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Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
«Il comitato per i medicinali umani dell’EMA (CHMP) ha raccomandato di concedere un’estensione dell’indicazione per il vaccino COVID-19 Comirnaty per includere l’uso nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Il vaccino, sviluppato da BioNTech e Pfizer, è già approvato per l’uso in adulti e bambini di età 12 e superiori».
Per approvare l’uso di emergenza del siero genico sperimentale anche sui bimbi più piccoli l’European Medicines Agency ha fatto peggio della Food and Drug Administration: ha fatto sparire dalle sue comunicazioni ufficiali ogni rischio di miocarditi nei fanciulli tra le eventuali cause avverse del Comirnaty, come segnalato in un documento fornito dalla stessa Pfizer alla FDA nella richiesta (subito concessa) per l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA).
ma ricordiamo anche CHE:
– Introdotto dal 6/12 il green pass “rafforzato”: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione;
– la validità del green pass “rafforzato” scende da 12 a 9 mesi;
– dal 6/12/2021 al 15/1/2022 valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;
– il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6/12 anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
– l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”;
– ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”;
– vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15/12;
– richiamo obbligatorio (la terza dose ndr) per professioni sanitarie dal 15/12;
– rafforzamento sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del dl, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente.
Norme che non sono cambiate:
– la mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti;
– restano invariate le tipologie e le durate dei tamponi.
Obbligo vaccinale non solo per il personale sanitario e delle Rsa, come finora, ma anche “per il personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico”.
“L’atto di accertamento dell’inadempimento – si legge nella bozza – determina l’immediata la sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati. La sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato al datore di lavoro dell’avvio e del successivo completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo”.
Campagna di informazione sui media per spingere sulle vaccinazioni.
“Al fine di promuovere un più elevato livello di copertura vaccinale – si legge nel testo –il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri elabora un piano per garantire i più ampi spazi sui mezzi di comunicazione di massa per campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione anti-Sars-CoV-2. All’attuazione del presente comma, si provvede nei limiti delle risorse iscritte nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri e destinate alle suddette finalità”.
Le nuove regole saranno già valide in zona bianca ma solo per il periodo delle feste natalizie, dal 6 dicembre al 15 gennaio. Poi si valuteranno i dati e la situazione dei contagi.
Non cambieranno le regole in zona rossa, quindi le limitazioni agli spostamenti e le chiusure scatteranno per tutti, anche se vaccinati. Sempre secondo quanto emerso fino ad ora, saranno intensificati i controlli sul Green pass. Alla stretta per i non vaccinati o guariti, corrisponderà un più generale irrigidimento dei controlli.
RICAPITOLANDO
Introdotto dal 6 dicembre il green pass “rafforzato”: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione; la validità del green pass “rafforzato” scende da 12 a 9 mesi;
dal 6 dicembre al 15 gennaio valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;
il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”,
ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”,
vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15 dicembre;
richiamo obbligatorio per professioni sanitarie dal 15 dicembre;
rafforzamento sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del decreto, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente.
Norme che non sono cambiate:
la mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti; restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi.
Domani, invece, dovrebbe arrivare il via libera dell’Ema, subito a seguire quello dell’Aifa, sui vaccini anti-Covid per i bambini dai 5 ai 12 anni. Nel corso della riunione tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza si sarebbe comunque convenuti, secondo indiscrezioni, di non inserire l’obbligo vaccinale per i più piccoli, né di prevedere per loro l’obbligo di Green pass, come caldeggiato da alcuni addetti ai lavori.
Per i bambini, o meglio gli under 12, non dovrebbe dunque essere introdotto né l’obbligo di vaccino né quello di Green pass, una volta che l’Agenzia italiana del farmaco introdurrà il vaccino per ‘scudarli’ dal coronavirus. Sarà avviata una campagna di sensibilizzazione per tranquillizzare le famiglie.
“La situazione italiana oggi è sotto controllo, in una delle situazioni migliori in Europa, grazie alla campagna italiana che è stata un successo notevole. Voglio ringraziare gli italiani. La copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi. Per questo abbiamo deciso di anticipare la terza dose a cinque mesi”.
