DISTURBI VISIVI:
rappresentati in particolare dalla
neurite ottica, che è uno dei più comuni sintomi d’esordio della
malattia, dallo sdoppiamento della visione (diplopia) e dal nistagmoLa
neurite ottica è uno delle manifestazioni cliniche piu’ frequenti della
SM ed è la piu’ comune causa di disturbo della vista tra quelli causati
dalla SM.
Solitamente si manifesta con un calo dell’acuità visiva, solitamente monooculare,spesso associato a dolore, che pregredisce nell’arco di giorni, seguito da una fase di stabilità e poi un recupero che può essere completo o meno. Altri disturbi della vista sono oscillopsia, legata alla presenza di nistagmo e diplopia, ossia la visione sdoppiata causata da un non perfetto allineamento dei bulbi oculari solitamente per una lesione a carico del sistema oculomotore.
SCOTOMA: Lo scotoma sta ad indicare, nel linguaggio medico, un'area di cecità, parziale o completa, all'interno del campo visivo, generalmente dovuta a lesioni del tessuto nervoso o, più raramente, a effetti indesiderati nell'uso di alcuni farmaci
È caratterizzata da una zona cieca, attorno alla quale la percezione visiva è generalmente buona. Si definisce scotoma negativo un'area di non visione all'interno del campo visivo: si manifesta sotto forma di macchia scura. Lo scotoma positivo viene percepito, invece, come una macchia a luminosità intermittente e di colore variabile.
Tra l'altro esiste anche uno scotoma fisiologico: è la zona cieca di Mariotte, l'area corrispondente alla papilla del nervo ottico ossia al punto in cui quest'ultimo emerge dalla retina; un piccolo oggetto posizionato in quella zona non risulterà visibile.
Lo scotoma è uno dei sintomi principali dell'emicrania con aura: la sua durata può variare dai 10 ai 50 minuti e la scomparsa parziale dal campo visivo è graduale.
STRUMENTI DIAGNOSTICI Il sospetto clinico di neurite ottica può essere supportato dall’esame oftalmoscopico del fundus oculare mentre il danno alle fibre del nervo ottico può essere obiettivato tramite l’analisi dei potenziali evocati visivi, che dimostrano un rallentamento della trasmissione dell’impulso.
TERAPIA FARMACOLOGICA La neurite ottica viene trattata come le altre manifestazioni di ricaduta di SM, cioè con un breve ciclo di terapia steroidea e.v. Alcune segnalazioni indicano che l’oscillopsia talora risponde a terapia con baclofen o gabapentin. TERAPIA NON FARMACOLOGICA L’oscillopsia causata dal nistagmo può talora essere resa meno fastidiosa utilizzando lenti prismatiche.
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NEWS
Nervi cranici: oltre alla neurite ottica iniziale, possono talvolta insorgere uno o più dei seguenti segni oculari: atrofia ottica parziale con pallore del margine temporale della papilla, alterazioni del campo visivo (scotoma centrale o restringimento del campo) od oftalmoplegia con diplopia transitoria (per il coinvolgimento del tratto tronco-encefalico che connette i nuclei del 3o, 4o e 6o nervo cranico). Nella neurite ottica, può insorgere papilledema, accompagnato da compromissione della visione. La pupilla colpita non si costringe alla luce, nello stesso modo dell’altra; comunque, altre alterazioni pupillari, la pupilla di Argyll Robertson e la cecità totale sono rare. Il nistagmo, di frequente riscontro, può essere legato a un danno cerebellare o del nucleo vestibolare. Sono rare le altre manifestazioni da coinvolgimento dei nervi cranici e, se presenti, sono generalmente secondarie a lesioni del tronco encefalico, a livello del nucleo del nervo cranico. La sordità è rara, mentre la vertigine è frequente. Occasionalmente, si può riscontrare un intorpidimento o una sindrome dolorosa (simile alla nevralgia del trigemino) del volto nonché paralisi o spasmo a carico di un emivolto.
Solitamente si manifesta con un calo dell’acuità visiva, solitamente monooculare,spesso associato a dolore, che pregredisce nell’arco di giorni, seguito da una fase di stabilità e poi un recupero che può essere completo o meno. Altri disturbi della vista sono oscillopsia, legata alla presenza di nistagmo e diplopia, ossia la visione sdoppiata causata da un non perfetto allineamento dei bulbi oculari solitamente per una lesione a carico del sistema oculomotore.
SCOTOMA: Lo scotoma sta ad indicare, nel linguaggio medico, un'area di cecità, parziale o completa, all'interno del campo visivo, generalmente dovuta a lesioni del tessuto nervoso o, più raramente, a effetti indesiderati nell'uso di alcuni farmaci
È caratterizzata da una zona cieca, attorno alla quale la percezione visiva è generalmente buona. Si definisce scotoma negativo un'area di non visione all'interno del campo visivo: si manifesta sotto forma di macchia scura. Lo scotoma positivo viene percepito, invece, come una macchia a luminosità intermittente e di colore variabile.
Tra l'altro esiste anche uno scotoma fisiologico: è la zona cieca di Mariotte, l'area corrispondente alla papilla del nervo ottico ossia al punto in cui quest'ultimo emerge dalla retina; un piccolo oggetto posizionato in quella zona non risulterà visibile.
Lo scotoma è uno dei sintomi principali dell'emicrania con aura: la sua durata può variare dai 10 ai 50 minuti e la scomparsa parziale dal campo visivo è graduale.
STRUMENTI DIAGNOSTICI Il sospetto clinico di neurite ottica può essere supportato dall’esame oftalmoscopico del fundus oculare mentre il danno alle fibre del nervo ottico può essere obiettivato tramite l’analisi dei potenziali evocati visivi, che dimostrano un rallentamento della trasmissione dell’impulso.
TERAPIA FARMACOLOGICA La neurite ottica viene trattata come le altre manifestazioni di ricaduta di SM, cioè con un breve ciclo di terapia steroidea e.v. Alcune segnalazioni indicano che l’oscillopsia talora risponde a terapia con baclofen o gabapentin. TERAPIA NON FARMACOLOGICA L’oscillopsia causata dal nistagmo può talora essere resa meno fastidiosa utilizzando lenti prismatiche.
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Nervi cranici: oltre alla neurite ottica iniziale, possono talvolta insorgere uno o più dei seguenti segni oculari: atrofia ottica parziale con pallore del margine temporale della papilla, alterazioni del campo visivo (scotoma centrale o restringimento del campo) od oftalmoplegia con diplopia transitoria (per il coinvolgimento del tratto tronco-encefalico che connette i nuclei del 3o, 4o e 6o nervo cranico). Nella neurite ottica, può insorgere papilledema, accompagnato da compromissione della visione. La pupilla colpita non si costringe alla luce, nello stesso modo dell’altra; comunque, altre alterazioni pupillari, la pupilla di Argyll Robertson e la cecità totale sono rare. Il nistagmo, di frequente riscontro, può essere legato a un danno cerebellare o del nucleo vestibolare. Sono rare le altre manifestazioni da coinvolgimento dei nervi cranici e, se presenti, sono generalmente secondarie a lesioni del tronco encefalico, a livello del nucleo del nervo cranico. La sordità è rara, mentre la vertigine è frequente. Occasionalmente, si può riscontrare un intorpidimento o una sindrome dolorosa (simile alla nevralgia del trigemino) del volto nonché paralisi o spasmo a carico di un emivolto.