Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
05/07/16
Vit D SPIEGAZIONE PERFETTA CAPIBILE A TUTTI
27/06/16
Inps: Nuovo incentivo per l’assunzione di lavoratori disabili
lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 %;
lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %.
L’incentivo riguarda le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni a tempo indeterminato di un rapporto a termine, anche a tempo parziale, decorrenti dal 1° gennaio 2016.
rapporti di lavoro a domicilio qualificati come rapporti di lavoro subordinato in cui la prestazione lavorativa viene svolta presso il domicilio del lavoratore o in un altro locale di cui abbia disponibilità;
assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, sia nell’ipotesi in cui l’invio in missione sia a tempo determinato che nelle ipotesi in cui sia a tempo indeterminato.
Misura e durata
per i lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 % la misura dell’incentivo è, invece, pari al 35 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
per i lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %, l’incentivo è pari al 70 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
Anche la durata del beneficio varia in base alle caratteristiche del lavoratore assunto e alla tipologia di rapporto di lavoro instaurato:
per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %, l’incentivo spetta per sessanta mesi; nelle ipotesi di assunzione a tempo determinato, l’incentivo spetta per tutta la durata del rapporto, fermo restando che, ai fini del riconoscimento dell’incentivo, questi deve avere una durata non inferiore a dodici mesi.
Per ulteriori informazioni: Circolare Inps N.99 CONTINUA QUI: www.fondazioneserono.org/disabilita/ultime-notizie-disabilita/inps-nuovo-incentivo-lassunzione-lavoratori-disabili/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook&utm_campaign=rss
21/06/16
Inps , invalidità civile e sclerosi multipla
La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata da molti e diversi sintomi, da fasi alterne di andamento che possono vedere periodi di progressione o regressione della malattia. Ecco perché la valutazione degli stati invalidanti della malattia non è semplice né univoca. Per questo motivo è stato stilato un documento grazie al quale la valutazione della condizione della persona affetta da SM ai fini del riconoscimento non solo dell’invalidità civile, ma anche delladisabilità lavorativa (vedi legge 68/99), sarà più snella.
Il documento a disposizione dell’Inps - diffuso presso tutte sue unità operative - è la €˜Comunicazione tecnico scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla SM‑¬, elaborata insieme al supporto dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Con esso il medico dell’INPS che fa parte della commissione, avrà quindi una sorta di linee guida nella stima delle condizioni della persona affetta da sclerosi multipla: un supporto alla valutazione della disabilità a livello medico legale, ovvero il riconoscimento dell’invalidità , dello stato di handicap in base alla Legge 104, della disabilità a fini lavorativi ai sensi della L.68/99.
Questa Documentazione si affianca, dunque, alle Linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti.
La particolarità della SM è che nell’atto della sua valutazione, la commissione si trova di fronte a una grande complessità , dovuta ai molti sintomi che la caratterizzano. Lo strumento principale per la valutazione degli stati invalidanti nella SM è la scala clinica EDSS (Expanded Disability Status Scale) che trova utilizzo diffuso nella SM per valutare la disabilità neurologica, prevedendo un punteggio che va da 0 (esame neurologico normale) a 10 (che corrisponde al decesso). Da un EDSS > 4 in su, i disturbi della deambulazione diventano preponderanti nel definire il livello di disabilità , portando ad €˜oscurare‑¬ eventuali altri disturbi significativi. La scala EDSS tende infatti ad enfatizzare le ripercussioni sulla deambulazione e a sottovalutare i disturbi cognitivi, la fatica primaria sia mentale che fisica, il dolore neuropatico e la funzionalità degli arti superiori, ma anche ad esempio gli effetti collaterali dei farmaci.
Si tratta molte volte di sintomi di difficile quantificazione (il dolore o la stanchezza sono difficilmente misurabili) e che alternano la loro evoluzione con fasi di peggioramenti o remissioni.
Poiché quindi nelle commissioni non è presente necessariamente un neurologo, e che la valutazione è fatta in tempi molto brevi, si capisce come per questa patologia sia necessario tracciare una sorta di linee guida per una valutazione corretta.
