CONTATORE PERSONE

06/12/12

leggete con molta attenzione.... - www.my-personaltrainer.it

RICORDATEVI CHE I FARMACI <NON CURANO LA PATOLOGIA> forse l'attenuano un po' ...MA NON CURANO LA PATOLOGIA

QUINDI VALUTARE BENE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI FARMACO..POTREBBE ESSERE ANCORA PIU' NOCIVO DEL NECESSARIOpertanto non è possibile parlare di vera e propria cura farmacologica....quindi è meglio usare delle strategie terapeutiche parallele (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale), possono prevenire le complicanze (piaghe da decubito, contratture), ritardando la disabilità e migliorando, quanto possibile, la qualità di vita del paziente. 


Alcuni pazienti vengono stimolati a seguire gruppi di sostegno e terapie psicologiche, mirate all'accettazione della malattia.







info di:  www.my-personaltrainer.it/farmaci/rebif.html

grazie a my personal trainer

       IMPORTANTE    IMPORTANTE  

Rebif - interferone beta-1a

Informazioni su Rebif - interferone beta-1a fornite da EMEA

Che cos'è Rebif?

Rebif è una soluzione iniettabile in siringhe e cartucce pre-riempite. Le siringhe contengono 8,8, 22 o 44 microgrammi del principio attivo interferone beta-1a. Le cartucce contengono complessivamente 66 o 132 microgrammi di interferone beta-1a e sono concepite per un dosaggio multiplo tramite di un iniettore elettronico che rilascia 8,8, 22 o 44 microgrammi per dose.

Per che cosa si usa Rebif?

Rebif è indicato nel trattamento della sclerosi multipla (SM) con recidive. Si tratta di un tipo di sclerosi multipla in cui il paziente soffre di attacchi (recidive), seguiti da periodi senza sintomi. Non è stata dimostrata l'efficacia del medicinale nei pazienti con SM secondaria progressiva (la SM che si manifesta dopo la SM con recidive) in assenza di esacerbazioni. Rebif non deve essere usato nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa della mancanza di informazioni sull'uso del medicinale in questa popolazione.
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.

Come si usa Rebif?

Il trattamento con Rebif dovrà essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della SM. La dose consigliata di Rebif è di 44 microgrammi tre volte a settimana per iniezione sottocutanea (sotto la pelle). La dose di 22 microgrammi è consigliata per i pazienti che non tollerano il dosaggio più elevato e per gli adolescenti di età compresa tra 12 e 16 anni.
Quando si inizia per la prima volta il trattamento con Rebif, il dosaggio deve aumentare gradualmente per evitare reazioni avverse, partendo con 8,8 microgrammi tre volte la settimana nelle prime due settimane, per poi proseguire con 22 microgrammi tre volte a settimana nelle successive due settimane. Per iniziare il trattamento sono disponibili confezioni speciali con il corretto numero di siringhe o cartucce. L'iniettore elettronico usato con le cartucce è programmato per rilasciare le dosi corrette di Rebif all'inizio del trattamento e durante la fase di assunzione della dose standard.
Il paziente può iniettarsi da solo Rebif, se ha ricevuto opportune istruzioni. Il medico può consigliare al paziente di assumere un analgesico antipiretico prima di ciascuna iniezione e 24 ore dopo l'iniezione al fine di attenuare i sintomi simil-influenzali che si possono verificare come reazione avversa del trattamento. Tutti i pazienti devono essere monitorati almeno una volta ogni due anni.

Come agisce Rebif?

La SM è una malattia dei nervi in cui l'infiammazione distrugge la guaina protettiva che ricopre i nervi. Questo fenomeno si chiama "demielinazione". Il principio attivo di Rebif, interferone beta-1a, appartiene al gruppo degli interferoni. Gli interferoni sono sostanze naturali prodotte dall'organismo per aiutarlo a far fronte ad attacchi come le infezioni di natura virale. Il meccanismo d'azione di Rebif nella SM non è ancora del tutto noto; tuttavia sembra che l'interferone beta calmi il sistema immunitario e prevenga le recidive della SM.
L'interferone beta-1a è prodotto con un metodo noto come "tecnica del DNA ricombinante": è cioè ottenuto da una cellula in cui è stato inserito un gene (DNA) che le consente di produrre l'interferone beta-1a. L'interferone beta-1a analogo agisce allo stesso modo dell'interferone beta naturale.

Quali studi sono stati effettuati su Rebif?

Rebif è stato studiato in 560 pazienti con SM recidivante. I pazienti avevano subito almeno due recidive nei 2 anni precedenti. I pazienti sono stati trattati con Rebif (22 o 44 microgrammi) o con placebo (trattamento fittizio) per due anni. Lo studio è stato successivamente esteso a quattro anni.
Come principale parametro dell'efficacia è stato considerato il numero di recidive del paziente.
Rebif è stato studiato anche in pazienti con SM secondaria progressiva. Tale studio ha valutato l'efficacia del farmaco nel prevenire le progressione della disabilità nell'arco di tre anni.
La società non ha svolto studi formali su pazienti di età inferiore a 16 anni. Essa ha tuttavia presentato informazioni da studi pubblicati sull'uso di Rebif negli adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni.

Quali benefici ha mostrato Rebif nel corso degli studi?

