presso lo studio medico del Dott BENEDETTO IURATO.

In quella occasione 
Verranno Eseguiti esami ecocolordoppler ,giugulari, vertebrali e transcranici , secondo METODO ZAMBONI con apparecchiatura dedicata per effettuare la diagnosi della CCSVI ESAOTE MY LAB VINCO.

Dott Alessandro Rosa  

 
-339.3586815
-380.4374658
www.diagnosiccsvisclerosi.it
dottalessandrorosa@gmail.com

INFO E PRENOTAZIONI e costi contattare :


STEFANIA  MELIS 
-366.1172075


NB. bisogna prenotarsi.... il servizio NON E' IN SSN


 NICHELINO provincia di TORINO in via JUVARRA FILIPPO n 26  

La stanchezza

Un tipo di fatica generale debilitante che è imprevedibile e sproporzionato all'attività che si compie.  
La fatica è uno dei sintomi più comuni (ed uno dei più fastidiosi) della SM . 

Si manifesta in quasi il 90% delle persone con SM. Può insorgere anche anni prima dell'esordio della malattia vera e propria. 
A volte é il sintomo più marcato in un paziente che ha solo un minimo danno neurologico e può interferire in maniera significativa con le capacità funzionali della persona.

Certamente la stanchezza legata alla SM peggiora con il clima caldo-umido e regredisce dopo brevi periodi di riposo. Insorge durante la giornata in momenti determinati, che il paziente alla fine sa prevedere. 
La causa della fatica nella SM al momento é sconosciuta.

Le ipotesi principali riguardano un alterato equilibrio neuroendocrino o metabolico cerebrale o dei neurotrasmettitori cerebrali oppure l'intervento di fattori immunitari.

I problemi intestinali e i problemi della vescica

I problemi della vescica urinaria includono la necessità di minzione frequente e/oppure impellente, svuotamento incompleto oppure a volte incompleto ed inappropriato . Le disfunzioni della vescica si manifestano in almeno l'80% dei pazienti con la SM. Si verificano perché la SM blocca o ritarda la trasmissione dei segnali nervosi nelle aree specifiche del sistema nervoso centrale dove avviene il controllo della muscolatura vescicale (muscolo estrusore) e dello sfintere uretrale. I sintomi vescicali comprendono l'urgenza minzionale (“minzione imperiosa”), l'aumentata frequenza, la difficoltà a iniziare a urinare, la nicturia (l'aumentata frequenza notturna delle minzioni) e l'incontinenza urinaria. Questi sintomi possono essere causati da una vescica che si contrae eccessivamente e quindi non trattiene la normale quantità di urina o da una vescica che non si svuota adeguatamente e quindi trattiene l'urina. La ritenzione urinaria può condurre a complicanze come infezioni vescicali ripetute, calcoli renali o danni renali causati da infezioni che “risalgono” dalla vescica ai reni.
I problemi intestinali includono costipazione e, infrequentemente, perdita di controllo dello sfintere. Disturbi gastrointestinali, quali stipsi (costipazione) o diarrea, non sono rari tra i pazienti con la SM. La stipsi in particolare si manifesta a causa della diminuita motilità del tratto intestinale, della diminuita mobilità in generale e della scarsa assunzione di liquidi. La costipazione può essere causata anche da alcune medicine come gli antidepressivi o quelle usate per il controllo delle disfunzioni vescicali. Le disfunzioni dell'intestino possono essere semplicemente fastidiose oppure condizionare pesantemente la vita dell'individuo e possono infine aggravare altri sintomi tipici della SM come la spasticità o le disfunzioni vescicali. Impotenza, eccitazione sessuale, perdita di sensazione. Sia negli uomini che nelle donne con SM i problemi sessuali sono comuni. Essi possono essere dovuti sia a cause organiche (gli effetti dell'alterata conduzione degli impulsi nervosi a livello dei centri che controllano la funzione degli organi sessuali), sia agli effetti psicologici prodotti dai cambiamenti fisici che si possono verificare nella SM. È difficile fornire una percentuale esatta delle persone con SM che hanno difficoltà sessuali a causa dei punti di vista diversi con cui l'argomento può essere affrontato. Tra i sintomi che più frequentemente vengono riportati vi sono la perdita di sensibilità nell'area genitale, la perdita di libido, l'incapacità di raggiungere o mantenere l'erezione e la perdita di capacità orgasmica. Possono interferire con la funzione sessuale anche altri sintomi causati dalla SM come la fatica, gli spasmi incontrollabili alle gambe, le sensazioni anormali o dolorose nell'area genitale, l'incontinenza urinaria. I fattori psicologici collegati ai cambiamenti nella funzione sessuale sono piuttosto complessi e possono coinvolgere cambiamenti nella visione del proprio corpo, perdita dell'autostima, depressione, ansietà, rabbia e/o stress per il dover accettare una malattia cronica.

