CONTATORE PERSONE

03/12/25

777.777 Grazie a tutti , davvero.

Il mio blog “La Sclerosi Multipla… CCSVI vista da SAM, e NON solo”   ha raggiunto un traguardo che mai avrei immaginato: 777.777 visualizzazioni.

Un risultato che dedico a ciascuno di voi — lettori, amici, curiosi, ricercatori, pazienti, medici, familiari — che ogni giorno mi seguite, leggete, condividete e partecipate.

Il vostro interesse, il vostro affetto e la vostra presenza da ogni parte del pianeta sono per me una forza immensa.

Grazie a @tutti , davvero.


sclerosi multipla e ... Fenebrutinib





Fenebrutinib è un farmaco sperimentale orale inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) che agisce riducendo l'infiammazione e la progressione della sclerosi multipla (SM)

Fenebrutinib è un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK), un farmaco orale, sperimentale, che penetra all’interno del sistema nervoso centrale, reversibile e non-covalente. Inibisce l'attivazione delle cellule B del sistema immunitario periferico e della microglia, ossia delle cellule immunitarie residenti del sistema nervoso centrale.

 

Secondo quanto dichiarato dall’azienda farmaceutica che lo sta sperimentando, nello studio FENhance 2, il primo di due studi pivotali multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, fenebrutinib sperimentale ha dimostrato di ridurre significativamente il tasso annualizzato di ricadute (ARR) rispetto al farmaco teriflunomide, su un periodo di almeno 96 settimane, in un totale di 1.497 pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante.


La Professoressa 
Eleonora Cocco (Università di Cagliari, Responsabile Centro Regionale Sclerosi Multipla, Cagliari), ha partecipato alla sperimentazione del farmaco nello studio FENhance e spiega: «Lo studio è stato condotto con rigore, le persone sono state seguite attentamente e, nel nostro gruppo, non si sono evidenziati particolari problematiche relative alla sicurezza e all’aderenza dei partecipanti. Essendo lo studio in cieco, non sappiamo quali pazienti abbiano ricevuto il farmaco sperimentale o teriflunomide.

Dobbiamo
aspettare che vengano comunicati i risultati della sperimentazione per capire quale sia stata l’efficacia complessiva del trattamento».


In un altro studio pivotale, 
FENtrepid, condotto in 985 pazienti adulti con sclerosi multipla primariamente progressiva, secondo quanto dichiarato dall'azienda che ne sta curando la sperimentazione Fenebrutinib ha dimostrato la propria non inferiorità rispetto al farmaco Ocrelizumab nel ritardare l'insorgenza della progressione della disabilità in un periodo di trattamento di almeno 120 settimane.


Per misurare la progressione della disabilità è stato utilizzato un punteggio composito dato da tre “misure”:

la disabilità funzionale totale (EDSS),


la velocità di deambulazione (test dei 25 passi)


e


la funzione degli arti superiori (test dei 9 pioli), attraverso cui lo studio ha valutato il tempo all'insorgenza della progressione confermata della disabilità composita a 12 settimane (cCDP12).


In entrambi gli studi la sicurezza epatica è risultata in linea con i precedenti studi su fenebrutinib. Ulteriori dati di sicurezza sono in fase di valutazione.



Allo studio FENtrepid, come allo studio FENhance, ha partecipato anche la 
Professoressa Matilde Inglese (Università degli Studi di Genova, Responsabile Centro Sclerosi Multipla Ospedale San Martino, Genova), che spiega:

«lo studio, effettuato in doppio cieco come gli studi FENhance, ha coinvolto persone con sclerosi multipla primariamente progressiva che avevano dimostrato un certo grado di progressione clinica. Erano arruolabili sia persone con SM progressiva che avevano dimostrato attività di malattia alla risonanza sia pazienti che avevano una forma progressiva non attiva. Abbiamo monitorato l’andamento delle diverse misure cliniche di disabilità previste dallo studio e abbiamo effettuato regolarmente le risonanze magnetiche previste dal protocollo sperimentale. Dovremo aspettare i risultatati per avere l’esatta evidenza dell’effetto del farmaco sperimentale».


Al momento, come hanno sottolineato la Professoressa Cocco e la Professoressa Inglese, non sono stati resi noti i dati completi degli studi, che l’azienda presenterà in occasione dei prossimi congressi scientifici, una volta che saranno disponibili, prevedibilmente nella prima metà del 2026, anche i risultati del secondo studio sulla SMR (FENhance 1).


«Nella misura in cui i risultati confermeranno quanto anticipato – conclude la professoressa Cocco – potremo dire che per le persone si aggiungerà un’ottima prospettiva terapeutica, perché avranno un trattamento orale in grado di avere un effetto importante sull’infiammazione periferica che è all’origine delle ricadute e insieme di agire a livello del sistema nervoso centrale per rallentare la progressione della disabilità. Attendiamo dunque con interesse la pubblicazione dei risultati».