Rebif è risultato più efficace del placebo nel ridurre il numero di recidive da SM di tipo recidivante-remittente. La recidiva è diminuita del 30% circa nell'arco di due anni sia con Rebif 22 microgrammi che con Rebif 44 microgrammi rispetto al placebo, e del 22% (Rebif 22 microgrammi) e del 29% (Rebif 44 microgrammi) nel corso di quattro anni.
Nello studio condotto sui pazienti affetti da SM progressiva non è stato osservato alcun effetto significativo sulla progressione della disabilità, ma il tasso di recidiva è diminuito del 30% circa. Alcuni effetti sulla progressione della disabilità sono stati riscontrati solo nei pazienti che avevano riferito recidive nei due anni precedenti l'inizio dello studio.
Gli studi pubblicati hanno evidenziato, relativamente ai pazienti di età compresa tra 12 e 18 anni, un calo del tasso di recidiva. Tale calo può essere legato al trattamento con Rebif.

Qual è il rischio associato a Rebif?

Gli effetti indesiderati più comuni (osservati in più di 1 paziente su 10) con Rebif sono sintomi simil-influenzali, neutropenia, linfopenia e leucopenia (numero ridotto di globuli bianchi),trombocitopenia (numero ridotto di piastrine), anemia (numero ridotto di globuli rossi), mal di testa, infiammazione e altre reazioni nel punto dell'iniezione, nonché aumento delle transaminasi (enzimi epatici). Nei minori sono stati osservati effetti indesiderati simili. Per l'elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con Rebif, si rimanda al foglio illustrativo.
Rebif non deve essere usato nei pazienti con un passato di ipersensibilità (allergia) all'interferone beta naturale o ricombinante o a uno qualsiasi degli altri componenti. Il trattamento con Rebif non deve essere avviato in gravidanza. Le pazienti che iniziano la gravidanza nel corso della terapia devono consultare il proprio medico. Inoltre, Rebif non deve essere assunto da pazienti affetti da grave depressione o con idee suicidarie.

Perchè è stato approvato Rebif?

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha deciso che i benefici di Rebif sono superiori ai rischi nel trattamento dei pazienti affetti da SM con recidive e ne ha quindi raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio.

Altre informazioni su Rebif:

Il 4 maggio 1998 la Commissione europea ha rilasciato alla Serono Europe Limited un'autorizzazione all'immissione in commercio per Rebif, valida in tutta l'Unione europea. L'autorizzazione all'immissione in commercio è stata rinnovata il 4 maggio 2003 e il 4 maggio 2008.
Per la versione completa dell'EPAR di Rebif, cliccare qui.
Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 01-2009






 grazie   a Francesco S.



RICORDATEVI CHE I FARMACI <NON CURANO LA PATOLOGIA> forse l'attenuano un po' ...MA NON CURANO LA PATOLOGIA

QUINDI VALUTARE BENE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI FARMACO..POTREBBE ESSERE ANCORA PIU' NOCIVO DEL NECESSARIOpertanto non è possibile parlare di vera e propria cura farmacologica....quindi è meglio usare delle strategie terapeutiche parallele (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale), possono prevenire le complicanze (piaghe da decubito, contratture), ritardando la disabilità e migliorando, quanto possibile, la qualità di vita del paziente.   Alcuni pazienti vengono stimolati a seguire gruppi di sostegno e terapie psicologiche, mirate all'accettazione della malattia.

04/12/12

IMPORTANTE!!! E' cambiata l'azienda che si occupa di importare i farmaci galenici cannabinoidi.




  • La ARTHA GALENICI è stat sostituita dalla Azienda Chimica e Farmaceutica (A.C.E.F.) S.p.A.
    (Compravendita prodotti farmaceutici)

    Sede legale e amministrativa v. Umbria 8/14
    29017 FIORENZUOLA D'ARDA PC

    Tel. 0523 241911
    Fax 0523 241929
    Contattare il Dott. Braccioli o il Dott. Morgante

Come ottenere i farmaci cannabinoidi -aggiornamento dicembre 2012


 da Stefano Balbo il giorno Martedì 4 dicembre 2012 alle ore 9.33 ·


Come ottenere i farmaci cannabinoidi
Esistono due tipi principali di tali farmaci: il Sativex GW, uno spray orale derivato dalla pianta, ed alcuni farmaci (Bedrocan B.V.) che sono vere e proprie infiorescenze essiccate, prodotte dal Ministero della Salute olandese.
La "prescrizione" va ottenuta dal medico curante "di famiglia" (Mmg) o dallo specialista ospedaliero della propria ASL (in realtà è una "richiesta di importazione di medicinale in commercio all'estero", ai sensi dell’art. 2 del D.M. 11-2-97) di uno dei farmaci a base di cannabinoidi, in quantità necessaria al massimo per 3 mesi di cura, sul modulo appositamente predisposto dal Ministero della Salute. Il paziente è tenuto a fornire al medico il consenso informato scritto, secondo modello allegato.

Nel caso la richiesta sia firmata dal Mmg, consegnare il modulo alla Farmacia Territoriale della ASL di riferimento, che, a sua volta, richiederà l'autorizzazione all'importazione del medicinale al Ministero della Salute.  Ottenuta l'autorizzazione del Ministero (dopo più o meno una settimana), la ASL stessa procederà all’ordine (questa parte NON compete al medico!).
 SE E’ STATO PRESCRITTO SATIVEX sarà interessata la IDISPHARMA (http://www.idispharma.com) tramite invio di e-mail, ora anche in lingua italiana perché ci sono due dottoresse che sono italiane (Giulia Canova Order Processor / Administrator (Italy/Spain), Global Sales Department – IDIS: Tel : +44 (0)1932 824123, internationalsales@idispharma.com), alla quale si chiederà l’ulteriore procedura, in genere richiedono l’invio via mail del modulo Physician Consent Order Form ORIGINAL. Questo modulo, tramite la ditta IDIS andrà alla GW- Pharmaceuticals, ditta produttrice del farmaco. Tempi:
  1. Richiesta da parte della farmacia del nullaosta
  2. I tempi ministeriali sono in genere pari a 2-3 settimane
  3. Invio da parte della farmacia della richiesta alla IDIS
  4. Il ministero inglese, anche qui 2-3 settimane. Purtroppo qui i tempi si possono allungare molto perché l’intermediario è la IDIS, dove ci possono essere problemi burocratici
  5. Programmazione della spedizione, molto variabile a causa dei tempi IDIS. In genere passano circa 40 giorni

