CONTATORE PERSONE

20/07/20

Barriere e .... IL DISAGIO GIORNALIERO


Lo hanno dovuto prendere di peso gli amici perché il passaggio della sedia a rotelle era ostacolato dai rami che ostruivano il marciapiede di via Pacinotti, a Iglesias. Solo dopo quest'ennesima triste esperienza vissuta da Ivan Melis - 44 anni, di Iglesias, affetto da sclerosi multipla - il Comune ha fatto potare l'albero. Ma i problemi di una città (una delle tante) inaccessibile a disabili e chiunque abbia (anche temporaneamente) difficoltà motorie, rimangono. E sono numerosi....

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www.unionesarda.it/video/video/cronaca-sardegna/2020/07/19/troppe-barriere-ho-voglia-di-chiudermi-in-casa-iglesias-lo-sfogo-52-1041138.html

18/07/20

Ristorante - Brezza di mare Cattolica Italia

Ragazzi, volevo consigliarvi  un ristorante a Cattolica
Cattolica - Italia
DOVE POTRETE ASSAPORARE IL GUSTO, LA DELICATEZZA DEI CIBI, LA BONTA' DEI VINI LA LOCATION PULITA E MOLTO ACCOGLIENTE.
Si possono gustare cibi freschi di mare  e di terra  , gustare ottime pizze  e trovare antipasti napoletani e antipasti caldi o freddi .
Assaporate anche piatti tipici  dell'
Emilia Romagna.

PROVARE PER CREDERE  VI LASCIO QUALCHE ANTICIPO FOTOGRAFICO  ma e' solamente una parte di tutti gli ottimi cibi che vi faranno scegliere per il Vostro palato.
Un Ristorante molto caratteristico a pochi passi dal mare, e a due passi dal centro 

CON PREZZI ACCESSIBILI PER TUTTI E PER TUTTI I PALATI, serviti da un pe
rsonale di sala gentile e  molto professionale.












NB: ♿ ACCESSIBILE PER TUTTI 

15/07/20

Come cambierà la SALUTE, la MEDICINA e la SCUOLA…- 21 LUGLIO ALLE 21:00

Come cambierà la SALUTE, la MEDICINA e la SCUOLA… e le PERSONE dopo il COVID19?
INTERVERRANNO I RELATORI:
• MAURO LA PORTA psicologo, criminologo, giurista, giornalista, consulente culturale Rai, ricercatore.
MARCO SCIABA’ web analyst & comunicazione.
PAOLA BOSCHI ricercatore in comunicazione.
GIOVANNI GRISOTTI presidente AIPPN Italia,
esperto di prevenzione primaria e sano stile di Vita
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CONFERENZA SU YOUTUBE MARTEDI 21 LUGLIO ALLE 21:00
Richiesta del Link Youtube a: iscrittoevento@gmail.com

14/07/20

pensione di invalidità e...

Pensione di invalidità per queste 3 malattie neurologiche croniche che compromettono lo stato di salute della persona. 

Quali sono e come si manifestano? 
Inoltre, a cosa danno diritto sul piano medico-sanitario ed economico? 
Nel presente articolo, lo staff esperto di PdB mostrerà ai lettori quali sono le 7 malattie croniche del sistema nervoso che danno accesso alla pensione di invalidità.

Come funziona l’assegnazione della pensione di invalidità

Il nostro sistema fiscale, quando un contribuente è affetto da una malattia fortemente invalidante, garantisce a quest’ultimo un trattamento economico in forma di sussidio. 

Tale tipo di trattamento segue la logica di tipo assistenziale.

Infatti, quando si parla di pensione di invalidità, ci si riferisce ad un trattamento economico che segue strade differenti rispetto alla pensione lavorativa. Proprio perché non si tratta di un assegno di tipo contributivo, è utile sapere che le pensioni di invalidità non diventano reversibili al familiare. Fanno eccezione alcuni casi di pensioni che diventano reversibili come potete leggere qui.