<<Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo e informativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.>>

SPASMI - SPATICITA'

 
 

L'alterato tono muscolare può produrre spasticità o rigidità muscolare che può impedire la deambulazione La spasticità , cioè un aumento anormale del tono muscolare a riposo, é uno dei sintomi più debilitanti della SM. I meccanismi per cui ciò si verifica non sono totalmente compresi. La spasticità può essere leggera e indurre una sensazione di rigidità e intorpidimento dei muscoli o può essere così grave da produrre spasmi incontrollati, anche dolorosi, delle estremità. La spasticità può anche causare sensazioni di dolore o rigidità all'interno o intorno alle articolazioni e può anche provocare dolore alla parte bassa della schiena. In alcuni casi comunque la spasticità rende le gambe più rigide e in effetti aiuta a stare in piedi, spostarsi o camminare <<Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo e informativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.>>

IL TREMORE E LA SM

Tremore (È uno dei sintomi più disabilitanti della SM.

Può apparire in varie forme colpendo le persone in maniera più o meno intensa. 

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La forma più comune di tremore che si verifica (generalmente la più invalidante) é chiamata tremore intenzionale, che si manifesta a livello di un arto quando esso viene usato per un movimento intenzionale , ad es. per raggiungere un oggetto. 

Si può avere anche il tremore posturale che si verifica quando un arto del corpo viene sostenuto contro la forza di gravità . 

Il tremore compare a causa delle placche lungo le vie nervose complesse responsabili della coordinazione dei movimenti. Il tremore é considerato dai medici come uno dei sintomi più DIFFICILI DA TRATTARE. 
Essendo fortemente influenzato dagli stati emotivi, il tremore trae giovamento dai sedativi, in particolare dalle benzodiazepine (es. diazepam, clonazepam). 

Il tremore prevalentemente o esclusivamente posturale risponde di solito ad associazioni farmacologiche quali meprobamato e primidone a dosi gradualmente crescenti.)

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11/12/13

Medicine complementari:riducono la spesa sanitaria e allungano la vita

Un recente studio pubblicato sull’European Journal of Health Economics mostra come le medicine alternative, o complementari, pesino meno sul bilancio della spesa sanitaria e, in più, abbassino il tasso di mortalità

La prescrizione di medicine complementari da parte di medici con questo tipo di formazione permetterebbe di ridurre la spesa sanitaria e il tasso di mortalità

È un po’ come dire “prendere due piccioni con una fava”, rivolgersi alle medicine complementari, altresì conosciute come alternative o naturali. Per curare, laddove possibile, piccoli e grandi malesseri spesso si può ricorrere a rimedi più dolci e in linea con il proprio essere. Ridurre l’impatto sul fisico e limitare gli effetti collaterali. In questo modo si possono ottenere benefici personali, allungare la vita e ridurre la spesa sanitaria, secondo un recente studio apparso sulla rivista European Journal of Health Economics.

Per concludere che le medicine complementari possono apportare questi vantaggi i ricercatori olandesi, dottori Peter Kooreman ed Erik W. Baars, hanno analizzato i dati assicurativi di circa 150mila persone relativi a 3 anni –  nello specifico dal 2006 al 2009.Oggetto di approfondita analisi sono stati il costo del medico di medicina generale, le cure ospedaliere, la spesa farmaceutica e quella per attività paramediche. Infine sono state tenute in conto le date di nascita e morte degli assicurati.Dai dati raccolti è emerso come i pazienti di quei medici che hanno maturato anche una formazione in medicina complementare presentassero un tasso di mortalità inferiore e fino al 30%. Al contempo vi era una analoga riduzione della spesa per le cure, con percentuali che cambiano in relazione alla fascia di età e al tipo di medicina complementare utilizzata.

