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19/05/13

CCSVI: Angio-TC e Angio-RM evidenziano in maniera selettiva le vene e le loro compressioni.



Prof. Paolo Zamboni: "Una frequente causa di fallimento della angioplastica giugulare da ora può essere riconosciuta e trattata".
Il prof. Vittorio Iaccarino ha sempre eseguito l'Angio-TC nella diagnostica CCSVI. 

L'incidenza e la distribuzione di compressione extravascolare del percorso venoso extracranico nei pazienti con insufficienza venosa cronica cerebrospinale e la sclerosi multipla.
Alcuni ricercatori dell’Università di Belgrado (Serbia) hanno esaminato l’incidenza e la distribuzione della compressione extravascolare del percorso venoso extracranico (vene giugulari e/o azygos) in pazienti con sclerosi multipla con insufficienza venosa cronica cerebro spinale valutati con l’angiografia con tomografia computerizzata. Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro dati indicano che la compressione extravascolare del percorso venoso extracranico è frequente nei pazienti con sclerosi multipla con insufficienza venosa cronica cerebro spinale.

L’angio TC eseguita mediante TC multibanco come differisce dall’angio RM?
L’angio TC differisce completamente dall’angio RM. Quello della Tac e della Risonanza Magnetica sono due principi, due tecniche, due apparecchiature completamente diverse. Si arriva a ottenere la stessa immagine prendendo però due mezzi completamente diversi, come può essere diverso un treno rispetto a un aereo. In realtà il risultato finale è abbastanza simile, ma il percorso per cui ci si arriva è completamente differente. Ci sono vantaggi dell’una e dell’altra metodica. Sicuramente il maggiore vantaggio della RM è quello di non utilizzare radiazioni ionizzanti, ma semplicemente di ottenere le immagini grazie a impulsi a radiofrequenza in un campo magnetico; la TC spirale, oggi, ha soltanto il vantaggio della maggior velocità e di un maggior numero di positività rispetto all’angio RM. Il numero di informazioni che fornisce oggi l’angio TC con apparecchiature multibanco rispetto alla RM sono in questo momento superiori: non sul profilo endoluminale del caso, per intenderci quello evidenziato dal mezzo di contrasto, ma per lo studio della parete del vaso, non studiabile con la RM. Per di più la RM, siccome non fa che captare un segnale, spesso va a confondere delle stenosi molto serrate, cioè dei restringimenti del vaso in cui c’è una diminuzione del calibro del vaso superiore al 90% con delle occlusioni, perché non riesce a rilevare il segnale all’interno del punto ristretto.

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