Quando il farmaco arriva, la farmacia avviserà il medico o il paziente. Complessivamente il tempo per ottenere il farmaco varia da 20 giorni a 2 mesi circa ed anche più, se per quella Farmacia è la prima volta e non sono pratici.
 La maggior parte delle Farmacie Territoriali delle ASL, ma non tutte, chiedono al paziente di pagare il costo di farmaco e procedure di importazione (dai 600 ai 2000 euro anticipati per tre mesi di terapia). Per quanto riguarda l'onere della spesa di acquisto del farmaco l'articolo 5 del Decreto Ministeriale 11 febbraio 1997 sopra citato dice:  "L'onere della spesa per l'acquisto dei medicinali di cui all'art.1 non deve essere imputato ai fondi attribuiti dallo Stato alle regioni e provincie autonome per l'assistenza farmaceutica, tranne il caso in cui l'acquisto medesimo venga richiesto da una struttura ospedaliera per l'impiego in ambito ospedaliero.  In quest'ultimo caso, fatti salvi i vincoli di bilancio e quelli eventualmente posti dalla normativa regionale, l'Azienda Ospedaliera potrà far gravare la relativa spesa nel proprio bilancio al pari dei farmaci in commercio in Italia e degli altri beni necessari per lo svolgimento delle prestazioni di assistenza sanitaria".

Se è lo specialista a compilare la richiesta, in teoria basterebbe che lo stesso la consegni alla Farmacia dell'Ospedale e si dovrebbe ottenere il farmaco gratis tramite il day-hospital, come prevede la legge. Le Farmacie non hanno la facoltà di entrare nel merito della richiesta del medico per il proprio paziente -tanto meno respingerla- e come le F.T. sono tenute solo ad inoltrare al Ministero la richiesta per l’autorizzazione.













CONTEGGIO FABBISOGNO PER PAZIENTE DI SATIVEX
CONFEZIONI da 3 flaconi da 10 ml
FLACONE da 10 ml
Contenuto: 2.7 m g di delta-9 tetraidrocannabinolo e 2,5 mg cannabidiolo per puff.
Contenuto in sprays (puff): ca 90 (1 puff ca 0.11 ml)
DOSE STIMATA in PUFF/SPRAYS PER PAZIENTE:
GIORNALIERA: 8-10 puff/die (0.88 ml/1.1 ml), ma si può salire fino a 24 sprays/die. (una spruzzata ca. 0,1 ml/2,5 mg THC). Per comodità calcoliamo 10 puff/die, quindi:
MENSILE: 300 puff/mese
ANNUALE: 3600 puff/anno
NUMERO DI FLACONI PER PAZIENTE
MESE: 1 confezione
TRIMESTRALE: tre confezioni (DATO CHE LA RICHIESTA AL MINISTERO VALE 90 GIORNI)
[COSTO ANNUO (1 scatola ca 470 euro) = 7.050 euro/pz]
COSA SCRIVERE SUL MODULO DI IMPORTAZIONE IN CASO DI SATIVEX:
n     Nome commerciale: Sativex
n     Denominazione principio att.: delta 9-THC - cannabidiolo
n     Forma farmaceutica: spray orale
n     Dosaggio: 2,7 mg THC e 2,5 mg CBD per flacone
n     Confezioni da: 3 flaconi da 10 ml
n     Numero confezioni richieste: 12
n     Posologia prescritta: 10 puff al dì
n     Indirizzo completo: IDISPHARMA Global Sales Department – IDIS: Tel : +44 (0)1932 824123, internationalsales@idispharma.com, (http://www.idispharma.com)
n     Per la GW- Pharmaceuticals
n      Dogana di ingresso: Roma Ciampino

COSA SCRIVERE SUL MODULO DI IMPORTAZIONE IN CASO DI BEDROCAN (E, CON LE DOVUTE MODIFICHE, IN CASO DI BEDROBINOL, BEDIOL, BEDICA):

n     Nome commerciale: Bedrocan
n     Denominazione principio att.: dronabinolo
n     Forma farmaceutica: infiorescenze essiccate
n     Dosaggio: THC 18%
n     Confezioni da: 5 grammi
n     Numero confezioni richieste: 18 (diciotto)
n     Posologia prescritta: 0,5 grammi x volte 2 al dì
n     Indirizzo completo: Bureau voor medicinale Cannabis-Postbus 16114- NL2500 BC-Den Haag Olanda
          Dogana di ingresso: Roma Ciampino


n     Per quanto riguarda i costi, attualmente sono i seguenti: I costi fissi di importazione (che, nel caso di importazioni multiple, cioè per più pazienti contemporaneamente, vengono suddivisi fra tutti) sono (al momento):
n     - € 80 per handling costs (manifattura) - € 40 per cost of application of export licence (licenza di esportazione) - € 126 per i costi di trasporto.

