CONTATORE PERSONE

10/07/13

CENTRI - vascolari in servizio sanitario nazionale.

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SSN (DIAGNOSI)
 Catanzaro - Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio - Presidio Ciaccio  De Lellis -
Dipartimento di Radiologia -viale Pio X - 88100 Catanzaro
Dr.  Libero Notarangelo tel 0961/883206 (sig.ra Bianco)
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SSN (DIAGNOSI)
BARI - Ospedale S. Paolo – U.O.C. Radiologia, Via Caposcardicchio - 70100 -  BARI
Direttore sanitario: Antonietta Ancona Resp. diagnosi CCSVI: Dott. Donato Oreste
Prenotazione: tel: 0805843333 dalle 8.00 alle 14.00 (Sig.ra Olimpia) Email: ecografia.ccsvi.sanpaolo@gmail.com
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SSN (DIAGNOSI)
Padova - Ospedale S. Antonio ULSS 16, via Jacopo Facciolati, 71 -  35127 -  Padova
Prenotazione tramite CUP –Call Center  tel: 840 000664 lun-ven 7.30 – 17.00
email: prenotazione@sanita.padova.it 


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SSN (DIAGNOSI)  
Civitanova Marche- Ospedale di Zona Civitanova Marche – Radiologia, via Ginevri 1, Civitanova Marche (MC)
Dr. Antonio Galassi  Prenotazione tel: 0733 823275
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SSN (DIAGNOSI)  
TRENTO - Ospedale San Camillo- Radiologia, via Giovanelli, 19 - 38122 Trento Dott. Paolo Giacomoni Prenotazione 0466 216102 (Sig.ra Stefania)  
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SSN
Padova  - AMBULATORIO DIAGNOSI CCSVI -  Ospedale S.Antonio - Padova
Modalità di prenotazione:
Accesso avverrà con le stesse modalità di prenotazione delle altre prestazioni, attraverso il CUP , tramite impegnativa come riportato nell'esempio :
Visita angiologica
n. 2 Ecocolordoppler vasi venosi del collo
Ecocolordoppler transcranico motivando la diagnosi di Sclerosi Multipla.
C.U.P. - CALL CENTER - CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE VISITE E PRESTAZIONI AMBULATORIALI
840-000664  Dal lunedì al venerdì 7.30-17.00  

mail: prenotazione@sanita.padova.it  Fax 049 8216330
 

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Pescara c/o la Clinica Pierangeli operatore Dottor SALCUNI Matteo...    diagnosi con ECD di CCSVI 
telefono 085.4241367 (da verificare)
SSN
Belvedere Marittimo (CS) Istituto Ninetta Rosano
Casa di Cura Tricarico Divisione Cardiovascolare

Dottor SALCUNI M. Tel: 0985/8093019
Fax: 0985/8093465
Per maggiori informazioni  
 www.cardtric.cardionet.it


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SSN
Dott. Francesco Antonio Rosselli rossellifrancesco@alice.it
cell. 3493675669 - NEWS ORA ANCHE A MATERA PRESSO LO STUDIO UNIMED-MATERA Viale dei Paucezi 24D, Tel 0835388613



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SSN
CIVITANOVA MARCHE - Dr. Antonio Galassi e suoi collaboratori, dott. Luccioni e dott.ssa Quattrini - diagnosi via SSN, presso il Reparto di Radiologia dell'Ospedale Generale di Zona Civitanova Marche - tel. 0733-8231 (centralino), 0733-823275 (diretto) - Al momento non occorre l'impegnativa perché la prestazione non è passata via SSN, ma sperimentalmente. PAGINA WEB: http://www.asurzona8.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=14268 


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SSN

CATANIA -  Prof. Pierfrancesco Veroux  Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele Catania via s. Sofia,,84 edificio 1 al 7 piano.   tel. 095/3782946 risponde la sig.ra Francesca  
RICHIEDI ...LE TEMPISTICHE per avere il diritto di trattamento in SSN ricordo che l'ecd e  a pagamento a 150 euro e se volete in  da' la possibilità di fare la pta in  intramoenia NON SO IL COSTO
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SSN
CATANIA - Dr. Giuseppe Cacciaguerra, c/o Ospedale Cannizzaro.
Per appuntamenti tramite il SSN telefonare al 095-7263342 
(DAL LUN AL VEN ven 11-13). 



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SSN
CATANIA - Dr. Vincenzo Monaca, c/o Ospedale Ferrarotto. Per appuntamenti tramite il SSN telefonare al 095-7435949 (dal lun al ven 10-12). 


