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Riparare i danni del cervello provocati dalla SM è possibile - trad. di Matteo Scibilia
In questo Articolo, pubblicato l' 1 Novembre 2012 su Neurology News e Neuroscience News, come degli studi pubblicati in questi giorni su Annals of Neurology fanno intravedere una possibilità di intervento sulla demilianizzazione; cosa che porterebbe ad un drastico cambiamento nella vita di milioni di persone nel mondo.
"Nella MS, la guaina protettiva o mielinica attorno alle fibre nervose è danneggiata o distrutta, interrompendo la capacità delle cellule nervose di comunicare tra loro. Questo processo, chiamato demielinizzazione, è ciò che provoca la gamma dei problemi sensoriali, di movimento e cognitivi tipici della malattia.
Il ricercatore del nuovo studio è Larry Sherman, professore alla Oregon Health & Science University, a capo di un laboratorio che aveva studiato per quasi 15 anni la SM e altri disturbi in cui la mielina viene danneggiata.
Nel 2005, la squadra di Sherman ha pubblicato uno studio su Nature Medicine, relativo alla loro scoperta che una molecola di zucchero chiamata acido ialuronico sembra giocare un ruolo chiave nella demielinizzazione. Essi hanno trovato grandi depositi di acido ialuronico nei siti di danno mielinico nell'uomo e negli animali, e hanno suggerito che sia lo stesso zucchero a bloccare la rimielinizzazione , o la riparazione della mielina danneggiata, impedendo alle cellule che formano la mielina di intervenire nei siti del danno."
"Nella MS, la guaina protettiva o mielinica attorno alle fibre nervose è danneggiata o distrutta, interrompendo la capacità delle cellule nervose di comunicare tra loro. Questo processo, chiamato demielinizzazione, è ciò che provoca la gamma dei problemi sensoriali, di movimento e cognitivi tipici della malattia.
Il ricercatore del nuovo studio è Larry Sherman, professore alla Oregon Health & Science University, a capo di un laboratorio che aveva studiato per quasi 15 anni la SM e altri disturbi in cui la mielina viene danneggiata.
Nel 2005, la squadra di Sherman ha pubblicato uno studio su Nature Medicine, relativo alla loro scoperta che una molecola di zucchero chiamata acido ialuronico sembra giocare un ruolo chiave nella demielinizzazione. Essi hanno trovato grandi depositi di acido ialuronico nei siti di danno mielinico nell'uomo e negli animali, e hanno suggerito che sia lo stesso zucchero a bloccare la rimielinizzazione , o la riparazione della mielina danneggiata, impedendo alle cellule che formano la mielina di intervenire nei siti del danno."
E' un enzima che Impedisce la riparazione della mielina
"Ora, nelle loro ultime scoperte, Sherman e colleghi propongono che non è l'acido ialuronico ad impediree la rimielinizzazione o la riparazione della mielina, ma questo dipende dai composti nei quali l'acido si scompone quando si trova in presenza di un enzima chiamato ialuronidasi.
Essi hanno trovato livelli molto elevati di questo enzima nelle lesioni cerebrali di pazienti con sclerosi multipla e nel sistema nervoso di topi con una malattia simile alla SM.
Quando hanno bloccato l'attività dell'enzima nei topi con la malattia, la differenziazione delle cellule che formano la mielina è stata ripristinata."
Essi hanno trovato livelli molto elevati di questo enzima nelle lesioni cerebrali di pazienti con sclerosi multipla e nel sistema nervoso di topi con una malattia simile alla SM.
Quando hanno bloccato l'attività dell'enzima nei topi con la malattia, la differenziazione delle cellule che formano la mielina è stata ripristinata."
Ma forse il risultato più significativo dello studio è stato che il farmaco che i ricercatori hanno usato per ripristinare la riparazione della mielina, ha anche portato al miglioramento della funzione delle cellule nervose.
Un nuovo obiettivo per un farmaco riparatore
"Questo significa è che abbiamo identificato un obiettivo del tutto nuovo per i farmaci che potrebbero favorire la riparazione del cervello danneggiato in qualsiasi disordine in cui si verifica demielinizzazione", dice Sherman in un comunicato.
"Qualsiasi tipo di terapia che possa promuovere la rimielinizzazione costituirebbe un cambiamento epocale per la vita di milioni di persone che soffrono di sclerosi multipla e altri disturbi correlati", aggiunge.
Sherman, che è anche uno scienziato senior presso la Divisione di Neuroscienze presso il National Primate Research Center dell'Oregon, dice che il prossimo passo è quello di sviluppare un farmaco che riguardi in maniera specifica l'effetto dell' ialuronidasi.
Infatti il farmaco usato nello studio non sarebbe adatto per gli esseri umani, perché ha effetti collaterali potenzialmente gravi. Ma un farmaco progettato solo per il blocco della ialuronidasi molto probabilmente ne avrebbe pochi.
"Qualsiasi tipo di terapia che possa promuovere la rimielinizzazione costituirebbe un cambiamento epocale per la vita di milioni di persone che soffrono di sclerosi multipla e altri disturbi correlati", aggiunge.
Sherman, che è anche uno scienziato senior presso la Divisione di Neuroscienze presso il National Primate Research Center dell'Oregon, dice che il prossimo passo è quello di sviluppare un farmaco che riguardi in maniera specifica l'effetto dell' ialuronidasi.
Infatti il farmaco usato nello studio non sarebbe adatto per gli esseri umani, perché ha effetti collaterali potenzialmente gravi. Ma un farmaco progettato solo per il blocco della ialuronidasi molto probabilmente ne avrebbe pochi.
INFO DI : http://www.ccsviitalia.org/ripristino-mielina.html
NON si tratta di una cura per la SM
Sherman fa inoltre presente che il blocco dell'enzima non costituisce una cura per la SM. Altri fattori potrebbero contribuire alla demielinizzazione nella SM e malattie correlate. Ma la scoperta di un enzima, e trovare un modo per bloccarlo, potrà portare come minimo a nuovi modi per promuovere la riparazione del cervello e dei danni al midollo spinale, sia inibendo questo enzima da solo o inibendo l'enzima in combinazione con altre terapie.
Ma, se alla base della SM, ci fosse la CCSVI, potrebbe anche darsi che la riparazione della CCSVI prima ed il blocco dell' enzima dopo possa essere la combinazione vincente. [ndT]