Poi aggiunge: “È importante non sottovalutare le diversità di comportamenti, di vedute, né sottovalutare ne criminalizzare ma cercare di continuare sulla strada, cercando di convincere, non credo ci siano alternative”.
E ancora: “Controlli ai valichi che sono molto complicati, più di quelli di chi arriva in treno o in aereo in Italia dall’estero. Stiamo pensando a dei controlli a campione. Coinvolgiamo anche la polizia municipale, i vigili, ricorda il presidente del Consiglio, spiegando che sarà il ministro Lamorgese ad occuparsi del meccanismo dei controlli che potrebbe essere differente rispetto al passato.
Sullo stato di emergenza “non mi azzardo a dire nulla ma la domanda che bisogna porsi è: a noi interessa prolungare l’emergenza o avere tutta la struttura che ci ha permesso di affrontare la pandemia? La strada di buonsenso è quella di chiedersi di mantenere questa struttura senza prolungare un altro stato di emergenza, ma non lo so se questo è possibile”.
TROVERETE TUTTO QUI:
Thierry Baudet, leader del partito populista olandese Forum-for-Democracy (FFD), ha suscitato indignazione tra l’establishment quando ha paragonato le politiche discriminatorie del suo governo nei confronti dei non vaccinati a quelle degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
In un post su Twitter di domenica, Baudet ha dichiarato: “La situazione attuale può essere paragonata agli anni ’30 e ’40. I non vaccinati sono i nuovi ebrei; gli esclusori ignoranti sono i nuovi nazisti e membri del NSB (Movimento nazionalsocialista nei Paesi Bassi). Ecco, l’ho detto».
Le dichiarazioni di Baudet sono in risposta a una newsletter del sondaggista Maurice de Hond, in cui ha espresso preoccupazione per la proposta del governo di vietare luoghi specifici a tutte le persone non vaccinate.
De Hond, che è ebreo, riconosce lo stesso modello di lenta e sistematica esclusione delle persone che imita “le esperienze dei miei genitori di un periodo che è la pagina più nera della nostra storia”.
Com’era prevedibile, la sinistra ha immediatamente lanciato attacchi contro il leader popolare. Il vice primo ministro uscente dei Paesi Bassi e ministro della Salute Hugo de Jonge ha definito le dichiarazioni di Baudet “disgustose, totalmente inappropriate e molto offensive per molte persone”. Inoltre, Sigrid Kaag, leader del partito di sinistra Democratici 66, ha commentato su Twitter, “danneggia gravemente l’autorità e la dignità della Camera. Mi vergogno per questo”.
Per esemplificare ulteriormente la sconcertante verità nelle dichiarazioni di Baudet, molti hanno chiesto il suo arresto.
È pericoloso qualificare le persone (i non vaccinati) come capri espiatori, fonti di malattie o profittatori, spiega il partito FvD. Storicamente, ci sono stati (e ci sono) esempi vasti e conclusivi del copione del genocidio che iniziano tutti con la disumanizzazione politica e sociale della popolazione “incriminata”.
Il partito di Baudet ha spiegato che prima e durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi comuni furono così accecati dalla propaganda che in realtà incoraggiarono la caccia agli ebrei. Sono stati così severamente sottoposti a lavaggio del cervello che si sono sentiti moralmente obbligati ad aiutare a facilitare la lenta e miserabile scomparsa di persone e famiglie innocenti. I paralleli con le politiche di oggi sono scioccanti.
Secondo Hugo de Jonge, solo le persone vaccinate si assumono la responsabilità sociale. Le persone non vaccinate sono “antisociali” e quindi meritano di essere espulse dalla società. Inoltre, chiunque si lascia pungere lo fa disinteressatamente “per gli altri”. Chi non si lascia pungere “vive solo per se stesso”.
Secondo la propaganda di stato, le persone non vaccinate uccidono i vaccinati occupando i letti d’ospedale, impedendo alle persone vaccinate di subire un intervento chirurgico.
CONTINUA: https://www.databaseitalia.it/lolocausto-non-e-iniziato-con-i-campi-di-sterminio-e-iniziato-con-propaganda-allarmismo-capri-espiatori-e-segregazione/
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Domenica, il dottor Fauci, ha aperto la porta a una vita di booster di richiamo di sieri Covid.