SE E’ STATO PRESCRITTO IL GALENICO (corrispondente a Bedrocan, Bediol, Bedrobinol) basta che il medico (di base o ospedaliero) faccia una ricetta semplice, con nome e cognome del pz,non scriva il nome commerciale del Bedrocan, ma scriva Cannabis flos con la percentuale di THC (che varia a seconda se Bedrocan, Bediol o Bedrobinol), e la presenti alla farmacia ospedaliera, e la cosa viene bypassata. La farmacia si potrà rivolgere direttamente alla ditta Solmag con buono di acquisto semplice e non occorre nessuna richiesta al Ministero della Salute. Resta il fatto che, se la richiesta è fatta dal medico di base, il pz dovrà pagarsi il farmaco, se fatta da medico ospedaliero inday hospital non dovrebbe esserci questo problema.

In questo caso non occorrono né il modulo d’importazione, né il consenso informato, né la dichiarazione di assunzione di responsabilità e insostituibilità del farmaco.
Si fa la prescrizione magistrale su ricettario semplice, del tipo (ad esempio):
n     Nome del pz
n     Cannabis Flos 18-21% THC come materiale vegetale essiccato in singole dosi da 0,33 g e tali 60 dosi (sarebbe il Bedrocan; oppure Cannabis Flos 11-13% THC, corrisponde a Bedrobinol; Cannabis flos 5-7% THC, GRANULI, corrisponde a Bediol; Cannabis flos 14%, corrisponde a Bedica, questo non distribuito dalla Solmag). Nel caso di nuovi pz il Ministero della Salute olandese consiglia di iniziare dal dosaggio di THC più basso, per poi salire.
n     Posologia 0,33 g x 3 volte al dì per uso orale (e/o per inalazione) [oppure 0,5 g x 2 volte al dì]
n     Ricetta non ripetibile (30 gg di terapia)
La ricetta può essere inoltre presentata in una qualsiasi farmacia dotata di laboratorio galenico (quasi tutte). In questo caso il paziente deve però pagare direttamente il farmaco.
Per informazioni sul galenico si può contattare:
Roberta dell´Orto (o chi per essa), ARTHA - Fidia Farmaceutici S.p.A. divisione Solmag
r.dellorto@solmag.it
Phone: ++ 39.02.99442.249
Fax: ++ 39.02.99442.266
La ditta provvede ad importare direttamente il farmaco e quindi competono a tale azienda tutte le formalità burocratiche. In tale caso, però, l’azienda fornisce alla farmacia solo confezioni da 50 g alla volta, con un prezzo di circa 16 euro al grammo (si accolla tutte le spese di importazione), la farmacia di solito fa un ricarico del doppio + IVA, per cui si arriva a circa 38 euro al grammo, quindi per un totale di 1900 euro a prescrizione…


Fac-simile di modulo per il CONSENSO INFORMATO (TENERNE UNA COPIA):
Il/la sottoscritto/a  ……………………..……………………………………………
dichiara di essere stato/a dettagliatamente e comprensibilmente informato/a dal Dottor…………………………………………..sulla possibilità di impiego, nell’ambito della mia patologia,  del farmaco ……….. [specificare il tipo ] e sui suoi potenziali effetti collaterali.

[N.B. il seguente paragrafo vale per le indicazioni non registrate (es. sclerosi multipla)  e va cancellato nel caso in cui la prescrizione sia fatta per il trattamento della nausea in chemioterapia o per la stimolazione dell’appetito nell’AIDS, uniche due indicazioni registrate] In particolare dichiaro di essere consapevole che il farmaco in questione mi viene proposto per una indicazione diversa da quella indicata nella scheda tecnica del farmaco medesimo ma che ciò avviene sulla base della convinzione, suffragata dai risultati di lavori apparsi sulla letteratura medica internazionale, che esso possa risultare utile nel trattamento di alcuni dei sintomi connessi alla mia malattia.
La necessità di ricorrere alla specialità medicinale sopraindicata è dovuta alla mancanza di valida alternativa terapeutica, avendo il  sottoscritto praticato, senza benefici, le alternative disponibili in commercio sul territorio nazionale.
Firma…………………………
Lì,……………………………








RIEPILOGO SCHEMATICO:
SEI MEDICO OSPEDALIERO E VUOI PRESCRIVERE SATIVEX (LO SPRAY)?
COMPILA IL MODULO DI IMPORTAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO, E PASSA TUTTO ALLA FARMACIA OSPEDALIERA. LA CONSEGNA DEL FARMACO SARA’ FATTA IN DAY HOSPITAL.
SEI MEDICO OSPEDALIERO E VUOI PRESCRIVERE L’INFIORESCENZA (BEDIOL O SIMILI?):  CI SONO 3 POSSIBILITA’:
1)    COMPILA IL MODULO DI IMPORTAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO E PASSA TUTTO ALLA FARMACIA OSPEDALIERA. IL PZ NON DOVREBBE PAGARE IL FARMACO, MA AL LIMITE LE SPESE DI IMPORTAZIONE, CHE EVENTUALMENTE SI DIVIDONO SE VIENE FATTO UN ORDINE PER PIU’ PAZIENTI. CONSEGNA IN DAY HOSPITAL
2)    COMPILA UNA RICETTA SEMPLICE E PASSALA ALLA FARMACIA OSPEDALIERA, CHE SI RIVOLGERA’ ALLA SOLMAG, PERO’ LA FARMACIA PAGHERA’ IL FARMACO PIU’ CHE NON A IMPORTARLO DIRETTAMENTE. CONSEGNA IN DAY HOSPITAL
3)    COMPILA UNA RICETTA SEMPLICE E IL PZ POTRA’ ANDARE IN QUALSIASI FARMACIA DOTATA DI LABORATORIO GALENICO, MA DOVRA’ PAGARE CIRCA 1900 EURO PER 50 GRAMMI.
SEI MEDICO DI MMG: TEORICAMENTE LE MODALITA’ SONO LE STESSE, IN QUANTO MEDICO CONVENZIONATO. LA DIFFICOLTA’ STA CHE IN QUESTO CASO NON E’ POSSIBILE UN USO OSPEDALIERO, CIOE’ UN DAY HOSPITAL. IL PZ DOVRA’ PAGARE IL FARMACO E LE SPESE DI IMPORTAZIONE, CHE EVENTUALMENTE SI DIVIDONO SE VIENE FATTO UN ORDINE PER PIU’ PAZIENTI. NESSUN PROBLEMA PER LA RICETTA SEMPLICE DA PORTARE IN UNA FARMACIA ESTERNA.