A giustificare la riduzione della spesa sanitaria vi sarebbero un numero inferiore di ricoveri ospedalieri e un naturale ridotto ricorso ai medicinali da prescrizione. Quello che se ne deduce è che i medici che abbiamo seguito una formazione in medicine complementari tenderebbero a privilegiare la prevenzione e a promuovere la salute invece che ricorrere a trattamenti farmacologici intensivi, senza motivate ragioni.«I dati dello studio – ha dichiarato Alessandro Pizzoccaro, presidente di GUNA S.p.a., azienda specializzata nel settore delle medicine complementari – offrono alla classe politica un importante spunto di riflessione sulla necessità di promozione di un sistema sanitario basato su un rapporto costo/benefici più favorevole, grazie all’integrazione tra medicina tradizionale e complementare. In questo senso la preparazione dei medici diventa essenziale ed è fondamentale intervenire anche sul sistema universitario italiano che ancora oggi non è strutturato con un’adeguata offerta formativa: la maggior parte dei corsi e dei master Universitari in Medicina – conclude Pizzoccaro – è ancora frutto della collaborazione tra aziende come GUNA e associazioni scientifiche tra le quali l’AIOT [Associazione Medica Italiana di Omotossicologia], invece di essere parte integrante dei programmi Ministeriali».

Ecco dunque un motivo, anzi due, in più per rivolgersi alle medicine complementari, laddove sia possibile prevenire e curare, e sotto il consiglio e la guida di un medico esperto. In questo modo potremmo avere la possibilità di stare bene in modo meno invasivo e contribuire alla riduzione della spesa sanitaria globale.

Achille Daga

LE ALTERAZIONI METABOLICHE

MOLTISSIMI STUDI SVOLTI FINO AD OGGI CONFERMANO CHE GLI INDIVIDUI COLPITI DALLA SINDROME METABOLICA HANNO PROBLEMI VASCOLARI, DUNQUE QUESTO STUDIO È LA CONFERMA  DELLA CCSVI.

ERO CONVINTO, ORA NE SONO CERTO, LA SCLEROSI MULTIPLA È UN DISORDINE METABOLICO, I NEUROLOGI NON POSSONO PIÙ IGNORARE E CONTINUARE A SOSTENERE LE SECOLARI IPOTESI EZIOPATOGENETICHE (GENETICA, VIRALE E IMMUNOLOGICA).

L’alterazione del metabolismo energetico delle “cellule regolatorie”, che proteggono dalle malattie autoimmunitarie, potrebbe essere alla base della sclerosi multipla

L’alterazione delle cellule causerebbe la sclerosi multipla. Uno studio del CNR di Napoli e dell’Università di Salerno ha dimostrato che la patologia è associata a una eccessiva stimolazione nelle cosiddette cellule T, che ci proteggono dalle malattie autoimmunitarie. Questo fenomeno determina un “esaurimento funzionale” che comporta un’alterata capacità, da parte di queste cellule, di crescere e controllare l’infiammazione che distrugge la guaina mielinica.
SI È INOLTRE EVIDENZIATO CHE LA CRESCITA DIMINUIVA ALL’AUMENTARE DELLA GRAVITÀ CLINICA DELLA MALATTIA E QUINDI CIÒ COMPORTEREBBE UNO STRETTO LEGAME TRA IL METABOLISMO, UNA RIDOTTA FUNZIONE DI QUESTE CELLULE E IL PROGREDIRE DELLA SM.

In uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, i ricercatori del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale (IEOS) del CNR di Napoli, coordinati dal Prof. Giuseppe Matarese, Ordinario di Patologia Generale, hanno caratterizzato le alterazioni metaboliche delle “cellule regolatorie” alla base della disfunzione immunitaria responsabile della sclerosi multipla.

