Secondo un'inchiesta del Sunday Times risulterebbe, infatti, che la Cina stesse conducendo esperimenti coordinati dal Ministero della Difesa cinese, in vista di una possibile guerra batteriologica, su un Coronavirus modificato nel laboratorio di Wuhan, la città dalla quale il virus avrebbe iniziato a espandersi in tutto il mondo. Ricerche tenute nascoste alle autorità straniere.
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Secondo quanto riporta il Sunday Times, l'obiettivo dell'istituto, nato nel 2003 a seguito della diffusione della Sars, è creare e testare virus più potenti e infettivi (anche geneticamente modificati). Nel 2016, quando gli scienziati cinesi dichiarano di aver scoperto nel 2012 un nuovo tipo di Coronavirus in una miniera del Mojiang, per il quale alcuni studiosi perdono la vita dopo aver raccolto campioni di escrementi di pipistrello, si interrompono del tutto le comunicazioni tra il laboratorio e l'occidente, con gli scienziati cinesi che continuano a lavorare al virus, presentando anche, già nel febbraio del 2020, il brevetto di un vaccino. Il governo cinese avrebbe anche nascosto i malori di alcuni ricercatori dell'istituto di ricerca, con sintomi molti simil a quelli del Covid, avvenuti nel novembre 2019, circa un mese prima dell'allerta mondiale, con i primi veri focolai.
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