IN SUBORDINE: CANNABINOIDI SINTETICI
Esistono inoltre sul mercato estero due cannabinoidi sintetici, il dronabinol (registrato comeMarinol® in USA, ma prodotto anche in Germania) e il nabilone (Cesamet®), entrambi approvati per il trattamento della nausea e del vomito nelle chemioterapie antitumorali e nell'anoressia in malati di AIDS.
Marinol ® (dronabinol)
Principi attivi: Dronabinol (THC)
Forma farmaceutica: capsule 2,5-5-10 mg
Indicazioni: antiemetico dopo chemioterapia
                     stimolante dell’appetito in AIDS
Posologia media: 5 mg x 3 volte/dì
Solvay Pharmaceuticals, Inc.901 Sawyer Road Marietta, GA 30062 U.S.A. tel. 1-800-241-1643
Dronabinol www.thc-pharm.de
Christian Steup tel. 0049.69.65.30.2222 e-mail: steup@thc-pharm.de
Cesamet® (Nabilone)
Principio attivo: Nabilone
Forma farmaceutica: capsule 1 mg
Indicazioni: antiemetico dopo chemioterapia
Posologia media: 1-2 cps 2-3 volte/dì
Cambridge Laboratories Ltd, Deltic House, Kingfisher Way, Silverlink Business Park,Wallsend, Tyne & Wear,NE28 9NX. UNITED KINGDOM Tel: +44.191.296.9300 Fax: +44.191.296.9368 email: marketing@camb-labs.com 

IMPORTANTE!!! E' cambiata l'azienda che si occupa di importare i farmci galenici cannabinoidi. La ARTHA GALENICI è stat sostituita dalla 

Azienda Chimica e Farmaceutica (A.C.E.F.) S.p.A.
(Compravendita prodotti farmaceutici)

Sede legale e amministrativa v. Umbria 8/14
29017 FIORENZUOLA D'ARDA PC

Tel. 0523 241911
Fax 0523 241929
Contattare il Dott. Braccioli o il Dott. Morgante
www.acef.it

La disabilità causata da sclerosi multipla è associata al numero di stenosi venose extra-craniche: possibile miglioramento mediante angioplastica venosa


 http://www.sclerosionline.net/index.php?view=21634


La insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) è stata descritta nei pazienti affetti da sclerosi multipla. L'ipotesi della eziologia vascolare fornisce un nuovo approccio nelle indagini e nel trattamento della sclerosi multipla.

E’ stato compiuto uno studio in aperto che ha coinvolto 94 pazienti con sclerosi multipla che rispondevano ai criteri ecografici necessari per la definizione di CCSVI.

Le vene giugulari interne e/o la azygos sono state dilatate mediante venografia con catetere.

Sono state dimostrate anomalie venose unilaterali nel 34.8% dei pazienti, bilaterali nel 65.2% e ostruzioni luminali nel 2.1%.

Il gruppo di pazienti con il maggiore punteggio di disabilità ha presentato un numero significativamente più elevato di lesioni venose ( P inferiore a 0.005 ).

Miglioramenti significativi della disabilità clinica nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente sono stati raggiunti mediante angioplastica ( P inferiore a 0.001 ).
Non sono stati utilizzati stent.

La restenosi si è verificata nel 21.7% dei pazienti.

In conclusione, il numero di restringimenti venosi è risultato maggiore nei pazienti più disabili.
Grazie all’angioplastica è stato osservato un miglioramento significativo della disabilità clinica nel gruppo con forma recidivante-remittente. ( Xagena2012 )

M Denislic et al, Phlebology 2012:1–8


Neuro2012

Nuove lineeguida statunitensi sulla cardiopatia ischemica stabile: informazioni per gli operatori sanitari


 




Le nuove lineeguida per la diagnosi e il trattamento della malattia ischemica stabile sono state rilasciate da American College of Cardiology ( ACC ) / American Heart Association ( AHA ) Task Force on Practice Guidelines, assieme a American College of Physicians ( ACP ), American Association for Thoracic Surgery ( AATS ), Preventive Cardiovascular Nurses Association ( PCNA ), Society for Cardiovascular Angiography and Interventions ( SCAI ), e Society of Thoracic Surgeons ( STS ).

A. La gestione della cardiopatia ischemica stabile, compresa la diagnosi, la valutazione del rischio, il trattamento e il follow-up devono essere basate su solide prove scientifiche e tener conto delle preferenze del paziente.

B. Tutti i pazienti che presentano angina dovrebbero essere classificati come angina stabile versus angina instabile. Quelli con angina instabile a rischio moderato o alto devono essere trattati in emergenza per la sindrome coronarica acuta.