Quali sono le malattie neurologiche che si considerano ai fini del computo per l’invalidità

Fatti i doverosi chiarimenti, vediamo allora quando spetta la pensione di invalidità per queste 3 malattie neurologiche croniche. Come molti lettori sapranno, le malattie neurologiche sono quelle che interessano il sistema nervoso ed interessano differenti funzionamenti dello stesso. L’aggettivo cronico, invece, sta ad indicare le malattie che presentano sintomi che nel tempo non si risolvono. Al contrario, i sintomi possono subire nel tempo peggiorare con una conseguente ricaduta negativa sullo stato di salute globale della persona che ne soffre.

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www.proiezionidiborsa.it/pensione-di-invalidita-per-queste-3-malattie-neurologiche-croniche/

nei... benigni o maligni

nei maligni sono lesioni pigmentate che possono degenerare e dar luogo ad un tumore della pelle, come il melanoma.

Queste formazioni possono insorgere sulla cute sana, come formazioni "ex novo", o traggono origine da lesioni già esistenti o di recente comparsa, che evolvono in senso neoplastico.

Rispetto a quelli benigni, i nei maligni presentano alcune caratteristiche che li rendono "atipici" sia all'occhio nudo, che all'esame dermatoscopico.

Per identificare queste lesioni il prima possibile, occorre prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di forma (i nei maligni sono spesso asimmetrici, con margini frastagliati e/o incisure) ed aspetto (sanguinano, prudono o appaiono discontinui nel tempo). Il colore dei nei maligni non è, poi, uniforme, ma vira verso una pigmentazione scura (nero molto intenso) o si presenta con sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu. Anche un accrescimento in larghezza e spessore può indicare un'evoluzione della lesione in senso neoplastico, specialmente se tale alterazione si verifica in un tempo piuttosto breve.

Purtroppo, non è sempre facile rendersi conto di questi cambiamenti, quindi la corretta pratica da seguire consiste nel sottoporsi a controlli dermatologici periodici, per valutare la presenza di eventuali nei maligni. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le strategie più efficaci per gestire il melanoma e gli altri tumori della pelle che possono derivare dalla trasformazione di queste lesioni pigmentate. Inoltre, quest'approccio può migliorare in modo significativo le probabilità di cura.


CONTINUA qui la tua lettura:

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https://www.my-personaltrainer.it/salute/nei-maligni.html

Comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento

L’INPS diffonde la Comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento della disabilità legata alla SM

La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata da molti e diversi sintomi, da fasi alterne di andamento che possono vedere periodi di progressione o regressione della malattia. Ecco perché la valutazione degli stati invalidanti della malattia non è semplice né univoca. Per questo motivo è stato stilato un documento grazie al quale la valutazione della condizione della persona affetta da SM ai fini del riconoscimento non solo dell’invalidità civile, ma anche della disabilità   lavorativa (vedi legge 68/99), sarà più snella.

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www.disabili.com/legge-e-fisco/articoli-legge-e-fisco/invalidita-civile-e-sclerosi-multipla-un-documento-aiuta-nella-valutazione-

13/07/20

Morbo di still

Si tratta di una rara malattia reumatica.
Caratteristica principale è l'associazione di febbre oltre i 39°C, eruzioni cutanee durante i picchi di febbre, dolori muscolari o alle articolazioni, ipertrofia dei linfonodi, iperleucocitosi (per lo più neutrofili polimorfonucleati) e anomalie del metabolismo epatico. Possono essere presenti altri sintomi.
Nessun sintomo è di per sé sufficiente a stabilire la diagnosi, in quanto altre patologie (in particolare infezioni o malattie neoplastiche) possono avere sintomi simili.
Per questa ragione la diagnosi della malattia è spesso una 'diagnosi di esclusione''; ciò significa che la diagnosi è confermata solo quando le altre possibili patologie sono state definitivamente escluse.
L'evoluzione della malattia è difficile da predire; può essere limitata a un breve periodo, oppure può ripresentarsi per mesi o anni.
A volte si possono manifestare erosioni articolari (1 paziente su 3).
La terapia ha due scopi:
1) limitare l'intensità dei sintomi; i farmaci più usati per questo sono l'aspirina e gli antinfiammatori non steroidei, che possono essere utilizzati all'esordio, anche quando la diagnosi non è ancora certa;
2) controllare l'evoluzione della malattia, attraverso l'uso di corticosteroidi, methotrexate, ciclosporina A e a volte anche immunoglobuline per endovena o inibitori del TNF alfa come Etanercept o Infliximab.