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SSN

NAPOLI - Dr. Giuseppe Morelli Coppola telefonare al 081-2543341 (risponde il sig. Narcisohttp://www.radiologiavascolare.info/) - presso il Presidio Ospedaliero dei Pellegrini di Napoli, diagnosi ECD tramite SSN. 
SITO WEB: http://www.radiologiavascolare.info/ 


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SSN
Catanzaro - Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio - Presidio Ciaccio  De Lellis -
Dipartimento di Radiologia -viale Pio X - 88100 Catanzaro  
Dr.  Libero Notarangelo tel 0961/883206 (sig.ra Bianco) 



ANGIOPLASTICA PER LE VENE GIUGULARI IN SSN  il  Dr Matteo Salcuni , radiologo interventista , esegue in SSN l'intervento di angioplastica per le vene giugulari in diverse strutture del centro - sud d'Italia . Per info. chiamare il 340-3662062



****************************************** QUALCUNO POTREBBE NON TRATTARE PIU'.......... MA ALZA LA CORNETTA...TELEFONA E RICHIEDI ...LE TEMPISTICHE per avere il diritto di trattamento in SSN
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01/07/13

Vantaggi e svantaggi dei metodi diagnostici e ALTRO

DA CCSVI nella Sclerosi Multipla IN FB


AGGIORNAMENTO sullo studio pubbicato della rivista scientifica BMC Medicine: *ECCO LE TABELLE PUBBLICATE NELL’ARTICOLO:*
*Tabella 1 – Vantaggi e svantaggi dei metodi diagnostici non invasivi per la diagnosi dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale*:  https://docs.google.com/file/d/0B_Ed_wxZvab3THZqVnRSQ3RvQlE/edit?usp=sharing

*Tabella 2 – Vantaggi e svantaggi dei metodi diagnostici invasivi per la diagnosi dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale*: https://docs.google.com/file/d/0B_Ed_wxZvab3aXQ0dmpqYk9GWlE/edit?usp=sharing
*Fonte*: http://www.biomedcentral.com/1741-7015/11/155/abstract
*COMMENTO*:


Questo articolo è importante e dimostra come per la diagnostica e per definire il ruolo della CCSVI nella sclerosi multipla serva ancora tanta ricerca e soprattutto un approccio “multimodale”, dunque non basato su un unico metodo diagnostico come l’ecocolordoppler. 
Lascia dunque sul terreno la sterile polemica innescata dalla comunità neurologica riassumibile nel “CCSVI non c’è perchè noi con l’EcoColorDoppler non la troviamo”.
Appare incredibile come l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) consideri invece come definitivo il proprio studio epidemiologico CoSMo (non ancora pubblicato su alcuna rivista scientifica…), che secondo molti studiosi ha degli importanti difetti procedurali già in fase di partenza.
*Forse solo l’importante conflitto d’interessi con le case farmaceutiche può spiegare lo strano comportamento dei vertici dell’Aism.*
http://mediterranews.org/2013/06/sclerosi-multipla-per-la-diagnosi-della-ccsvi-serve-un-approccio-multimodale/


INFO DI: https://www.facebook.com/pages/CCSVI-nella-Sclerosi-Multipla/139997017782?fref=ts

27/06/13

piccola breve spiegazione a 360°

piccola breve spiegazione a 360° capibile pre tutti...dal piu' piccolo al piu' adulto...

la ccsvi sono delle vene capricciose che si restringono , contorcono e questo causa una brutta circolazione del sangue verso tutto il corpo...e il sangue non circolando bene....causa dei sintomi...come quelli della malattia chiamata sclerosi multipla.

Ma non vuol dire che eliminando il problema della ccsvi...(.la mamma ..zia..nonna...papa'..sorella.....cugina..o qualsiasi altro parente affetto dalla ccsvi o la sm)....si guarisca dalla sclerosi multipla...MA ...migliorando lo scorrimento del flusso sanguigni......molte volte si migliora la qualita' della vita della persona affetta dalla malattia neurologia ..che bene conosciamo...

NON è COLPA DELLA CCSVI SE POI NON FUNZIONA ......MAGARI SI HANNO DEI MIGLIORAMENTI ANCHE MINIMI

..MA <NON> SI PUO' PRETENDERE DI RITORNARE A CORRERE ....

ricordo che NON BISOGNA ODIARE la CCSVI... ma si deve tentare e cercare di migliorare .....in tutte le maniere.....MAGARI mangiando meglio, dormendo meglio, rilassandoci meglio, e cercando in tutte le maniere di....recuperare ...tutti i vari movimenti ormai sperduti CHISSA' DOVE...

la mamma o il papa' o qualsiasi parente affetto da sm...cerchera' in tutte le maniere di non pesare sul prossimo con questa b@stard@ malattia ...che ogni volta che si riaccende....porta via il sorriso dal piu' grande al piu' piccolo cucciolo che vive accanto a noi...MA la COSA PIU' IMPORTANTE E' 
<MAI MOLLARE> 
PERCHE' SIAMO NOI ..
SOLO NOI A DARCI E FARCI USCIRE E A RITROVARE QUELLA FORZA.....CHE ABBIAMO DENTRO....


POI MI CHIEDONO....<MA TU COME FAI?>

BE RAGAZZI IO COME FACCIO NON LO SO..MA GUARDARNDOMI ATTORNO VEDO SI LA DIFFICOLTA' GIORNALIERA.... MA VEDO ANCHE CHE .... oltre a me e alla sm...o alla ccsvi...esiste..
l'amore ....di tutte quelle persone che mi stanno vicino...vedo che attorno a me ..c'e' il MONDO...la natura....il vento...la pioggia....il sole....le risate.....perche' cax..io sono viva e ASSAPORO OGNI MINUTO DELLA MIA VITA...SENZA MAI PENSARE..... CHE SONO UNA FALLITA...O CHE SONO INUTILE...E QUINDI VADO AVANTI ASSAPORANDO..OGNI MOMENTO.

BY Stefania Melis



26/06/13

Differenza tra vene e arterie


La differenza principale tra arterie e vene consiste nel fatto che le arterie sono piccole e biancastre e hanno origine dai due ventricoli del cuore, mentre le vene si originano dagli atri e sono più grosse e di colore rosso scuro. Hanno compiti decisamente differenti nella circolazione sanguigna.



Le arterie sono i vasi sanguigni che portano il sangue ossigenato dal ventricolo sinistro del cuore verso gli altri organi (es: arteria Aorta) e dal ventricolo destro del cuore conducono il sangue poco ossigenato ai polmoni (es: arterie Polmonari); le più grosse arterie si ramificano in arterie sempre più piccole, fino a costituire i piccoli capillari sanguigni. Rispetto alle vene sono più piccole e biancastre, ma hanno una parete più spessa e sono sottoposte ad una pressione più elevata: questo perché il cuore spinge violentemente il sangue nelle arterie per fargli raggiungere tutto l’organismo. Oltre che resistenti le arterie devono essere anche molto elastiche sia per sopportare la spinta del cuore che per poter redistribuire la stessa spinta al sangue.

Le vene, che fanno parte della circolazione sistemica, sono vasi sanguigni che trasportano sangue carico di anidride carbonica, dalla periferia dell’organismo all’atrio destro del cuore. Nella circolazione polmonare, invece, sono vasi che portano il sangue ossigenato dai polmoni verso l’atrio sinistro del cuore. Le vene hanno una parete più sottile delle arterie e sono di colore rosso scuro; quando sono vuote si presentano flaccide e appiattite. Esse si suddividono in vene superficiali e vene profonde.


L' ecocolor doppler TSA

 ECO-COLOR DOPPLER DEI TRONCHI SOVRAORTICI (TSA)

 è un esame non invasivo che consente di studiare la morfologia dei vasi, la loro pervietà e calibro 

TSA trova numerose indicazioni, alcune basate una  sintomatologia neurologica, quali ad esempio un ictus recente o un TIA (attacco ischemico transitorio) ed alcune di screening in pazienti con fattori di rischio, quali ad esempio ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, fumo.

L’indagine viene effettuata a paziente sveglio, sdraiato supino sul lettino, con il collo scoperto, leggermente esteso e ruotato verso il lato opposto a quello in esame.
Tra la sonda e l’epidermide del collo viene posto unicamente un gel conduttore.

TSA E' in grado di valutare in tempo reale lo stato di pervietà dei vasi intracranici in modo non invasivo e ripetibile, ideale per lo studio della patologia cerebrovascolare ischemica acuta e cronica.

In circa il 10-20% dei pazienti non può essere effettuato uno  studio soddisfacente delle
**** arterie intracraniche **** a causa dell’iperostosi (ispessimento) della teca cranica, la quale è particolarmente evidente nei pazienti anziani e di sesso femminile.
Info di Neurologia - Neurochirurgia
 informazione  aggiuntiva da Doc. Arnaldo 

è un esame di semplice effettuazione, a zero rischio per il paziente - fatto salvo casi di allergia alla gomma- operatore dipendente. L'esame è di pertinenza dell'angiologo del chirurgo vascolare e del cardiologo, a volte dell'internista scrupoloso...Deve essere preceduto da una anamnesi accurata sulla patologia cardiovascolare familiare, remota e prossima del paziente e beninteso neurologica. Si effettua l'esame in posizione supina o seduta - io preferisco quest'ultima per evitare vertigini posturali e fatica-tempo con anziani disabili  
si ottengono informazioni morfologiche sulla parete delle carotidi e funzionali con l'analisi dello spettro delle frequenze del flusso, ed infine sulla tipologia di decorso delle cc comuni ed interne: kinking, coiling...informazioni rilevanti sulla tipologia di placca: estensione, ecogenicità, sito della lesione arteriosclerotica e spesso con evidenza di coni d'ombra relativi a placche "hard" che non consentono descrizioni dell'entità della stenosi del lume del vaso oggetto di studio. Si stabilisce quindi se il soggetto deve essere inserito in un programma di studio radiologico - angioRMN od angio TAC - o se va monitorato con tale metodica a 8-12-24-36 mesi...eccoti alcuni spunti sulla diagnostica ecocolordoppler TSA. 
Arnaldo

19/06/13

** Stu's Views & M.S. News **: New MRI Technique Improves Visualization of Lesion...

** Stu's Views & M.S. News **: New MRI Technique Improves Visualization of Lesion...: June 18, 2013 Conventional MRI relies on measuring the amplitude of electromagnetic waves coming off of excited protons as they return to...

SCONVOLGENTE. Il Generale che attacca il sistema. ASCOLTARE E RIFLETTERE...

The Editor’s Corner Paolo Zamboni

The Editor’s Corner




Ritorno venoso cerebrale è un romanzo, emozionante campo di ricerca. In qualità di pioniere, vorrei dire che quando ho iniziato a studiare le vene cerebrali intra ed extra craniche, molto pochi dati erano disponibili qualcosa circa 10-12 anni fa. Ritorno venoso cerebrale è molto complessa da embriologico, anatomico e fisiologico punto di vista. La postura, la respirazione, atmosferico, idrostatica, e la pressione intracranica sono importanti meccanismi a motore. Inoltre, il sistema venoso è strettamente correlata alla dinamica dei fluidi cerebrospinale, nonché al sistema arterioso e linfatico della testa. Negli ultimi 10 anni, abbiamo iniziato a dare alcune spiegazioni iniziali di fisiologia e fisiopatologia della circolazione venosa cerebrale. Come sempre nella scienza, questo ha contribuito ad aprire ancor più domande. Ritorno venoso cerebrale compromessa e la descrizione di insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) potrebbero aprire nuove prospettive nella comprensione del processo neurodegenerativo, dove un potente regolatore di infiammazione cronica, come il drenaggio è, era sempre assente tra i meccanismi patogenetici di questo gruppo di malattie .

Vene e vasi linfatici aspettiamo il vostro contributo in questo promettente settore di ricerca sotto forma di presentazione di articoli originali o da una partecipazione attiva a questa sezione della rivista.
Troverete il sotto-sezioni emodinamica angolo presieduto da Beggs Clive, così come il Neuro angolo organizzato da Ilaria Bartolomei. Ci sarà anche fornire un aggiornamento Letteratura curata da Erica Menegatti.

con
Google Traduttore

comunicazione...

 
da oggi in poiiii
SIETE GENTILMENTE PREGATI DI <<<NON>>> RUBARE LE FOTO....SE LE AVETE GIA' <<<RUBATE>>> DI DARNE IL NOME DI CHI LE HA INSERITE ..SIA DELLE FOTOGRAFIE CHE DEL POST ...PRESO IMPROPRIAMENTE .GRAZIE

CHI NON ESEGUIRA' LE GIUSTE REGOLE DEL RISPETTO DELLA PERSONA.....DERUBATA.....

SARA' <<<IMMEDIATAMENTE <<<RIMOSSA>>> ... e eliminata..... SIA DAI GRUPPI che dalla mia AMICIZIA....senza NESSUN PREAVVISO....


---ADESSO LE GALLINE E I POLLI CHE RIDERANNO E SPARLERANNO.....DI QNT RIPORTATO IN QS FOTO.......

VA BE' RIMARRANNO IGNORANTI A VITA NATURAL DURANTE.....
STEFANIA MELIS

FACCIO NOTARE......che ESISTE IL TASTO  CONDIVIDI

L'alimentazione di un SKLERATUCCIO dovrebbere essere uguale all'alimentazione del cardiopatico


 

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Alimentazione
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L'alimentazione deve essere equilibrata e controllata. Bisogna ridurre i grassi animali e gli zuccheri. E' consigliato l'uso di latte e yogurt scremati o parzialmente scremati. E' preferibile limitare l'assunzione di carni rosse, grasse e insaccati; è sconsigliato assumere più di 3/4 uova alla settimana.

E' necessario mangiare molta verdura e molta frutta perché ricche di vitamine, sali minerali e fibre. Sono da preferire frutta e verdura di stagione, mentre si devono limitare frutta in scatola e succhi di frutta.
I cereali (pasta, pane, riso e mais) ed i legumi (piselli, lenticchie, fave, fagioli, ecc.) sono ricchi di sostanze nutritive e di fibre utili per migliorare il processo di digestione.  
E' importante bere almeno due litri d'acqua al giorno per aiutare l'organismo a 'dirigere' i cibi, trasportare le sostanze nutritive ed eliminare le scorie.
Per quanto riguarda il sale da tavola (cloruro di sodio) è presente in tutti gli alimenti, nelle carni lavorate, nei cibi conservati, nei surgelati pre-cucinati e in tutti i tipi di snack. Il sale in eccesso, a lungo andare, può far aumentare la pressione arteriosa ed è preferibile sostituirlo con erbe, spezie e succo di limone o comunque aromi naturali. In alcuni casi particolari è necessario adottare una dieta a scarso contenuto sodico.


Alcolici
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In misura ridotta l'alcol non fa male, ma va tenuto presente che apporta una quantità di energia considerevole e perciò favorisce l'aumento di peso e della trigliceridemia.  

Un buon bicchiere di vino a pranzo o a cena non danneggia nessuno. Se si passa a due, a tre o a quattro bicchieri, se si esagera con gli aperitivi e i superalcolici, il discorso cambia. E cambia per gli effetti tossici e metabolici dell'alcol, effetti che non interessano solo il cuore.


Tè e caffè
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I tonici nervini, presi in misura ridotta, non provocano danni. Alcune persone sono molto sensibili a questi tonici e se assumono caffeina o teina manifestano un aumento della frequenza cardiaca o insonnia. A volte, in alcune persone, basta una tazzina di caffè a provocare effetti di questo genere.

17/06/13

Ribes nigrum- Stimola la conversione di proteine in energia e elimina le infiammazioni

È un arbusto originario delle zone montuose dell’Eurasia, alto fino a 2 metri con fogliame deciduo e fusti ramosi. La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura nei fusti vecchi. Le foglie sono grandi, piane, picciolate, con tre - cinque lobi, apice acuto e margine dentato. La pagina inferiore, coperta da un leggero tomento, è ricca di ghiandole giallastre dalle quali emana un caratteristico odore. I fiori appaiono in primavera, raccolti in racemi pendenti, sono pentameri, di colore verde-biancastro, poco appariscenti. I frutti, delle bacche nere globose ricche di semi con all’apice le vestigia del fiore, compaiono in agosto-settembre. Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti. Le foglie, le gemme ed i frutti sono intensamente profumati per la presenza di ghiandole contenenti oli essenziali.

Il ribes nero viene coltivato prevalentemente a scopo alimentare, ma negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede la finalità terapeutica. Il terreno deve presentare del calcare attivo e si deve apportare un ottimo quantitativo di potassio, essendo una specie potassiofila. La distanza consigliata tra le file è di 3 metri mentre sulla fila è sufficiente lasciare 1,5 m tra un individuo e l'altro. La moltiplicazione della specie avviene principalmente per talea di ramo. Salvo particolari condizioni non necessita di interventi irrigui. Tenendo presente che il ribes fruttifica prevalentemente sui rami di un anno e poco su quelli corti e inseriti su legno vecchio, l'operazione di potatura deve essere rivolta ad assicurare il rinnovo delle vegetazione.

Viene utilizzato in fitoterapia e gemmoterapia per stimolare le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l'organismo a reagire alle infiammazioni.

Utilizzato anche per malattie cutanee (eczema e psoriasi).

Il cortisolo genera una reazione essenziale ad ogni tipo di stress o lesione. 

Stimola la conversione di proteine in energia e elimina le infiammazioni, inibisce inoltre temporaneamente l'azione del sistema immunitario


Indicazioni: 
stati infiammatori, dolori articolari, allergie in generale, riniti, rinofaringiti, bronchiti, asma, orticaria, cefalea vasomotoria, sindromi influenzali.


Ha una decisa azione antiallergica. Inoltre ottimizza l’effetto di altri gemmoterapici ad attività più specifica.

 

da : medico omeopata <prendere 50 gocce 3 volte al giorno quando vuoi (la correlazione coi pasti non è importante>
Nei casi di influenza, raffreddore e mal di gola: si consiglia il macerato glicerico di ribes 100 gocce diluite in poca acqua 3 volte al giorno per una settimana (dose di attacco), poi scendere  il dosaggio a 50 gocce sempre diluite in poca acqua 3 volte al giorno per altre due settimane. 

- Nelle allergie: si consiglia il macerato glicerico 40/50 gocce diluite in poca acqua 3 volte al giorno e proseguire la terapia per 4/5 mesi. 

- Nei reumatismi articolari, artrosi e gotta: si consiglia la Tintura Madre o l’estratto analcolico concentrato 30 gocce diluite in poca acqua 3/4 volte al giorno per 2 mesi. Se è necessario ripetere il trattamento dopo un mese di interruzione. 

- Nella ritenzione idrica e nella cellulite: si consiglia la Tintura Madre di ribes 20 gocce miscelate a 15 gocce di Tintura Madre di betulla diluite in poca acqua per 2 volte al giorno per due mesi; se necessario ripetere il trattamento.
era utilizzato nella cura delle infezioni delle vie urinarie
NB: il Ribes Nigrum può aumentare la pressione arteriosa a causa della sua azione di tipo simile al cortisone, per cui va usato con cautela nel paziente iperteso.

pressione muscolare

A seguito della pubblicazione dell'articolo sulla pressione muscolare, stiamo ricevendo molte richieste su come potersi mettere in contatto con il dr. Giuseppe Cacciaguerra.
Desidero fare una premessa. In base alla ipotesi in studio, le persone che dovrebbero essere interessate in questa prima fase dovrebbero essere quelle che, a seguito di una o più PTA, stanno rilevando la perdita dei benefici precedentemente acquisiti dopo uno o più mesi dall'intervento pur in presenza di normale deflusso venoso.
Ciò detto, per poter prenotare la visita, bisogna rivolgersi alla segreteria del reparto di Chirurgia Vascolare del Cannizzaro di Catania 


Tel. 095 7263342 (dal lun al ven 11-13) 


per le prenotazioni utilizzare il seguente indirizzo email: 
giuseppe.cacciaguerra@aoec.it
indicare sulla mail di richiesta di prenotazione ANCHE UN RECAPITO TELEFONICO

L'ESAME VIENE EFFETTUATO ESCLUSIVAMENTE IN SSN, per cui, al momento della visita, biosgna essere in possesso di richiesta del proprio medico curante con la dicitura "ESAME ECO COLOR DOPPLER VASI SOVRAORTICI".






  


Shiatsu





La diffusione della Medicina Tradizionale Cinese in Oriente ha influenzato diverse culture contribuendo alla nascita di numerose Arti per la Salute che, come nel caso dello Shiatsu hanno sviluppato una propria identità, ben definita sia a livello filosofico che pratico e tecniche di applicazione veramente esclusive. La parola Shiatsu è composta di due termini, il primo, “Shi”, ha significato di “dito” e il secondo, “atsu”, ha il significato di “pressione”, una pressione effettuata sul corpo, perpendicolare senza alcuna finalità terapeutica, mirando semplicemente al riequilibrio energetico per ottenere il benessere. E’ un trattamento di origine giapponese, che si effettua a terra, su un “tatami” e una stuoia da massaggio, senza spogliarsi, vestiti quindi con una normalissima tuta da ginnastica, rigorosamente non sintetica in un ambiente molto tranquillo e rilassante.














E’ molto indicato soprattutto per persone ansiose o depresse e sottoposte a stress quotidiani ma è contemporaneamente una efficace tecnica di riequilibrio energetico. Il contatto fisico e il rapporto che si instaura con l’Operatore le prerogative di questa tecnica energetica. Con questa tecnica possiamo far crescere la nostra capacità di contatto verso l’altra persona, con il chiaro scopo di agire per il suo bene. Durante i trattamenti si instaura un profondo rapporto con l’altra persona attraverso il contatto fisico, le mani che premono e si muovono secondo schemi ben precisi, sono dei veicoli di messaggi che vanno da noi verso l’altro e viceversa, instaurando una comunicazione, un colloquio non verbale che, proprio per questo, risulta essere estremamente profondo e diretto. Per fare tutto ciò si usa “il cuore” in tutte le sue sfumature e significati.


I principi e le tecniche del massaggio shiatsu – 

Uno dei fondamenti dello shiatsu considera il massaggio come mezzo per agire sulle forze elettromagnetiche dell'organismo, che nelle aree intorno ai punti di pressione sono particolarmente intense o scarse. Stimolando o calmando tali punti, lo shiatsu mira a riequilibrare la quantità e la qualità dell'energia elettromagnetica distribuita lungo i meridiani, recando beneficio non solo al corpo, ma anche alla mente, ai sentimenti e allo spirito. Il compito del terapeuta è innanzitutto quello di formulare una diagnosi per proporre il trattamento più idoneo. Successivamente inizieranno le sedute, di un'ora ciascuna, precedute solitamente da esercizi di stiramento, rotolamento e stimolazione per attivare il flusso dell'energia, classici esercizi del Do-in, antica forma di auto-massaggio cinese. A questo punto il terapeuta tratta i punti di pressione con vigore, trasmettendo una sensazione profonda e piacevole, anche se può manifestarsi dolore se sussistono blocchi energetici. La pressione viene applicata durante l'espirazione, ossia quando il soggetto è più rilassato, e sempre con i pollici, non con le punte, ma con i polpastrelli, aumentando gradualmente il controllo appoggiando leggermente il resto della mano sul corpo del soggetto. Per cominciare, il trattamento può avere luogo una volta alla settimana, poi ogni 15 giorni o a intervalli più lunghi per mantenere il corretto equilibrio dell'energia.  

 Cosa può curare il massaggio shiatsu? – 

I terapeuti sostengono che una vasta gamma di malanni quotidiani può essere alleviata dal massaggio shiatsu, tra cui cefalea ed emicrania, lombalgia e dolore alla schiena. Il trattamento è ritenuto efficace anche per i problemi digestivi, la stitichezza e, in genere, le forme di colite. Convalescenti hanno ritrovato vitalità e vigore, mentre si ritiene che sofferenti di stress e di tensione, depressione o insonnia ne traggano particolari benefici. Anche soggetti con postumi di traumi da sport o da altre attività fisiche hanno reagito bene al trattamento. Lo shiatsu sarebbe indicato inoltre per tonificare la circolazione, il sistema nervoso e il sistema immunitario, per favorire l'eliminazione delle tossine e contribuire al rafforzamento delle ossa. 
Shiatsu e scienza – Dal punto di vista scientifico, lo shiatsu non ha validità accettata perché non ne sono accettate le basi che rientrano più in una visione orientale dell'uomo che in una descrizione causa-effetto tipica della scienza. Indubbiamente un buon terapeuta shiatsu è in grado di produrre una distensione del soggetto, fino a un rilassamento completo delle parti trattate. Ciò spiega i risultati dello shiatsu per malanni legati a stress o tensioni. Fanno parte invece del delirio di onnipotenza del terapeuta quelle indicazioni per patologie di una certa gravità. La medicina tradizionale considera lo shiatsu un'utile tecnica da poter eseguire anche a casa, in particolare per alleviare i dolori. Può darsi che la forza con cui viene esercitata la pressione stimoli la produzione di endorfine, sostanze in grado di ridurre il dolore. È comunque improbabile che la terapia sia dannosa per l'organismo, specialmente se vengono usati solo pollici, dita e palmo delle mani, ma non deve essere praticata su zone infette o infiammate, o su soggetti che abbiano subito una frattura ossea oppure che soffrano di ernia del disco o che siano in cura con steroidi, come il cortisone. 