C. Per i pazienti con un ECG interpretabile e che sono in grado di compiere esercizi fisici, un test da sforzo standard dovrebbe rappresentare l’esame di prima scelta per la diagnosi di cardiopatia ischemica, soprattutto se il rischio è intermedio ( cioè, da 10 a 90% ). Coloro che hanno un ECG non-interpretabile e sono in grado di compiere esercizi fisici, dovrebbero essere sottoposti a test da stress con studi di imaging di perfusione miocardica ( MPI ) nucleare o ecocardiografia, in particolare se il rischio di malattia cardiaca ischemica è medio-alto. Per i pazienti non in grado di fare esercizio fisico, sono raccomandati come esami l’MPI nucleare o l’ecocardiografia con stress farmacologico.

D. I pazienti con diagnosi di cardiopatia ischemica stabile dovrebbero essere sottoposti a valutazione del rischio di mortalità o di complicazioni della malattia ischemica. Per i pazienti con ECG interpretabile e che sono in grado di fare esercizio fisico, un test da sforzo standard rappresenta la prima scelta per la valutazione del rischio. Coloro che hanno un ECG non-interpretabile e sono in grado di svolgere attività fisica, dovrebbero essere sottoposti a un test da sforzo con MPI nucleare o ecocardiografia, mentre per i pazienti che non sono in grado di compiere esercizi fisici, è raccomandato l’MPI nucleare o la ecocardiografia con stress farmacologico.

E. I pazienti a cui è stato diagnosticata la cardiopatia ischemica stabile devono intervenire sullo stile di vita e assumere farmaci in modo da migliorare gli esiti:

• dieta, perdita di peso e una regolare attività fisica;

• nel caso in cui il paziente fosse un fumatore, smettere di fumare; • Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) 75-162 mg al giorno;

• statina ( farmaco ad azione ipocolesterolemizzante ) a dosaggio moderato;

• in caso di ipertensione, farmaci antipertensivi per raggiungere una pressione arteriosa inferiore a 140/90;

• in caso di diabete mellito, adeguato controllo glicemico.

F. I pazienti con angina dovrebbero ricevere Nitroglicerina sottolinguale e un beta-bloccante. Quando questi farmaci non sono tollerati o sono inefficaci, possono essere sostituiti, o possono essere aggiunti, un calcioantagonista o un Nitrato ad azione prolungata.

G. La arteriografia coronarica deve essere presa in considerazione per i pazienti con cardiopatia ischemica stabile, le cui caratteristiche cliniche e i risultati dei test non-invasivi indicano un'alta probabilità di una grave cardiopatia ischemica e quando i benefici sono considerati superiori ai rischi.

H. La percentuale relativamente piccola di pazienti che presentano una anatomia ad alto rischio ( ad esempio, stenosi superiore al 50% della arteria coronaria principale di sinistra ), la rivascolarizzazione con CABG ( bypass aortocoronarico ) deve essere considerata per migliorare la sopravvivenza. Il miglioramento della sopravvivenza con la chirurgia rispetto alla terapia medica è un dato oramai assodato. Non ci sono dati conclusivi che dimostrino un miglioramento della sopravvivenza dopo PCI ( intervento coronarico percutaneo ).

I. Nella maggioranza dei pazienti con cardiopatia ischemica stabile, un approccio di terapia medica ( interventi sullo stile di vita e farmaci ) è giustificato prima di prendere in considerazione la rivascolarizzazione, con l’obiettivo di migliorare i sintomi. Il differimento della rivascolarizzazione non è associato a esiti peggiori.

J. Prima di eseguire una rivascolarizzazione per migliorare i sintomi, l’anatomia coronarica deve essere attentamente correlata con studi funzionali per garantire la più alta probabilità di individuazione delle lesioni bersaglio, responsabili dei sintomi.

K. Tutti i pazienti con malattia cardiaca ischemica devono essere sottoposti a un attento follow-up per monitorare la progressione della malattia, le complicanze e l'adesione alla terapia. I test da sforzo e gli studi di imaging non devono essere effettuati ogni anno e in genere vanno ripetuti solo quando vi è un cambiamento dello stato clinico o quando le caratteristiche cliniche suggeriscono un cambiamento significativo del rischio di mortalità o di complicazioni da cardiopatia ischemica. ( Xagena2012 )

Fonte:Journal of American College of Cardiology, 2012


Cardio2012 Diagno2012 Farma2012

Ossigeno-Ozono Terapia (La mia 1 esperienza)



