CONTATORE PERSONE

16/11/20

Popolazione e...

 

Aggiornamento POPOLAZIONE
⤵️
www.worldometers.info/it/

Coronavirus (COVID-19)

 

Attualmente non esiste ancora un vaccino 
contro
il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 che causa la malattia COVID-19. Ma quasi 200 potenziali vaccini sono in fase di valutazione sugli animali in laboratorio e, in alcuni casi, testati anche sull’uomo grazie a dei volontari. Questi test dovrebbero permettere di valutare la sicurezza di questi potenziali vaccini e la loro capacità di innescare una risposta immunitaria in funzione della dose iniettata.

CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:

https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/per-le-malattie/coronoavirus-covid-19?fbclid=IwAR1OribCkpvjd1T6cNFdQ4OWUsqQ73UMk0tneqL9h4WopLE50GpRY79XGb8



Fluad 2020/2021

Fluad 2020/2021, Sospensione iniettabile in siringa pre-riempita

Vaccino influenzale inattivato, antigene di superficie, adiuvato con MF59C.1


LINK
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_004166_031840_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3

DAL TESTO PDF:

Avvertenze e precauzioni Informi il medico prima della vaccinazione se lei ha una risposta immunitaria scarsa (immunodeficienza o assunzione di medicinali che compromettono il sistema immunitario).

Possono verificarsi svenimento, sensazione di svenimento o altre reazioni correlate allo stress, come risposta a qualunque iniezione con ago. Informi il medico o l'infermiere se ha già avuto una reazione di questo tipo in precedenza. Il medico deciderà se lei debba essere vaccinato.

Se per qualsiasi ragione deve effettuare un esame del sangue pochi giorni dopo la vaccinazione antinfluenzale, informi il medico.

Questo perché in alcuni pazienti vaccinati di recente, sono stati osservati risultati falsi positivi negli esami del sangue.

Come accade con tutti i vaccini, è possibile che Fluad non conferisca una protezione completa a tutte le persone vaccinate.

È possibile che  non si abbia una risposta immunitaria protettiva in tutte le persone che sono state vaccinate. 


GUIDA ALLE CONTROINDICAZIONI ALLE VACCINAZIONI

Quinta edizione – Febbraio 2018
Allegato al parere del Consiglio Superiore di Sanità del 23 marzo 2018


PDF:

https://www.burlo.trieste.it/sites/default/files/generali/Guida_alle_controindicazioni_alle_vaccinazioni_bozza_febbraio_2018_allegato_parere_23_marzo_2018_30marzo2018.pdf.pdf


Studi relativi al CT

La verità fa male...
Covid-19


Germania meno positivi con test PCR 25 cicli
Italia più positivi con test PCR 35 cicli
CT, Cycle threshold (“ciclo-soglia”)
Molti test qPCR utilizzano un cut-off Ct di 40, consentendo il rilevamento di pochissime molecole di RNA di partenza.
La quantità di cicli necessari a rendere visibile l'RNA virale nei tamponi può indicare la gravità del caso e la sua contagiosità.
Studi relativi al CT
Gli studi su questo argomento hanno mostrato che, nei primi giorni di infezione, i pazienti hanno valori CT inferiori a 30 e spesso inferiori a 20, cioè con un alto livello di virus (e di contagiosità); man mano che il corpo elimina il coronavirus, i valori CT aumentano gradualmente (diminuisce la carica virale). Studi più recenti hanno dimostrato che una carica virale più elevata può avere un impatto profondo sulla contagiosità di una persona e riflettere anche la gravità della malattia da Covid-19. In uno studio pubblicato di recente su Clinical Infectious Diseases, i ricercatori guidati da Bernard La Scola, un esperto di malattie infettive presso IHU-Méditerranée Infection, hanno esaminato 3.790 campioni positivi con valori CT noti per vedere se contenevano virus vitali. La Scola e i suoi colleghi hanno scoperto che il 70% dei campioni con valori CT di 25 o inferiori avrebbe potuto effettivamente replicarsi, rispetto a meno del 3% dei casi con valori CT superiori a 35.
Qualche virologo, infettivologo o biologo vuole rispondere ... Grazie!

