CONTATORE PERSONE

05/10/20

SCLEROSI MULTIPLA E......... ALTRI ACCENNI

 

Sono stati studiati differenti virus e batteri, come potenziali fattori che possono scatenare l’insorgere della malattia. In particolare numerose ricerca hanno indicato un ruolo significativo nel virus Epstein-Barr (responsabile della mononucleosi) che può concorrere, insieme ad altri fattori, all’insorgenza delle SM.
CIT Aism

Accenni di SCLEROSI MULTIPLA




La sclerosi multipla non è ereditaria
.

Non è geneticamente trasmissibile tra genitori e figli, ma studi epidemiologici hanno riscontrato una 
maggiore frequenza all’interno dello stesso nucleo familiare. L’incidenza è comunque molto bassa: figli e fratelli o sorelle di persone con SM hanno un rischio di sviluppare la malattia di poco più alto rispetto a chi non ha casi in famiglia (circa 3-5%).

Sclerosi multipla e.............





In alcune aree del mondo, la sclerosi multipla è più frequente. In particolare, allontanandosi dall’equatore sembra aumentare l’incidenza. Questa correlazione può dipendere dall’assenza di esposizione alla luce del sole e alla vitamina D. Anche se ancora non è chiaro se un supplemento di vitamina D può aiutare a prevenire la malattia, numerosi studi confermano che un basso livello di vitamina D nel sangue rappresenti un fattore di rischio per la SM.

01/10/20

Ma è davvero Narcisista Patologico/a o un semplice “stronzo/a”?

Le paure del narcisista patologico e del manipolatore perverso.

Il Ritorno del Narcisista Patologico - perchè e quando torna?

Si distinguono due discopatie: la protrusione discale e l’ernia del disco


Che cos’è la protrusione discale? La protrusione è la discopatia più comune e si caratterizza per una fuoriuscita del disco dal suo spazio naturale e l’invasione di quello circostante, fino al contatto con le vicine radici nervose. Questo fenomeno può verificarsi quando il disco perde spessore o va incontro a disidratazione. La protrusione determina un dolore che può irradiarsi lungo il nervo sciatico (nella parte posteriore della gamba), oppure lungo il nervo crurale, coinvolgendo la coscia nella parte anteriore e l’inguine. La diagnosi si effettua nel corso di una visita specialista e può avvalersi anche di una risonanza magnetica. Cosa fare in caso di protrusione? La terapia è inizialmente conservativa mediante prescrizione farmacologica; durante la fase acuta infatti occorre eliminare il dolore e l’infiammazione con l’assunzione di farmaci analgesici (come il paracetamolo), antinfiammatori oppure cortisone. In genere, il medico prescrive anche un farmaco miorilassante, per rilassare la muscolatura. In fase acuta può inoltre essere di aiuto, per alleviare i sintomi e accelerare il recupero, affidarsi all’osteopatia o alla chiropratica; queste pratiche però da sole non bastano e non sostituiscono la ginnastica (ginnastica posturale, metodo Feldenkreis, Pilates, yoga) necessaria in una seconda fase e fondamentale per evitare ricadute. Tra le opzioni per contrastare il dolore, anche l’ozonoterapia: si tratta di un’infiltrazione di una miscela di ossigeno e ozono che viene iniettata nei piani muscolari o nei pressi del forame vertebrale, il canale contenente il midollo spinale. L’ozonoterapia disinfiamma e riduce il volume del disco, consentendone il rientro dalla protrusione. È un trattamento efficace, ma così come le altre tecniche infiltrative percutanee non risolve definitivamente il problema al disco e al momento non vi sono studi che ne provino la maggior efficacia rispetto ad altri trattamenti. L’ernia del disco Se il deterioramento del disco porta alla rottura del disco stesso, si ha la fuoriuscita del nucleo polposo che va a invadere lo spazio circostante con conseguente compressione delle radici nervose che determina infiammazione e dolore. Il trattamento dell’ernia del disco dipende dalla situazione: in alcuni casi non occorre alcuna operazione, ma è sufficiente procedere come con una protrusione: terapia farmacologica, trattamenti manipolativi e ginnastica. Se l’ernia è di media entità, si sceglie dapprima un approccio conservativo, i cui risultati sono però tenuti sotto stretto controllo. Se trascorsi 6-7 mesi, non si sono ottenuti i miglioramenti sperati e l’ernia non si è risolta, il neurochirurgo può optare per l’asportazione della stessa. In altri casi, più rari, invece l’operazione è necessaria. Sono i casi in cui si ha un interessamento del nervo motorio, che porta a disturbi della sensibilità e della forza dei piedi. L’intervento si effettua in anestesia generale e richiede una breve degenza, in genere una notte di ricovero. Dopo circa un mese dall’intervento, il paziente deve dedicarsi alla ginnastica per rafforzare i muscoli della parte centrale del corpo che conferiscono stabilità alla colonna.
CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:

