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16/05/12

Fatica

Fatica: 
o astenia, senso di stanchezza estrema, intesa come mancanza di energia e sensazione di essere “esausti” più di quanto è normale attendersi in rapporto al livello di esercizio svolto.FaticaSi definisce fatica, o meglio astenia, il senso di stanchezza estrema, mancanza di energia e sensazione di essere “esausti” più di quanto è normale attendersi in rapporto al livello di esercizio svolto.
Questo sintomo è tra i più comuni tra i pazienti con SM e forse è uno dei più disabilitanti.

E’ importante distinguere l’astenia dai sintomi fisici della depressione anche se spesso queste due condizioni coesistono e si aggravano reciprocamente. Naturalmente è anche fondamentale essere certi che non esistano altre cause al di là della SM per la fatica come per esempio l’anemia e l’ipotiroidismo.
I meccanismi alla base della fatica nei pazienti con SM non sono ancora completamente compresi: tra le ipotesi un alterato equilibrio neuroendocrino o metabolico cerebrale o dei neurotrasmettitori cerebrali, la necessità di reclutare porzioni più ampie del cervello per svolgere i compiti che erano proprio delle aree lese o l’intervento di fattori immunitari.
STRUMENTI DIAGNOSTICINel caso di un sintomo così tanto soggettivo manca la possibilità di una valutazione oggettiva da parte del medico. Per valutare la gravità della fatica ci si basa pertanto sulla percezione del paziente, utilizzando scale di autovalutazione e questionari mirati a capire quanto esercizio il paziente può tollerare, come per esempio il Multiple Sclerosis Quolity of Life Inventory, la MS-specific fatigue scale.
TERAPIA FARMACOLOGICA Sono tre i farmaci attivi per via orale che sono stati maggiormente impiegati nella terapia di questo sintomo.Amantadina: un piccolo studio randomizzato di cross-over (in cui cioè in pazienti vengono divisi in due gruppi che alternativamente ricevono il farmaco o il placebo) ha dimostrato che questa molecola ha un’azione sulla percezione della fatica. Molti autori la considerano il farmaco di prima scelta.Modafinil: alcuni piccoli studi hanno dimostrato un certo livello di efficacia nel trattare la fatica per questo farmaco, e non si sono verificati effetti collaterali di rilievo.4-aminopiridina: si tratta di un bloccante i canali del potassio, studiato in un ampio studio randomizzato contro placebo su 70 pazienti.
Si è dimostrato un significativo effetto anche se si sono verificati eventi avversi tra cui parestesie, vertigini, instabilità posturale. Vi è inoltre il timore che possa indurre crisi epilettiche, se somministrato ad alte dosi. Attualmente in Italia è reperibile come farmaco galenico solo presso alcune farmacie.
APPROCCI NON FARMACOLOGICIUna corretta educazione del paziente può essere importante nel ridurre la fatica. Si sa ad esempio che questo sintomo è notevolmente peggiorato dall’esposizione ad alte temperature, per cui in estate è consigliabile fare docce fresche e condizionare l’ambiente dove vive il paziente.La fisioterapia, correggendo errate posture e insegnando al paziente al utilizzare al meglio le proprie forze muscolari può essere d’aiuto.Nel complesso il ruolo delle terapie farmacologiche è minoritario rispetto agli approcci che agiscono sullo stile di vita.

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