Achille Daga https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3271913266250908&set=a.110770439031889&type=3&theater


 

Covid - bozza del protocollo per le cure a casa

ROMA 14 NOVEMBRE 2020

Arrivano le linee di indirizzo rivolte ai medici di famiglia per la cura dei pazienti Covid a casa. Nella bozza di Protocollo messo a punto dal gruppo di lavoro del ministero della Salute, di cui fanno parte anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli e altri membri del Cts, vengono indicati tra l'altro i farmaci da utilizzare nelle terapie a domicilio. Il documento - spiegano fonti del Ministero - ha come obiettivo la diminuzione della pressione sugli ospedali, attraverso il monitoraggio e la gestione dei pazienti a domicilio, con modalità omogenee su tutto il territorio nazionale.

I medici di medicina generale, in collaborazione con le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) potranno seguire i pazienti Covid-19 a domicilio, indicare il trattamento farmacologico e monitorare a distanza alcuni parametri. Il paracetamolo viene indicato per i sintomi febbrili, gli antinfiammatori se il quadro clinico del paziente Covid inizia ad aggravarsi, i cortisonici solo in emergenza per evitare di aggredire il sistema immunitario del malato. Nessun antireumatico, nè antibiotici. Eparina per le persone che hanno difficoltà a muoversi.

Nel testo sono contenute anche le diverse classificazioni della malattia: l'infezione viene ritenuta lieve se il paziente ha febbre ma assenza di dispnea e alterazioni radiologiche. È moderata se il malato ha la polmonite con evidenza radiologica e l'ossigenazione del sangue si attesta sui valori di soglia. Severa quando l'ossigenazione è al di sotto della soglia, è presente un'alta frequenza respiratoria e si riscontrano infiltrazioni polmonari. Viene infine definita come malattia in stadio critico se sono presenti insufficienza respiratoria, shock settico o insufficienza multiorgano.

Il documento dà anche le indicazioni per stabilire un'alleanza terapeutica con il paziente e il suo caregiver. Sarà la valutazione del medico di medicina generale, caso per caso, a indicare quando il paziente non può essere più curato a casa ma deve essere portato in ospedale.

Il protocollo era atteso da tempo, lo stesso sindacato dei medici italiani (Smi) nelle scorse settimane aveva chiesto a gran voce all'Istituto superiore di sanità di fornire linee guida chiare per tutti. Ma adesso che la bozza sta circolando, i camici bianchi esprimono sconcerto e irritazione per non essere stati coinvolti nel tavolo di lavoro, oltre a non condividere le indicazioni terapeutiche.
CONTINUA:

www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/13/bozza-protocollo-cure-a-casa-no-antibiotici-e-cortisone_1d96e361-8a88-4a1e-8131-96cf6f6dacb9.html?fbclid=IwAR21DCVl5jdkwUdDl_baRpMH9MuQ0SJOtJks5MNGai0fnnMNBfxeV7cS2pA

02/11/20

Leggere e Informarsi NON FA MAI MALE


Questa piattaforma web che verrà utilizzata come ambiente  di INFORMAZIONE E STUDIO per tutti coloro che sono curiosi e assetati di conoscenza.

v@ccini e molto altro



Tutto ciò che c'è da sapere è qui 

se non si apre copia il link poi aprilo con Google

www.popolounicoevoluzione.org/vaccini


12/10/20

Cure e visite pediatriche...


