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01/03/22

ghiandole salivari

Le ghiandole salivari sono gli organi deputati alla produzione della saliva, un liquido ricco di anticorpi ed enzimi necessario ad avviare la digestione dei cibi e a proteggere la bocca dalle infezioni.

Si distinguono in maggiori e minori; le maggiori, pari e simmetriche, sono la ghiandola parotide, localizzata al davanti e al di sotto dell’orecchio, la sottomandibolare sottolinguale, presenti rispettivamente inferiormente alla mandibola e sul pavimento della bocca.

Le ghiandole salivari minori, invece, di dimensione più piccola, sono distribuite a livello della bocca e della lingua.

Ciascuna ghiandola è costituita da un parenchima atto alla produzione della saliva e da un dotto escretore.

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Le ghiandole salivari possono essere colpite da patologia tumorale benignamalignacalcoli o da lesioni infiammatorie.

I tumori benigni sono i più frequenti e coinvolgono prevalentemente la ghiandola parotide e la sottomandibolare.

Quelli maggiormente riscontrati sono l’adenoma pleomorfo e il  cistoadenolinfoma tumore di Warthin.

Questi  tumori hanno una lenta evoluzione, si manifestano come rigonfiamento in regione parotidea (orecchio,collo) o al di sotto della mandibola e sono generalmente asintomatici.

Nel caso in cui il gonfiore,  si accompagni ad un intenso dolore della regione, in corrispondenza dei pasti, siamo di fronte al quadro caratteristico della calcolosi salivare.

Questa è dovuta alla presenza di calcoli a livello del dotto escretore che, ostruendo il normale deflusso della saliva, ne determinano il ristagno a monte dell’ostruzione con comparsa di gonfiore e dolore.

Un morso ripetuto a livello del labbro o un trauma possono provocare un’ostruzione del dotto escretore della ghiandola e conseguente formazione di una cisti al cui interno si accumula saliva: la ranula, patologia frequente delle ghiandole salivari minori soprattutto nei bambini.

Non ultime per importanza le patologie infiammatorie e infettive delle ghiandole salivari delle quali è importante determinarne la causa per la scelta terapeutica corretta.
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L’esame delle ghiandole salivari da parte del medico permette di scoprire noduli o eventuali masse di nuova formazione, che, in alcuni casi, possono far sospettare un problema di tipo oncologico.

L’esame clinico deve essere supportato da una diagnostica radiologica.

L’ecografia permette di fornire informazioni sulle flogosi, sui calcoli e sulla presenza di eventuali tumori.

Nel caso in cui si sospetti un tumore, va affiancato un ago-aspirato ecoguidato che permette l’analisi delle cellule e un primo orientamento diagnostico.

Qualora fosse confermata la natura tumorale, l’indagine più mirata è la risonanza magnetica per valutare le dimensioni del tumore, l’esatta localizzazione e i rapporti con le strutture limitrofe.

In alcuni casi una semplice ortopantomografia può evidenziate la presenza di un calcolo.
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L’esame delle ghiandole salivari da parte del medico permette di scoprire noduli o eventuali masse di nuova formazione, che, in alcuni casi, possono far sospettare un problema di tipo oncologico.

L’esame clinico deve essere supportato da una diagnostica radiologica.

L’ecografia permette di fornire informazioni sulle flogosi, sui calcoli e sulla presenza di eventuali tumori.

Nel caso in cui si sospetti un tumore, va affiancato un ago-aspirato ecoguidato che permette l’analisi delle cellule e un primo orientamento diagnostico.

Qualora fosse confermata la natura tumorale, l’indagine più mirata è la risonanza magnetica per valutare le dimensioni del tumore, l’esatta localizzazione e i rapporti con le strutture limitrofe.

In alcuni casi una semplice ortopantomografia può evidenziate la presenza di un calcolo.
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Il trattamento varia in relazione al tipo di patologia.

Pertanto si va dalla terapia medica in caso di scialoadeniti (infiammazione della ghiandola) acute e croniche ad interventi chirurgici più o meno invasivi.

Il trattamento dei tumori è sempre chirurgico.

Si eseguono incisioni estetiche e la loro asportazione deve essere completa, mantenendo l’integrità del tumore per evitare che si ripresenti in futuro.

La calcolosi della ghiandola salivare prevede la rimozione del calcolo sino alla scialoadenectomia totale (asportazione totale della ghiandola).

In entrambi i casi è eseguito l’esame istologico sul pezzo prelevato, anche nei casi in cui venga asportata una ranula
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Quali sono i rischi e i vantaggi legati al trattamento?

La chirurgia delle ghiandole salivari espone a rischi di complicanze post-operatorie sia nel caso di patologia di natura tumorale o infiammatoria.

Questi sono legati ai rapporti che la ghiandola parotidea e sottomandibolare contraggono con i rami del nervo facciale, che se danneggiato provoca un deficit della mimica del volto.

Questa può essere transitoria o permanente.

L’esecuzione di un intervento chirurgico da parte di mani esperte e con la massima delicatezza permette di ridurre al minimo il rischio sino alla sua scomparsa, ciò non esime il chirurgo dal dovere di esplicitare la possibilità che si possa presentare.


La chirurgia delle ghiandole salivari interviene nella risoluzione delle patologie della parotidesottomandibolare e sottolinguale. Queste possono essere interessate dalla presenza di calcoliinfezioni croniche, nonché da tumori benigni e maligni.

Gli interventi sono molteplici e a seconda del quadro clinico prevedono l’asportazione parziale o totale della ghiandola salivare coinvolta.

CONTINUA:
https://www.alessiaspinzia.com/chirurgia-delle-ghiandole-salivari-genova/



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