Questo è il risultato della prima visita e del trattamento con dell'Ozonoterapia
 
Ho la sclerosi multipla dal 1976 dal 2010 mi si era scatenata in maniera molto violenta con fortissime crisi molto ravvicinate max ogni 20 giorni, non riuscivo più a stare in piedi e per camminare avevo bisogno di un supporto, oltre a avere vertigini problemi di minzione e tutti i regalini di questa brutta bestia.
2011 ho scoperto anche di avere la CCSVI "Insufficienza cronica cerebrospinale" è con un semplice intervento di angioplastica chiamato PTA mi sono fatta liberare entrambe le mie giugulari chiuse al 90% da lì sono cominciata a stare bene, a camminare da sola risolvere i problemi delle vertigini e della minzione, ma a distanza di un anno alcuni problemi cominciavano a ripresentarsi come le ricadute e il problema di camminare "premetto che nell'intervento di PTA hanno scoperto che sono nata senza le vene lombari" 
Venendo a oggi 10/11/12 negli ultimi tempi non riuscivo più a tirar su la mia gamba sinistra per cui la strusciavo a terra con la possibilità di inciampare, avevo bisogno di un supporto e non riuscivo a stare in piedi nello stesso punto per più di 2 minuti.
Da un po' mi parlavano dell' OzonoTerapia ma avendo purtroppo a causa della crisi e la malattia grossi problemi economici, aspettavo a prendere l'appuntamento.
Adesso ero arrivata a un punto che mi vedevo già a breve nella sedia a rotelle.
Ieri con l'aiuto di una mano divina sono riuscita a andare al 1° appuntamento, entrata nello studio sono rimasta stupita dalle infinità di persone che aspettavano pazienti con un grande sorriso negli occhi e nel cuore, ero stupita si, stupita di atteggiamenti che non avresti mai potuto vedere in nessun'altro studio.
Il mio appuntamento era alle 9 di sera fin tanto che mio marito mi ha detto ma sei sicura, vedrai ti sei sbagliata.
Ma invece no era proprio vero, ..... la gente aspettava pazientemente e con amore, nessuno brontolava ma anzi fra amici si fa anche passare avanti qualcuno che magari ha i figli piccoli, o una persona anziana tutto questo con un grande sorriso sulle labbra.
Io sono entrata alle 11, nel tempo che passava ho avuto modo di conoscere e parlare con un'infinità di persone, non vi racconto le storie ma potrete immaginarle, storie di gente felice, che non gli avevano dato speranze, gente che avrebbe potuto essere cieca, e molto molto altro ancora.
Nel tempo che passa si fa amicizia, ci si vuole bene, come dovrebbe essere sempre, e spero che tutti prima o poi lo capiremo, che serve esser cattivi e voler prevaricare su gli altri, siamo fatti tutti della stessa carne, ... siamo tutti esseri umani.
Sono entrata dal Professor, guarda i miei referti e trova una stenosi al passaggio del midollo cervicale, questo mi spiega aggrava i sintomi della malattia " premetto che questo non me lo aveva fatto mai notare nessuno, e dire che si vede benissimo" 
Poi dice sdraiati ti farò delle punture nella schiena sul collo e su un fianco, poi farai la flebo.
Sono rimasta contenta e sorpresa, felice di iniziare la terapia a cui avevo affidato le mie ultime speranze.
Dopo le prime punture mi ha detto adesso alzati e cammina dimmi come ti senti!
Sono scesa da il lettino con titubanza e paura la paura normale in questi casi.
Con mia sorpresa riuscivo a camminare da sola e alzare la gamba sinistra, non mi sembrava vero e sono scoppiata a piangere di gioia come una bambina.
Barco è una persone eccezionale, anche lui lasciava trapelare dal suo volto simpatico, la gioia di un medico che dedica la sua vita alla sua professione per il bene dei malati.
Oggi ho deciso di fare questo video molto artigianale, già da stamattina alle 7, stanotte ogni tanto mi svegliavo e pensavo domani come sarà?
Stamattina sabato 10 novembre 2012 vi dico che sto bene, come cammino lo vedete dal video, ancora ho poca forza fisica ma se funziona così, è un buon inizio.
Questa è la mia esperienza, non ho fatto il video ieri prima della visita perché non pensavo che mi avrebbe trattato subito, per cui invito chi mi ha visto camminare in questi giorni di scrivere la sua testimonianza, grazie.
Credo che ognuno di noi abbia il diritto di informare, M. Lucia

L' intervento del prof. Zamboni al 26° Congresso del Collegio Americano di Flebologia


 Congresso del Collegio Americano di Flebologia, tenutosi dal 15 al 18 Novembre 2012 a Hollywood, Florida.

info di: www.ccsviitalia.org/7/post/2012/12/ccsvi-trattarla-o-non-trattarla-prof-zamboni-trad-di-matteo-scibilia.html


L' intervento del prof. Zamboni al 26° Congresso del Collegio Americano di Flebologia, tenutosi dal 15 al 18 Novembre 2012 a Hollywood, Florida.

Il trattamento è sicuro?
  • Gli studi suggeriscono un alto profilo di sicurezza per PTA
  • Naturalmente, il profilo di rischio è maggiore se vengono utilizzati gli stent
  • La comunità scientifica in genere valuta la sicurezza e l'efficacia attraverso  studi scientifici eticamente approvati studi e non attraverso rapporti aneddotici di mala-sanità
  • L'avvertimento della FDA è rivolto a raccogliere dati sulla sicurezza e incoraggia l'uso di dispositivi endovascolari per il trattamento della CCSVI limitatamente alle sperimentazioni cliniche

Come influisce la CCSVI nella fisio-patologia del cervello?

  • La CCSVI è collegata ad una significativa riduzione delle dinamiche del  Flusso Cerebro-Spinale
  • A 6 mesi, si rileva un significativo miglioramento del flusso CSF e della velocità rispetto al gruppo di controllo non trattato. Questa differenza è proseguito fino al 12 ° mese dello studio sia per il flusso che per la velocità
  • La diffusa ipo-perfusione nella SM è un FATTO. Essa non può essere spiegata con l'auto-immunità, mentre la CCSVI è una ipotesi ragionevole:
    l' ipoperfusione diffusa precede la formazione delle placche
    - l' ipoperfusione diffusa colpisce gli assoni, le cellule e la sintesi della mielina
    - la demielinizzazione assonale è documentata nelle fase iniziali in assenza di cellule infiammatorie
  • nel post-PTA si rileva un significativo incremento del Flusso Sanguigno Cerebrale (CBF) nella Materia Bianca

Quali sono le evidenze cliniche dell'efficacia della CCSVI ?