Cure e visite pediatriche in epoca Covid. Ecco le raccomandazioni della Sip

A seconda della presenza o meno dei sintomi serve richiamare i piccoli che in questi mesi hanno saltato vaccinazioni o controlli di routine a causa dell'emergenza Covid-19, creando percorsi differenziati per i bimbi sani o malati che si rivolgono al pediatra. In vista della stagione influenzale, gli esperti della Società italiana di pediatria (Sip) hanno firmato le Raccomandazioni per l'assistenza sanitaria e le visite pediatriche in era Covid-19


CONTINUA NEL LINK :  
⬇️
www.doctor33.it/pediatria/cure-e-visite-pediatriche-in-epoca-covid-ecco-le-raccomandazioni-della-sip-/?xrtd=CLATXPLCSVLVAPPYXCAVSCR

09/10/20

parrucchieri d.o.c. di origine controllata

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05/10/20

il mio mondo di informazioni e' arrivato a 507.101 visualizzazioni GRAZIE A TUTTI

 grazie a tutti i lettori.



Italia
323.294


Stati Uniti
86.333

Russia
27.538

Germania
15.589

Ucraina
8.534

Francia
5.816

Spagna
2.041

Polonia
1.946

Regione sconosciuta
1.818

Irlanda
1.627

Svizzera
1.469

Cina
1.127

Estonia
1.036

Regno Unito
997

Hong Kong
937

Filippine
732

Canada
712

Emirati Arabi Uniti
612

Svezia
440

Altro
24.503

Ringrazio tutte quelle persone che hanno la pazienza di continuare initerrottamente le mie informazioni riportate nel blog: https://laccsvivistadasam.blogspot.com/



NON SOLO GLI ITALIANI LEGGONO IL MIO BLOG ,  ne sono onorata che anche L'ESTERO SEGUE LE INFORMAZIONI RIPORTATE come gia' avrete notato SONO SCRITTE QUI SOPRA .

AD OGGI 5/10/2020 SIAMO ARRIVATI  a
507.101   visualizzazioni ...che dire
GRAZIE A TUTTI

vuol dire che non ho fatto un lavoro a tempo perso...  ANCHE SE NON SONO RETRIBUITA DEVO DIRE CHE DI SODDISFAZIONI NE
 HO AVUTE TANTE GRAZIE A TUTTI VOI e AL VOSTRO SOSTEGNO .
UN CARO ABBRACCIO Stefania Melis

questo mondo ancora sconosciuto ... S.M.

 


Sono ancora in corso numerosi studi che indagano altri elementi, tra le cause della sclerosi multipla.
Un numero crescente di ricerche, ad esempio, ha portato alla luce il ruolo del 
fumo come fattore di rischio sia nello sviluppare la malattia, sia nell’aumentare la sua progressione.

SCLEROSI MULTIPLA E......... ALTRI ACCENNI

 

Sono stati studiati differenti virus e batteri, come potenziali fattori che possono scatenare l’insorgere della malattia. In particolare numerose ricerca hanno indicato un ruolo significativo nel virus Epstein-Barr (responsabile della mononucleosi) che può concorrere, insieme ad altri fattori, all’insorgenza delle SM.
CIT Aism

Accenni di SCLEROSI MULTIPLA




La sclerosi multipla non è ereditaria
.

Non è geneticamente trasmissibile tra genitori e figli, ma studi epidemiologici hanno riscontrato una 
maggiore frequenza all’interno dello stesso nucleo familiare. L’incidenza è comunque molto bassa: figli e fratelli o sorelle di persone con SM hanno un rischio di sviluppare la malattia di poco più alto rispetto a chi non ha casi in famiglia (circa 3-5%).

Sclerosi multipla e.............





In alcune aree del mondo, la sclerosi multipla è più frequente. In particolare, allontanandosi dall’equatore sembra aumentare l’incidenza. Questa correlazione può dipendere dall’assenza di esposizione alla luce del sole e alla vitamina D. Anche se ancora non è chiaro se un supplemento di vitamina D può aiutare a prevenire la malattia, numerosi studi confermano che un basso livello di vitamina D nel sangue rappresenti un fattore di rischio per la SM.

01/10/20

Ma è davvero Narcisista Patologico/a o un semplice “stronzo/a”?

Le paure del narcisista patologico e del manipolatore perverso.

Il Ritorno del Narcisista Patologico - perchè e quando torna?