Per approfondire:
La Comunicazione tecnico scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla SM(pdf)
Linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti
www.disabili.com/legge-e-fisco/articoli-legge-e-fisco/27654-invalidita-civile-e-sclerosi-multipla-un-documento-aiuta-nella-valutazione-#.UTiIwceNaMU.twitter
15/06/16
Vit D ALIMENTAZIONE
il pesce e gli oli che esso contiene, in particolare
trota,
sogliola,
sgombro,
salmone,
pesce spada,
storione,
tonno e sardine;
il latte,
il burro;
il fegato e i grassi animali, come quelli contenuti nelle carni di pollo, di anatra e di tacchino;
corn flakes e cereali e le verdure verdi ne sono ugualmente ricchi.
*Fabbisogno giornaliero di Vitamina D*
Se una persona segue già di per sé una dieta ricca di vitamina D ed espone la pelle a circa un quarto d’ora di raggi solari al giorni, circa 400 UI quotidiani sono sufficienti.
In altri casi, ovvero patologie, carenze, impossibilità di esporsi al sole, la dose di vitamina D da assumere potrebbe anche essere maggiore, compresa cioè tra 1.000 e 2.000 UI.
Olio di fegato di merluzzo
Sgombro
Anguilla
Trota
Salmone affumicato
Pesce spada
Sgombro o maccarello
Storione, affumicato
Uova di pesce
Uovo.
26/04/16
Terapia antibiotica, nuove linee guida Usa per la gestione ospedaliera
L'Idsa e la Shea hanno appena pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases le nuove linee guida nazionali sulla antibiotic stewardship, ossia l'implementazione di una strategia di gestione responsabile dei trattamenti antibiotici prescritti ai ricoverati. Il documento è stato messo a punto da un gruppo multidisciplinare di esperti Idsa e Shea [continua...
www.doctor33.it/terapia-antibiotica-nuove-linee-guida-usa-per-la-gestione-ospedaliera/pediatria/ctn--35623.html?xrtd=TLPYALVVYSCSPATTPCAVYRT
Cibo tumori e...salute
Importante
www.ilcibodellasalute.com/tumori-possiamo-scegliere-di-non-nutrirli/
22/04/16
RISCHIO ELEVATO CHE IN EUROPA VERRA' PRATICAMENTE VIETATA LA VITAMINA D
Informazione tratta da Leonardo
RISCHIO ELEVATO CHE IN EUROPA VERRA' PRATICAMENTE VIETATA LA VITAMINA D
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Il 16 maggio, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (#EFSA) chiuderà la sua consultazione sulla bozza di report sulla #vitaminaD. Il parere finale dell'EFSA avrà poi effetti sull’impostazione dei livelli dietetici di riferimento per la vitamina D di tutta l'Unione Europea, i quali saranno probabilmente applicati in modo omogeneo da parte delle autorità sanitarie.
Se questi livelli previsti nella bozza verranno fissati definitivamente, c'è il rischio reale che le autorità sanitarie aumenteranno la loro intenzione di limitare gli integratori di prodotti contenenti livelli di 25 mcg (1.000UI) al giorno o più elevati. Tenendo in considerazione la salute pubblica e la scienza conosciuta, questo sarebbe del tutto inaccettabile.
Se avete beneficiato di dosi di vitamina D superiori ai 15 mcg (600 UI), sarebbe molto utile fornire un parere in risposta all'EFSA prima del 16 maggio. Repliche da parte degli operatori sanitari, delle associazioni di medici e degli specialisti della nutrizione sarebbero particolarmente preziose.
Le risposte devono essere effettuate on-line, seguendo le linee guida fornite dall'EFSA.
Tutte le istruzioni e i link utili sono al seguente articolo:
www.leonardorubini.org/2016/04/fermiamo-lefsa-sui-limiti-di-vitamina-d.html
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29/03/16
23/03/16
22/03/16
Cardiopeople "la community della cardiologia"
Con esperti in linea, area informativa e social community!
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video importante
Nel video è spiegato come reagire se un bambino sta soffocando per colpa di un pezzo di cibo o per qualsiasi altro corpo estraneo che ha inserito in bocca.