https://www.humanitas.it/news/22351-protrusione-discale-ed-ernia-del-disco-cosa-si-interviene

colonna-vertebrale-schiena




Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo.

B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia).



da Redazione Iunoy, 23 Settembre 2016 2.6k {icon} {views} Con il termine schiena, a volte chiamata anche dorso, ci si riferisce a quell’ampia zona del corpo compresa tra il collo ed i glutei e da cui poi si sviluppano gli arti e in cui sono contenuti tutti gli organi sensibili e fondamentali quali cuore, polmone, fegato e reni. La schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano. SCHIENA: ANATOMIA Lo scheletro della schiena si compone di due parti fondamentali: A) la colonna vertebrale e B) le scapole. A) La colonna vertebrale La colonna vertebrale é costituita da un insieme di segmenti ossei sovrapposti in pile, le cosiddette vertebre, separati ma interconnessi tra di loro mediante delle cartilagini. Le ossa della colonna vertebrale vengono, di solito, raggruppate in cinque “insiemi di ossa”. Procedendo dall’alto verso al basso troviamo: vertebre cervicali, ossa toraciche, ossa lombari, ossa sacrali e ossa del coccigee. Le dimensioni delle vertebre non sono uguali. Di fatti a seconda del peso che deve essere sopportato si trovano vertebre di dimensioni maggiori. Per tanto le dimensioni aumentano dal primo gruppo all’ultimo, con le vertebre cervicali che sono le più piccole sino ad arrivare a quelle del coccige su cui si scarica gran parte della funzione di sostegno. All’interno della colonna vertebrale passa il midollo spinale, svolgendo in questo modo anche la funzione di protezione e preservazione di quest’ultimo. colonna-vertebrale-schiena B) Le scapole Le scapole sono una coppia di ossa piatte e triangolari che si trovano nella parte alta e sono simmetriche rispetto alla colonna vertebrale. Assieme all’omero e alla clavicola, le scapole formano i cosiddetti cingoli scapolari aventi la funzione di muovere gli arti superiori. Le scapole svolgano anche l’importante funzione di proteggere i polmoni. Nonostante la schiena rappresenta la struttura ossea più estesa del corpo umano, vi sono presenti solo pochi muscoli: il trapezio, i grandi dorsali e gli infraspinati (a coppia). scapole-schiena SCHIENA: PRINCIPALI PATOLOGIE Data la sua dimensione e la sua importanza sono moltissime le patologie legate alla schiena. Genericamente indicate col nome di mal di schiena, le patologie possono interessare sia le ossa quanto i muscoli e i dischi cartilaginei della spina dorsale. Di seguito si riportano le principale patologie collegate ai dolori della schiena: Artrosi Scoliosi Fratture osteoporotiche Stenosi spinale Dismetrie degli arti inferiori Tumori ossei
CONTINUA NEL LINK ORIGINALE:

https://iunoy.com/schiena/

lo scheletro




Lo scheletro è formato da 206 OSSA, CARTILAGINE e ARTICOLAZIONI. Rappresenta l'organo passivo del movimento fornendo la base d'inserzione ai muscoli che ne costituiscono la parte attiva.

