http://www.osservatoriomalattierare.it/ricerca-scientifica/1567-neuromielite-ottica-basta-una-analisi-del-sangue-per-distinguerla-dalla-sclerosi-multipla
I
ricercatori della Mayo clinic hanno identificato gli stadi critici che
portano alla distruzione della mielina nella Neuromielite Ottica, una
malattia neurologica debilitante che di solito viene mal diagnosticata e
confusa per sclerosi multipla (SM).
I risultati della ricerca potrebbero portare a una migliore cura per i pazienti affetti in tutto il mondo da NMO.
La
NMO è una malattia infiammatoria autoimmune del sistema nervoso
centrale che danneggia i nervi ottici e il midollo spinale, provocando
ipovisione, debolezza, insensibilità e talvolta paralisi del braccio o
della gamba e perdita di controllo dell'intestino e della vescica. Fino
al 2005 la NMO era stata sempre diagnosticata come una grave variante
della Sclerosi Multipla (SM) fino a quando un team guidato da Vanda A. Lennon, un'immunologa ricercatrice della Mayo Clinic, identificò un anticorpo specifico della NMO e scoprì che il suo bersaglio imprevisto era l’acquaporina 4, un’importante proteina canale che veicola l’acqua del sistema nervoso. Ciò
che emerge da questa ricerca è che una semplice analisi del sangue ha
rivoluzionato la diagnosi della NMO, perché consente una sua
differenziazione dalla SM e introduce cure più appropriate.
L'anticorpo della NMO attacca gli astrociti che
nel cervello e nel midollo spinale sono dieci volte più numerosi dei
neuroni. Oltre a fornire nutrimento ai neuroni e a supportare il
processo di riparazione e di rimarginazione, le altre funzioni chiave
svolte dagli astrociti includono la regolazione dell'acqua dei tessuti,
le attività elettriche dei neuroni e la stabilizzazione la copertura
protettiva dei nervi (la mielina). Attaccando i canali proteici per il
trasporto dell’acqua sugli astrociti, l’anticorpo distrugge anche tutte
le funzioni dinamiche correlate dell'astrocito e negli attacchi acuti
uccide molti astrociti.
I nuovi risultati della ricerca
costituiscono un progresso nella comprensione dei meccanismi di base
della NMO, meccanismi cruciali per lo sviluppo risolutivo di un
trattamento ottimale o persino una cura.
I risultati chiave includono:
*
L'anticorpo associato all'NMO agisce su due isoforme del canale
proteico per il trasporto dell’acqua, cioè l’acquaporina4: M1 e M23. M1
fugge più prontamente dagli anticorpi ma l'anticorpo che lega l’M23
provoca l'aggregazione dell'M23 sulla superficie dell'astrocito, con un
conseguente danno cellulare.
* Una conseguenza dell'interferenza
dell'anticorpo sul passaggio dell'acqua nel cervello è che l'acqua si
accumula nella guaina mielinica, impedendo la rapida trasmissione dei
messaggi nervosi la distruzione della mielina (demielinizzazione), che è
un tratto caratteristico della SM, contribuendo perciò alla confusione diagnostica.
* Le terapie tradizionali impiegate per trattare la SM possono realmente peggiorare la NMO.
"Questi
risultati vanno ad aggiungersi alla nostra ricerca iniziale e
contribuiscono enormemente alla nostra comprensione dell'insorgenza e
del progresso della malattia nei pazienti affetti da NMO - spiega la
dottoressa Lennon - Solo sapendo sempre di più sulla NMO possiamo
sviluppare nuove terapie e nuovi approcci per curare chi è affetto da
questa terribile malattia."
Sulla Neuromielite Ottica
Dato
che la NMO solo di recente è stata identificata come sindrome distinta
dalla SM, è difficile sapere quante persone ne soffrano. Sino a oggi
il laboratorio di Immunologia della Mayo Clinic Neuroimmunology
Laboratory ha scoperto l'anticorpo in tremila pazienti negli Stati
Uniti. Perciò la NMO è più comune di quanto non si pensasse nel
passato. La malattia progredisce con ciascun nuovo attacco e non c'è
cura. Nella maggior parte dei pazienti, per gestire la NMO è richiesta
una combinazione di terapia farmacologica e fisica, con un focus
particolare sulla riduzione degli attacchi ricorrenti dopo il
trattamento del primo attacco, riducendo in tal modo la disabilità e
evitando le ricadute.
Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
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