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21/08/12

Il Parkinson si previene con cibi giusti


 

I frutti di bosco contengono molti flavonoidi che possono proteggere da molte malattie, compresa quella di Parkinson, suggerisce un nuovo studio

Una dieta ricca di cibi contenenti flavonoidi è in grado di promuovere il benessere e proteggere dalla malattia di Parkinson. Lo studio

Un nuovo studio pubblicato su Neurologysuggerisce che una dieta ricca di cibi come i frutti di bosco, mele, uva, tè e altri ricchi di sostanze antiossidanti, oltre a promuovere la salute generale e proteggere da diverse patologie, possa ridurre significativamente il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson – una condizione neurologica in grado di ridurre di molto la qualità della vita.

Per questo studio, un team di ricercatori delle università di Harward ed East Anglia (UEA) hanno coinvolto circa 130mila uomini e donne, che sono stati seguiti per 20 anni analizzando lo stile di vita e le abitudini alimentari.
Durante questo lasso di tempo, 800 soggetti hanno sviluppato la malattia di Parkinson e i ricercatori hanno così avuto modo di valutare quali fossero gli effetti sulla salute e il rischio d’insorgenza della malattia da parte del tipo di alimenti che i partecipanti assumevano.

I risultati hanno confermato il crescente corpo di evidenze che vede nei flavonoidi un tipo di sostanza in grado di offrire protezione su tutta una vasta gamma di patologie. Tra queste, ricordiamo le malattie dell’apparato cardiocircolatorio, l’ipertensione, la demenza e anche alcuni tipi di cancro.
A fronte di queste evidenze, il dottor Xiang Gao della Harvard School of Public Health insieme al professor Aedin Cassidy del Dipartimento di Nutrizione della Norwich Medical School UEA, hanno scoperto che gli uomini che assumevano il maggior numero di flavonoidi e antocianine avevano il 40 percento in meno di rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.
Nelle donne non si sono mostrate particolari evidenze in base al consumo più o meno marcato di queste sostanze.

«Questi entusiasmanti risultati sono un’ulteriore conferma che il consumo regolare di flavonoidi può avere potenziali benefici per la salute – ha commentato Cassidy nel comunicato UEA – Questo è il primo studio sugli esseri umani a esaminare le associazioni tra la gamma di flavonoidi nella dieta e il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, e i nostri risultati suggeriscono che una sottoclasse di flavonoidi chiamati antocianine possono avere effetti neuroprotettivi».
Flavonoidi e antociani sono sostanze naturalmente presenti in molti ortaggi e frutti – in particolare quelli di bosco come fragole, ribes, mirtilli, more, lamponi.

«È interessante osservare che antociani e frutti di bosco, ricchi di antociani, dal raggruppamento delle analisi sembrano essere associati a un minor rischio di malattia di Parkinson. I partecipanti che consumavano una o più porzioni di frutta a bacca ogni settimana hanno avuto circa il 25 percento meno probabilità di sviluppare il Parkinson, rispetto a coloro che non mangiano frutti di bosco – fa notare il dottor Gao – Tenuto conto di altri potenziali effetti per la salute dei frutti a bacca, come per esempio la riduzione del rischio di ipertensione come riportato nei nostri precedenti studi, è bene aggiungere regolarmente questi frutti alla propria dieta».
Ecco dunque l’ennesimo motivo in più per favorire il consumo di verdura e frutta che contenga queste preziose sostanze che fanno dei cibi una vera e propria medicina.
[lm&sdp]

info di:
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/alimentazione/articolo/lstp/449240/

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