La Professoressa Inglese conferma:

«Siamo molto contenti che sia stato annunciato che entrambi i trial su Fenebrutinib abbiano raggiunto i propri obiettivi primari, perché si tratta di un farmaco con un meccanismo d'azione diverso rispetto a esistenti, che può agire sul sistema immunitario sia in periferia sia a livello del sistema nervoso centrale e quindi anche sulle cellule mieloidi o le cellule microgliali, che sono residenti nel sistema nervoso centrale e che sono più coinvolte nell’infiammazione cronica cosiddetta “smoldering”, localizzata nel sistema nervoso centrale, che agisce come brace sotto la cenere causando un danno neurodegenerativo progressivo e l’accumulo di disabilità anche in assenza di ricadute evidenti».








https://www.facebook.com/NONCHATTOloavetecapitoEcco/

Potrebbe inoltre NON essere idoneo a partecipare chi, in precedenza, ha ricevuto determinati trattamenti. COME FUNZIONA....fenebrutinib rispetto a teriflunomide (AUBAGIO)


COME FUNZIONA LA SPERIMENTAZIONE CLINICA FENhance 1 (GN41851)?

Questa sperimentazione clinica sta reclutando persone con un tipo di malattia chiamata sclerosi multipla recidivante (SMR).

Lo scopo di questa sperimentazione clinica è quello di confrontare gli effetti, positivi o negativi, di fenebrutinib rispetto a teriflunomide nei pazienti affetti da SMR. Ai partecipanti di questa sperimentazione clinica, le verrà somministrato fenebrutinib o teriflunomide (AUBAGIO) .



COME E’ POSSIBILE PARTECIPARE A QUESTA SPERIMENTAZIONE CLINICA?

Per poter partecipare a questa sperimentazione clinica, occorre avere un'età compresa tra 18 e 55 anni e deve esserle stata diagnosticata la SMR in base a criteri specifici. Occorre inoltre aver ottenuto un punteggio non superiore a 5,5 sulla scala EDSS (Extended Disability Status Scale, scala di invalidità espansa), essere in grado di completare il test dei 9 pioli con ciascuna mano in meno di 4 minuti ed essere in grado di completare il test di deambulazione dei 25 piedi cronometrato.

Non sono eleggibili per questo studio i soggetti che hanno la sclerosi multipla primariamenteprogressiva (SMPP) o la sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP) non attiva.
Potrebbe inoltre non essere idoneo a partecipare chi, in precedenza, ha ricevuto determinati trattamenti.

In caso un/una paziente ritenesse che questa sperimentazione clinica sia adatta a lui/lei e desideri prendervi parte, deve parlarne con il suo medico. Se il medico lo/la riterrà in grado di partecipare a questa sperimentazione clinica, potrà indirizzarlo/a al medico più vicino che segue la sperimentazione clinica. Al paziente verranno fornite tutte le informazioni che servono per decidere se partecipare alla sperimentazione clinica. I centri di sperimentazione clinica sono indicati in questa pagina.

Verranno eseguiti ulteriori esami al fine di verificare che il/la paziente possa ricevere i trattamenti somministrati in questa sperimentazione clinica. Alcuni di questi esami o procedure possono rientrare nelle normali cure mediche e possono venire eseguiti anche se non si partecipa alla sperimentazione clinica. In caso alcuni di questi esami fossero stati eseguiti di recente, potrebbe non essere necessario rifarli.

Prima di iniziare la sperimentazione clinica, verranno comunicati al/alla paziente tutti i rischi e i benefici della partecipazione alla sperimentazione. Verranno comunicati anche altri trattamenti disponibili, in modo che il/la paziente possa decidere se desidera ancora prendervi parte.

Durante la partecipazione alla sperimentazione clinica, sia gli uomini che le donne (se la paziente è in età fertile) non dovranno avere rapporti eterosessuali o, in caso contrario, dovranno adottare misure contraccettive per motivi di sicurezza. 

QUALE TRATTAMENTO VERRÀ SOMMINISTRATO A CHI ADERIRA’ A QUESTA SPERIMENTAZIONE CLINICA?

Tutti coloro che aderiranno a questa sperimentazione clinica saranno divisi in due gruppi inmodo casuale (come il lancio di una moneta) e riceveranno:

  • fenebrutinib sotto forma di due pillole due volte al giorno, oltre a una pillola "fittizia" di teriflunomide che verrà assunta una volta al giorno
  • OPPURE teriflunomide sotto forma di una pillola una volta al giorno, oltre a quattro pillole "fittizie" di fenebrutinib che verranno assunte come due pillole due volte al giorno

Ogni paziente avrà 1 probabilità su 2 di essere inserito in uno dei due gruppi. 

Questo è uno studio clinico "a doppio mascheramento", a significare che a entrambi i gruppi verranno somministrati trattamenti che sembreranno esattamente identici. Le pillole "fittizie" vengono utilizzate per evitare che medici e pazienti possano capire quale trattamento sta ricevendo ciascun gruppo.

Né il/la paziente, né il medico della sperimentazione clinica potranno scegliere o conoscere il gruppo di assegnazione. Tuttavia, il medico della sperimentazione clinica potrà scoprirlo qualora la sicurezza del/della paziente fosse a rischio. 


continua qui:  https://peripazienti.roche.it/it/trials/neurodegenerative-disorder/multiple-sclerosis/a-study-to-evaluate-the-efficacy-and-safety-of-fenebrut-75978.html












































https://www.facebook.com/NONCHATTOloavetecapitoEcco/