Le malattie autoimmunitarie ed infiammatorie croniche sono spesso molto invalidanti e portano alla distruzione da parte del sistema immunitario dei costituenti propri del nostro organismo, a causa della perdita dei meccanismi di “tolleranza immunologica” nei confronti del “se”. Per esempio, nella sclerosi multipla si osserva l’attacco della mielina, responsabile di una appropriata conduzione degli impulsi nervosi, la cui distruzione determina la comparsa di manifestazioni neurologiche di diverso grado, dalla debolezza muscolare alla perdita del controllo dei movimenti fino alla paralisi. Nonostante i grandi passi avanti nella comprensione delle cause di questa patologia, l’intimo meccanismo che porta alla perdita della “tolleranza immunologica”  non è stato ancora identificato completamente. Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è concentrata sullo studio di una popolazione linfocitaria di “cellule sentinella” (dette cellule “T regolatorie, Treg”) che ci protegge dalle malattie autoimmunitarie, inclusa la sclerosi multipla.

La ricerca ha dimostrato che vi è una eccessiva stimolazione del metabolismo energetico intracellulare nelle cellule T regolatorie dei pazienti con sclerosi multipla.Questo fenomeno determina un “esaurimento funzionale” che comporta un’alterata capacità, da parte di queste cellule, di crescere e controllare l’infiammazione che distrugge la guaina mielinica. Inoltre è stato evidenziato che la crescita delle cellule T regolatorie diminuiva all’aumentare della gravità clinica della malattia, svelando anche un legame stretto fra il metabolismo, la ridotta funzione delle cellule T regolatorie e la progressione della sclerosi multipla. Questo aspetto suggerisce di utilizzare questo parametro come indice prognostico per l’identificazione precoce dell’andamento clinico della malattia, la cui evoluzione è spesso imprevedibile alla diagnosi. Infine, i risultati di questo studio potrebbero aiutare a comprendere il perché la sclerosi multipla è molto più comune nei paesi ricchi ed opulenti, dove si registra una “pressione metabolica” nettamente maggiore rispetto a quella riscontrata nelle società meno avanzate. 

Il lavoro - che vede coinvolte anche le Dr.sse Fortunata Carbone (IEOS-CNR) e Veronica De Rosa (IRCCS-Fondazione Santa Lucia e IEOS-CNR), ed è finanziato principalmente dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e dall’European Research Council (ERC) - è il frutto di una estesa collaborazione di enti di ricerca nazionali (Università degli Studi di Salerno, IEOS-CNR, IRCCS-Fondazione Santa Lucia, Università di degli Studi di Napoli “Federico II” e IRCCS-MultiMedica) e internazionali (University of California Los Angeles, UCLA).

Lo studio è stato possibile grazie ai finanziamenti di: Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), European Union IDEAS Programme European Research Council (ERC) Starting Grant “menTORingTregs”, Ministero della Salute e il MIUR col Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base (FIRB).

Studio pubblicato su Nature Medicine - 9 Dicembre 2013:
Regulatory T cell proliferative potential is impaired in human autoimmune disease

Fortunata Carbone1,2,9, Veronica De Rosa1,3,9, Pietro B Carrieri4, Silvana Montella4, Dario Bruzzese5, Antonio Porcellini6, Claudio Procaccini1,2, Antonio La Cava7 & Giuseppe Matarese2,8

1Laboratorio di Immunologia, Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale, Consiglio Nazionale delle Ricerche (IEOS-CNR), Napoli, Italy.
2Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università di Salerno, Baronissi Campus, Baronissi, Salerno, Italy.
3Unità di NeuroImmunologia, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Fondazione Santa Lucia, Roma, Italy.
4Dipartimento di Neuroscienze, Università di Napoli Federico II, Napoli, Italy.
5Dipartimento di Scienze Mediche Preventive, Università di Napoli Federico II, Napoli, Italy. 6Dipartimento di Biologia, Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, Università di Napoli Federico II, Napoli, Italy.
7Department of Medicine, David Geffen School of Medicine, University of California–Los Angeles, Los Angeles, California, USA.
8IRCCS MultiMedica, Milano, Italy.
9These authors contributed equally to this work.


Achille Daga
FONTE: