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10/06/12

I disturbi della coordinazione dei movimenti


 
La presenza di placche demielinizzanti a livello del cervelletto e
lungo le fibre che da esso si dipartono si esprime in un
correlato sintomatologico vario e complesso.

Il ruolo del cervelletto riguarda in primo luogo il controllo di compiti
motori rapidi come correre, scrivere al pc, suonare il piano e parlare.
Il cervelletto, inoltre, è in grado di pianificare con una
frazione di secondo in anticipo, il movimento successivo all'interno di
una sequenza, quando ancora il movimento è in fase di esecuzione,
garantendo così una regolare progressione dal primo al secondo. E'
facile comprendere allora come una perdita della funzionalità del
cervelletto sia causa di un'importante incoordinazione del movimento
che si esprime con sintomi quali: atassia, tremore intenzionale,
nistagmo cerebellare, disartria.



Atassia

I pazienti afflitti da atassia, alla deambulazione, barcollano a destra e a
sinistra, con difficoltà nel fermarsi e nel cambiare direzione.
L'instabilità è tale che il soggetto assume una andatura oscillante,
parendo quasi “ubriaco” e con la tendenza a deviare verso il lato della
lesione.



Tremore intenzionale

Quando il soggetto  cerca di eseguire un movimento intenzionale , al movimento si
accompagnano delle oscillazioni, per cui quando l'arto si avvicina
all'oggetto/ bersaglio, esso va oltre la mira e oscilla a destra e a
sinistra ripetutamente prima di raggiungere l'oggetto. Ciò dipende
dalla incapacità del cervelletto di smorzare il movimento. Quando
cerchiamo di raggiungere un oggetto, infatti, come un bicchiere a
tavola, o l'interruttore della luce, il movimento non sarà più
istantaneo, quasi meccanico, ma titubante e più lento.



Nistagmo cerebellare

Per nistagmo si intende un tremore o oscillazione dei bulbi oculari che
si accompagna solitamente quando il paziente tenta di fissare un
oggetto posto lateralmente a sé. La fissazione laterale non è
ferma, ma instabile associata a movimenti rapidi dei bulbi. Il
nistagmo può essere associato a perdita dell'equilibrio e a
nausea e vomito.



Disartria

Il danno cerebellare può determinare una alterazione della articolazione della parola. 
La parola dipende da un rapida ed ordinata successione dei movimenti da
parte dei muscoli della laringe, della bocca e dell'apparato
respiratorio. Una mancata coordinazione di questi muscoli e il non
riuscire a prevedere sia l'intensità che la durata dei suoni provocano
un disturbo quale la disartria. Alterazioni della parola si possono
esprimere in diverse forme: necessità a scandire le parole, cambiamento
nella pronuncia, difficoltà a pronunciare determinate lettere, voce
nasale, balbuzia, fino anche a perdita della parola nei casi più gravi.

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