  1. La percentuale di pazienti liberi da ricadute
  2. La riduzione di lesioni attive
  3. Il miglioramento delle prestazioni (MSFC)
  4. Una migliore qualità di vita
  5. La diminuzione della stanchezza cronica

Si tratta di placebo o di risultati effettivi?

  • Il tasso di ricadute passa dallo 0.76 (2 anni pre-PTA) allo 0.62 (2 anni post-pta)
  • l'indice EDSS passa dal 2.27 (2 anni pre-PTA) a 0.92 (2 anni post-pta)
  • A 6 mesi dalla PTA il volume cerebrale diminuisce, suggerendo un effetto antiedema. Diminuzione verificata con gruppo di controllo in cieco, e con misurazione oggettiva RM
  • Significativi miglioramenti nella scala MSIS-29 a 1 e 6 mesi

http://acpcongress.org/downloads/2012/Friday/Concurrent%20Sessions_130_to_300/Central_and_Peripheral_Venous_Malformations/4_CCSVI_To_Treat_or_Not_to_Treat_Zamboni.pdf

Studi Clinici Eticamente approvati

  • Hubbard Foundation - Multi-center registry for CCSVI Testing and Treatment. ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01205633. Status:IN CORSO
  • Manish Mehta Study To Evaluate Treating Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency (CCSVI) in Multiple Sclerosis Patients. ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01089686. Status: IN CORSO
  • Community Care Physicians - Evaluation of Angioplasty in the Treatment of Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency (CCSVI) in Multiple Sclerosis. ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01201707. Status: RECLUTAMENTO PAZIENTI 
  • Euromedic Specialist Clinics, Poland - Endovascular Treatment for Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency (CCSVI). ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01264848. Status: RECLUTAMENTO PAZIENTI 
  • *PREMiSe-Prospective Randomized Endovascular therapy in Multiple Sclerosis. ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01450072 Status: CONCLUSO
  • *BRAVE DREAMS-Brain Venous Drainage Exploited Against Multiple Sclerosis ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01371760. Status: IN CORSO

grazie Matteo Scibilia e all'associazione:

03/12/12

ELENCO NON UFFICIALE DEI CENTRI IN SSN bloccati

Quel maledetto cartello di “Stop” che ha fatto piangere un sacco di persone con la CCSVI e la SM..


ECCOVI L'ELENCO...SPERANDO CHE PRESTO SI MUOVA QUALCOSA:
TRENTO - Dr.ssa Rossella Siliotto - telefonare al 0461-238111 dopo le ore 17 (risponde il "Centro Franca Martini", via Taramelli, 8/c, email: atsm@hotmail.it) - visita e diagnosi ECD tramite SSN oppure in intramoenia presso l'Ospedale San Camillo di Trento (Dr. Paolo Giacomoni).

CARRARA: Dottor SANGUINETTI FRANCO


ANDRIA (BARI) - Dr. Fabio Quinto - Trattamento tramite il SSN. Compilare il seguente modulo (http://www.ccsvi-sm-puglia.org/dinamico/allegati/day%20surgery.pdf) e spedirlo via fax al n. 0883-299220.

PADOVA: Ospedale S.Antonio - Padova - Dott. Avruscio 
***

ECO COLOR DOPPLER
SASSARI - ATTENZIONE MI HAN COMUNICATO CHE NON HANNO PIU' IL MACCHINARIO APPOSITO PER LA DIAGNOSI ECD in privato tramite tramite l'Associazione Sardegna Sclerosi Multipla (SA.S.M.). Collegarsi al sito WEB: http://www.sardegnasm.it/ 


01/12/12

basta poco per informare il MONDO


L’Interferone beta non ritarda la progressione della sclerosi multipla


 www.neurologia.net//21638-l-interferone-beta-non-ritarda-la-progressione-della-sclerosi-multipla.html


In uno studio clinico, l’Interferone beta, il farmaco più ampiamente prescritto nel trattamento della sclerosi multipla, non ha mostrato alcun effetto nel ritardare la progressione della malattia

I ricercatori del University of British Columbia ( Vancouver, Canada ) hanno raccolto informazioni su 868 pazienti con sclerosi multipla che avevano assunto Interferone-beta e 1.788 pazienti non-trattati con questo farmaco, nel periodo 1985-2008.

E’stato osservato che coloro che avevano assunto Interferone-beta non presentavano una minore probabilità di sviluppare disabilità nel lungo periodo, rispetto a quelli non-trattati con il farmaco.

I ricercatori hanno esaminato la progressione della malattia mediante la scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ).
Coloro che avevano un punteggio di 6 ( necessità di utilizzare un bastone per compiere un cammino di 100 metri ) sono stati considerati avere una malattia in progressione.

Tra i pazienti trattati con Interferone beta, il 10.8% aveva ottenuto un punteggio 6.
Dei soggetti che non erano stati trattati, il 5.3% e il 23.1% dei gruppi controllo ( controllo contemporaneo e controllo storico ) aveva raggiunto questo stesso punteggio.

Studi precedenti avevano mostrato che l'Interferone beta poteva prevenire la progressione della malattia. Tuttavia questo risultato sarebbe la conseguenza di una non-corretta metodologia; i campioni erano di piccole dimensioni, il periodo osservazionale limitato; inoltre nel gruppo controllo erano stati inseriti pazienti troppo ammalati per iniziare ad assumere farmaci.

L’Interferone beta rimane un’opzione terapeutica per ridurre le recidive e le lesioni cerebrali nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. ( Xagena2012 )

Fonte: Journal of American Medical Association, 2012



Neuro2012 Farma2012