26/09/20

la forma della PUPU'


  
Tipo 1: feci a palline, dure, separate tra loro e di difficile espulsione; note anche come “feci caprine”

Tipo 2: feci a forma di salsiccia, costituita da grumi uniti tra loro.

Tipo 3: feci a forma di salame, con presenza di crepe sulla superficie.

Tipo 4: feci a forma di salame ma con superficie liscia e morbida.

Tipo 5: feci costituite da pezzi separati morbidi con bordi frastagliati; semplice da evacuare.

Tipo 6: feci morbide con bordi frastagliati e dalla consistenza pastosa.

Tipo 7: feci acquose, senza presenza di pezzi solidi; praticamente liquide.

In linea generale le tipologie 1 (feci a palline) e 2 (feci a salsiccia) sono tipiche della stitichezza (stipsi); sono considerate normali le tipologie 3 e 4, mentre le restanti sono generalmente relative a stati di diarrea.

Continua nel link originale:
⬇️
https://www.albanesi.it/salute/sintomi/feci-a-palline.htm









google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0



15/09/20

mal di testa e...

Il sonno ha un impatto fondamentale sulla salute e sulla qualità di vita. Dormire a sufficienza e bene è importante per la salute fisica e mentale, influenza la produttività, la capacità decisionale e l’umore.
Con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza di quanto un sonno regolare sia decisivo per il benessere individuale e non solo, e per sottolineare come occorra rivolgersi a uno specialista in caso di disturbi del sonno, a marzo ricorre il World Sleep Day, un’iniziativa annuale promossa dalla World Sleep Society.
In un momento di stress come quello che stiamo vivendo – legato all’emergenza da COVID-19 – in cui molte delle nostre abitudini sono cambiate repentinamente per via delle misure governative per il contenimento del contagio, è possibile che le preoccupazioni e le incertezze influiscano anche sul nostro sonno.
Del legame tra sonno, stress e mal di testa parliamo con il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo di Humanitas. 

"Continua: https://www.humanitas.it/news/25804-sonno-stress-mal-testa-quale-legame



google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

10/09/20

sclerosi multipla: la CONNESSIONE VASCOLARE

MAGNIMS consensus recommendation: Measure brain and spinal atrophy in MS
Posted: 10 Sep 2020 11:28 AM PDT

Readers of this blog have already learned about the importance of monitoring their gray matter.  Volume loss, or the shrinking of tissue, is also referred to as atrophy and neurodegeneration.  I explain this process in more depth here: link  The MRI measurement of atrophy has been proven to be more indicative of MS progression, when compared to white matter lesions.  (The fact that we still use a seventy year old mouse model to measure white matter lesions for MS drug efficacy boggles the mind.)  This paper advises that MS specialists look at other MRI markers to understand how treatments might be impacting loss of tissue and MS progression.
A consortium of international MS experts published this review earlier in the year, right before COVID, and I missed it.  It was not sponsored by any specific drug company.  The MAGNIMS study group (Magnetic Resonance in Imaging in MS) was comprised of MS experts from seven countries.  I highly recommend discussing this research with your doctor, to make sure you unde

 Continua:⬇️ http://ccsviinms.blogspot.com/?m=1


google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

22/08/20

OSCURANO LE DICHIARAZIONI DEI MEDICI COSCIENZIOSI

E COME VOLEVASI DIMOSTRARE le cose SCOMODE VENGONO eliminate dai poteri forti

Il covid È...


"Il Covid è una malattia vascolare Non aggredisce solo i polmoni"

Lo studio di Paolo Zamboni pubblicato dalla rivista ‘Diagnostics’: "Ci sono evidenze probanti. sul fatto che il virus attacca le cellule endotelliari, causando trombi". Le possibili strategie di cura.

Continua 
www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/il-covid-è-una-malattia-vascolare-non-aggredisce-solo-i-polmoni-1.5428360