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MUTAZIONE GENETICA COLLEGA VITAMINA D E SCLEROSI MULTIPLA
Una variante genetica rara che provoca livelli ridotti di vitamina D sembra essere direttamente collegato alla sclerosi multipla, dice uno studio dell'Università di Oxford.
Hanno sequenziato il genoma di 43 persone selezionate da famiglie con quattro o più membri affetti da SM.
Il team ha confrontato i cambiamenti del DNA che hanno trovato con il DNA di banche dati esistenti, e ha individuato una variazione importante del gene CYP27B1: quando le persone ereditano due copie di questo gene sviluppano una forma genetica di rachitismo - una malattia causata da carenza di vitamina D.
Se invece si eredita solo una copia del gene mutato CYP27B1, questo colpisce un enzima chiave che porta le persone con esso avere bassi livelli di vitamina D.
I ricercatori hanno inoltre analizzato i geni di oltre 3.000 famiglie di genitori non affetti da SM ma con un bambino malato di Sclerosi Multipla e hanno trovato 35 genitori con una variazione genetica, e nel 100% di questi 35 casi il bambino con Sclerosi Multipla aveva ereditato la versione mutata del gene.
Link allo studio pubblicato: http://
Pari opportunità alla disabilità: I benefici per Invalidità Civile
Lavoro per i disabili, dai fondi europei 700mila euro a Pisa
TEST DI PERMEABILITA' INTESTINALE
20/03/16
GILENYA E.....
Gilenya, un farmaco per la sclerosi multipla recidivante-remittente: nuove raccomandazioni per minimizzare i rischi di una rara infezione cerebrale e un tipo di tumore della pelle
Poiché le cellule T sono coinvolte nella lotta alle malattie e alle infezioni, i pazienti trattati con Gilenya possono avere un alto rischio di sviluppare infezioni e malattie, incluse la leucoencefalopatia multifocale progressiva e alcuni tipi di tumore.
Sono stati riportati 17 casi sospetti di PML in pazienti trattati con Gilenya e precedentemente trattati con Natalizumab.
?????
L’EMA ora ha raccomandato che i pazienti devono essere valutati prima e durante il trattamento con Gilenya per permettere una precoce identificazione dei segni e dei sintomi che potrebbero essere collegati alla leucoencefalopatia multifocale progressiva o al carcinoma basocellulare e trattare i pazienti di conseguenza.
Mezzo di.contrasto e...
EMA: rivalutazione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio utilizzati nelle scansioni di risonanza magnetica - Evidenze di accumulo di Gadolinio nel tessuto cerebrale
L’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione del rischio di deposito di Gadolinio nel tessuto cerebrale di pazienti sottoposti a scansioni di risonanza magnetica ( RMN ) in seguito all'uso di mezzi di contrasto a base di Gadolinio.
I mezzi di contrasto a base di Gadolinio sono medicinali a uso diagnostico che possono essere somministrati ai pazienti prima o durante le scansioni di risonanza magnetica per consentire ai medici di ottenere migliori immagini di organi e tessuti.
Dopo la somministrazione, i mezzi di contrasto a base di Gadolinio sono principalmente eliminati attraverso i reni, ma studi indicano che depositi di Gadolinio possono accumularsi in alcuni tessuti corporei, compresi fegato, reni, muscoli, pelle e ossa.
Recentemente, alcune pubblicazioni scientifiche hanno riportato che i mezzi di contrasto a base di Gadolinio si accumulano anche nel tessuto cerebrale.
Nel mese di gennaio 2016, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ( PRAC ) dell’EMA ha valutato queste pubblicazioni.
Sebbene non siano stati segnalati finora effetti avversi correlati al deposito di Gadolinio nel cervello, il Comitato condurrà una valutazione approfondita del rischio di depositi cerebrali e della sicurezza complessiva di questi prodotti.
I mezzi di contrasto a base di Gadolinio contengono Gadolinio, che è utilizzato come intensificatore di contrasto per rendere i tessuti corporei più visibili alla scansione.