Alla faccia del vaccino che fornisce “protezione per tutta la vita” come ci era stato promesso.
“Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha recentemente affermato che c’è un’alta probabilità che siano necessari booster ogni anno. Pensa che sia una possibilità o crede che potrebbe essere anche prima, per esempio ogni sei mesi?”, ha chiesto la giornalista di sinistra Martha Raddatz.
CIARLATANO, TRUFFATORE, PROFITTATORE. ANTHONY FAUCI FINALMENTE SMASCHERATO
“Sai, seguiamo i dati su quanto spesso ne avremo bisogno. Speriamo, e questo è ciò che stiamo esaminando con molta attenzione, in modo che quel terzo richiamo con l’mRNA non solo faccia aumentare la protezione, ma che ne aumenti la durata in modo che non ne avremo necessariamente bisogno ogni sei mesi o un anno. Speriamo che duri di più. In caso contrario, e i dati mostrassero che ne abbiamo bisogno più spesso, allora lo faremo, ma ci stiamo assicurando di proteggere la popolazione in modo ottimale e facciamo tutto il necessario per assicurarti di farlo ”, ha risposto Fauci.
DR. FAUCI: Il dottor Mengele del Quarto Reich
continua: https://www.databaseitalia.it/14301-2/
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"Ogni giorno, secondo le statistiche, muoiono 800 anziani che si sono vaccinati per l'influenza, ma non c'è alcuna correlazione tra il vaccino e i decessi". Lo ha affermato oggi Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg). ''I dati dell'Istat dicono che ogni giorno in Italia muoiono circa 1800 persone, con punte fino a duemila nei mesi invernali - ha sottolineato Cricelli - La maggior parte dei decessi, circa 1600 al giorno, avviene in persone anziane. Il tasso vaccinale supera il 50% negli over 65. Quindi ogni giorno muoiono circa 800 persone che si sono vaccinate. Non vi è alcuna correlazione tra la somministrazione del vaccino e i decessi. Salvo circostanze eccezionali, tutte da dimostrare, le cause della morte sono le solite: cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie e altro". Secondo Cricelli il legame tra vaccini e morti sospette è smentito dai dati epidemiologici. ''Dobbiamo dunque ricondurre gli eventi che si stanno verificando nelle ultime ore a una seria analisi scientifica. - ha sottolineato - Come dimostrano i dati epidemiologici a nostra disposizione, è evidente che le morti fra gli anziani, da sempre, sono più frequenti e non sono causate dalla vaccinazione antinfluenzale. Gli anziani - ha aggiunto Cricelli - costituiscono la popolazione più fragile e, indipendentemente dalla vaccinazione antinfluenzale, fanno registrare percentuali di mortalità più elevate. Ma, proprio per la loro condizione di fragilità, è importante che si vaccinino contro l' influenza. Altrimenti assisteremmo a un numero di morti sicuramente maggiore''.
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In evidenza
Continua per la quarta settimana consecutiva l’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione che, a livello nazionale, è ormai prossimo a 100 casi per 100,000 abitanti.
È stabile, a livello nazionale, la velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio corrente con un Rt elevato nella maggior parte delle regioni Italiane, sempre al di sopra della soglia epidemica.
L’Rt calcolato sui soli casi ospedalizzati si mantiene oltre la soglia epidemica con conseguente aumento nei tassi di occupazione sia in area medica che in terapia intensiva.
Nell’attuale contesto di riapertura, una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali vigenti, in particolare gli ultraottantenni, rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di COVID-19 e favorire un rallentamento della velocità di circolazione del virus SARS-CoV-2.
In considerazione dell’attuale trend epidemiologico e della contemporanea circolazione di altri virus respiratori come l’influenza, si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le misure raccomandate sull’uso delle mascherine, del distanziamento fisico - prevenendo le aggregazioni - e dell’igiene delle mani.
La
mia vita condizionata da un intestino ribelle
www.giovanioltrelasm.it/2017/11/intestino-sclerosi-multipla/