Continua la tua lettura nel link originale:
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=IT&Expert=829

Xantomatosi cerebrotendinea

Definizione della malattia
La xantomatosi cerebrotendinea (CTX) è un difetto congenito della sintesi degli acidi biliari con colestasi neonatale, cataratta a esordio infantile, xantomi tendinei a esordio nell'adolescenza/prima età adulta e xantomi cerebrali con disfunzione neurologica a esordio nell'età adulta.

continua nel link originale:
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Lng=IT&Expert=909

Sindrome metabolica

(Sindrome X; Sindrome da insulino-resistenza)

La sindrome metabolica è caratterizzata da una grossa circonferenza vita (dovuta al grasso addominale in eccesso), ipertensione arteriosa, alterata glicemia a digiuno o insulino-resistenza e dislipidemia. Le cause, le complicanze, la diagnosi e il trattamento sono simili a quelli dell'obesità.
Nei Paesi sviluppati, la sindrome metabolica è un problema serio. Esso è molto diffuso; negli Stati Uniti, > 40% delle persone > 50 anni può esserne affetta. I bambini e gli adolescenti possono sviluppare la sindrome metabolica, ma per questi gruppi non è stata stabilita nessuna definizione.
Lo sviluppo della sindrome metabolica dipende sia dalla distribuzione che dalla quantità di grasso. L'eccesso di grasso a livello addominale (conformazione a mela), in particolare quando si traduce in un alto rapporto vita-fianchi (che rispecchia un rapporto muscolo-massa grassa relativamente basso), aumenta il rischio. La sindrome è meno comune tra i soggetti con accumulo di grasso sottocutaneo sulle anche (conformazione a pera) e un rapporto vita-anca basso (indice di una maggiore proporzione di muscolo rispetto alla massa grassa).
L'eccesso di grasso addominale determina un eccesso di acidi grassi liberi nella vena porta, con aumento dell'accumulo lipidico nel fegato. Il grasso si accumula anche nelle cellule muscolari. Si sviluppa insulino-resistenza insieme ad iperinsulinemia. Il metabolismo del glucosio è ridotto, e si sviluppano dislipidemie e ipertensione. I livelli sierici dell'acido urico sono tipicamente elevati (aumentando il rischio di gotta) e si sviluppa uno stato protrombotico (con livelli aumentati di fibrinogeno e dell'inibitore dell'attivatore del plasminogeno di tipo I).
I rischi di sindrome metabolica comprendono

Diagnosi

  • Circonferenza della vita e pressione arteriosa
  • Glicemia a digiuno e profilo lipidico
Lo screening è importante. Anamnesi familiare, misurazione della circonferenza della vita e misurazione della pressione arteriosa fanno parte degli esami di routine. Se i pazienti con un'anamnesi familiare positiva per diabete mellito di tipo 2, in particolare quelli con età  40 anni, hanno una circonferenza della vita superiore a quanto raccomandato per razza e sesso, si devono determinare la glicemia a digiuno e il profilo lipidico.
La sindrome metabolica ha molte definizioni diverse, ma il più delle volte è diagnosticata quando sono presenti  3 dei seguenti sintomi (vedi tabella Criteri spesso utilizzati per la diagnosi di sindrome metabolica):
  • Eccesso di grasso addominale
  • Una glicemia alta a digiuno
  • Ipertensione
  • Un alto livello di trigliceridi
  • Bassi livelli di lipoproteina ad alta densità (HDL)