Questa rivalutazione riguarda i mezzi di contrasto a base dei seguenti principi attivi: Acido Gadobenico, Gadobutrolo, Gadodiamide, Acido Gadopentetico, Acido Gadoterico, Gadoteridolo, Gadoversetamide e Acido Gadoxetico.
Continua qui:
www.farmacovigilanza.net/articolo/ema-rivalutazione-dei-mezzi-di-contrasto-a-base-di-gadolinio-utilizzati-nelle-scansioni-di-risonanza-magnetica-evidenze-di-accumulo-di-gadolinio-nel-tessuto-cerebrale
NEURITE OTTICA....
Neurite ottica nei pazienti con sclerosi multipla: effetti neuroprotettivi dalla Fenitoina, un farmaco antiepilettico
La Fenitoina ( Dintoina ), un farmaco per l’epilessia, può esercitare effetti neuroprotettivi nella neurite ottica, comunemente osservata nei pazienti con sclerosi multipla.
Nello studio di fase 2, randomizzato e controllato con placebo, in doppio cieco, i ricercatori hanno studiato i potenziali effetti neuroprotettivi della Fenitoina attraverso l'inibizione dei canali del sodio nei pazienti con neurite ottica acuta demielinizzante che si erano presentati in due ospedali universitari nel Regno Unito.
Il campione di 86 partecipanti, di età compresa tra 18-60 anni, con insorgenza di neurite ottica nelle 2 settimane precedenti.
Gli studi preclinici avevano mostrato che gli inibitori dei canali del sodio voltaggio-dipendenti possiedono effetti neuroprotettivi a concentrazioni terapeutiche.
Altri farmaci inibiscono i canali del sodio voltaggio-dipendenti, tra questi la Carbamazepina e la Lamotrigina, ma la Fenitoina presenta il vantaggio di raggiungere concentrazioni terapeutiche in modo rapido.
In un precedente studio ( Lancet Neurology 2010 ) erano stati esaminati gli effetti della Lamotrigina, un inibitore dei canali del sodio, senza riscontrare evidenza di rallentamento della atrofia cerebrale. Tuttavia, il trattamento protratto oltre 2 anni aveva mostrato, rispetto al placebo, un dimezzamento del tasso di peggioramento della velocità di marcia.
CONTINUA QUI:
www.neurologiaonline.net/articolo/neurite-ottica-nei-pazienti-con-sclerosi-multipla-effetti-neuroprotettivi-dalla-fenitoina-un-farmaco-antiepilettico
Neurologia
I farmaci per il diabete Metformina e Pioglitazone riducono l’infiammazione nei pazienti con sclerosi multipla e sindrome metabolica
I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere effetti antinfiammatori benefici nei pazienti con sclerosi multipla e sindrome metabolica.
L'incidenza della sclerosi multipla e di altre malattie autoimmuni è aumentata nel Mondo Occidente e si ritiene che lo stile di vita e i fattori ambientali possano svolgere ruoli maggiori rispetto a quelli genetici nell’insorgenza di queste patologie.
E’ stato anche riscontrato un aumento parallelo dell'obesità, che è considerato essere in gran parte causato dalla vita sedentaria e dalla alimentazione.
Sembra esserci un collegamento tra obesità e malattie autoimmuni.
Per verificare l’ipotesi è stato condotto uno studio di coorte prospettico per valutare se l'uso di Metformina o Pioglitazone, due farmaci antidiabetici, possa ridurre l’attività di malattia nella sclerosi multipla e i marker infiammatori nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente e sindrome metabolica.
Il campione di studio comprendeva 50 pazienti obesi ( indice di massa corporea [ BMI ] di 30 o superiore ) con sclerosi multipla e con sindrome metabolica.
Venti pazienti hanno ricevuto Metformina alla dose da 850 a 1500 mg/die, 10 hanno ricevuto Pioglitazone alla dose da 15 a 30 mg/die; il gruppo controllo era costituito da 20 pazienti ( senza trattamento ).
continua qui:
www.neurologia.net/articolo/i-farmaci-per-il-diabete-metformina-e-pioglitazone-riducono-linfiammazione-nei-pazienti-con-sclerosi-multipla-e-sindrome-metabolica
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