Come effettuare un massaggio shiatsu da soli – 

A prescindere dai benefici presunti o reali delle pressioni shiatsu, è possibile utilizzare alcuni semplici concetti di questa disciplina per ottenere un rilassamento comunque utile. Per esempio per migliorare la flessibilità è possibile provare un paio di esercizi per ridurre la rigidità (soprattutto quella del collo) e per alleviare la tensione delle spalle, dilatando il torace. Il primo consiste nel sedere con la schiena eretta, inclinando il collo lateralmente, portando l'orecchio destro verso la spalla. Bisogna poi portare il braccio destro sopra il capo, in modo che la mano copra l'orecchio sinistro, ruotare la spalla sinistra 10 volte in senso orario, poi in senso antiorario, aumentando gradualmente lo stiramento, ripetendo poi il tutto dall'altra parte. Il secondo esercizio va effettuato in posizione eretta, con i piedi leggermente divaricati e le mani intrecciate dietro la schiena, chinandosi in avanti partendo dai fianchi, senza curvare la parte superiore del corpo. Sollevate le mani intrecciate quanto più in alto possibile, poi abbassatele, raddrizzatevi e piegate il capo all'indietro e sollevate le mani quanto più possibile. Il beneficio dovrebbe essere immediatamente percepibile.

Sclerosi Multipla: Allenarsi con la cyclette aiuta a rinforzare i muscoli e a mantenere l’equilibrio.

da Achille Daga


RIABILITAZIONE
Pedalare contro la sclerosi multipla
Allenarsi con la cyclette aiuta chi è affetto dalla patologia a rinforzare i muscoli e a mantenere l’equilibrio

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MILANO - Specifici esercizi di allenamento sulla cyclette sono utili per migliorare il senso di fatica, l’equilibrio, il tono dell’umore e la paura di cadere di persone che soffrono di sclerosi multipla. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation. I partecipanti a questo studio, di età compresa tra i 25 e i 62 anni, sono stati divisi in tre gruppi: uno ha effettuato un training progressivo di resistenza con la cyclette; un altro ha seguito un programma di rinforzo muscolare a casa propria; infine, un terzo gruppo ha fatto da controllo senza partecipare a specifici programmi di riabilitazione. Alla fine, sebbene un certo miglioramento sia stato visto anche nel secondo gruppo, è stato nel primo che si sono mostrati i risultati migliori.
TEST DIVERSI - Per la valutazione dei progressi ottenuti dai malati, questo studio ha utilizzato diversi test, compreso un test di marcia sui dieci metri e un test di resistenza muscolare, realizzati a otto settimane dall’inizio dell’allenamento. Il gruppo che ha seguito il programma progressivo di resistenza con la cyclette ha mostrato miglioramenti statisticamente significativi in tutte le verifiche. Nella sclerosi multipla è molto importante riuscire a migliorare il senso di fatica muscolare e di debolezza, dal momento che assieme alla spasticità e alle difficoltà di equilibrio, rappresenta un’importante causa nella limitazione della capacità di camminare.
VERSO NUOVE CONFERME - «Pedalare e camminare condividono stesse modalità di locomozione» dicono gli autori dello studio, «in cui si alternano reciproci movimenti di estensione e flessione e si hanno attivazioni alternate di muscoli antagonisti». Da questa somiglianza è nata l’idea di utilizzare la cyclette come allenamento per arrivare a migliorare la fondamentale funzionalità del camminare. Il gruppo di malati che ha effettuato a casa esercizi di potenziamento muscolare non ha ottenuto gli stessi risultati complessivi del primo gruppo, forse anche per la minore aderenza al programma, evidentemente collegata alla mancanza dello stimolo «sociale» derivante dal fare gli esercizi in gruppo. Ora si dovranno realizzare ulteriori studi coinvolgendo gruppi più numerosi di pazienti, per confermare l’efficacia di questo tipo di allenamento nel migliorare alcuni dei sintomi più disabilitanti della sclerosi multipla.