Trattamento

  • Dieta sana ed esercizio fisico
  • A volte metformina
  • Gestione dei fattori di rischio cardiovascolare
Un approccio ottimale alla gestione del problema produce una perdita di peso sulla base di una dieta sana e di regolare attività fisica, che comprende una combinazione di attività aerobica e allenamento della forza, con il rinforzo della terapia comportamentale. La metformina, un sensibilizzante dell' insulina, o un tiazolidinedione (p. es., rosiglitazonepioglitazone), può essere utile. Una perdita di peso di  7% può essere sufficiente per invertire la sindrome, in caso contrario ogni aspetto di questa deve essere trattato per raggiungere gli obiettivi raccomandati; il trattamento farmacologico disponibile è molto efficace.
È necessario gestire anche altri fattori di rischio cardiovascolare (p. es., smettere di fumare). Un aumento dell'attività fisica porta benefici cardiovascolari anche se non si perde peso

continua nel link originale:

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/obesit%C3%A0-e-sindrome-metabolica/sindrome-metabolica

Talidomide

La talidomide è un principio attivo attualmente impiegato nel trattamento del mieloma multiplo.
https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/01/07/talidomide---struttura-chimica-orig.jpegRedazione
Talidomide - Struttura Chimica
Più precisamente, nella terapia farmacologica del suddetto tumore maligno, la talidomide viene utilizzata in associazione ad altri due principi attivi: il melfalan (un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli agenti alchilanti) e il prednisone (farmaco corticosteroide).
La talidomide presenta un centro chirale; difatti, in ambito clinico, si utilizza una miscela degli enantiomeri (R)-(+)-talidomide e (S)-(-)-talidomide.
Per poter espletare la sua azione, la talidomide deve essere somministrata per via orale; i farmaci che la contengono possono essere dispensati solo dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile limitativa (farmaci vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti).
Fra le controindicazioni della talidomide sicuramente spicca l'uso durante la gravidanza, assolutamente vietato a causa degli effetti teratogeni che è in grado di indurre. Paradossalmente, la talidomide fu immessa in commercio negli anni cinquanta con indicazioni per il trattamento della nausea gravidica. I danni indotti dall'assunzione del farmaco furono considerevoli e portarono alla nascita di migliaia di bambini con malformazioni congenite di vario tipo (in particolare neonati focomelici).

Esempi di Specialità Medicinali contenenti Talidomide

Indicazioni Terapeutiche

Quando è Indicato l'Uso della Talidomide?

La talidomide è attualmente utilizzata - in associazione a melfalan e prednisone - nel trattamento del mieloma multiplo (un particolare tipo di tumore maligno che colpisce alcuni tipi di cellule del sistema immunitario, le plasmacellule).
Generalmente, la talidomide viene utilizzata nel trattamento di prima linea di pazienti con età uguale o superiore ai 65 anni di età. Tuttavia, essa può essere impiegata anche in pazienti con età inferiore ai 65 anni, ma solo se questi non possono essere trattati con chemioterapia a dosi elevate.

Indennizzo per Pazienti con Malformazioni Congenite causate dalla Talidomide

Attualmente, sono diverse le persone in Italia con malformazioni congenite le cui madri hanno assunto talidomide come farmaco anti-nausea durante la gestazione. Nel 2009, il Ministero della Salute Italiano ha riconosciuto un indennizzo ai pazienti affetti da malformazioni causate dalla talidomide nati fra il 1959 e il 1965. Nel 2017 il Ministero della Salute ha esteso la possibilità di ricevere un indennizzo ai nati fra il 1958 e il 1966 e ai pazienti nati al di fuori di questo intervallo di tempo che presentano malformazioni compatibili con quella che viene definita come sindrome da talidomide (ovvero, una sindrome provocata dall'omonimo farmaco nelle forme dell'amelia, dell'emimelia, della focomelia e della micromelia).
Per ottenere l'indennizzo è necessario presentare un'apposita domanda che deve essere accompagnata dalla documentazione necessaria e inviata alla Direzione Generale della Vigilanza sugli Enti e della Sicurezza delle Cure del Ministero della Salute (informazioni più dettagliate sono riportate nel sito internet ufficiale).