Si distinguono due discopatie: la protrusione discale e l’ernia del disco


Che cos’è la protrusione discale? La protrusione è la discopatia più comune e si caratterizza per una fuoriuscita del disco dal suo spazio naturale e l’invasione di quello circostante, fino al contatto con le vicine radici nervose. Questo fenomeno può verificarsi quando il disco perde spessore o va incontro a disidratazione. La protrusione determina un dolore che può irradiarsi lungo il nervo sciatico (nella parte posteriore della gamba), oppure lungo il nervo crurale, coinvolgendo la coscia nella parte anteriore e l’inguine. La diagnosi si effettua nel corso di una visita specialista e può avvalersi anche di una risonanza magnetica. Cosa fare in caso di protrusione? La terapia è inizialmente conservativa mediante prescrizione farmacologica; durante la fase acuta infatti occorre eliminare il dolore e l’infiammazione con l’assunzione di farmaci analgesici (come il paracetamolo), antinfiammatori oppure cortisone. In genere, il medico prescrive anche un farmaco miorilassante, per rilassare la muscolatura. In fase acuta può inoltre essere di aiuto, per alleviare i sintomi e accelerare il recupero, affidarsi all’osteopatia o alla chiropratica; queste pratiche però da sole non bastano e non sostituiscono la ginnastica (ginnastica posturale, metodo Feldenkreis, Pilates, yoga) necessaria in una seconda fase e fondamentale per evitare ricadute. Tra le opzioni per contrastare il dolore, anche l’ozonoterapia: si tratta di un’infiltrazione di una miscela di ossigeno e ozono che viene iniettata nei piani muscolari o nei pressi del forame vertebrale, il canale contenente il midollo spinale. L’ozonoterapia disinfiamma e riduce il volume del disco, consentendone il rientro dalla protrusione. È un trattamento efficace, ma così come le altre tecniche infiltrative percutanee non risolve definitivamente il problema al disco e al momento non vi sono studi che ne provino la maggior efficacia rispetto ad altri trattamenti. L’ernia del disco Se il deterioramento del disco porta alla rottura del disco stesso, si ha la fuoriuscita del nucleo polposo che va a invadere lo spazio circostante con conseguente compressione delle radici nervose che determina infiammazione e dolore. Il trattamento dell’ernia del disco dipende dalla situazione: in alcuni casi non occorre alcuna operazione, ma è sufficiente procedere come con una protrusione: terapia farmacologica, trattamenti manipolativi e ginnastica. Se l’ernia è di media entità, si sceglie dapprima un approccio conservativo, i cui risultati sono però tenuti sotto stretto controllo. Se trascorsi 6-7 mesi, non si sono ottenuti i miglioramenti sperati e l’ernia non si è risolta, il neurochirurgo può optare per l’asportazione della stessa. In altri casi, più rari, invece l’operazione è necessaria. Sono i casi in cui si ha un interessamento del nervo motorio, che porta a disturbi della sensibilità e della forza dei piedi. L’intervento si effettua in anestesia generale e richiede una breve degenza, in genere una notte di ricovero. Dopo circa un mese dall’intervento, il paziente deve dedicarsi alla ginnastica per rafforzare i muscoli della parte centrale del corpo che conferiscono stabilità alla colonna.
CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:

https://www.humanitas.it/news/22351-protrusione-discale-ed-ernia-del-disco-cosa-si-interviene

colonna-vertebrale-schiena




Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo.

B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia).



da Redazione Iunoy, 23 Settembre 2016 2.6k {icon} {views} Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo. colonna-vertebrale-schiena B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia). scapole-schiena SCHIENA: PRINCIPALI PATOLOGIE Data la sua dimensione e la sua importanza sono moltissime le patologie legate alla schiena. Genericamente indicate col nome di mal di schiena, le patologie possono interessare sia le ossa quanto i muscoli e i dischi cartilaginei della spina dorsale. Di seguito si riportano le principale patologie collegate ai dolori della schiena: Artrosi Scoliosi Fratture osteoporotiche Stenosi spinale Dismetrie degli arti inferiori Tumori ossei
CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:

https://iunoy.com/schiena/