Come potenziare i quadricipiti: esercizi da fare in casa senza andare in palestra
ELETTROSTIMOLAZIONE DEL QUADRICIPITE. POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI.
Il posizionamento varia a seconda degli obiettivi che abbiamo. In generale, se vogliamo stimolare intensamente il retto anteriore, collocheremo gli elettrodi prossimali a circa 8 cm dall'inserzione, a destra e sinistra, mentre i distali vanno collocati sulla massa del quadricipite.
Se invece ci interessa il quadricipite vasto, gli elettrodi prossimali vanno collocati in posizione più laterale, vicino all'origine del vasto, mentre i distali sulla massa del quadricipite, più vicini all'inserzione del vasto e anch'essi più spostati verso i lati.
La fotografia mostra un posizionamento classico e generale per l'allenamento del quadricipite con elettrostimolazione, ma va ricordato che a seconda delle necessità specifiche del processo di riabilitazione, esistono altre forme di posizionamento più adatte.
Questo allenamento dipende da diversi fattori: fase della preparazione (generica, specifica o da gara), condizione precedente, possibili lesioni, etc. Per ognuna delle possibili combinazioni di queste variabili esistono specifiche frequenze e durate dell'impulso, per ottenere il massimo rendimento dal programma.
MUSCOLO QUADRICIPITE.
È il motore principale dell'estensione del ginocchio ed è formato da 4 muscoli: vasto interno, vasto esterno, crurale e retto anteriore.
Questo gruppo è una delle masse muscolari più forti del corpo umano, è importantissimo per la funzione muscolare sia dinamica che statica, impedisce alle gambe di piegarsi quando stiamo in piedi e allo stesso tempo, quando stendiamo rapidamente il ginocchio, ci permette di camminare, correre e saltare.
Se ne comprende perciò la importanza non solo a livello sportivo, ma anche nella vita quotidiana, dato che è lo stabilizzatore dell'articolazione del ginocchio e qualunque lesione comporterebbe una perdita di massa, danneggiando poi l'articolazione: il muscolo, con la sua forza elastica, protegge il ginocchio e il suo indebolimento genera un'atrofia con conseguenze negative che non si limitano al solo tessuto muscolare.
Insieme agli addominali, il quadricipite è un muscolo il cui allenamento è indispensabile in qualsiasi sport, sia di salto che di corsa, ciclico o aciclico, di resistenza o di velocità.


16/06/13

Emergenza caldo - portarsi sempre una bottiglia di acqua



La persistenza sulla nostre    regioni di un’area di alta pressione di origine africana mantiene le temperature molto al di sopra dei valori medi.

La situazione di disagio per caldo risulta critica per i bambini adulti NON sani e anziani..
In concomitanza dell’ondata di calore si prevedono inoltre valori elevati della concentrazione di Ozono  in modo particolare nelle ore pomeridiane.

Bere serve all'eliminazione delle sostanze di scarto dell'organismo attraverso il sudore e l'urina; allo sviluppo muscolare, dato che il 75% della massa muscolare è costituita da acqua; a conferire forma e rigidità ai tessuti; a mantenere umide le superfici di naso, occhi, orecchie; a favorire la lubrificazione delle articolazioni,  EVITARE ASSOLUTAMENTE  le bibite gassate, queste infatti innalzano la glicemia e provocano una riduzione del senso di fame, ma solo momentaneamente.

La quantità d'acqua al giorno che occorrerebbe bere è compresa tra i 6 e il 10 bicchieri; il consumo d'acqua dovrebbe aumentare se si svolge attività fisica  e se siamo fuori al caldo.


il CALDO e la SCLEROSI MULTIPLA

da Sabrina Libera Garda
E' normale che col caldo tutti i sintomi della sclerosi multipla si amplifichino?


Certo che è normale! :-(



Spiegata in modo semplice ed esatto:

col caldo, la conduzione nervosa è ridotta anche in soggetti sani.

Questo è il motivo per cui TUTTI, in estate, sono più "fiacchi", stanchi e affaticati.

Per noi "sclerati" (chi più e chi meno) esiste già un danno a livello nervoso.

Rallentando la conduzione nervosa, il caldo ci rende la situazione drammatica.


Consigli?



Qualsiasi cosa abbassi la temperatura corporea:

    Docce a palla,
    ventilatori
    condizionatori
    bere molta acqua
    mettere le mani (e i piedi!!!) sotto l'acqua corrente fresca. Bagnarsi anche le gambe con acqua fresca, gradatamente, poi polsi e tempie.E dietro il collo!
    usare delle forme di ghiaccio (o bottigliette di acqua di plastica da mezzo litro prese dal freezer), avvolte in uno straccio per tenerle vicine alla parte accaldata e per far diminuire la temperatura .
    usare uno spruzzino pieno d'acqua e spruzzarsene regolarmente un po' addosso.


Non so  voi, ma PERSONALMENTE NON SUDO (in particolare da quando sono ammalata), quindi è anche molto difficile gestire la termo-regolazione, ecco perchè adotto questi "trucchetti"



Come sempre ... trovate il VOSTRO modo per diminuire i disagi!

Sabrina Libera Garda