Lo sapevi che…

In Italia, esiste un'associazione di pazienti vittime della talidomide che, fra le varie attività svolte, si propone di tutelare i diritti e di fornire informazioni utili ad altri pazienti affetti da malformazioni congenite causate dal principio attivo in questione.



link originale:
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/talidomide.html

Disfagia

Il 40-50% delle persone affette da sclerosi multipla (SM) può manifestare difficoltà di linguaggio a un certo punto della malattia. Le difficoltà nel linguaggio possono presentarsi a intermittenza durante l’arco della giornata e insorgere durante una recidiva. Le alterazioni del linguaggio sono spesso lievi e non impediscono alle persone di essere comprese.


I problemi con il linguaggio possono includere:
  • parlare in modo confuso o più lentamente
  • parlare con voce più debole e a volume più basso
  • fare delle lunghe pause tra le parole
  • provare difficoltà nel trovare le parole giuste 

Disfagia

Circa un terzo delle persone affette da sclerosi multipla (SM) manifesta difficoltà nella deglutizione, un disturbo noto anche come disfagia. I problemi con la deglutizione possono includere:
  • difficoltà a masticare
  • cibo che si blocca nella gola
  • risalita di cibo o liquidi
  • sensazione di lentezza nell'ingerire il cibo
  • tosse durante o dopo un pasto
  • eccesso di salivazione
  • Ti potrebbero consigliare un logopedista se manifesti problemi di deglutizione. Dal momento che la deglutizione è un processo piuttosto complicato, questi cercherà di capire quale componente non sta funzionando correttamente e ti fornirà suggerimenti utili. Questi possono comprendere:
    • mantenere una buona postura mentre si mangia e per 30 minuti dopo aver mangiato
    • mangiare rilassati per aiutare i muscoli a lavorare meglio
    • non correre: mangiare lentamente può aiutare a concentrarsi
    • masticare bene
    • bere tra un boccone e l'altro
    • evitare di parlare mentre si mangia
    • consumare cibi che abbiano una consistenza adatta alle proprie esigenze

      Gestione dei problemi del linguaggio
      Il medico potrebbe consigliarti una visita con un logopedista per capire la natura esatta del tuo problema di linguaggio. Rigidità muscolare o spasmi possono causare problemi di linguaggio, ma ci sono trattamenti che ti aiutano a gestire questi sintomi. Lo specialista può prescrivere una serie di esercizi per rinforzare determinati muscoli o migliorare il movimento della mandibola, della lingua o delle labbra. Inoltre, potrebbe aiutarti a trovare modalità più semplici per esprimerti, per esempio utilizzando frasi più brevi. 
      Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere di aiuto:
      • fatti aiutare dalla tecnologia: nei momenti in cui fai fatica a parlare, prova a inviare e-mail, messaggi di testo o Whatsapp
      • non obbligarti ad alzare la voce se ci sono altri rumori: se hai bisogno di dire qualcosa, spegni la TV o la radio
      • assicurati di avere la piena attenzione della persona con la quale stai dialogando, non preoccuparti se devi ripetere le cose
      • cerca di comunicare faccia a faccia quando è possibile, il linguaggio del corpo può essere di grande aiuto
      • se non ti viene in mente una parola, prova a prendere nota di ciò che vorresti dire e rivedilo in un secondo momento
      • concediti più tempo per trovare la parola giusta e far sì che le persone comprendano meglio quello che stai dicendo

link originale: https://www.contestoms.it/sclerosi-multipla/sintomi/disfagia-e-disturbi-del-linguaggio